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Sono forse io a non saper pensare più in maniera “corretta”?

Salve, sono sempre io. Ricapitolando: 25 anni, iscrizione all’università a 23 (chimica) , ansia e depressione per paura di fallire a ogni esame, pensieri quotidiani di suicidio e ideazioni sul come fare cercando anche consigli in rete. Parlando con più di qualche persona iniziano a sorgermi dei dubbi: sarò forse io a prendere le cose in un determinato modo? Vi sembrerà pazzesco ma io non riesco più a ridere. Non riesco più a ridere perché credo di non esserne degno (è il solito discorso del senso di colpa per essermi iscritto in ritardo all’università) e credo che alla fine non ho degli amici non per qualcosa di oscuro nel mio carattere, ma perché mi sentirei in colpa (sottrarrei tempo all’università) . Le risposte dell’altra volta alla mia lettera mi hanno spinto a pensare ed effettivamente c’è qualcosa nei miei schemi mentali che non va e non so da che parte iniziare per cambiarli. In fondo è così: nessuno vive certe cose come vivo io e non è semplice questione di ansia, c’è qualcosa di più sotto. Voglio ringraziare le persone che mi hanno risposto l’altra volta. Forse avrò solo rimandato il suicidio di qualche mese però mi hanno salvato. Almeno se morirò lo farò sapendo che non sono stato mai sempre solo. Buona giornata!

Lettera pubblicata il 14 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Empatica -

    Ti senti fallito e buono a nulla…
    Vedi, io non credo che si possa dire molto a chi pensa al suicidio, se non ricordargli costantemente che suicidarsi vuol dire non averne più di occasioni per essere felici…
    Anche io ho il tuo problema… ho qualche anno in mano di te, ma è tanto che soffro delle stesse sensazioni…
    Diciamo che non mi sento nemmeno particolarmente sostenuta dalle persone che ho intorno, e ciò mi pesa perchè mi sembra di star giocando a mosca cieca, senza nessuno che emetta un rumore per farmi capire da che parte mi devo orientare.
    Uno a questa età si sente da schifo di default, si tende a pensare che sarebbe giusto avere già dei risultati, che ormai il periodo di “libertà” è finito…
    Ma se poi ci si pensa sono cavolate… La vita è una e bisogna viverla come si preferisce, bisogna viverla bene, non avere fretta nelle cose perchè quelli intorno sono più avanti o perchè fare una cosa dopo significa finirla anche dopo… iniziare un lavoro post laurea a un’età piuttosto che a un’altra alla fine che ti cambia?
    Uno al massimo fa il discorso “anni di lavoro per la pensione”… e sai che ti dico? Ma chi se ne frega! Insomma, in quanto esseri umani abbiamo il pieno diritto di vivere per la nostra felicità, non per un po’ di carta stampata…
    Se il tuo interesse è la chimica è giusto che la studi, è giusto che tu ti senta realizzato nell’avere la tua laurea, e se riuscirai (te lo auguro) il tuo lavoro in quel campo…
    Pensare al futuro va bene, avere progetti e obiettivi è lo scopo per cui facciamo quello che facciamo. Ma ogni tanto bisogna anche vivere.
    Perchè esistere, e condurre una vita da frustrati non ha senso.
    Credo che molti dei problemi che ti fai siano solo complessi mentali, te lo dice una che, ripeto, sta nella stessa situazione in tante cose. (Conosco un sacco di persone che hanno iniziato tardi, e han fatto bene, perchè così hanno scelto quello che era giusto per loro. A 19 anni non te lo sai scegliere un futuro.)
    Se non sai da che parte cominciare chiedi aiuto a qualcuno, se non hai una persona fidata prova a consultare uno psicologo.
    Io credo che tu abbia solo bisogno di qualcuno che ti dica “ok, stai calmo, respira, conta fino a 10 e riparti a fare una cosa per volta”.
    Da soli è indubbiamente difficile.
    E fidati, staccare e uscire fa bene. Non avere paura di “perdere tempo”, perchè quel tempo in cui distendi i nervi, ti aiuta solo a essere più concentrato dopo.
    Non recluderti, e smettila di pensare di suicidarti, non è la soluzione a nulla, lo sai anche tu, dai. 🙂

  2. 2
    Jeremy -

    L’università è importante ma la tua felicità lo è di più, io personalmente cerco di mettere al primo posto hobby e passioni perché altrimenti diventerei pazzo.
    Nonostante questo vedo come l’università, per alcuni (come me), è come una palla al piede, ti fa rinunciare a molte cose, ti stressa, ti soffoca, tornassi indietro non la rifarei, ma ormai…
    Per quanto riguarda il suicidio bè… benvenuto nel club con molti membri iscritti, io questo forum l’ho scoperto proprio così, scrivendo la parolina magica su google, infatti c’è un post con 9150 commenti intitolato “il suicidio”. Io lo seguo da un bel pò di tempo e mi sembra di capire che una cosa che accomuna molti con idee suicide sia il sentirsi soli, la solitudine. Pensaci bene, il fatto dell’università potrebbe essere solo un capro espiatorio, una delle cose che ti fa soffrire, ma non è detto che sia il problema di fondo (stà a te capire cosa è questo malessere).
    Aiutarti è difficile, dovresti chiedere ad uno psicologo ma so che non è facile andarci, soprattutto se sei una persona orgogliosa.
    Mi dispiace non poterti aiutare ma anche io, per motivi diversi, ho cattivi pensieri per la testa da parecchio…
    Buona fortuna

  3. 3
    Hooker -

    ’86 mi chiedevo dove fossi finito,in fondo mi dava dispiacere il fatto che non avessi più risposto,ti sembrerà falso,ma mi son preoccupato..hai letto le risposte?
    Insomma basta tutti quanti con sto suicidio,ok in tanti ci abbiam pensato,ma basta. Ci si rende conto che non è una soluzione e stop!
    Quindi tira fuori le palle, e guardati da fuori.
    Sei un ragazzo intelligente che si sta complessando perchè si è iscritto all’ università con qualche anno di ritardo e si sta dannando l ‘ anima per quella. Io faccio medicina e c’è gente iscritta che ha iniziato a 33 anni,e medicina è lunga..CHISSENEfrega. La vita non è l’ universita,come non lo è le uscite e tutto il resto. La vita è tutto insieme,quindi l’ importante è trovare un equilibrio che ti fa stare bene, Hai detto bene,nessun vive le cose come le stai vivendo tu. Vuoi realmente cambiare i tuoi schemi? Inizia almeno. Innanzitutto,metti da parte l ‘idea della morte. Secondo, inizia a dare spazio al resto,vedrai che quando le cose ti daran soddisfazione ,il peso che darai all’ uni sarà sempre meno. Se poi dovessi proprio sentirti soffocato,lasciala,non è mai morto nessuno se non ha finito un qualcosa che aveva deciso di fare,e nessuno verrà giudicato perchè per stare bene ha preso delle scelte per se stesso. Se non sai davvero da che parte iniziare,inizia proprio cercando una psicoterapeuta,privatamente o in ospedale.Solo quando avrai fatto una di queste cose,potrai dire di aver iniziato.

    empatica,sei sicura di essere così sola,come dici? motle volte non ci rendiamo conto perchè siam noi che vediamo deserto e nero attorno.
    Ti apri verso qualcuno? dai sfogo reale alle tue preoccupazioni o non ti dai la possibilità di essere aiutato?

    Chiudo dicendo che non andare dallo psicologo (in questi casi cmq serve psicoterapeuta non psicologo!) per orgoglio è stupido. E’ come dire che non prendo un farmaco necessario perchè son orgoglioso. No sei un idiota,non orgoglioso. La mente è delicata,si puo “ammalare” o meglio bloccare a volte. A volte quando sento certe cose penso che alcune persone non vogliono realmente stare meglio. Altrimenti le proverebbero tutte,prima di arrendersi

  4. 4
    Jeremy -

    E’ facile esprimere una sentenza guardando le cose dal proprio punto di vista, senza sapere come ci si sente quando una persona si rialza lotta e dopo ricade a terra di continuo, senza capire come le persone di questo mondo hanno caratteri diversi e per alcuni di loro non è facile chiedere aiuto, perché per andare dallo psicologo (anche lo psicologo può lavorare efficacemente in moltissimi ambiti tipo nterventi sulla famiglia, riabilitazione cognitiva,riabilitazione psicosociale, valutazioni cliniche,perizie,diagnosi ) bisogna prima convincersi che è la cosa giusta per se stessi, bisogna accettare che si va da una persona a raccontare i propri fatti privati in cambio di soldi, bisogna quindi aver fiducia in questa figura professionale, cosa non sempre immediata.
    Stupide sono le parole di persone che giungono a conclusioni senza parlano senza valutare tanti aspetti degli individui e magari capire che certe cose non sono immediate.
    Mettere da parte l’idea della morte è una cosa che si dovrebbe fare ma non è così semplice, non bastano le parole.

  5. 5
    Hooker -

    Stai parlando con uno che sa bene cosa significa rialzarsi e ricadere,rialzarsi e ricadere in un ciclo che sembra continuo.
    Il mio commento era anche un modo di spronare quelle persone che,come dici tu,fan fatica a chiedere aiuto e hanno un carattere magari diverso dal mio. Io non sono forte ,son debole spesso,ma son determinato. Io ero uno che alle superiori evitava di tirare su le tapparelle perchè aveva paura di non riuscire o di essere preso in giro, e che non parlavo mai dei miei problemi,neanche ai miei genitori. Come intuibile,chiedere aiuto non è stato facile per me.Se c’è qualcuno che è meno pronto di me,o è in una situazione più ,permettetemi,indietro rispetto al percorso e alla strada da intraprendere ,qualcuno che è bloccato,io ho interesse a fargli vedere come la vedo io,come ho voluto vederla io,forzando me stesso a volte e ottendendo dei risultati. Non stiamo qui a girarla: è come se uno continua ad andare contro il muro,arriva un altro,gli dice di provare quel percorso che non aveva mai osato provare,che può funzionare,che ha migliorato qualcosa in lui. A quel punto sta all’ altro forzarsi ,cercare di fidarsi,andare contro la propria volontà forse,fare dei tentativi. Nessuno potrà mai venirvi a prendere e darvi la soluzione gia pronta,dovete sempre sforzarvi. Per quanto riguarda la fiducia ,io non mi fidavo troppo, con il primo psicologo mi son trovato malissimo,son tornato a casa affranto e delusissimo,ma tanto cos’ avevo di fronte? soccombere o riprovare. Ho detto che non mi trovavo bene con lui e ne ho provata un altra su suo consiglio,che è ancora vicino a me in questo percorso di lotta.
    come vedi,io avevo tutti i requisiti di un “debole” (passatemi ancora questo termine) e gli aspetti caratteriali che tu dici che non ho considerato,fanno/facevano parte di me. io non ho ancora risolto,ma ho ottenuto dei miglioramenti in tanti aspetti della mia vita,rimane un nucleo che devo ancora eliminare nel mio carattere.

    Lamentarsi,sfogarsi,dar voce alle proprie emozioni è giusto,ma se non si approfitta delle discussioni,dei confronti,delle riflessioni, son sterili e fini a se stesse..io voglio solo trasmettervi una certa forza che dovete trovare in voi,almeno solo per tentare.
    Capisco la questione soldi,magari uno non puo permetterselo,ma se uno vuole (lo fanno dei miei amici) può tranquillamente trovare psicoterapeuti professionisti in ospedale,pagando qualcosa come 20 euro dieci sedute o cmq cifre molto basse.

  6. 6
    jeremy -

    Scusami hooker non avevo capito le tue intensioni, pensavo che fossi uno di quei tipi (incontrati molto spesso sui siti e anche nella realtà) che non fanno altro che usare le frasi da film senza aver vissuto la depressione , o comunque eventi ‘traumatici’ , per anni.
    Cavolo anche io sentivo il disagio per alzare le tapparelle 🙂

  7. 7
    Fallito86 -

    che dire,cercherò di andare avanti finchè ce la farò.grazie a tutti,non sarebbe giusto arrendersi proprio ora

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