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Penetrazione difficile

Ieri ho avuto il primo rapporto con un ragazzo che mi piace molto. Per entrambi non era la prima volta, ma qualcosa non è andata per il verso giusto: abbiamo trovato molti problemi nella penetrazione… il suo organo non era completamente eretto nonostante i preliminari ed io non ero affatto “lubrificata”! Questo ha fatto sorgere in me mille dubbi: è colpa mia? é colpa sua? forse non gli piaccio abbastanza? non so cosa pensare…se qualcuno può darmi dei consigli gliene sarei grata…

Lettera pubblicata il 14 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Sesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    magirama -

    Ciao. Questo ragazzo ti piace molto. E tu? Magari piaci a lui? Può darsi, se è venuto a letto con te, è possibile. Detto questo, detto tutto.
    Secondo me, non è colpa di nessuno dei due, la questione è che piacersi non è una condizione sufficiente per fare l’amore. O meglio, magari è sufficiente, ma può portare occasionalmente dei problemi.
    Io penso che due persone fanno l’amore quando si amano oppure quando hanno un’attrazione molto forte, considerando che anche in queste condizioni può capitare che uno dei due faccia cilecca. Non c’è mica nulla di male.
    Il punto è che non sono i preliminari a predisporre due persone ad avere un rapporto sessuale, magari eravate poco convinti, oppure semplicemente qualcosa si è inceppato, possono essere tante le ragioni e se non era la tua prima volta, l’esperienza ce l’hai. Devi cercare nel tuo cuore le risposte.
    Io personalmente sarei tentato di dire che il piacersi non basta. Poi non ho idea di che cosa ti leghi a questo ragazzo, bisogna vedere la circostanza, da quanto lo conosci, che cosa vi ha portato a tanto, bla bla bla… Cose tue personali su cui devi riflettere. Il mio consiglio è che se si condivide il desiderio di fare sesso con qualcuno, non c’è nulla di male, purchè non vi sia di mezzo il tradimento. Tuttavia, un rapporto ha buone probabilità di riuscita se c’è amore e un profondo desiderio reciproco.
    In bocca al lupo.

  2. 2
    gianmarco -

    salve ha tutti, ho 16 anni e da un pò di tempo che provo a avere un rapporto con la mia ragazza che di anni ne ha 14..il problema è che troviamo difficoltà nella penetrazione( lei dice che gli fa male) potete darmi dei consigli per favore? ve ne sarei grato 😀

  3. 3
    ventolibero -

    Ma non ti fai ribrezzo? Ma dico io,in questa società di m…. e di scarti dobbiamo proprio mettere in pubblico (anche se nell’anonimato e senza volto)ogni cosa? Almeno le “basse prodezze” risparmiatecele…e che cavolo…Sono cose da vivere nell’intimità scusami,ma qui che …. di “consiglio” ti aspetti su questi argomenti? L’unico che posso darti è quello di esortarti a contenere un pò la tua egoità!
    Io sono un ragazzo moderato ma quando è troppo è troppo…Allo schifo ci deve essere pure un limite cavolo.
    Senza rancore,
    Alessandro

    P.S Una vera blasfemia associare la parola CUORE ad un “argomento” tanto scadente…ma può darsi che sia davvero io,al giorno d’oggi,ad essere realmente fuori dal mondo.
    Ma porca puttana,possibile che non si abbia più ritegno e ponderazione prima di pronunciare una qualsiasi parola? Ormai,dalle tante bocche balorde,si vomitano str……e e bestialità a ritmi davvero esasperanti….

  4. 4
    angioletta -

    Senti alessandro non a caso ho parlato di queste cose dietro un pc e non difronte a te o ad altri. nella vita “reale” tra mille virgolette non sbandiero certo cose del genere e se l’ho fatto qui è proprio per non incorrere in episodi e giudizi facili come questi…la parola schifo e ribrezzo utilizzala in casi in cui conosci la persona con cui stai interloquendo e sai di cosa stai parlando.

  5. 5
    ventolibero -

    Cara angioletta,le parole ribrezzo e schifo non erano riferite alla persona ma esprimervano un senso,personalissimo,di disgusto e basta…
    Come pure non si tratta di dare giudizi ma di prendere atto di uno stato di fatto,e lo stato di fatto è che si tratta di esibizionismo,anonimo certo,ma sempre esibizioninsmo…
    Perdonami,ma che genere di “consigli” ti aspetti? Ti apprezzerei se tu dicessi “ok,va bene,ho voluto parlare di questo giusto per parlarne…”,dai su,non offendiamo l’intelligenza delle persone dicendo di voler essere “consigliati” o magari “aiutati”…per favore…E poi si tratta,mi perdonerai la crudezza e anche la vera ingenuità (ma sono imbarazzato,nonostante i miei 28 anni),di un atto pratico che ha a che fare con bassi istinti (che abbiamo naturalmente…) non ha modo di essere “corretto” con consigli o disquisizioni,checchè ne dicano i tanti “sessuologi” (“scienza” fasulla e priva di connotati scientifici,che mischia biologia e psicologia in un calderone che crea uno stato confusionale e nient’altro)…
    Insomma,mia cara,si tratta solo e semplicemente di esibizionismo.Nulla di male,se ne si è consapevoli,ma cerchiamo di “esibire” qualcos’altro credimi. Ci sono cose che proprio non vanno ostentate,nemmeno col volto ignoto e col nome taciuto.
    Buon Natale,
    Alessandro

    P.S Ci credo bene che non parli di questo in publico o con chicchesia,così,liberamente,all’acqua di rose…Ci mancherebbe altro…saremmo alla follia…Non era il caso di esplicitare questa tua “omissione”…la davo per scontata!

  6. 6
    io_Alex -

    Credo si possa discutere in maniera del tutto libera, di qualsiasi argomento purchè sia esposto con educazione e buon senso e a mio giudizio angioletta lo ha fatto.
    Non mi preme divenire l’avvocato di nessuno ma quando si sbaglia nell’interpretare una lettera è comprensibile, quando invece si interviene in maniera esagerata e punitiva la comprensibilità viene meno.
    ventolibero ricordati sempre che chi scrive non per forza rispecchia o è quel che il lettore percepisce e che quando non si ha niente da dire in maniera costruttiva è meglio non scrivere e tenersi l’opinione distruttiva per sè.
    Ho trovato la tua risposta decisamente fuori luogo, se hai rancori nei confronti del genere femminile il modo adatto per sfogarli non è certamente quello di sparare a zero su una ragazza che neppure in minima idea puoi sapere chi sia.
    A buon intenditor poche parole.

  7. 7
    ventolibero -

    Il “comprensivo” di turno ci mancava…Eccolo qua che è arrivato!
    Ok,benissimo: io avrei rancori col genere femminile (magari ho avuto le mie delusioni,più ancora io SONO stato,per una splendida ragazza,una delusione…perchè ho avuto compartamenti da imbecille…l’ho trascurata e trattata con sufficienza,non mi nascondo dietro il vittimismo),io ho sbagliato nell’ “interpretare” le parole di questa ragazza (magari non c’era nulla da interpretare…solo da constatare),le mie parole sono state inutili,distruttive e fuori luogo(magari con le tue fossi entrato nel merito delle mie…).
    Ma allora,con la parvenza di farlo in modo “educato” e equilibrato,dobbiamo proprio parlare di tutte quelle “basse prodezze”,da custodire nell’intimità,che ci accendono (per non usare un’altra parola…)? Mi spieghi che genere di “indicazioni” o consigli o suggerimenti (chiamiamoli come vogliamo…) “pratici” una persona va cercando su questioni di tal genere? E come è possibile darglieli magari? Oltre quale limite del disgustoso dobbiamo spingerci? Se vorrai illuminarmi…
    Insomma,in questa società spudorata (e per paradosso facciamo gli spudorati perchè protetti dal nome taciuto e dal volto ignoto…)ogni occasione va colta per gettare tutto nella melma? Dobbiamo palesare anche difficoltà di questo genere? Ma sì,dai! Basta farlo con “educazione” no? Come tu dici…Tu guarda oh,io cretino che ancora pongo dei limiti al mio dire…Sono proprio fuori dal mondo!
    Allora,caro il mio “avvocato”,prima di generalizzare come tu hai fatto nei miei confronti,se vuoi dare peso e spessore alle tue parole,cerca di cogliere il significato di quelle altrui e sappi confrontarti con queste,senza giungere con faciloneria a conclusioni comode e scontate…
    Se ne sei capace,io non mi nascondo….
    Alessandro

  8. 8
    Rossella -

    Ciao,
    io non mi considero bigotta, ma sono sempre stata alquanto scettica a riguardo dell’educazione sessuale che crea questo genere di aspettative. Io ancora non ho vissuto questo momento, ma penso che non riuscirei a viverlo in maniera razionale ( in gergo si dice “avere un rapporto completo”. Questo è il linguaggio tecnico che adoperano gli addetti ai lavori quando parlano delle diverse forme di contraccezione) fino al giorno del matrimonio perché in quel momento subentrano i cosiddetti doveri coniugali che, per forza di cose, ti portano a guardare la cosa con un certo realismo. Nella pratica accade tutto in tempo reale. Un uomo, fosse anche mio marito, non può disporre del mio corpo senza avere il mio consenso. L’idea di fondo è che non si sa come va a finire… ma funziona così anche quando si parla di sesso. Più volte mi è capitato di sentirne parlare (di questi tempi se ne parla anche in maniera abbastanza esplicita) e da quello che mi è sembrato di capire l’investimento è fatto con la stessa intelligenza che porta un uomo innamorato a proporsi con insistenza. Si tratta di una sorta di corteggiamento. Come se non bastasse vediamo che per l’uomo sente dentro di se la vocazione ad uscire dalla logica del profitto a tutti i costi… anche quando ricerca piaceri estremi lo fa per provare quel senso di frustrazione che nasce dalla mortificazione del desiderio. Invece nella coppia accade tutto in maniera spontanea. Basta sapere che le donne si rispettano per sentirsi sereni.

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