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Pausa o che altro…

di

E’ una pausa della mia vita o che altro. Non sto più sprecando energie, non cerco più nessuno e non voglio più nessuno. Tutto ciò che ho dentro lo tengo per le mie figlie alle quali sto cercando di ridare un padre divertente e sereno, anche se non è sempre facile. Ho cambiato macchina e mi illudo che serva a qualcosa, a dare un segnale a me stesso che comunque si ricomincia, dai debiti ma si ricomincia. Poi quando arriva la sera e sono solo in casa come adesso, mi chiedo a cosa serva provare a vivere ancora in attacco. Sono stanco e non riesco più ad attaccare, lascio che la mia vita si trascini su di me ogni giorno e non aspetto niente. Adempio ai doveri, maledico di qua e di là chi mi ha fatto male, ma come ogni giorno arriva il tramonto e la pagina del mio diario è rimasta bianca. Nessun bel voto, ma è già tanto se non ci trovo una nota di demerito. Ora che faccio mi domando? oppure ora che mi aspetta? niente mi aspetta, se non la vita da 47 enne separato, deluso, annoiato e qualcos’altro, non so neanche cosa. Buona notte

Lettera pubblicata il 27 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 50 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    roberto -

    Ciao Obiuan,
    ti capisco fino in fondo.

    Ho 6 anni più di te (quindi siamo entrambi ‘in mezzo al guado’) e sono solo come un cane con la rogna, stroncato da una fresca separazione che mi ha azzerato il futuro e reso vuoto il presente. Con il passato, soprattutto, che non dà scampo, pesando come un macigno nel confrontarsi ogni momento con quello che mi resta.
    Quel che mi resta: una casa vuota, giornate uguali e insignificanti, problemi pratici insopportabili perché ridotti a pesi che non hanno un fine e non hanno un senso …

    E allora?
    Allora lasciami dire, dalla mia landa desolata, che tu, almeno, un tesoro ce l’hai: le tue figlie. Ti sembra poco?
    Se puoi vederle (meglio se spesso) e non stanno troppo distanti da te, sai quanti stupendi ricordi puoi ancora costruire con loro?
    Non so dove abiti, ma se puoi portale a tante gite al mare, o al lago, o in posti che loro non conoscono … Un weekend, una vacanza, con la tua macchina nuova o no …
    Questo è il valore della tua nuova vita. Avresti la carica giusta per sopportare i giorni vuoti.

    E sempre in attesa che ti capiti la ‘svolta’ (perché no?): una nuova conoscenza giusta, grazie al lavoro o agli amici, e stop con il passato.

    E i tuoi genitori?
    Non puoi fare nulla con e per loro?
    Di solito alla nostra età loro hanno bisogno di noi …

    Come vedi, sono tutti spunti teorici: non so molto della tua situazione e se ho fatto gaffe scusami.

    Ma di certo la tua soluzione sta FUORI da quella casa. Restare dentro, per noi, equivale inevitabilmente a piangere lacrime amare e inconsolabili, a coltivare rimorsi e rimpianti, a sentire la disperazione dell’irrimediabile.

    Dovremmo cancellare la memoria, per sopportare meglio il presente. Ma non si può. E allora non resta che costruirci alla svelta un presente completamente diverso e le premesse di un futuro tutto nuovo.

    Dimmi se, tra quegli spunti teorici, ne hai almeno uno percorribile. Basterebbe, per il momento. E, automaticamente, avresti almeno una persona che ti invidia … 🙂

  2. 2
    aria85 -

    Come potevo mancare?!
    Sarò ripetitiva,ma…finchè porterai la rabbia nel cuore non riuscirai a vedere al di là e non riuscirai a godere a pieno di quel che hai,che non è poco…
    Con tutto l’affetto che sai…ti stringo.

  3. 3
    obiuan -

    Ciao Roberto, hai tutte le ragioni pratiche e teoriche del mondo. Faccio già quel che tu mi dici, con le mie figlie siamo sempre in giro, partirò venerdì per tre giorni in gita al lago. Cerco di tenerle più che posso perchè purtroppo hanno una madre inesistente. Ma come succederà anche a te, ogni tanto mi manca una carezza da una mano diversa da quella morbida e delicata delle bambine. Chiudere col passato è difficile, quando il passato è l’unico ricordo del prototipo di vita che volevi. Mia madre ha bisogno di noi figli perchè ormai è invalida al 100% e purtroppo talvolta diventa una peso anche lei. Io cerco di risalire ogni giorno, per assurdo mi sembro un gladiatore che entra nell’arena, ma davanti non ho avversari o bestie feroci, spesso ho il nulla, che cerca di avvolgermi e soffocarmi.
    Comunque apprezzo molto le tue parole ed anche a te auguro il meglio.
    Aria 85 che dire a te che conosci anche i miei respiri??… siamo lontani ultimamente, ognuno avvolto nei problemi suoi.Purtroppo.

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