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Passo

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Mi trovo in una situazione abbastanza complicata. io ho 18 anni e pochissima esperienza in campo sentimentale, dall’anno scorso ho cominciato a frequentare un gruppo di ragazze lesbiche. Mi sono tagliata i capelli perché ne avevo voglia. Ho cambiato modo di vestire: da liceale arcobaleno a sportiva. Questo mio cambiamento è stato identificato da tutti come una specie di coming out. A me non interessa, non posso biasimare chi vedendo la mia compagnia e trovandomi perfettamente coincidente con lo stereotipo iconografico della lesbica finisce per pensare “gaygaygay”. E poi anche se i ragazzi mi piacciono io non piaccio a loro. E ovviamente se non smentisco le voci è perché sono aperta all’idea di stare con una donna.
Però anche se questo l’ho detto alle mie amiche non lascio che loro mi chiamino scherzosamente frocia.
Insomma, questa storia è lunga e intricata, il punto è un altro.
Tra queste ragazze il mio status è di “etero ambigua che tanto non te la darà mai” o comunque di “lesbica al cubo ma tanto non lo ammette”. Una di loro, A., mi sta mandando un po’ in paranoia.. ecco tutto:
lei è piena di ragazze, indipendente, estroversa, bella. Inizialmente, sapendomi etero, mi rivolgeva a fatica la parola e io facevo lo stesso sapendola una tipa pericolosa e superficiale. Poi ci siamo trovate a vederci spesso per una relazione nata tra le nostre due migliori amiche. Abbiamo avuto modo di conoscerci un po’ meglio e abbiamo scoperto di stare bene insieme. Lei però non era del tutto disinteressata e si è messa ad indagare e a mettermi in imbarazzo, io ho cercato di riaffermare la mia non-gaiezza, dicendo a me stessa che se proprio avessi dovuto andare con una donna non sarebbe stata una come lei. Dunque AMICHE. però poi la gente ha cominciato a dirci che stiamo bene insieme, ci scherziamo tutt’ora sopra anche se con un velo di imbarazzo e di allusione. Si, perché io adesso sono intrigata, ho sempre voglia di vederla e di sapere come andrà a finire e allo stesso tempo il terrore di non poter essere alla sua altezza per la sua esperienza ma soprattutto di rimanerci sotto mentre lei non ci da peso. In questi casi è meglio lasciarsi andare o essere razionali?

Lettera pubblicata il 2 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Gay - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Mariù -

    Cara credimi è meglio un gran bel figo con le palle piuttosto ke un ragazza! Non puoi diventare lesbica perché i ragazzi che ti piacciono non ricambiano! I capelli corti e l’abbigliamento sportivo se portati con eleganza possono essere davvero attraenti,dicono i ragazzi. Lascia il tuo gruppo di lesbiche e avvicinati di più a quell’affascinante genere maschile… Avrai meno problemi,più felicità e…sarà più naturale!:) salutiii

  2. 2
    ani -

    ahah l’affascinante genere maschile.. MA trovi veramente innaturale il lesbismo? pensa che io sono sempre più convinta che abbiamo tutti una tendenza omosessuale, almeno una volta nella vita capita..!

  3. 3
    Mariù -

    Sto c…o! Credo mi andrei a curare io se mi succedesse anche solo una volta nella vita.

  4. 4
    Fiero di non essere ottuso -

    Cara ani; come puoi constatare la madre degli imbecilli è sempre in cinta. Fai solamente quello che ti senti.

  5. 5
    dolcevita -

    Ciao Ani, non so che consigliarti… Forse son situazioni in cui non si ha troppa scelta, probabilmente succederà… Forse soffrirai o magari no, ma banalmente, se non ti dai una possibilità non lo saprai. Hai 18 anni, sei troppo giovane per aver paura di soffrire! Tanto si soffre comunque, la penso così! In bocca al lupissimo!

    Mariù, non biasimo il tuo punto di vista, ma non sono d’accordo con te. L’amore è uguale sia per una coppia etero che per una omosessuale, sempre di amore si tratta. L’unica malattia è innamorarsi, e ancora non esiste cura!!! 😉

  6. 6
    ani -

    no ma qualsiasi punto di vista mi è utile! ad esempio tu mariù mi hai fatto capire di essere aperta all’idea di stare con una donna molto più di quanto pensassi! grazie per le risposte.
    è sempre tutto molto complicato, ma almeno ho deciso di non permettere alla paura di impedirmi di vedere una persona alla quale mi sono affezionata in fin dei conti.. vedremo, ho un terrore esagerato di fare in ogni caso la cosa sbagliata..

  7. 7
    Mariù -

    Mbah

  8. 8
    ani -

    bene mariù mi è proprio venuta voglia di approfondire questo tuo ampiamente menzionato punto di vista, me lo permetterai?
    Mi sembra chiaro che a te le donne proprio non vanno, ma che ne pensi in generale dell’omosessualità? se una persona a te vicina ti confessasse di essere gay come reagiresti?

  9. 9
    Mariù -

    Ciao ani. Sono una persona aperta agli altri punti di vista ma solitamente è difficile che io ne cambi uno mio. Tuttavia mi ritengo una persona matura e soddisferò la tua richiesta.
    In primo luogo io non ho ASSOLUTAMENTE NULLA contro le donne,le ritengo esseri straordinari e insostituibili. Ma l’omosessualità per me è una “malattia” (so di errare definendola così ma non trovo altri termini), uno stato mentale e psicologico (definito cosi forse meglio l’idea: non credo ke gli omosex siano pazzi) dovuto ad una serie di condizioni (violenze,cattive compagnie,cattivi genitori,ecc ecc) che fanno sbandare l’individuo facendogli credere di aver preso un’altra direzione sessuale. Stati psicologici che secondo me potrebbero benissimo venire migliorati e guariti con i giusti interventi specialistici di psicologia ( è dimostrato che oltre il 90% degli omosessuali hanno alle spalle storie di abusi da parte dei genitori,abbandono,ecc). Questo diciamo da un punto di vista psicologico. Mi soffermo velocemente sul punto di vista scientifico: il cromosoma XX che,unito all’XY da forma a una nuova vita.non sarà un caso di sicuro!
    Ed è qui che scienza e fede si legano: entrando nella sfera morale (senza invadere più di tanto quella religiosa,in fondo basta utilizzare una laica ragione) l’omosessualità diventa una cosa innaturale e inconcepibile moralmente parlando.Ti elenco i motivi per non essere troppo discorsiva,in modo elementare:
    – l’amore nasce fin dall’alba dei tempi come amore tra uomo e donna
    -l’unione eterosex è alla base della famiglia! Il figlio per crescere ha bisogno allo stesso modo di una figura femminile e di una maschile: si completano nella formazione del bambino!
    – l’unione eterosex è alla base della vita! Immaginiamo per assurdo un mondo di omosex: finirebbe all’istante! Durerebbe giusto una generazione!
    In conclusione se Dio (o chiunque voi crediate ci abbia fatti) ha predisposto che la vita dovesse andare avanti solo dall’unione di uomini e donne un motivo ci sarà cacchio!

  10. 10
    Mariù -

    Completo e concludo la mia breve esposizione aggiungendo che,nonostante le mie idee sopra riportate, io rispetto la libertà degli altri, ognuno può decidere della propria vita (e sessualità) come meglio crede. Ma non tollero poi quando questa libertà va ad invadere quella di un’altro! Mi riferisco a manifestazione oscene e inutili come il Gay pride ad esempio e soprattutto l’adozione da parte di coppie omosessuali. Ogni bambino ha diritto ad una famiglia normale fatta da un uomo e una donna. E ne necessita per crescere bene anche psicologicamente. Con l’adozione un bambino vedendo i suoi genitori dello stesso sesso penserà che è normale e prenderà la loro strada (è insito nel bambino seguire le orme dei genitori,suoi modelli) e allora tutto ciò che non è normale,non è usuale,non é naturale..finirà col sembrarlo e il mondo non so quale fine farà. Lasciamo liberi i bambini di vivere un’infanzia normale!
    Ho terminato,spero di non aver offeso nessuno,ho solo espresso la mia opinione.
    P.S da questo secondo commento puoi evincere che se una persona a me vicina si dichiarasse omosex l’aiuterei a tornare sulla giusta tendenza e se proprio non mi riuscisse rispetterei la sua libertà finché rispetta lei quella altrui.
    Saluti

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