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Non è vita questa

Un anno fa ero avevo tutto, ora non ho più niente, o quasi. Non so cosa io abbia fatto per meritarmi tutto quello che mi è successo, so che nel giro di pochi giorni, o pochi mesi, ho perso tutto, senza poter fare nulla se non stare a guardare tutti i miei punti di riferimenti sparire, disgregarsi, spettatrice passiva della mia discesa agli inferi. Stavo per andare a convivere con l’amore della mia vita, nella nostra bellissima casa che avevamo arredato a nostro gusto nei minimi particolari…e lui mi ha lasciata. Da un giorno all’altro. Uno choc terribile. Improvvisamente mi sono trovata davanti una persona che non conoscevo, che mi diceva cose che mai avrei pensato potessero uscire dalla sua bocca, non so dove sia andato a finire il mio compagno di vita ma di certo non era colui che avevo davanti in quel momento, colui che mi stava abbandonando proprio nel momento del bisogno. Da quel giorno nulla è stato più come prima, e tutto quello che poteva andar male, è peggiorato. Depressione, fortissima depressione che mi ha portato anche ad un tentativo di suicidio, perchè convinta di non voler più vivere senza di lui, le amiche che pian piano si sono dileguate (forse non avevano più parole da dirmi, forse era troppo pesante starmi vicino tanto stavo male), ho passato tutte le feste di Natale ricoverata in una clinica psichiatrica, in mezzo ai matti (la mia unica “follia” era soffrire da matti per l’amore perso), nel mentre mi hanno diagnosticato un tumore e così quando mi hanno dimessa dalla clinica sono stata ricoverata in un ospedale del capoluogo per essere operata. Ho informato il mio ex per cercare un appoggio ma me l’ha negato, “dirò una preghierà, fammi sapere come andrà ma mandami solo sms, non telefonarmi più, altrimenti sarò costretto a denunciarti per stalking”…sette ore di intervento e 3 giorni di dolore insopportabile, per fortuna dopo un mese e dopo l’esame istologico mi hanno comunicato che il tumore era benigno e che perciò non avevo più nulla di cui preoccuparmi. Sono rientrata a casa, e poi al lavoro (dopo quasi 6 mesi di assenza), ho iniziato a fare volontariato per avere l’occasione di uscire di casa e parlare con qualcuno. Al lavoro ho trovato un ambiente ostile, non mi hanno perdonato il fatto di essermi assentata così tanto per problemi che loro non considerano problemi (la depressione, in primo luogo, e solo successivamente il tumore), ultimamente i rapporti si sono ulteriormente incrinati tanto che mi hanno “caldamente consigliato” di dare le dimissioni, preferiscono che io lasci il mio posto (dopo un decennio di servizio) alla ragazza che hanno assunto per sostituirmi mentre ero a casa in malattia (è un’apprendista, e per questo gli costa meno). Naturalmente non gliela darò vinta, combatterò fino alla fine anche se lavoro in un’azienda artigiana e pertante ho poche tutele…
Però sono stanca di vivere così..non ho la minima soddisfazione, nessuno svago perchè non ho amiche con cui uscire e quelle che sono forse riuscita a farmi grazie ad alcuni corsi che ho frequentato sono sposate o fidanzate, e naturalmente il loro compagno viene prima di tutto il resto…così io i weekend li passo da sola, pregando di trovare qualcuno che mi faccia battere il cuore (anche se in realtà, nonostante sia passato più di un anno, non faccio che pensare al mio ex e a piangere per la vita che avremmo potuto avere insieme e che invece non avremo), la mia vita è un continuo sacrificio: lavoro (in un ambiente che vi ho già descritto ampiamente sopra), casa e volontariato (che, per carità, mi piace fare e mi da soddisfazione, però sono stanca di raccogliere sempre le sofferenze degli altri perchè poi mi pesano e non ho modo di sfogarle..)……..ho solo 29 anni e mi immaginavo una vita diversa, una famiglia,dei bambini, una persona che mi amasse…..mi mancano le uscite e le vacanze con il fidanzato e le amiche….non ho momenti di gioia. Sono stanca di combattere contro i mulini a vento, da un anno cerco di stare a galla ma arrivano onde sempre più alte che mi ributtano sotto. E se nella vita fosse vero che nessuno ha mai ciò che si merita? Vorrei solo che un giorno il mio ex si rendesse conto di tutto il male che mi ha fatto e che si trovasse anche lui ad affrontare almeno una situazione difficile con gli appoggi che ho avuto io: nessuno.

Lettera pubblicata il 27 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 19 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Pedro -

    Ciao,
    hai tutta la mia solidarietà…
    se vuoi scrivimi in privato: paceresini@virgilio.it

  2. 2
    ina -

    che potrei dirti?la tua sofferenza e immensa..il tuo dolore senza confine..ma devi trovare la forza per superare..la tua malatia e passata..e l’unica cosa che conta..prova ad uscirne fuori..sei giovane..hai la vita d’avanti..lui ti ha strappato il cuore..ricostriscilo..piano,piano..nn sara facile..anch’io come te sono stata lasciata..anch’io soffro..nn ne ho con chi parlare..pero dobbiamo capire che nn tutte le storie hanno un lieto fine..trova questa forza in te..perche..anche se nn credi sta li..”nn gliela daro vinta”sono le tue parole..di la si rinasce..e di la devi ripartire..nn solo a che riguarda il tuo lavoro..ma la tua vita..ci credi che vale?finchè un giorno capirai che la vita e fatta del male e del bene..e che un tramonto nn significa che il sole nn sorge piu..un abbraccio forte

  3. 3
    Tiffany -

    CIAO..
    hai avuto abbastanza sofferenza per capire che la felicità non proviene dagli altri,ma solo dentro di noi vi è quello che cerchiamo all’esterno..adesso è il momento di accettare tutto ciò che ti è capitato senza più identificarti nella persona che è maltrattata da tutti,fidanzato,amiche,lavoro,malattia..guarda in faccia ciò che ti è rimasto e parti da lì..parti da te..guarda indietro solo un attimo e accorgiti delle montagne che hai superato,tu non sei solo la sofferenza che hai percepito,puoi andare oltre..combatti per il posto di lavoro..senza odio e rabbia,fallo solo per te stessa,e definisci con te il tuo rapporto con il tuo ex,fa parte del passato e come lui non c’è più..non dargli troppo spazio nella tua testa,devi lasciare dei posti affinchè qualcun altro venga a far parte della tua vita..la vita è in continuo mutamento,e noi con essa,se ci soffermiamo troppo sugli altri o sugli eventi negativi inconsciamente costruiamo una patologia,e da li depressioni..ansie…attacchi di panico..da dove pensi che derivino dalla sfiga?non esiste la sfortuna ..siamo noi che nel presente mettiamo le basi per il futuro..quindi ora scrollati di dosso tutte le tue vecchie idee,le paure e ricomincia a vivere..
    In bocca al lupo

  4. 4
    .PiccolaSognatrice. -

    Da quanto ho capito la vita ti ha messa a dura prova. Io sono soltanto un’adolescente, ne ho strada da fare, però un piccolo consiglio posso darte : riprendi in mano la tua vita! Anche io ho rischiato di stare male sul serio per un ragazzo, di andare all’ospedale, ma per fortuna ho avuto i miei cari che mi sono stati accanto.Potresti trovare conforto nei tuoi familiari, loro ci saranno sempre. Credemi non ne vale la pena stare male per un ragazzo, ci sono tante persone stupende e tanto cose belle da conoscere nel mondo; fà un viaggio, fà nuove conoscenze. Inizia a pensare positivo, ed anche la tua vita prenderà questo ritmo. In bocca al lupo;)

  5. 5
    Ikaris -

    Hai fondamentalmente ancora un grosso problema….sei convinta che la felicità possa dartela sempre e solo una persona, che probabilmente arriverà ne sono sicuro..ma il tuo problema è questo: cerca prima di tutto di mettere te stessa al centro della tua vita,dopodichè trova un equilibrio che ti permetta di vivere bene anche da single,questo equilibrio puoi trovarlo proprio ora che “senti” la solitudine…quindi vai nel profondo del tuo animo e chiediti cosa vuoi essere realmente,o meglio vuoi vivere una vita sana insieme ad un compagno? Oppure vuoi vivere una vita “DIPENDENTE” in tutto e per tutto da un altra persona? Solo tu hai la risposta nessun altro…e ricorda che l’essere umano sceglie di vivere la vita con un compagno/a non deve essere assolutamente schiavo di ciò che ama,ma deve essere libero sempre…rifletti bene su cosa vuoi essere, la risposta è proprio lì……..

  6. 6
    dreamer -

    Eih,la tua lettera è veramente toccante, forse perché mi ci rivedo in prima persona per molti aspetti.

    Da dove posso inziare? Di cose da dire ce ne sarebbero veramente molte.

    Tralascio la storia finita perché in mille ti daranno mille consigli e sicuramente finirei per ripetermi con ciò che dicono anche gli altri.

    Parliamo di te. Tu,dove sei ora? Dove ti trovi? Non fisicamente ma,nella tua testa,dove sei,e chi sei? Cosa vuoi,cosa sogni,solo per te?

    Che genere di volontariato fai? Io, per uscire da uno stadio depressivo unito a salute cagionevole dovuta a una malattia grave sospetta, mi sono gettata in una forma di volotariato. Mentre si facevano indagini sul mio stato di salute, io avevo deciso che se avessi avuto poco tempo da vivere, avrei voluto dedicarlo a rendere il mondo un pochino migliore. Fu un falso allarme. Pare questa grave malattia non ci sia. Un po’ come è accaduto a te. Eppure, continuo il volontariato e sai perché? Perché prima di rendere il mondo migliore,rende migliore me.

    Accollarti i problemi degli altri. Vedi, è una visione errata del volontariato. Purtroppo inculcata nella nostra società: fai volontariato,aiuta chi è più bisognoso. Ma c’è un altro modo di vedere le cose: fai volotariato, ovvero una cosa volontaria, una cosa che hai piacere di fare, con altri, una cosa che si fa insieme, senza essere pagati per farla. Se la vedi così,vedi altre angolazioni.

    Io lo faccio con ragazzi mentalmente disabili, ritardi mentali e disturbi psichiatrici. A volte è dura, perché a volte è vero, subisco i loro problemi, ed essendo sensibile, ne soffro molto. Ma la maggior parte delle volte, è una spinta. Perché imparo da loro. Imparo a vedere le cose in maniera diversa. Perché trovo qualcosa che manca a casa mia. Perché mi sento in famiglia. E mi sento valorizzata.

    E sono uscite idee. Mi parli di artigianato,che genere di artigianato è? Io sto tentando di far partire un progetto e cerco altre persone che possano crederci come me. La rivalutazione dell’artigianato. Se non altro, se anche dovessi perdere il lavoro, tu conosci un’arte, che puoi provare a mettere in pratica se dovessi perdere il posto. Metterti in proprio, magari partendo da qualcosa di piccolo,magari sentendo se c’è qualcuno che, come te, sembra non aver più nulla da perdere, e voler rischiare qualcosa per un sogno.

    Insomma,il mio consiglio è di cercare i tuoi sogni, quelli tuoi personali,e coltivarli. Tralasciando la famiglia che vorresti,che verrà da sola se coltivi te stessa. Anche io avevo l’illusione di sognare una famiglia, ma se non abbiamo sogni personali, che apporto possiamo dare al nostro compagno?

    Quindi,fai un tuo percorso,capisci cosa ti piace,coltiva una tua passione e,strada facendo, potresti trovare chi ha i tuoi medesimi valori,e strada facendo,le cose verranno naturali.

    Scusami,sono stata prolissa,e ancora avrei molto da dire e raccontare. E anche qualcosa da proporti, ti va di scrivermi in privato? Scrivimi a gr_flaminia@hotmail.com.

  7. 7
    Babracs -

    Io dico una cosa a voe uomone e donna.
    Le femmiine non si deve uscire di casa sua. Loro deve cucinare sua cucina, figli, pulire casa! Sposa mia sorella a dicciassette anno! Vergognative!

  8. 8
    tiffany -

    Caro Babracs, non condivido il tuo pensiero ma lo rispetto perchè evidentemente è generato dalla tua cultura;Vorrei però farti notare che in Italia e negli altri paesi del mondo le donne si stanno ribellando affinchè possano far valere i loro diritti di persone indipendenti intelletualmente ed economicamente.
    Sicura di avere un confronto civile ti saluto

  9. 9
    G. -

    Ciao dabibi :o)
    mi spiace tanto per le cose brutte che hai passato, ti auguro di avere la forza di reggerti fino al ritorno del sole… perché sai che prima o poi torna sempre, vero ?
    Come molte altre persone in questo sito, anche io credo di poter capire le tue parole, anche io ho toccato il fondo ed ho visto quanto è nero e senza luce.
    Però ho una buona notizia… se guardi in alto anziché in basso la luce si vede e ne si può uscire.
    Ognuno costruisce il proprio percorso di guarigione, con i propri tempi ed un passetto alla volta.
    A me ha aiutato molto leggere, informarmi, cercare di capire il perché di ogni cosa riguardasse i miei atteggiamenti e le mie reazioni, soprattutto quelle spropositate, sia quelle fisiche che psicologiche.
    Inizia da te stessa, ORA, non attendere che il dolore passi o che i ricordi sbiadiscano… parti da ciò che senti ora e cerca di capirne il perché, scava, troverai molto più di quanto credi e cose molto più belle di quanto immagini 😉

    Buona giornata

    G.

  10. 10
    rossana -

    Dabibi,
    so di andare controcorrente; tuttavia, a meno che tu non abbia un temperamento d’acciaio, mi sento di suggerirti di cercarti, con calma, un altro posto di lavoro, se ti è possibile.

    a mio avviso, non fa bene alla salute alimentare rancore o vivere in un ambiente formato da persone che ti respingono. meglio lasciarsele alle spalle, se si può…

    quanto all’angelo che si è trasformato in demone, mi piacerebbe sapere per quale motivo ti ha lasciata, ma soprattutto ti invito a considerare che entrambe le facce sono in ognuno di noi. sta alla nostra scelta e al nostro interesse del momento mostrare quella accattivante o quella repellente.

    l’ideale sarebbe mostrarsi sempre in modo neutro, esattamente come di solito ci si pone con tutto il resto del mondo. in amore, purtroppo, raramente è così…

    in bocca al lupo per tutto. sei forte e dopo tutto questo sarai più forte ancora!

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