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Non so come uscirne..

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Non so bene come iniziare questa lettera, cercherò di essere semplice e chiara. Credo di avere bisogno di un pò di speranza.

Sono una ragazza che sta affrontando un periodo veramente buio e non so come gestirlo. Mi sono sposata giovane e per amore. Mio marito parte al mattino presto e torna la sera tardi per lavoro. Passo le mie giornate non vedendo l’ora che arrivi la il sabato pomeriggio e la domenica per stare insieme. L’ultimo weekend è stato bello, quello precedente ancora di più. Non possiamo permetterci quasi nessuno sfizio, si arriva a fatica a fine mese e quel poco che resta, siano anche pochi spiccioli, li accantoniamo in considerazione di questi tempi così difficili economicamente; per prendere il tutto il più allegramente possibile mi dò al risparmio ormai quasi come hobby. E’ dura, ma assaporo la gioia vera e profonda di godere di poco. Sembrerà banale ma di questo sono contenta come lo sono, molto, del nostro matrimonio. 

Il problema è che è l’unica cosa che funziona. Mi piacciono i lavori domestici a cui mi dedico, in particolare cucinare. Ma non riesco a sentirmi completamente felice e realizzata dedicandomi solo a questo. Il dramma è che non riesco a trovare un’occupazione. Questo mi sta riempiendo di frustrazione e mi sento veramente una nullità. Vorrei contribuire all’economia familiare e soprattutto sentirmi utile in qualche modo. Dal lunedì al venerdì, sbrigate le necessità casalinghe, le mie giornate sono dedicate alla continua, ormai quasi ossessiva, ricerca di lavoro e non ne vengo a capo. Mi basterebbe anche qualche ora, ma non mi capacito di come non riesca a trovare niente di niente. Sono molto fortunata, mio marito mi dimostra continuamente la sua stima, mi valorizza continuamente senza mettermi pressioni, mi sprona a continuare a crederci, a non arrendermi, al contempo è comprensivo, mai una volta mi ha rinfacciato il non riuscirci, durante il giorno mi telefona diverse volte per chiedermi come và. Con il suo stipendio per ora che la facciamo, ma adesso anche il suo contratto indeterminato vacilla e per me la notte gli incubi e l’insonnia sono sempre più frequenti. Finora sono riuscita a trovare solo stage per arricchire il cv e qualche periodo come baby-sitter, ma ora non riesco a trovare nemmeno quello, nemmeno i lavori più umili. Sembra impossibile, forse non ci crederei nemmeno se non stessi vivendo questo in prima persona, ogni tanto trovare qualche conoscenza che mi confida di essere nella stessa situazione mi fa sentire un pò meno incapace, ma l’effetto dura un’ora e poi risprofondo nel malessere, nell’inadeguatezza, nel sentirmi inutile. 

Ad appesantire tutto questo c’è il “contorno”. Mio marito è orfano e senza legami parentali profondi, i miei mi danno una mano se possono materialmente e su questo devo veramente ringraziarli, ma emotivamente sono sempre stati molto distanti e distaccati con me, non abbiamo un rapporto confidenziale, per quanto mi dispiaccia, e a me una mamma con cui poter parlare di questa mia condizione, dei dispiaceri e delle paure che mi assalgono mi manca molto.

E poi le amicizie.. nonostante negli anni diverse persone mi abbiano riempita di belle parole forse per .. non so “ricompensarmi” forse dell’affetto sincero e disinteressato con cui ho cercato nel mio piccolo di dare una mano a diversi “amici”, alla fine ogni volta che mi trovo nei miei momenti di difficoltà, quando una semplice chiacchiera mi aiuterebbe a distrarmi un pò, la verità è che sono sola. Ho cercato di crearmi delle nuove conoscenze che potessero tramutarsi col tempo in amicizie ma qualcosa non funziona. Ultimamente ho seguito un corso di formazione durato diverso tempo e dalle frequenze ravvicinate, tali da creare un gruppetto abbastanza affiatato. Ero entusiasta perchè avevo la sensazione di fare passi in avanti, eravamo tutti disoccupati e chi più chi meno lamentavano di essere un pò giù e non sentirsi molto capiti: al termine ho proposto diverse volte di incontrarci tutti insieme anche solo per non isolarsi, eppure sono tutti spariti, sia con me che tra di loro. Anche sul versante amicizie non riesco a capire cosa non vada in me. Qualcuno mi ha detto che sono troppo matura per la mia età, forse questo si traduce in essere noiosa. Ho anch’io i miei difetti, e alcuni anche pesanti, ma so che qualcosa di buono c’è anche in me. Per il mio orgoglio, il cercare sempre di farcela da sola, il cercare di mantenere la solarità e di andare avanti è difficile da ammettere ma, mio marito a parte, mi sento sola, e persa. Non so che fare…

 

Lettera pubblicata il 9 Novembre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    angela85 -

    Ciao Greta,
    Siamo una coppia ,lui di 36 anni e lei di 30,che ci siamo riconosciuti in diverse cose leggendo la tua mail.
    Ci piacerebbe però discuterne in privato e non in pubblico,puoi scriverci a porrino1@libero.it
    Ciao e speriamo di risentirci,Simone e Angela

  2. 12
    rossana -

    Greta,
    in una piccola realtà di paese potresti incrementare le tue conoscenze superficiali dando ad esempio ripetizioni gratuite a bambini in difficoltà, alunni di scuole elementari e medie. il contatto con i giovani è molto arricchente; potresti, in seguito, essere coinvolta nelle manifestazioni organizzate per i più piccoli, tipo recite o visite d’istruzione di vario genere, o essere invitata a conoscere i genitori e magari avere occasione d’incontrare donne più o meno della tua età, a te affini.

    se l’idea ti piace, prova a prendere contatto con qualche giovane insegnante e a farti indicare i piccoli a cui potrebbe essere utile qualche attenzione in più.

    durante la seconda elementare feci per qualche tempo la maestrina supplente per una bimba reduce dall’inondazione del Polesine, carente in alcune conoscenze rispetto al livello della nostra classe. una gentilissima signora che ancor oggi mi si avvicina sorridente a ogni occasione d’incontro. una lontana parente, raggiunta l’età della pensione e trapiantata nel paese d’origine del marito, dove nessuno aveva più relazioni con lui, si ambientò in quattro e quattr’otto dando ripetizioni gratuite di francese. le mamme facevano la fila per chiederle di seguire i loro figli in difficoltà con la lingua…

  3. 13
    marinella -

    Ciao Greta, grazie per la tua risposta… Si sente che sei sfiduciata, ed è comprensibile se guardi il mondo dalla prospettiva che ci offrono i mass media. Leggendo la tua situazione, oltre ai suggerimenti molto validi che ti ha indicato Rossana, mi sono venute in mente altre cose che potresti fare. Sei molto brava ad destreggiarti nell’autoproduzione e non tutti sono capaci. Anche l’abitare in un paesino potrebbe essere un buon vantaggio, ti dico queste cose perchè mi trovo nella stessa condizione attualmente. Ad esempio potresti imparare a fare la pasta fresca in casa, o i ravioli, o altre cose che hanno un valore aggiunto perchè preparate a mano… All’inizio potresti regalarne giusto un po’ per farle provare e poi magari te le richiederebbero. Questo andrebbe bene anche nel caso delle piccole bomboniere per lauree o battesimi, in cui la gente non desidera spendere tanto ma avere qualcosa di carino. Su internet ci sono tanto tutorial gratis e lo svantaggio di avere tempo a disposizione essendo disoccupati si potrebeb impiegare così. Nei territori imbucati come i nostri un’altra “fonte” di guadagno sono gli anziani. Spesso soli, magari anche se autosufficienti hanno sempre bisogno di essere accompagnati o avere aiuto per le faccende giornaliere. Conosco persone che riescono a farsi un gruzzoletto trasportando gli anziani negli ospedali della zona, i quali son ben felici di non doversi affaticare troppo con i mezzi pubblici (alcuni non possono camminare o non sanno dove andare). Anche preparare un orticello o tenere piccoli animali (galline ovaiole o una capretta) se ti piace potrebbe essere un’attività aggiuntiva che ti tiene impegnata e dà piccole grandi soddisfazioni. Non abbatterti, sei brava e hai tante risorse. Trovare un lavoro tradizionale in territori così è molto difficile, ma spesso proprio queste condizioni fanno nascere imprese particolari che possono anche diventare redditizie. Esistono infatti anche fondi specifici per l’imprenditorialità…

  4. 14
    marinella -

    In bocca al lupo per il ritrovamento della tua strada, non farti rubare l’autostima e la fiducia nel futuro. Un abbraccio

  5. 15
    GretaEvaMaria -

    Rossana e Marinella, grazie ancora.

    Dunque, Rossana le tue idee le trovo ottimi spunti. Spesso penso che se mi trasferissi da dove sono ora sarebbero tra le prime cose che proverei a fare per inserirmi nel nuovo contesto sociale e perchè no? per provare ad arrotondare un pò.
    Purtroppo la mia realtà di paese è più complessa dell’immaginario di buona vivibilità del paesino. Potrei approfondire questa tematica, ma non vorrei davvero andare ad annoiarvi e abusare della vostra pazienza.

    Marinella, i ravioli in casa, così come le tagliatelle già li faccio! Mio marito adora i primi piatti e, abbinati a qualche sughetto altrettanto casalingo, ci và matto 🙂
    Anche questa è una valida idea, che non posso realizzare nel mio paese come sopra citato, ma sicuramente hai riportato alla memoria una mia vecchia idea. L’unica cosa è che non sono certa in Italia sia legale vendere prodotti casalinghi, ma sicuramente apprezzo molto l’idea. Quando ero un pò meno giù me ne passavano 20.000 al giorno in testa, forse più fantasia ma di certo dovrei riacquisire il sale della mia esistenza.

    Angela, ti scriverò nei prossimi giorni, promesso 🙂

    grazie di cuore

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