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Non riesco a vivere la vita

Salve, sono una ragazza di 25 anni, non sto scrivendo qui per trovare soluzioni perchè sono arrivata ad un punto in cui non c’è più niente da dire ma per la speranza che alberga fisiologicamente in ogni essere umano sono portata qui a scrivere in cerca di non so cosa.
Vi illustro la mia vita, la vita che non so come mi sono ritrovata a vivere.
Sono sicuramente una persona problematica, soffro senza ragioni ben precise e per cause ben precise. Un mix di sofferenza esistenziale, sensazione di essere sempre inadeguata, zero autostima, e delusioni per ogni cosa importante che va per il verso sbagliato. Vado da periodi di depressione di qualche mese in cui non mi alzo dal letto a qualche mese di normalità o seminormalità in cui comunque è un’impresa fare le cose che mi prefiggo. Faccio un’università impegnativa iniziata due anni fa ma mi sento sempre inadeguata e non riesco a metterci l’impegno che invece richiederebbe, ma non riesco a mollare, a smetterla perchè vorrebbe dire l’ennesimo fallimento e non essere riuscita a fare quello che volevo per colpa del mio umore, la mia incostanza e le mie insicurezze.
Ho anche problemi di sonno, il ciclo sonno veglia mi si sconvolge in modo molto naturale e tendo a dormire molto levandomi tempo a quello che vorrei fare.

Ho preso farmaci più o meno pesanti, ho fatto psicoterapia, prendo integratori che combattono un po’ la stanchezza fisica e l’astenia, ma nulla fa miracoli.
La verità è che mi servirebbe sentirmi nell’ambiente giusto, mi servirebbe conoscere l’amicizia e conoscere l’amore e sentirmi accettata, cose che mi sono sempre mancate e cose che una pillola o un terapeuta pagato una volta a settimana non ti possono dare.
Il problema è che a venticinque anni è troppo tardi. A venticinque anni la vita dovrebbe essere già indirizzata verso un qualcosa e bisognerebbe essere almeno a metà percorso. Invece non ho nulla, non ho mai avuto nemmeno una storia seria, comincio a pensare che non sono fatta per l’amore e per il rapporto di coppia, anche se d’altra parte non sopporto l’idea di invecchiare da sola e sento una grande voragine dove regna il bisogno di affetto.
Mi sento vecchia, sento di avere una scadenza, non riesco a godermi i momenti della vita, non so più dove battere la testa, scusate la lunghezza ma sono disperata e ho davvero tanto bisogno di sfogarmi e di sentire qualche opinione che veda le cose con distacco. Sto male. Non sono mai uscita dai problemi adolescenziali, so che nessuno e niente mi può aiutare se non me stessa e il caso. Sento davvero di essere inadatta alla vita e mi chiedo se vale la pena di continuare a soffrire. Qualsiasi cosa faccia soffro, smetto l’università soffro, la continuo soffro, esco soffro, sto in casa soffro, sono arrivata di nuovo ad un punto di non ritorno. Aiuto.
Non ho raggiunto nessun traguardo come il peggiore degli sfaticati, ma la cosa triste è che questa cosa non è in linea con la mia mente e le mie volontà. Sono una persona seria, anche troppo, per certi versi rigida, la tipica persona che se pur aperta e comprensiva verso gli altri in teoria per le proprie cose pretenderebbe il massimo e ci riuscirebbe. E invece io ho questo carattere, richiedo molto da me stessa e invece non ottengo nulla. C’è un divario enorme tra quello che voglio ottenere ovvero le aspettative che ho e quello che riesco a fare per problemi psicologici e fisici.
E a venticinque anni mi rendo conto che ormai la mia vita è questa, ho provato a cambiarla per così tanti anni, ho sperato di poter cambiare le cose, ho sperato che non fosse troppo tardi, ho sperato che anche la vita un po’ mi aiutasse. E invece nulla, i rapporti con i miei genitori vanno molto male, mio padre poco comunicativo non comprende, mia madre si mantiene distante per non soffrire, entrambi anaffettivi per carattere nonostante mi vogliano bene, non fanno nulla per aiutarmi, stanno a guardare buttare la mia vita.
E io mi sento sola, non ho nemmeno un amico, ho qualche conoscente con cui ultimamente esco se e quando capita un paio di volte al mese, per il resto sono lasciata a me stessa, avrei così tanto tempo per studiare, per dedicarmi allo studio, alle mie cose ma non ci riesco sono bloccata, (ci riesco a periodi) sono sempre in attesa di qualcosa, di qualcosa che non arriva , sono in attesa della serenità. Sono rinchiusa in una vita che è sbagliata qualsiasi cosa faccia. Credo di essere darwinianamente inadatta alla vita e vivo nell’ansia del tempo che passa. Tutto per me è in funzione del tempo e la cosa triste è che invece lo lascio passare.
Ditemi qualcosa , qualsiasi cosa. 

Lettera pubblicata il 28 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    nevealsole -

    Mi permetto di dirti che il tuo problema è serio e reale, non pensare nemmeno per un attimo che sia il tuo carattere ad essere così. La tua sofferenza è una malattia con un nome e ti consiglio di andare da uno psicoterapeuta, non da uno psicologo. È impossibile riuscire a fare una vita personale ed affettiva soddisfacente quando si sta così. Ho 22 anni ci sono passata quattro anni fa, dormivo di giorno e di notte guardavo la tv e mangiavo, prendevo antidepressivi che comunque hanno fatto poco e niente. Chi dice “devi farti forza” o peggio “cosa ti lamenti che hai tutto” dovrebbe solo tacere, perché significa che non ha conosciuto quella sensazione di morte. Non ce la siamo tirata addosso questa malattia, l’unica cosa che ci può essere rimproverata è che non vogliamo curarci. E allora dobbiamo farlo, sapendo che anche quel percorso sarà doloroso ed estenuante, che saremo fuori dal mondo e confusi. Ci vogliono anni. Due persone mi hanno detto che la depressione dura per tutta la vita e che non te ne potrai mai liberare. Io credo invece fermamente che si possa guarire ma non basta l’amore della famiglia o degli amici, che spesso si allontanano, serve un intervento professionale anche a costo di cambiare più terapeuti, se non ti senti rispettata o se ti senti derisa come è successo a me. Quando uno lavora con serietà, anche se certe sue parole ti feriscono, impari a fidarti e a liberarti completamente, altrimenti sono soldi buttati via, perché sappiamo tutti che è costoso e non poco (parlo del privato). È inutile pensare adesso ad amici e ragazzi perché comunque le cose non andrebbero bene, adesso tu non sei la vera te ma la tua bellezza interiore è obnubilata e fai fatica a sentire anche l’amore. Non esitare a scrivermi ho qualche anno meno di te ma mi sento di darti aiuto per quel che posso perché le persone come te le riconosco dallo sguardo. nevealsole1993@gmail.com

  2. 2
    chaponine -

    Ciao. Mi ha particolarmente colpito la tua storia e per questo ti scrivo. Ho esattamente la tua stessa età, ho un lavoro che amo e svolgo contemporaneamente l’ultimo anno di università, anche se un po’ a rilento. L’autostima si crea circondandosi di persone che non ti giudicano e credono in te, ma soprattutto attraverso un ascolto interiore ed un percorso personale. Quello che mi sento di dirti è che la nostra giovane età non deve essere vissuta con l’acqua alla gola, ma prendendosi dei piccoli obiettivi con se stessi da sviluppare giorno per giorno. Un passo alla volta, senza essere troppi critici verso se stessi e verso gli altri. Sono sicuro che troverai molti spunti di riflessione da ciò che ti ho scritto..

  3. 3
    Rossella -

    In questo momento della vita devi darti come obiettivo la carriera universitaria perché hai un grande bisogno di darti delle risposte sul tuo futuro. Il futuro di chi consegue una laurea è la carriera… capisco che per una persona di estrazione sociale medio bassa la carriera potrebbe apparire come un salto nel vuoto. Accade la stessa cosa quando si sposa un principe o un uomo che ha fatto carriera… è una sensazione bruttissima che nasce dalla sensazione di trovarsi ad essere una persona senza storia. Non da ieri le aule universitarie si sono trovate ad essere i luoghi in cui si manifestano i primi attacchi di panico. Oggi è difficile frequentare perché c’è un’affluenza di massa che in parte giustifica la riforma della scuola. Il troppo lassismo degli insegnati finisce per generare notevoli disuguaglianze e vanno avanti tutti. Praticamente ti ritrovi circondato da studenti per modo di dire. Molti di loro mancano di scolarizzazione. Altra cosa ingiusta della scuola che non funziona è il senso d’impotenza che riflette sulle famiglie. Fortunatamente io e i miei fratelli non abbiamo mai avuto bisogno di ripetizioni, fanno eccezione poche ripetizioni di latino che ha dovuto prendere mio fratello. Ad ogni modo la famiglia si rende conto che i ragazzi che vanno a ripetizioni possono migliorare e questa consapevolezza è devastante se pensi a quanto costa un insegnante privato. La lezione privata è quella lezione in cui non si fanno i compiti, non si tratta di un doposcuola e c’è bisogno di un insegnate perché lo studente potrebbe avere le conoscenze ma mancare del metodo d’insegnamento. Tra qualche anno vedrai la vita con occhi diversi. Per tanti anni la storia è stata vista dall’alto… se nella vita hai altri progetti vivi la laurea come un momento di crescita personale. In bocca al lupo 😉

  4. 4
    Gingerfox -

    Ciao! Come ex studentessa universitaria capisco benissimo la tua paura di “non stare nei tempi”. Ho visto mie colleghe laurearsi praticamente un anno prima di me…eppure ti diró alla mia seduta di laurea c’erano praticamente piú trentenni (ovviamente non seconde lauree) che mie coetanee. Se vuoi scrivermi in privato ti lascio la mia e-mail: gingerfox707@gmail.com

  5. 5
    Ascar80 -

    “La verità è che mi servirebbe sentirmi nell’ambiente giusto, mi servirebbe conoscere l’amicizia e conoscere l’amore e sentirmi accettata”
    Vedi? Lo sai già da te, è questo ciò di cui hai bisogno…
    Se sei grassa, brutta, o hai difetti fisici (sto tirando ad indovinare, non conoscendoti..) fregatene, cerca ogni modo per cambiare compagnia, per trovarne di altre … non si sa mai, potresti trovare dei buoni amici o il fidanzato anche facendo volontariato in parrocchia, per dirne una!!!!
    Per l’università ti dirò, ho notato che molte delle persone che conosco sclerano durante il percorso di studi, ma sono le università italiane che fanno male o cosa???? Mah…

  6. 6
    yata -

    Scrivo non perché abbia consigli o soluzioni da darti, ma perché mi ritrovo in tutto quello che hai scritto. Ho due anni più di te, ma questa lettera e quasi ogni parola, potrebbero essere mie…credo quindi di capire come ti senti perché è come mi sto sentendo io senza sapere come uscirne.
    Se hai voglia di uno scambio di pensieri puoi scrivermi elenuccia_88@hotmail.com a me farebbe piacere
    Ciao

  7. 7
    michelle -

    Ciao cara,
    con molto piacere vedo che gia` altri hanno commentato con ottimi consigli, e con dispiacere vedo che sono in tanti a sentirsi in quel modo e che e` dura uscirne.
    Personalmente anch’io a volte mi sento cosí, e ho 28 anni.. per cui non dire che e` tardi per te, altrimenti per me come stanno le cose?? 🙂
    Il piu` grande problema sta nel non accettarsi e, di conseguenza, non amarsi. Bisogna imparare ad accettare e prendere come valida ogni parte di noi, ogni sensazione ed emozione che proviamo, anche se e` diversa da cio` che pensiamo dovremmo provare.
    “C’è un divario enorme tra quello che voglio ottenere ovvero le aspettative che ho e quello che riesco a fare per problemi psicologici e fisici ” fondamentalmente e` questo che ti crea problemi. Ti consiglio di ridimensionare le aspettative e riadattarle al tuo carattere, alla tua personalita`. Inutile e frustrante esigere di raggiungere risultati che non corrispondono al tuo modo di essere.
    Spesso per compiacere gli altri (o per creare un immagine migliore di sé stessi, un ideal che vorremmo raggiungere), pensiamo di essere cio` che non siamo.
    Io mi sono sempre voluta mostrare forte e forse anche insensibile a me stessa e agli altri. Non ho mai voluto mostrare le mie emozioni. Ma prima o poi bisogna fare i conti con il vero “io”, e a me sta succedendo ora.
    Mi viene da piangere per tutto ultimamente, un film, una canzone, una piccola delusione.. ma sto cercando di accettare questo lato di me che ho tenuto nascosto per anni, pensando che mostrandolo gli altri mi avrebbero vista come una debole.
    Non c’e` tempo in questa vita per sprecare energie per raggiungere ideali che in realta` ci rendono profondamente infelici. Bisogna prendersi cura di sé, amarsi davvero perché nessuno lo fara` per noi.
    E` ora di riscoprire te stessa, cosa ti piace veramente, cosa ti fa sentire bene.
    Magari puo` sembrare stupido ma i momenti in cui mi viene davvero da sorridere e mi sento bene, e` quando vedo un animaletto…

  8. 8
    michelle -

    quando sono in mezzo alla natura, quando nell’aria c’e` profumo di fiori in primavera, quando sono al mare che mi manca sempre tanto.
    A me non interessa avere una carriera, e credo non sia necessario avere grandi aspirazioni nella vita, perché non fanno per tutti. Alcune persone hanno bisogno delle cose semplici. Se dovessi pensare all’immagine della felicita`, vorrei vivere vicino al mare, in un posto con tanto sole, avere un cagnolino e un gattino, e magari anche l’amore.
    Altre persone magari si immaginano di avere carriere importanti, tanti soldi, una bella macchina e una casa grande.. ma non deve essere cosí per tutti!
    Ognuno e` fatto a modo suo, l’importante e` conoscersi a fondo e scoprire cosa davvero ci fa felici.
    Un abbraccio

  9. 9
    Me -

    Ciao,
    mi rispecchio molto nella descrizione della tua esistenza, dei malesseri, dell’ansia perenne, nella severità con me stessa, dei problemi di sonno.
    Mi piacerebbe poterti parlare in privato. Ci sono cose troppo intime e troppo delicate per scriverle su un forum che vorrei condividere con te, piano piano.
    Non ti lascio la mia email, non so se ti possa far piacere e non voglio essere indelicata. In tal caso se mi lasci un tuo indirizzo, anche inventato al momento, sarò ben lieta di scriverti.

    Un caro saluto

  10. 10
    laura -

    cerca Gesù. lui è la soluzione a ogni tuo male che ti affligge! ciao

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