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Non provo nulla

Già qualche tempo fa scrissi qui sopra e ricevetti dei consigli molto utili, quindi, perché non rifarlo?
Più che altro per un bisogno di parlare e ricevere risposte da qualcuno che non ti conosce e non ti giudica.
Mi ripresento, sono una ragazza di appena 16 anni e credo di star gettando la mia vita nel modo peggiore che possa esistere. 
Sono sempre stata ‘diversa’ dalle altre, non mi importava dell’ultima moda, del ragazzo carino, dei trucchi o di avere amici. Ho sempre preferito fare i lavori da sola, per conto mio, senza dover sentire pressione, odio la pressione.

Da un paio di anni, credo dalla terza media, ho iniziato a rendermi conto di come sono.
Le persone me lo dicevano, ‘tu sei strana’, ma io ero piccola e non ci facevo caso. Poi non so cos’è accaduto, ma un giorno mi sono svegliata ed ho realizzato di essere sola. 
Credo per scelta, forse non mi sento al pari degli altri o forse reputo gli altri inferiori a me.
Non sono narcisista, né troppo sicura di me, anzi. Ho una scarsa autostima da sempre, ma credo di essere più intelligente dei miei coetanei. 
Non ci trovo nulla di figo nel parlare di sesso, porno, ragazzi che mi farei o robe simili, più che altro perché non provo alcun interesse o attrazione verso queste cose.
Sono un’amante dei libri, invece.
Libri fantascientifici, d’amore, horror, qualsiasi cosa purché si distacchi dalla realtà.

Durante la giornata non combino molto.
Di solito sto al computer e guardo serie tv, scrivo, guardo video oppure modifico foto.
Durante l’inverno faccio casa e scuola, perché non ho amici.
Perfino il cellulare mi è inutile, non parlo con nessuno. Ho qualche compagno di classe con cui vado d’accordo, ma fuori dall’edificio scolastico cambio, divento un’altra persona.

Credo di avere una grave forma di fobiasociale e apatia o misantropia, detesto le autodiagnosi, ma mi sento a disagio nel chiedere ai miei genitori di mandarmi da qualcuno, non credo che loro possano comprendere… In passato sono stata da una psicologa, ma ho fatto poche sedute perché sentivo il distacco da parte dei miei, forse era solo paranoia.

Da qualche mese a questa parte, ho cominciato a percepire il tempo scorrermi via dalle mani, letteralmente.
Vedo davanti ad i miei occhi le ore, i giorni, le settimane che passano ed io non faccio nulla per riempirle di cose nuove, interessante, perché non c’è nulla che suscita il mio interesse.
Odio avere un contatto faccia a faccia con le persone, mi infastidiscono e mi mettono a disagio.
Ho il vizio di osservarle per minuti interi e fare mille filmini mentali su ciò che potrebbe o meno accadere.

Le uniche cose che provo sono la noia e la frustrazione. 

Scusate il secondo papiro, alla prossima!

Lettera pubblicata il 26 Luglio 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Pax -

    Cerca di capire chi sei e di piacerti. Tutto il resto non conta.

  2. 2
    Rossella -

    Ciao,
    Che dire? La vita è fatta di esperienze. L’ambiente in cui ti trovi in quel momento ti porta a scoprire dei lati nascosti del tuo carattere… perché tu magari pensi che non saresti capace di andare al mercato con le amiche e poi magari ti capita di andarci o di avere un tipo di confidenza che non sarebbe da te. Non so se mi spiego? Vinci delle tue paure e smetti di dipendere dall’ansia di capire come va il mondo. Alla fine anche l’omologazione nasce da un sentimento nobile. Io ad esempio convivo benissimo con le persone che imitano gli altri perché ciascuno di noi porta nel cuore la paura di non essere abbastanza umano. Il giudizio negativo dipende dal fatto che il personaggio pubblico vive lo stile come un marchio di fabbrica e non ti consente di mettere a fuoco un disagio che tu vivi quando fai parte del mondo. Vedi la rimpatriata di classe. Secondo me determinate operazioni hanno senso quando hai la possibilità di rivivere quel momento da un punto di vista sincronico (senza connessioni temporali) e non in una prospettiva diacronica che mi porta a vivere il progresso come una ragione di vita. Perché magari in quel momento avevo solo bisogno di essere guardata con altri occhi. Perché quando uscivo mi guardavano con altri occhi. Perché devo darmi la zappa sui piedi, facendo capire in maniera spudorata che mi sono migliorata. Io mi sento sempre me stessa.

  3. 3
    Itto Ogami -

    Salve giovine.

    Lei potrebbe essere un rarissimo caso di donna perbene.

    La invito a leggere le mie lettere, potrà forse valutare la sua appartenenza ad una categoria speciale di persone che ben si distingue dalla massa becera.

    Altro non aggiungo, lei è molto giovane, e per mia forma mentis ritengo che il dialogo via internet debba avvenire esclusivamente con persone già maggiorenni, ma lo dico solo a sua tutela.

    Cordialmente.

    Itto Ogami

    http://www.letterealdirettore.it/author/itto-ogami/

  4. 4
    Rossella -

    Per una mia tranquillità se fossi un personaggio pubblico accetterei il punto di vista della gente (non vorrei passare la vita a dimostrare di essere diversa). Io non ho uno stile. Si tratta di una cosa difficile da capire… ma si trovano modellisti che riescono ad interpretare con eleganza questa mutevolezza del gusto senza marcare il passaggio da una linea all’altra. Per questa cosa non mi piace… sembra dare l’idea che da parte tua c’è la volontà di adattarti alle circostanze in maniera pietistica e/o razzista. Al liceo mi sono trovata ancora in un’altra situazione e benché non avessi rapporti stretti con tutti mi sono sentita parte di un pensiero di Dio. Tutti i miei compagni componevano un corpo. Ciascuno di loro aveva un talento che edificava la classe. In questi mesi mi è capitato di rivedere due compagni (e di riconoscerne altri) in un video e non ho notato grandi differenze. D’altro canto neanche io sono cambiata. I caratteri, nel bene e nel male, si conservano.

  5. 5
    Regina Incoronata di Splendore -

    Col tempo, le cose miglioreranno. Fai esperienze di vita, non sessuali! Assapora tante realtà e vedrai che capirai da sola qual’è la tua strada e come percorrerla con la sicurezza di te stessa.

  6. 6
    Christian -

    Prendi degli Ssr

  7. 7
    Yog -

    Comunque almeno paghi poco di telefono.

  8. 8
    Anonimo -

    Buona sera direttore vorrei un consiglio ho avuto una storia con un uomo separato. Con una figlia lui mi diceva sempre di avere un bel rapporto con lei.sembrava andasse tutto bene tra alti e bassi per un anno e mezzo convivendo dove lavoravamo premetto che eravamo tutti e due lontano da casa questo portava il mio compagno a stare attacato al telefono.Ovviamente quando era possibile lui aveva un comportamento strano mi diceva delle cose poi,Cambiava risultando incerto nei miei confronti questo suo modo di fare mi creava disagio poi e tornato al suo paese tempo due mesi e sparito leggendo il forum penso che anke lui abbia avuto problemi con la figlia vorrei tanto sapere cosa e successo cosi…..da mettermi l anima in pace ho sofferto tanto mi sono sentita umiliata come donna. Offesa ferita delusa dimostrandomi. Indifferenza nn c’è atteggiamento peggiore grazie vorrei dei consigli

  9. 9
    Yog -

    Amica, scrivi meglio se vuoi essere capita. Partiamo dalla frase:

    “poi e tornato al suo paese tempo due mesi e sparito leggendo il forum penso che anke lui abbia avuto problemi con la figlia”

    Sembra che costui fosse un fanatico di questo forum e sia sparito mentre leggeva post sul telefonino. Forse si è solo perso, succede se non guardi dove vai. Abbi fiducia, forse lo ritrovano o riesce a tornare da solo, soprattutto se finisce i giga.

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