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La mia vita sociale è nulla e non ho nessun amico

Salve, sono capitato qui per puro caso, cercando su internet qualche inutile parola di conforto… quindi ho deciso di registrarmi e parlare di me, della mia insostenibile situazione di vita…

Mi chiamo Marco e ho 22 anni, per la maggior parte passati davanti al mio pc, in camera mia. Fin da piccolo sono sempre stato uno molto timido, chiuso e di poche parole, ma col tempo ho imparato ad accettarmi per come sono (più o meno). La mia vita sociale è nulla, non ho nessun amico nella vita reale, e credetemi quando dico NESSUNO. Riuscirei tranquillamente a contare le parole che dico nell’arco di un intera settimana. Solo su internet ho amici e conoscenti… senza perderei l’ unico contatto che ho col mondo esterno…
All’ età 15 anni ho lasciato la scuola per andare a lavorare… manco a dirlo, pessima idea. Anche se non me ne pento. Le cose non sono andate come speravo… rapidamente mi sono ritrovato disoccupato, e dopo varie, brevi esperienze lo sono tutt’ora. Gia di sti tempi è difficile trovarsi un lavoro, figuriamoci senza uno straccio di diploma… sinceramente mi sono rotto di fare avanti-indetro da imprese e negozi vari e centro dell’impiego per farmi dire che non c’è nulla e per beccarmi quei soliti sguardi storti, oltre alle false promesse. E’ veramente dura andare avanti senza una prospettiva, senza un soldo in tasca… davvero, davvero dura…

E ora veniamo alla vita familiare… qui ci sarebbe tanto da dire, ma mi limito all’ essenziale. Non navighiamo nell’oro, soldi in casa ne entrano pochi… quell’essere schifoso che pretende di essere chiamato padre è disoccupato pure lui, mia madre ha un contratto a chiamata. Mia sorella neanche la calcolo perchè è come se non esistesse. Non c’è fiducia, non c’è comprensione, non c’è unità, non c’è dialogo… è già tanto che ci salutiamo. Non siamo mai andati d’ accordo veramente. Sono falsi, non sono stati mai sinceri con me. Sarebbero disposti a calpestare chiunque pur di avere qualche soldo. Io mi reputo una persona onesta, e certa gente non la voglio nella mia vita. Ma appunto, ho paura che non me li scollerò mai di dosso, non faranno altro che portarmi giù e giù con loro… non ne posso davvero più. Quei loro sguardi di sufficienza, quel fingersi interessati a te… mi hanno sempre trattato come uno scarto, un rifiuto. Non mi hanno mai dato ascolto. Guardando nei ricordo non ne ho neanche uno bello con loro, il nulla più totale. Mi duole dire che senza di loro sarebbe peggio, essendo io una completa nullità incapace di badare a se stesso e per nulla intraprendente. Pur odiandoli con ogni mia singola cellula al momento non posso farne a meno, ma appunto ho paura di trascinarmeli dietro a vita che solo a pensarci mi sento male.

Vita sentimentale… potrei anche tralasciarla ma visto che ci sono… 0. Mai avuto una ragazza, un bacio… nulla. Non penso di dover aggiungere altro, anche perchè ormai penso sia meglio così… restare soli e basta, dal momento che non sarei capace di offrire una vita quantomeno dignitosa. Finirei solo per mettere in difficoltà l’ altra parte, ed è una cosa che non sopporterei.

E questo è quanto. Scusate per il papiro e gli errori. Per come mi sento ora penso che niente mi possa far star bene… dei bruttissimi pensieri attraversano la mia mente… La soluzione finale. Ma mi voglio bene, e nonostante tutto sono attaccato alla vita… non so se riuscirei. Guardando avanti non vedo altro che un tunnel senza uscita… se è questo quello che mi aspetta preferisco andarmene e basta. Non ne posso più.

Scusatemi, almeno mi sono sfogato un pochino.

Lettera pubblicata il 14 Giugno 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    voxx -

    Ciao Marco!
    Che brutto post che hai scritto…in effetti la tua situazione non è bella ma rimarrà tale se non provi a fare qualcosa.
    Che cosa? una cosa qualsiasi!
    Dici che in internet hai amici e conoscenti: perchè non provi ad approfondire almeno una di queste amicizie? Che ne so…magari poi ci scappa un incontro di persona: se non hai i soldi per spostarti invita tu, nella tua città!
    A me è successo, con poche persone a dire il vero però è successo 🙂
    Per quanto riguarda il lavoro ora è davvero dura: non offre niente la tua zona? se no dovresti cercare di fare qualche corso che ti offra un attestato, almeno per specializzarti in una professione

    Le cose da dirti sarebbero tante….il fatto è che devi provarci.
    Se fai tanto ad apportare anche solo un cambiamento vedrai che gli altri seguiranno a ruota! (Se ti metti via un pò di soldi puoi andare a vivere da solo o con qualche studente, se conosci gente puoi incontrare pure una ragazza….)

    Provaci.
    🙂

  2. 2
    usain88 -

    amico, il suicidio non è mai una soluzione.
    di dove sei?

  3. 3
    LostSoul -

    @voxx: Il problema è che non so da dove iniziare… mi sembra di essere chiuso in una gabbia.
    Pur avendone la possibilità non so muovermi, e mi scoccia un pò far venire altra gente da me… Per il lavoro no, qui in zona regna il nulla assoluto. Ho provato a iscrivermi a qualche corso ma non sono stato accettato, e quelli a pagamento non posso proprio permettermeli.

    E’ che ho quasi paura anche a mettermi in gioco ormai. La mia vita è un continuo fallimento…

    @usain88: Eppure mi pare l’ unica via percorribile. Pochi secondi di dolore e poi il nulla… niente più problemi, proccupazioni per il domani…
    Scrivo dalla Toscana.

  4. 4
    voxx -

    si ma così ti rendo conto da solo che è un circolo vizioso.
    Cosa vuol dire ti scoccia far venire altra gente?
    Se ti chiudi dentro una stanza cosa mai dovrebbe capitarti?
    Il discorso è solo uno: o vuoi cambiare situazione oppure no.
    Sicuramente non è facile ma non è nemmeno impossibile su!
    Avrai qualche interesse no? anche tramite internet ci sono un sacco di forum e gruppi che si incontrano: cercane uno!

  5. 5
    uffa -

    Ciao Marco, che post triste! Ma sei giovanissimo (siamo coetanei), non puoi arrenderti alla vita così! Da un lato hai ragione, perché la società oggi fa acqua da tutte le parti… ma tu devi prendere in mano le redini della tua vita e cambiare ciò che non ti piace. Come fare? Prima cosa, che ne dici di prendere un diploma serale? Se è per le spese potresti aiutare i tuoi con un lavoretto part time (se cerchi su internet ci sono molti annunci riguardanti gli operatori di call center, penso che uno sguardo lo darò anche io) e una volta preso (in 2 anni massimo) potresti arruolarti come militare o carabiniere (che guadagnano un bel po’ e la divisa ha il suo fascino sulle ragazze ;)) Per la tua situazione familiare, un po’ ti capisco perché ho una sorella che ha un carattere totalmente diverso dal mio… vorrei che fossimo più complici ma niente, lei è troppo immatura eppure abbiamo solo 1 anno e mezzo di differenza. Purtroppo anche per i tuoi la vita è dura, e non viviamo nei telefilm stile “settimo cielo”. Anche a me piacerebbe avere un dialogo con loro… con tutti in realtà, ma sono troppo presi dal mandare avanti una vita che pesa. Io purtroppo non sono della Toscana, posso solo regalarti un’altra amicizia virtuale – per adesso – ma se ti va, fatti sentire. Baci.

  6. 6
    LostSoul -

    Ancora non vi avevo ringraziato per i vostri commenti… Grazie. A tutti.

    @voxx: Nel senso che non voglio pesare su di loro. Comunque ho capito quello che vuoi dire, hai ragione. E’ che proprio non so come fare a sbloccare un pò sta situazione che va avanti da anni ormai… ovunque guardo non vedo altro che muri di me*da, e dove non ci sono li creo io limitandomi ancora di più.
    Interessi ne ho ma molto pochi, non so perchè ma non riesco a interessarmi a nulla. Non vado dietro alle cose che piacciono a quelli della mia età… frega un cavolo di discoteche, vestitini firmati, iphone ecc… Per i forum non so perchè ma per qualche oscuro motivo tutti quelli in cui riesco bene o male a inserirmi finiscono per chiudere. Vedrò di trovarne altri ma pure lì è dura…

    @uffa: Ci avevo pensato ma non mi sembra il caso con tutti i problemi che ci sono, senza contare che non mi ci vedo dietro ai libri. L’ idea dell’ esercito l’ avevo presa in considerazione tempo fa (vfp o come si chiama), non fa proprio per me.
    Già, vero… è con loro ne ho passate troppe per buttarmi tutto alle spalle. Pensa che la fiducia sia la base nei rapporti coi proprio familiari, senza quella dubito si possa creare qualcosa. La nave è affondata da tempo… andiamo avanti facendo finta di volerci bene.

  7. 7
    LUCA -

    Leggendo il tuo messaggio Marco, mi rendo conto di come sentimenti come questi stanno sempre diventando più comuni nella cinica società in cui viviamo. Non è possibile standardizzare un consiglio uguale per tutti, ognuno vive la sua situazione, e i suoi problemi. Cercherò di confortarti per come posso: La prima cosa che mi viene di dirti è di parlarne con qualcuno. Un saggio, in un proverbio antico afferma: “L’ansiosa cura nel cuore dell’uomo è ciò che lo farà chinare, ma la parola buona è ciò che lo fa rallegrare”. Nessun altro essere umano può sapere quanto è intensa l’“ansiosa cura” nel tuo cuore a meno che non ti apri e ne parli. Confidandoti con una persona comprensiva che è in grado di aiutarti, probabilmente apprenderai che altri si sono sentiti come te e hanno avuto problemi simili. Inoltre, esprimere a parole i sentimenti è un processo salutare, poiché fa bene al cuore esprimere un dolore anziché cercare di reprimerlo. Tu dici di non avere alcuna vita sociale. il fatto che hai scritto su questo post indica che desideri reagire. Prova a fare il passo successivo. Forse la maggioranza di chi ti sta vicino ti ha deluso, e spesso quando si perde la fiducia in molte persone si trascura il fatto che ce ne sono altre, forse poche ma ci sono, che desiderano averti come amico, e credimi, l’amicizia è uno dei doni più belli che possiamo dare e ricevere.
    Il sentirsi inutili gioca un ruolo importante nella strada che porta alla depressione. Forse a motivo di un’infanzia infelice, puoi avere poca stima di te. Ma anche se, sotto il profilo emotivo, i maltrattamenti fisici o emotivi subiti hanno lasciato il segno, questo non cambia il tuo valore. Devi perciò sforzarti di avere un’opinione equilibrata del tuo vero valore come persona. Un uomo vissuto molti anni fa disse: “Io dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che è giusto, ma abbia di sé un concetto sobrio”. Nella vita non si deve essere ne arroganti e ne sentirsi una nullità. Anch’io ogni tanto tendo a sentirmi così, specialmente dopo che, 4 anni fa circa, la mia vita è cambiata profondamente a causa di problemi sul lavoro, lavoro sul quale avevo costruito la mia felicità. Poi ho imparato a soddisfare i miei bisogni spirituali, avvicinandomi a Dio, non tramite la Chiesa, ma tramite la preghiera. Con la preghiera e lo studio della Bibbia ho capito che chi ha una relazione con Dio è prezioso, desiderabile ai suoi occhi, poiché Dio non ci fa mai mancare il suo conforto e la forza per andare avanti. Grazie a questo bisogno soddisfatto ho imparato a conoscere persone vere, veri amici che non mi stanno vicino solo perchè svolgo un lavoro prestigioso, ma perchè condividiamo gli stessi ideali. Guardati intorno Marco, sono sicuro che se osservi bene potrai dialogare presto con persone che nonostante le difficoltà vivono la propria vita con il sorriso. Molte di loro condivideranno che proprio grazie a Dio e alla Bibbia sono riuscite ad essere così. Tanti auguri!!

  8. 8
    LostSoul -

    @LUCA: Grazie per il tuo post. Credimi, non ho nessuno. Solo la mia famiglia di cui farei volentieri a meno. Ho provato a parlarne con alcuni amici di internet di lunga data tramite chat, ma in questo modo non è facile comprendersi. Molte cose non vengono capite.
    Quando mi prende così purtroppo ho la visuale oscurata, non vedo altro che il male che mi circonda. Mi riesce difficile avere un alta concezione di me in periodi come questi. La consapevolezza che il domani sarà com l’ oggi mi distrugge, mi annulla. Per quel che riguarda la mia infanzia credo sia stata un infanzia normale. Ero un comune bambino come tanti… ridevo, scherzavo, chiacchieravo. Crescendo mi sono chiuso sempre di più verso chi mi stava intorno, ma non ho la più pallida idea del perchè. L ‘ adolescenza non ne parliamo… orrenda. Il periodo più brutto della mia vita. Un vuoto… giorni persi e che mai torneranno. Un grande rimpianto.

    Io sono un ateo convinto. Pur non condividendo certe opinioni e punti di vista li rispetto, anche se non li comprendo e non li riconosco in me. Spesso ci penso… mi date l’ impressione di avere una marcia in più… A tratti vi invidio.

  9. 9
    Sole -

    Ciao Marco, perchè non provi ad informarti per andare in Germania per lavorare, in qualche gelateria o bar. Molte sono gestite da italiani, offrono vitto e alloggio e la paga non è male. Così potresti allontanasti da casa, imparare una nuova lingua e avresti una marcia in più se decidessi di tornare. Una persona che conosco bene ora vive lì, quando si è trasferita non aveva mai fatto quel genere di lavoro eppure non ha avuto problemi per trovare ed imparare. Come te non aveva conseguito il diploma per svariati problemi pur essendo molto dotata. Ha preso i contatti e comprato il biglietto per partite. Pensaci, da quello che ci hai raccontato hai bisogno di dare una svolta alla tua vita, inserirti in un nuovo ambiente. Tienici aggiornati!

  10. 10
    LUCA -

    Marco, ho visto il suggerimento di Sole e può essere un idea per dare una svolta alla tua vita. Ti dicevo che anch’io ho sofferto per uno stravolgimento della mia vita, e ancora oggi chi mi conosce da una vita dice che il mio viso e i miei occhi non sono più così sorridenti e spensierati come un tempo. Anch’io, come dice Sole, dovrei cambiare aria, andare a vivere in un altro posto e ripartire da zero, ma ci vuole tanto coraggio. Credo che un giorno ce la farò però. Per quanto riguarda il tuo ateismo, ti volevo citare la testimonianza di un uomo che era profondamente ateo. Disse: “QUANDO riflettevo sulla possibilità che esistesse un Creatore, mi arrabbiavo all’idea che qualcuno avesse il potere di impedire le sofferenze umane ma non fosse disposto a usarlo!” Quest’uomo era ateo e aveva perso alcuni familiari nell’Olocausto. Paradossalmente una delle maggiori cause dell’ateismo è la religione. Lo storico Alister McGrath spiega: “Ciò che spinge le persone verso l’ateismo è soprattutto un senso di ripugnanza per gli eccessi e i fallimenti della religione organizzata”. Tuttavia c’è un’enorme differenza fra il vero cristianesimo e la religione praticata da chi è cristiano solo di nome.L’ipocrisia religiosa, gli insegnamenti ateistici come l’evoluzione e l’aumento della cattiveria nel mondo hanno indotto molti a dubitare dell’esistenza di un Creatore o addirittura a negarla. Comunque la Bibbia risponde alle domande che si fanno molti atei in modo soddisfacente, ma per far si che risponda bisogna permetteglielo. La Bibbia rivela anche i pensieri di Dio, pensieri di pace, e non di calamità, per darci un futuro e una speranza. La spiegazione che dà la Bibbia sul perché Dio permette le sofferenze ha toccato la mente e il cuore di molti che erano atei. Facciamo così: Prenditi il tempo per trovare la risposta della Bibbia ad alcune domande che sicuramente la tua difficile situazione ti ha portato a formulare, e nello stesso tempo prova a seguire anche il consiglio di Sole, fai appello a quello che ti piace fare, a quello che sai fare e buttati in qualche avventura. La vita è fatta di motivazioni e anche di speranze. Le prime le trovi ascoltando il tuo io interiore e seguendolo, le seconde forse le puoi trovare seguendo Dio.
    San Paolo disse di cercare Dio perchè se lo cerchi, ti accorgerai, in effetti che “non [è] lontano da ciascuno di noi”. — Atti degli Apostoli 17,27.
    Ti faccio tanti auguri dal profondo del cuore

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