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Non capisco se esagero

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Ciao a tutti. Mi ritrovo oggi a 26 anni (ma gia l’anno scorso era così) a non essere soddisfatto. Mi spiego: Nella mia testa a 21 anni sarei gia stato fuori di casa per vivere da solo e a quest’età avrei avuto una compagna e un figlio. Invece mi ritrovo qui a vivere ancora con i miei e a cercare lavoro. Mi chiedo se sono io a essere esagerato, a vedere che “ho GIA 26 anni” invece di dire “ho SOLO 26 anni”o se sono i miei coetanei a fregarsene altamente. Non so forse appunto esagero io ma mi sento di avere un età per cui dovrei aver gia combinato altro nella vita.

Lettera pubblicata il 12 Marzo 2015. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Rossella -

    E’ probabile che tu abbia ragione… mi sembra un passo in avanti! In genere queste costatazioni (amichevoli) sono sempre state una prerogativa delle donne. Alcuni dicono che la cosa in passato le abbia penalizzate in qualche misura, io sono di tutt’altro avviso. Se non ti dai una scadenza non riuscirai mai ad essere libera. Non può decidere per te né il tuo orologio biologico né una legge. Capisco che molti uomini vivano come un vantaggio la possibilità di poter posticipare il grande passo ma il pericolo di vivere di un entusiasmo riflesso è dietro l’angolo. Potrebbe anche darsi che non sia così, ogni storia è diversa ma il senso etico anticipa la biologia. Uomini e donne si trovano su un piano di assoluta parità e non dovrebbero gettare fango sul matrimonio piuttosto che sull’amore solo perché hanno scelto di anteporre i desideri alla volontà. Le cose che viviamo senza entusiasmo c’inaridiscono e questa è la dimostrazione che la fecondità è un fatto puramente spirituale.

  2. 2
    Golem -

    Hai solo 26 anni.

  3. 3
    Smartarse -

    È da quando ho 18 che mi dico “ho GIÀ 18 anni”. Ora ne ho 24 e mi ripeto la stessa cosa, e in sei anni non è neanche cambiato molto…
    Purtroppo dobbiamo scontrarci con la realtà, che non sempre — anzi, oserei dire quasi mai (senza il “quasi” nel mio caso) — va di pari passo con le nostre aspettative.
    Sono d’accordo con Rossella quando dice “Se non ti dai una scadenza non riuscirai mai ad essere libero.”, ma bisogna anche essere un po’ flessibili con le scadenze, in questi casi.
    Non è (solo) colpa tua, ma anche delle circostanze.

  4. 4
    angel -

    ti capisco, sei giovane ma probabilmente più maturo dei ragazzi della tua età, avere delle aspirazioni e un progetto di vita è una cosa ammirevole, ma bisogna anche fare i conti con la vita che non sempre (anzi quasi mai), asseconda i nostri desideri..Mi ritrovo nella tua stessa situazione, rispetto a te però ho diversi anni in più, l’unica cosa che sento di dirti è di non mollare, hai ancora tanto tempo davanti per cercare anche con un pizzico di fortuna di coronare i tuoi sogni

  5. 5
    cam -

    Ti capisco, io ho pochi anni in meno di te e pure io avrei voluto avere quanto meno il fidanzato fisso a quest’età. Invece sono uscita da una storia che mi ha fatto soffrire molto un anno e mezzo fa, sto terminando l’università e non lavoro (a parte qualche lavoretto che accompagno allo studio).
    Visto che sicuramente a breve il mio sogno di avere una famiglia non si coronerà, mi concentrerò sullo studio in vista del lavoro futuro. Visto che è l’unica cosa che posso fare e che, a lungo termine, mi potrà avvicinare a questo mio profondo e viscerale desiderio.
    Ti consiglio di fare lo stesso, cioè “spianare” la strada che ti separa dai tuoi progetti con qualcosa di utile e costruttivo per la realizzazione degli stessi.
    E’ vero che la società attuale rende i ventenni i nuovi “giovani uomini e donne”, quando in passato a 18 anni eri un uomo o una donna bell’e fatto/a, ma il dato biologico della vita non si è modificato di tanto, anche se la società per come è organizzata ti considera un ragazzo giovane alla nostra età. Mi spiego meglio: una donna anche se fa il primo figlio a 28/30 anni e il secondo nel successivo quinquennio, dai 35 anni in poi è “a rischio”, perché così stabiliscono i protocolli di medicina. Non c’entra nulla che prima abbia pensato allo studio e alla carriera (se sarà possibile averne una decente).
    Quindi okay avere le scadenze flessibili di cui parlava prima un utente, ma non troppo!
    Un saluto

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