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Non accetto la realtà?

Ciao a tutti, sono nuova e leggendovi ho trovato molte storie simili alla mia. Per cui volevo condividere con voi una situazione che sto vivendo che come bene sapete, è dura da digerire.
Sono stata 3anni con un ragazzo… tre anni bellissimi… all’inizio non ci si voleva impegnare, poi ci siamo avvicinati tantissimo ed è stata una storia meravigliosa.
Un mese e mezzo fa dopo un litigio, lo lascio…. ero molto stressata in quel mese, lui mi aveva fatto arrabbiare ed io sono scoppiata a piangere. Lui è stato molto comprensivo, è venuto a casa mia e mi ha chiesto di ritornare insieme. Così è stato. Dopo tre giorni, invece, diventa freddo…. e dopo una settimana riesco a fargli dire cosa ha (premettere che le nostre discussioni dopo questo evento e le mie domane sono avvenute tramite msn o mentre stiamo a lavoro, si… perché “purtroppo” lavoriamo insieme… ) .
Mi dice che da quella discussione in cui ho pianto lui si sente confuso e non sa se mi vuole più : -o
Si susseguono varie cose dette, a pezzettini appunto, tra lavoro e qualche altro minuto in cui ne esce che: una volta è stata la discussione, un’altra volta quella è stato l’exploit e che si è reso conto di non voler stare con me e quindi che forse lo maturava da tempo (premetto che si era attaccato di più a me nell’ultimo periodo) , che se avesse continuato a stare con me lo avrebbe fatto solo per affetto (per cui mi dico che è stato meglio che mi son messa a piangere! ) , che vuole stare solo e non vuole “le cose di coppia”…
Io all’inizio ho atteso, lui mi diceva cose contrastanti e ancora peggio…. a lavoro continuava a sedersi di fianco a me, la pausa la facevamo insieme e dopo facevamo un pezzo di strada insieme per tornare a casa. Durante il lavoro mi parla normalmente! l’unica differenza è che non fa il “fidanzato”.. per il resto continua a raccontarmi le cose di sempre, a chiedermi consigli. Inutile dirvi che mi sono illusa: lui dice che sta con me a lavoro perché cmq è affezionato… ed io non riesco a capire perché alle battute degli altri colleghi lui non dice che non stiamo più insieme…. sta alle battute, sta al gioco. Bene: ieri gli ho detto che non deve più sedersi a fianco a me e che deve dire che non stiamo insieme…. anche perché son due giorni che sto malissimo: mi sembra di non vivere la realtà, ho una tale confusione mentale, non riesco a credere che sia finita, non riesco a mettermi in testa che mi ha detto che non mi vuole più.
Mi sento pazza… come se vedessi la realtà ovattata. Vi prego ditemi che non lo sono e che è capitato anche a voi!

Grazie…
D

Lettera pubblicata il 26 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    ivo -

    Ebbene si cara D, è capitato anche a me. Come vedi le storie sembrano tutte simili, sono sempre i soliti copioni che si ripetono soltanto con sfumature diverse.
    Io sono stato insieme ad una ragazza per quasi 4 anni, per determinati motivi l’ultimo anno insieme è stato un continuo alti e bassi fino alla rottura definitiva, il problema è stato però che anche noi abbiamo continuato a frequentare le amicizie in comune e il medesimo ambiente di lavoro. Prima di lasciarci solamente noi due sapevamo della nostra crisi, e agli occhi degli altri continuavamo ad essere una coppia a tutti gli effetti, e così parlavano di noi sempre al plurare, magari ci invitavano ad uscire tra coppie e davano per scontato che se c’ero io c’era anche e lei e viceversa…insomma, dentro di noi ci sentivamo morire, perchè volevamo gridare a tutti di lasciarci in pace perchè noi non stavamo più insieme come prima. Però abbiamo continuato a trascinarci in questa situazione per un bel po’, non so spiegarti bene il perchè, ma quello che voglio dirti è che abbiamo cominciato a respisrare nuovamente quando ci siamo liberati di questa specie di “segreto” e abbiamo detto ai colleghi e agli amici in comune che noi due non stavamo più insieme. E’ difficile, ma se siete costretti a convivere per il lavoro ti consiglio di far sapere a tutti che vi siete lasciati, almeno la smetteranno di parlarvi come si parla ad una coppia…altrimenti ogni volta sarebbe come mettere un coltello nelle ferite.
    Se lui ha deciso di lasciarti devi accettare la sua scelta, di sicuro non è stato per colpa di quel tuo pianto, forse ha solo colto la palla al balzo ma certamente ci stava pensando da un bel po’ di tempo. A volte capita che l’amore svanisce e rimane solo un grande affetto, la cosa migliore è rendersene conto per tempi e accettarlo.

  2. 2
    gattina -

    Ciao, grazie della risposta.
    Io in realtà non è che non lo accetto…..ma quello che mi condiziona è che sia avvenuto in maniera repentina, e ti chiedi “oddio, che succede?”
    Poi a complicare le cose è il fatto che lui a lavoro si comporta con me esattamente come prima. Tant è che nessno se ne è accorto.
    Siccome però questo mi provoca una confusione mentale non indifferente, ho deciso che è meglio dirlo: almeno realizzo che nella realtà lui non c’è.
    Poi la cosa è avvenuta tra una pausa e l’altra a lavoro…lui prima mi ha detto una cosa, poi un’altra.. Dice che dovevo accorgermene da sola che lui non mi voleva più….e non fossilizzarmi sul “voglio pensare se ti voglio o no”.
    Quando io penso alle frasi che mi ha detto, mi confondo…è come se vedessi uno spiraglio…però ho deciso che devo focalizzarmi sul fatto CHE NON MI CERCA.
    Per cui la sua forse è solo affezione nei miei confronti.
    AIUTO!

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