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Il naufragar è aspro in questo mare

Ho paura di aver varcato il limite. Ogni mattina mi sveglio e penso a un cappio intorno al collo o a un volo nel vuoto.
Io amo la vita, penso possa regalare piaceri meravigliosi. Ma mi sento un inetto.
Ho conosciuto l’amore (ho già scritto varie lettere su questo) e so quanto può far stare bene. Ma ora non ci credo più e soprattutto non credo che nessuna persona possa essere attratta da uno come me.
Ho quello che i poeti francesi chiamavano “mal de vivre” caratterizzato da una strana forma di fobia sociale, dalla depressione post-abbandono (sono passati 11 mesi ormai),da una delusione nei confronti dell’essere umano, da una piattezza progettuale per il futuro.
Sono solo e mi sto isolando sempre di più.
Mi sto perdendo e il dolore è troppo forte, a volte insostenibile.
Voglio solo non soffrire più.
Voglio vivere ma non così.
Consulterò uno psicologo, ho già un appuntamento. E’ la mia ultima speranza, anche se sono consapevole che non ha elisir o formule magiche che mi possano salvare.

Non so perchè scrivo qui, ogni volta. scusate

Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2012. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Syd -

    Stamani mi sono svegliato di cattivo umore: brutta serata e brutta nottata. Niente di strano, visto che in generale questo è un brutto periodo. Mi sono sentito in tutto e per tutto un pesce fuor d’acqua, che si dibatte, si dimena, prova disperatamente e vanamente a rigettarsi in acqua. Capisco le tue sensazioni Leonardo: quando poi c’è di mezzo l’amore (o l’assenza di esso) ritrovare la via diventa davvero proibitivo. Ti lascio con una frase di Thoreau, tratta da “Walden ovvero vita nei boschi”, con l’augurio possa aiutarti a mantenere viva la speranza: “Per quanti insuccessi tu abbia avuto finora, non affliggerti figlio mio; chi mai potrà assegnarti quello che ancora ti resta da compiere?”

  2. 2
    stellasenzacielo -

    anche per me oggi è un altro giorno stupido, inutile e che mi crea ansie e paure! ho attraversato un sacco di tempesta in qst anni, porte sbattute in faccia e persone che mi trattavano come una nullità o una perdente! Nonostante tutti i miei fallimenti continuo ad andare avanti a fatica ma vado…. non smettere mai di crederci anche se ormai nulla non ha piu senso! la psicoterapia aiuta…. devi solo aver fiducia!!

  3. 3
    perlaluna23 -

    salve a tutti……io non ho neanche voglia di scrivere…
    sono sposata ed e da un anno che vivo senza amore e senza sesso
    vivo con una persona morta dentro e fuori…non ce la faccio più…
    io sono forse troppo sensibile per un uomo rude come lui…

  4. 4
    FF -

    Rendersi conto di ciò che non va in noi stessi, significa essere consapevoli, si ha la possibilità di scegliere cosa fare. Si può scegliere.
    Leonardo ha un appuntamento con uno psicologo, ha già scelto: di andare avanti, di confrontarsi, di guardarsi dentro e di correggersi. E questo vale per tutte le età.
    La mente è come (metaforicamente quello che più vi piace) un animaletto, e va educato. Da noi stessi. Altrimenti va per conto proprio: ci svegliamo la mattina e ci sentiamo così, inutili, ansiosi, apatici, nervosi, etc. E invece no! Ogni giorno, quando apriamo gli occhi, abbiamo la possibilità di scegliere! Un filosofo scriveva: le cose non arrivano a toccare l’anima, bensì rimangono fuori come sono; il turbamento proviene solo dall’interiore valutazione.

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