Salta i links e vai al contenuto

Mi vergogno di me stessa, non ce la faccio più

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Buonasera (buongiorno?!), e perdonate fin da ora il mio pessimismo. A dire il vero, non so nemmeno perché, a quest’ora, me ne stia qui a scrivere questa sorta di lettera (o meglio di sfogo)… fra qualche ora me ne sarò già pentita, lo so (succede sempre così). Mi vergogno di me stessa, di quello che (non?) sono, di quello che (non?) ho fatto in tutti questi anni; anni buttati al cesso, praticamente. Ventisette anni non sono pochi… con il dolore che mi ritrovo, poi, a volte è come se ne avessi novanta, e non sto scherzando. Sono bloccata; bloccata in un mare di pensieri, paure e problemi. Dall’età di sedici anni soffro di dolori praticamente cronici allo stomaco che mi hanno letteralmente rovinato la vita e che ancora risultano irrisolti. So che esistono persone della mia età (o anche più giovani) già alle prese con tumori e via discorrendo; ma credetemi, avere un dolore come il mio, e soprattutto non conoscerne ancora la causa, è una tragedia. Una tragedia, uno strazio in grado di spazzare via gli anni più belli (?) della vita. Tutto cominciò nella notte di Pasqua del lontano 2005… un’intera nottata ed un’intera mattinata trascorse a vomitare, vomitare e vomitare. Non ho più vomitato, da quella notte, ma il mal di stomaco non se n’è più andato. Emetofobia, disturbi alimentari  (eh sì, ho pure sofferto di anoressia dai 17 ai 20 anni), restrizioni, paura di mandar giù qualsiasi cosa, di sentire il dolore lì, proprio lì fra la bocca dello stomaco e l’addome… paura di sentire quel mattone pesare come un macigno, di passare nottate e giornate intere a eruttare (scusate il termine) ed a contorcermi dal dolore. E poi il calo di peso (sono arrivata a pesare 39 chili, nel 2010… e sono alta 169 cm), l’amenorrea, l’osteoporosi, la mancanza totale di appetito, le lotte continue contro i medici che mi ritenevano pazza, i soldi spesi in farmaci che non mi servivano a niente, l’ansia, la depressione, l’insonnia, la stitichezza, l’anemia, le carenze di vitamine e c.... e mazzi vari… un calvario infinito e privo di spiegazioni. Due gastroscopie incomplete perché prive di biopsie (a detta del gastroenterologo da cui sono seguita dall’aprile di quest’anno) ed una terza nuova gastroscopia che dovrò effettuare ad agosto… sospettano sia celiachia. E dire che, fino ad ora, tutte quelle teste di cavolo di medici da cui sono stata l’avevano esclusa! A volte ho persino paura di un tumore… come specificato, soffro di anemia, ed a volte sono così stanca che anche alzare un braccio mi è pressoché impossibile. Non lavoro, non sono ancora laureata, ho perso un sacco di “amicizie”… tutto per colpa di questo dolore straziante, di questo problema che è sempre andato peggiorando. Ho un ragazzo che sì, mi spinge a lottare, ma che forse non capisce completamente il dolore che ho. Come dargli torto, se non ha mai passato quello che ho passato io in quasi dodici anni? Nessuno capisce, nemmeno la mia famiglia (mio padre è sempre stato assente/indifferente, mentre mia madre crede ancora che il mio sia “solo” un problema psicologico che si risolverà da sé). Mi sento stanca, tanto stanca, e soprattutto sola… non sono solo i problemi psicologici ad essere incompresi ai più, ma anche quelli fisici. Nessuno guarda al di là dei propri occhi… a volte mi sento così scema ad immedesimarmi nella sofferenza altrui quando poi gli altri non si immedesimano mai nella mia. Perché, mi chiedo? Perché tutto questo è successo a me? Tutti si laureano, tutti lavorano, tutti si sposano, tutti mettono su famiglia… ed io ancora qui, rimasta ferma a quella notte di più di undici fa, ad un’adolescenza piena di dolore, solitudine e paure che ancora non si è conclusa. Vorrei tanto avere il coraggio di mettere fine a questa… come potrei chiamarla? Vita? Ma figuriamoci. Esistenza? Nemmeno, no, dal momento che non riesco neppure a dormire o ad alimentarmi decentemente. Scusatemi, ma niente ha più senso, ormai.

Lettera pubblicata il 27 Luglio 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi: Mi vergogno di me stessa, non ce la faccio più

Altre lettere che potrebbero interessarti

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    xleby -

    http://www.stateofmind.it/2012/09/kurt-cobain/

    “Oltre a periodi di depressione ricorrente, Kurt Cobain soffriva cronicamente di gravi dolori addominali, che sosteneva di riuscire a curare solamente attraverso l’effetto analgesico degli oppiacei, nella fattispecie l’eroina, di cui è stato dipendente per diversi periodi della sua vita. Abusava anche di altri analgesici.

    In un intervista alla rivista Rolling Stone dichiarò che i dolori erano così forti che lo portano ad avere seri problemi di alimentazione, fino a sviluppare un’ideazione autolesiva, “…avrei voluto uccidermi ogni giorno. Ci sono andato vicino diverse volte. Mi sono trovato in tour, steso sul pavimento a vomitare aria, perché non andava giù neanche l’acqua…”.

    Consultò diversi medici che non furono in grado di individuare la causa, considerando alternativamente una scoliosi infantile e lo stress. Pare che solo negli ultimi mesi della sua vita fosse stata individuata una vertebra spostata come causa del dolore, che beneficiò di un trattamento fisioterapico.”

    Mi ha ricordato la tua storia…

  2. 12
    Camillo -

    provato ad andare da un esorcista?

Pagine: 1 2

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili