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I maschi (non gli uomini, attenzione!)

Dopo la lettera molto intelligente e oggettiva del grande wild, ho deciso che ne farò una anche io. I maschi (così come alcune femmine) sono quegli individui che minano i diritti conquistati con sangue, cenere e sudore da tutte quelle che posso definirsi Donne. Quelle che, come diceva Rita, “Non hanno mai avuto bisogno di “mostrare” nulla, se non la loro intelligenza.”
I maschi sono quelli che pretendono di avere una cameriera, una cuoca, una donna delle pulizie, una madre e un’infermiera possibilmente brava a letto, senza rispettarla o magari maltrattandola.
I maschi sono quelli che (scusate vado un po’ nel soggettivo)conquistano una ragazzina, lei gli da cuore e anima, ma non basta, perchè verrà tradita e successivamente picchiata perchè non ci stava più a essere prima a pari merito, anzi no, massimo seconda. A lei rimarrà solo una grande paura per l’altro sesso.
I maschi sono quelli che se vedono la loro macchina/moto rigata, o la loro squadra perde, si arrabbiano come dei draghi, ma se vedono la loro donna stanca, non l’aiutano nemmeno a sparecchiare la tavola.
I maschi sono quelli che in branco, così coraggiosamente vigliacchi, picchiano e violentano una donna.
I maschi sono quelli che pensano “ah era meglio una volta! Quando erano solo casa e figli!” invece di pensare che una donna può coltivare passioni, acculturarsi e svolgere un lavoro.
I maschi sono quelli che ritengono la donna di loro proprietà e se lei decide di andarsene (magari perchè non la tratta bene), lui la uccide.
I maschi sono quelli che hanno così paura delle Donne (mamme e lavoratrici instancabili, intelligenti, rispettose di sé e degli altri, curiose di sapere, di imparare, responsabili e alla ricerca di un Uomo a cui, se si dimostrerà tale, saranno devote) che ritengono “femmine” ogni Donna che incontrano e pensano che sia loro diritto e dovere di “castigarle”, utilizzandole come svuota-co***oni (mentire o meno a lei, sta a loro discrezione). Ma attenzione! I maschi non sono Uomini, così come le femmine non sono Donne. Gli Uomini non hanno paura, anzi provano orgoglio, nell’avere una Donna che pensa, che mette passione nel suo lavoro e nell’essere madre. Gli Uomini, quando vedono la Donna che amano in difficoltà, l’aiutano, senza pensare di avere qualcosa in cambio, ma per il piacere e la sacralità della devozione. L’Uomo, quando viene deluso da una femmina, non si prende il diritto di deluderne altre per vendetta, ma rimane la persona rispettabile che è, cercando in un mare di mele marce, la sua metà buona. In sintesi, l’Uomo e la Donna sono la metà della stessa mela, così come il maschio e la femmina, solo che una non marcirà mai, mentre l’altra e già piena di muffa. Basta nascondersi dietro luoghi comuni arcaici e privi di senso.

Lettera pubblicata il 29 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Clacla87 -

    Ahahahah kiky sei una grande!! Sono curiosa di vedere cosa risponderanno alcuni al tuo post!

  2. 2
    Allan Quatermain -

    Bravissima.

  3. 3
    Stanco -

    la sacralità della devozione non esiste.va’ a reclamare diritti senza doveri da qualche altra parte.Di gente dedita al chiagne e fotti ne ho vista già abbastanza.

  4. 4
    kiky9326 -

    @STANCO “per amarla/o e rispettarla/ finché morte non ci separi” quindi dal punto di vista religioso coincide con ciò che ho detto. Ma non parlo di quel tipo di devozione, quella che ci si promatte davanti ad un’autorità religiosa. Parlo di quella che viene naturale e spontanea quando si ama qualcuno per davvero e quando oltre all’amore, c’è rispetto. E se leggi bene, non la ritengo un diritto, ma se mai si può chiamare “diritto” di certo non ho tolto i doveri, anzi, ho scritto questo in riferimento ad una Donna, non ad una femmina. Leggi cosa ho scitto tra parentesi dopo Donna, ad una così, esserle devoti è solo che un piacere e ovviamente, anche essere devoti ad un Uomo che si può definire tale è un piacere; il diritto o il dovere non centra niente

  5. 5
    Cris -

    @ kiky

    Visto che questa lettera vuole stare sullo stesso piano di quella di wild… intervengo giusto per dire, che il confronto mi sembra alquanto inappropriato!

    E’ come se scrivessi una lettera, dicendo che al mondo ci sono le persone cattive ma anche buone, i ladri e gli onesti, gli assassini e nn… i traditori ed i fedeli…

    Insomma, scusami… ma anche dicendoti che ciò che hai scritto sono cose vere/giuste… la tua lettera ha veramente poco significato e nn porta ad alcuna riflessione.

    Nn sono di parte, visto che nella lettera di wild, manco sono intervenuto!

    Ciao!

  6. 6
    lahire -

    sacralità della devozione ?
    trroppo viziate, care mie, da legioni di zerbini.
    sveglia e smettetela di piangere e fottere

  7. 7
    kiky9326 -

    @lahire viziate chi? leggi quando vado nel soggettivo cosa è successo a me. La devozione è una cosa sacra e non diventa una cosa pesante, soprattutto se oltre all’amore c’è il rispetto. E’ inutile nascondersi dietro le scuse “i maschi sono str*nzi e le femmine tutte tr*ie”, fa solo comodo, invece cercare una persona seria, magari più impegnativa di una persona “facile”, costa fatica.
    @Cris ha poco significato? ne ha solo uno, come ho scritto in fondo “Basta nascondersi dietro luoghi comuni arcaici e privi di senso. “

  8. 8
    kiky9326 -

    Ragazzi, ma a parte tutto quello che ho scritto, è così utopistico un mondo dove, indipendentemente dal sesso, ci sia rispetto e lealtà verso gli altri? Sì? Allora iniziamo a lavorare su noi stessi. E’ facile pensare “perchè devo essere onesto in un mondo che non fai in tempo a piegarti che hai già un cetriolo nel sedere?” ma io la vedo così “perchè devo trattare le persone nel modo in cui io non vorrei mai essere trattata?” Ho perso un’amica, se così si può chiamare, per colpa della sua invidia, dopo esserle stata vicina, dopo aver litigato con altri per difenderla. Certo, adesso sono molto più diffidente, ma il rispetto non mi manca mai, per nessuno. A chi mi ha trattato male auguro di avere nella vita tutto ciò che si meritan, ma basta, finisce lì. Lei era della calabria, ma non è che adesso penso “tutti/e i/le calabresi sono delle brutte persone” LEI era una brutta persona, è vero ci ho perso del tempo e sono stata fregata e non dico di non essere arrabbiata, la sono eccome, ma lei ha perso una persona che le voleva davvero bene. Chi ci ha rimesso? A voi deciderlo. Vogliamo fare un esempio attinente al discorso maschio=zerbino? Il mio primo ragazzo. I primi mesi un angelo, poi, ottenuto ciò che voleva andava sempre peggio. E io che mi preoccupavo “sarà il lavoro? Sarà qui… Sarà là” E cercavo di fare del mio meglio, spiegandogli che poteva parlare con tutta la dolcezza di questo mondo. Sarà che come ha detto lui “la carne è debole” sarà quel che sarà, ma mi ha tradita. Io lo volevo assolutamente mollare, ma lui no, gli facevo comodo. Mi ha picchiata, non so quanto tempo è passato, mi ricordo l’ultimo calcio sulle costole. Conseguenze? Paura dei ragazzi/uomini. Una mano alzata troppo veloce mi faceva tremare, per non parlare del contatto fisico, non lo sopportavo. Ma uno ci ha saputo fare, è stato ed è ancora tutto molto graduale. Non mi permetterei mai di tradirlo, ferirlo o cercare di meglio. Ci sarà di meglio? Non mi interessa, lui è tutto quello che voglio, difetti compresi. Si litiga, si discute ecc… ma da persone civili e se si sbaglia, si chiede scusa. E’ questo quello che dico, perchè trattare male una persona che potrebbe volerti bene? Per uno/a stronza/o? Perchè è più facile così che prendersi il rischio di essere una brava persona? Voi fate quello che volete, trattate male chi vi pare, date degli zerbini ad un Uomo che è devoto alla propria Donna, però poi non lamentatevi quando troverete delle persone che la pensano come voi.

  9. 9
    lahire -

    cara KiKy9326 , ribadisco il discorso : NON esiste nessuna sacralità nella devozione. Solo zerbineria e coglionaggine, vista l’attuale situazione dei rapporti uomo – donna.
    L’uomo deve recuperare la sua dignità, poi se ne potrà parlare.
    Voi donne volete la parità, poi la devozione, ecc.
    beh…avete stufato

  10. 10
    Cris -

    Questa lettera, sembra dar ragione proprio a wilde steel…

    e la cosa mi preoccupa nn poco! °__°

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