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Mare

di

Tra le barche capovolte, la sabbia d’inverno.
Il vento più forte degli schizzi del mare.
Respirare quell’aria, gli occhi chiusi a dimenticare il tempo.
Un’ultima boccata, e poi via, incontro al destino.

Vorrei essere un gabbiano, per volare sulla vita, e sentirne i sospiri, i sorrisi ed i pianti.
Restare poi fermo, col fiato sospeso per non farmi tradire dal cuore.
Con gli occhi gonfi di colori, librarmi deciso, in picchiata sul mare distante.
Solo un gesto, un tuffo, per sparire veloce dentro di lui.

Lettera pubblicata il 19 Ottobre 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cultura

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    piero -

    Bella.

    Grazie per queste righe bellissime.

  2. 2
    Gianni -

    ciao Piero

    sono felice che ti sia piaciuta; sono solo dei tentativi si scrittura in versi…. mi trovo meglio con la prosa.

    E’ che amo il mare e amo la sua gente, a cui io non appartengo.
    I gabbiani sanno di mare, ed è bello il loro volare.

    ciao

  3. 3
    piero -

    Io amo il mare,
    questo mi ha portato a scelte di vita difficili e coraggiose che, comunque, non rimpiango.
    Mi sento un marinaio.
    Navigo e vivo sul mare, senza di lui non sarei me stesso.
    Soffro per chi lo ama e non può parlarci.

  4. 4
    Ari -

    Quanta malinconia, però.
    Sei sempre così o ti è successo qualcosa?

  5. 5
    Gianni -

    ciao Ari

    sei la seconda persona che mi dice che quelle parole sono malinconiche; la prima è stata colei per cui le ho scritte. Non so se l’ho amata o se è stato solo affetto, ma lei, donna di mare, è stata a lungo dentro di me.

    Non sarebbe mai potuto nascere nulla; il nostro è un mare d’inverno, la nostra stagione, quella stagione, quella degli amori e degli innamoramenti, è conclusa. Però il desiderio di sapere di lei, della sua vita, della sua intimità, poterle stare vicino quando piange o quando ride, vederla buffa in un risveglio, sì, il desiderio c’è stato, e forte.

    Ecco. Forse un gabbiano può farlo, può, col suo volo, vedere la vita di tutti, e poi sparire dentro al mare, per appartenergli.

    Scusa se ti uso come pretesto per favoleggiare e fantasticare. E’ così bello poterlo fare dietro ad un video e ad una tastiera, lasciando uscire fuori solo i sentimenti. E un po’ di fantasia.

  6. 6
    Gianni -

    ciao Piero

    perchè un marinaio compie scelta di vita “difficili e coraggiose”?
    che tipo di marinaio sei?

  7. 7
    piero -

    …Perchè per stare vicino al mare ho rinunciato a quello che forse sarebbe stato il mio vero amore e a delle promesse di carriera ben diverse da quello che è il mio attuale percoso lavorativo.
    La vità, aldilà della superficialità di certi sogni fanciulleschi, è solo ricerca di serenità e pace e ognuno la trova a modo suo.
    A me il mare dà questo: pace interiore.
    Sono legato a uno sport marino, navigo tutto l’anno e vivo sul mare…
    A volte la malinconia del mare d’inverno mi entra nelle ossa ma è una mia scelta…

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