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Maledetta timidezza

di

Sono una ragazza di 22 anni ma la mia timedezza e le mie mille insicurezze non mi permettono di approcciarmi, soprattutto fisicamente, all’altro sesso come vorrei e desideri. Queste stesse motivazioni ad oggi mi stanno portando ad ammazzare letteralmente l’interesse del ragazzo che mi piace e con cui di fatti non riesco a lasciarmi andare perché terrorizzata dal fatto di non essere sessualmente all’altezza o di poter essere considerata un’incapace. Anche quando vado da lui con tutte le più buone intenzioni alla fine vengo colta dall’ansia e dall’insicurezza e mi blocco….ho paura perfino di dargli un bacio alla francese per paura di non saperlo fare nel modo giusto! 

Lettera pubblicata il 17 Aprile 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Penso che non dovresti avere questo genere di preoccupazioni perché in genere tanto le donne quanto gli uomini preferiscono raccontare il loro idillio d’amore come una favola che comincia da un’antipatia di pelle. Questo è l’inizio metafisico e talvolta coincide con le presentazioni. Per cambiare le carte in tavola è necessario un corteggiamento molto serrato, questo andrebbe ricordato. Poi ci sono tantissime storie, oserei dire la stragrande maggioranza visti i tempi, che cominciano da una sintonia che non viene mai meno. Alla fine ci sarà sempre un momento in cui, per un motivo o per l’altro, busseranno alla porta del cuore delle passioni che ti consentono di razionalizzare la natura del trasporto. La cosa più importante è il distacco, perché il distacco ti consente di elevarti e di vivere in maniera casta i tuoi sentimenti. Le convivenze forzate in ambienti claustrofobici conferiscono alla religiosità un carattere molto tragico. Infatti la tradizione dava alla predilezione una connotazione positiva. Essere il nipote prediletto perché ti chiamavi come tuo nonno ti portava ad avere una serie di privilegi che avevano la funzione di tramandare alle future generazioni l’importanza di coltivare quel pizzico d’amore per sé stessi. Si trattava di un vezzo. D’altro canto l’amore si moltiplica. Queste consuetudini fanno parte di frammenti di racconti che di tanto in tanto recupero dalla mia memoria… io mi chiamo come la mia nonna paterna ma non mi ricordo di lei perché quando è mancata ero molto piccola. Talvolta mi sono chiesta se negli anni sarei potuta diventare la sua nipote prediletta. Tanto per dire… penso che ne sarei stata contenta ma si tratta di una mentalità che non mi appartiene. Ne ho sentito parlare in giro, così. In quanto alla nonna materna ti posso dire che la sogno spessissimo da quando ci ha lasciati. Non lo so, probabilmente si tratta di una proiezione dei miei pensieri. Comunque sono sogni bellissimi, a pensarci mi commuovo perché mi fanno pensare per l’appunto che ciascuno di noi ha una strada tracciata, un io da portare a compimento, e oltre le convenzioni e le visite che non hai fatto, o che non ti sei sentito di fare, c’è la misericordia. Infatti la nonna non ha mai vissuto il perdono come una condizione. Ha sempre capito tutto e tutti. Ti domando scusa per la digressione e t’invito a non scoraggiarti. Un caro saluto!

  2. 2
    Golem -

    Io mi chiamo come il padre del mio rabbino prediletto. Ho convissuto con lui in un ambiente molto piccolo ed effettivamente è stato tragico, viste le mie dimensioni imponenti.
    Comunque non ti scoraggiare. Baciarlo alla eschimese potrebbe essere una soluzione.

  3. 3
    uga29 -

    capisco ma evita di forzarti. non devi mica baciarlo per forza o farci altro…. se te la senti bene e se no lascia perdere. goditi i momenti con lui senza l’approccio fisico. ricordati sempre che non sei obbligata a fare nulla, devi rispettare re stessa in primis e se lui si allontana per questo forse non vale cosi tanto la pena. ma ti sei mai chiesta il perché di tutta sta ansia? forse un aiuto professionale ti potrebbe aiutare! hai avuto brutte esperienze? lui come si comporta con te?

  4. 4
    Anna -

    ciao, più che preoccuparmi del ragazzo mi preoccuperei di te… l’essere estremamente chiusi non è bello e può a volte creare dei problemi… sono daccordo con uga29 hai provato a parlarne con uno psicologo?
    quanto a lui, se ci tiene veramente rispetta e aspetta i tuoi tempi!

  5. 5
    Gaudente -

    procurati una frusta e la prossima volta che lo vedi spogliati nuda e mettigliela in mano, precisando che ogni volta che non farai bene qualcosa lui dovra’ punirti severamente cosi’ da darti il giusto incentivo a migliorare.
    in questo modo ogni tuo atto maldestro diventera’ per lui occasione di piacere sadico e pertanto non sara’ piu’ per te motivo di imbarazzo.

  6. 6
    ets -

    @gaudente I love you

  7. 7
    maria grazia -

    ets, pare che tu finalmente abbia trovato la tua anima gemella 🙂
    io ci farei un pensierino 😉 invece di cercare in tutti i modi di reprimere il lato “particolare” che c’è dentro di te, come invece hanno fatto altri utenti maschi qui..

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