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Non mi sono mai sentito come gli altri

di

Salto la storia della mia vita, basti dire che è stata ed è difficilissima anche se ho combattuto molto per cercare di cambiarla e cambiare me stesso. Mi concentro su cosa sento ora. Ho 28 anni, studio e lavoro, cose che entrambe non mi soddisfano per niente.
Il mio vero problema è che non mi sono mai sentito come gli altri, non mi sono mai sentito giovane in vita mia, sempre troppo preso da pensieri e preoccupazioni, ho qualcosa qui dentro che non mi fa vivere serenamente la mia età, mi impedisce di allacciare rapporti umani, di essere una persona normale.
Mi succede che quando vedo un giovane, incontrato per caso, in giro, insomma mi sento male, la cosa mi fa star male, perché mi sembra di non poter essere come lui, mi sembra che a questo giovane sia data la vita, la speranza, la possibilità dell’amore, l’entusiasmo, degli amici, una vita normale, mentre a me tutto questo è negato.
Mi sento perso e molto lontano dal mondo. E dire che le carte le avevo tutte: intelligenza, applicazione, bellezza (che tutti non fanno altro che farmi notare) ma io con queste cose non ho mai saputo che farci.
Tutto mi sembra sfuggente e mi vedo incapace in molte cose. Sento la mia vita che passa, la vedo fluire e io lì immobile a non saper che fare. Io tento (sono combattivo) di mettermi in gioco, anche con le persone, ma alla fine ogni mio sforzo è sempre in perdita. Sono e mi sento molto solo. Ho giusto due amici e un’amica, tutte persone che vedo una volta ogni cento. Le persone alla fine si allontanano da me, perché ho un caratteraccio e sopporto poche cose. Mi chiedo sempre cosa ho che non va e, per farla breve, la conclusione delle mie mille elucubrazioni è sempre la stessa: non mi sento un giovane come gli altri, non mi sento all’altezza della mia vita, vorrei cercare di cambiarla e a volte mi illudo anche ma poi ricado sempre nell’inquietudine, ogni passo avanti ne faccio tre indietro. Io vorrei solo essere un po’ sereno.

Lettera pubblicata il 2 Luglio 2009. L'autore ha condiviso 25 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    ragazzo_generalmente_considerato_tranquillo -

    ciao,
    vedo che hai gia` commentato la mia lettera e non mi stupisce visto che sembra che quello che proviamo sia molto simile…
    anche se tu mi sembri molto piu` pessimista e rassegnato di me (e la cosa un po’ mi spaventa). Ma anch’io mi sono sempre sentito “diverso” sopratutto in termini di eta`. A volte mi sembra che i miei coetanei si accontentino di passare una serata fuori tra “amici” (cioe` fare battute stupide con gente che non conosci veramente) bere qualche birra e magari portarsi a letto una ragazza …e potrebbero benissimo andare avanti tutta la vita a questo modo! Non hanno aspettative, preoccupazioni, nessun argomento di cui parlare.
    Quello che non capisco e` soffri perche` vorresti davvero essere come loro e non ne sei capace?
    …oppure in fondo vorresti qualcosa di piu` e il tuo disagio deriva dal fatto che la gente non e` all’altezza delle tue aspettative!?

  2. 2
    pimpacherry -

    La descizione della mia esistenza. Perfetta, non fa una piega.
    Se la tua vita è un fiume che segue il suo corso verso chissà dove, chissa quanto lontano, chissà perchè e tu non sei l’acqua ma un passante casuale..beh, in tal caso è come la mia. Non sono io la protagonista della mia storia, la storia della mia vita si sta scrivendo da sola, io sono solo l’attrice prescelta, tra l’altro non intuendo il perchè. Eppure in questa ambigua contraddizione cerco di essere onesta, vera fino in fondo. Ma questo non signifia essere felici.
    Mi sono sempre caricata addosso ansie, preoccupazioni. Come succede a te non so cosa significhi passare un giorno completamente sereno, libero. Forse è colpa della mia sensibilità, forse della timidezza, forse di ciò che sono stata da piccola. Forse e perchè..le parole più familiari alla mia mente.
    Sai cosa significa logorarsi nel cercare risposte, motivazioni, giustificazioni, cause e conseguenze? Significa diventare pazzi, esserne coscienti, ma non poter fare altro che seguire l’indole vivisezionatrice.
    Ho solo dei vaghi ricordi lontani della spensieratezza, della magnifica sensazione di sentirsi la giovinezza sulla pelle..quella freschezza che ti da l’illusione di possedere il mondo e di avere il futuro tra le mani, di poterlo manipolare a proprio piacimento.
    Vorrei essere diversa..eccome! Vorrei essere un cucciolo per sempre..piccolo, tenero ma ignaro dell’esistenza. Non si chiede perchè tutti gli fanno le coccole, non si rende conto che quanto cescerà le carezze le potrà contare sulle dita di una zampa..e non sa nemmeno di avere la zampa! Ok, sto manifestando la mia pazzia..basta!
    Comunque credo di capire davvero quello che intendi, o meglio, credo di averlo provato. A dire la verità di cose ne ho provate tante, e mi sono sembrate tutte brutte: solitudine, frustrazione, bisogno vitale di confronto e di riflessione..Non sono soddisfatta. E’ come se avessi un’inesauribile fame..ma non so di che cosa! E nessuno mi può aiutare.
    Stefy

  3. 3
    Denny -

    Ciao, tranquillo che non sei diverso dagli altri se la questione ti può consolare mi sento nella tua stessa situazione e siamo anche coetani, pero guardiamo nello specchietto retrovisore e vediamo che c,è sempre qualcuno che sta molto più peggio di noi.
    Stefy non è vero che nessuno ti può aiutare il mondo è grande.

  4. 4
    kavaba -

    Non sei solo,anche io ho 28 anni e mi ritrovo nella stessa situazione…studio e lavoro…e mi sento terribilemente solo.
    Non riesco ad avere una compagnia con cui uscire o una ragazza di cui mi possa fidare…
    Che schifo..
    E pensare che sono un bel ragazzo pure io…
    Ma mi sento fuori dal mondo,vedo difetti,problemi ovunque…
    vorrei tornare bambino e non farmi condizionare dalla società, che ci impone questi schemi…
    Voglio la serenità..voglio non pensare ,solo agire…
    Voglio vivere..

  5. 5
    poesianotturna -

    Ciao geko e ciao a tutti gli altri…anche a me capita spesso di sentirmi come voi…ho degli amici, anche veri, ma mi sento spesso sola…ormai ho capito che molto dipende da noi stessi…solo noi possiamo farci stare bene…gli amici aiutano, ma se non facciamo qualcosa noi per noi stessi poco può cambiare…
    facile a dirsi ma non a farsi per chi ha poca fiducia in sè…
    kavaba ha descritto quello che vorrei anch’io…vorrei non pensare, solo agire…
    mi ritrovo perfettamente in tutto ciò…
    anch’io non sono soddisfatta di quello che faccio…e come te, geko, sono giovane, ma non mi sento giovane dentro…sempre presa da ansie e preoccupazioni…come Stefy mi logoro in cerca di risposte, motivazioni, cause e conseguenze…spesso penso di essere troppo sensibile per questa società…
    forse mi basterebbe trovare semplicemente un ragazzo che mi voglia bene davvero, forse sono destinata a rimanere in questa condizione, non lo so…
    anch’io vorrei la serenità..solo la serenità..
    un abbraccio a tutti

  6. 6
    kavaba -

    Ciao poesianotturna..io la ragazza ce l’avevo..e mi voleva bene.
    Il fatto che se non si stà bene con se stessi è difficile stare bene con gli altri e si interpretano male anche le cose,per nostre insicurezze..io l’ho lasciata quella ragazza..troppe incomprensioni.
    Adesso devo cercare di stare bene con me stesso e parte da me..se ci affidiamo agli altri per stare bene siamo dipendenti e la nostra felicità dipende da loro…e non deve essere così!
    un abbraccio

  7. 7
    Denny -

    Crazie poesianotturna un abbraccio anche da parte mia.
    Penso di provare anch’io le stesse situazioni che provate voi, ho 28anni e da un sacco di tempo che mi manca l’amore di una donna al mio fianco, sono passati 10anni da quando ero fidanzato con una ragazza che mi ha lasciato senza una motivazione, ora mi sento solo anch’io, e quando vedo in giro le coppiette che si tengono per mano mi sento diverso e mi chiedo…”quando smettera di piovere nella mia vita?”.
    Però ragazzi: pensiamo per un attimino che ci sono persone ammalate negli ospedali.
    Ricordo ancora le parole di mio zio che mi diceva…” l’unica cosa più importante è la salute”. Volevo solo trasmettere questo a tutti voi che vi sentite soli, vi saluto, con affetto.

  8. 8
    poesianotturna -

    Hai ragione Denny…penso spesso anche a quello…è giusto non dimenticare che c’è chi soffre negli ospedali e comunque ridimensionare un minimo quello che proviamo noi…
    vedrai che smetterà presto di piovere nella tua vita…te lo auguro con tutto il cuore…
    un saluto a tutti!

  9. 9
    pimpacherry -

    Ciao Poesianotturna..vedo che non sono l’unica “pazza”. E’ davvero pesante per me essere così, vivisezionare tutto per esigenza vitale. Se non passassi intere ore con i miei monologhi, i flussi di coscienza, le paranoie probabilmente sarei più libera, ma credo un pò più povera. Mi conoscerei un pochino di meno (non che mi conosca, ma almeno mi aspetto da me stessa certe reazioni e certi finali).
    A volte vorrei essere superficiale e non pensare a certe cose, non rendermene conto. Ma purtroppo e per fortuna sono sensibile a tutto..nel bene e nel male, i più minuziosi dettagli riescono a diventare il cuore pulsante delle cose, l’essenza dominante. Ed essere così, essere consci di questo meccanismo automatico e involontario mi fa sentire come i geni pazzi e incompresi dei film. E’ come se io mi rendessi conto di certe cose che però gli altri non vedono e io non sono in grado di mostrarle loro, quindi divento io quella “cieca”..
    Ah, che bel caos…
    Comunque grazie di aver preso in considerazione quello che ho scritto.

    Denny, chi può aiutare una ragazza che non riesce a capirsi da sola? Fino adesso non ho trovato nessuno e non lo troverò mai. Vivere di illusione è distruttivo.

  10. 10
    LUNA -

    Non ho capito se avete mai provato a guardare dentro questo disagio rivolgendovi ad uno psicologo.
    Forse sì.
    In caso contrario spero non vi stiate facendo male implodendo un po’ anche nelle etichette che date a voi stessi (scusate il discorso generale) a causa di sensazioni, vissuto, limiti imposti ed autoimposti.

    a nessuno di voi, leggendovi, manca una capacità di analisi, e anche autoanalisi, ma spesso quello che chiamiamo carattere non è solo indole, temperamento, ma anche magari il risultato di alcune difese allertate… di alcune etichette che appunto diamo a noi stessi, percorsi che ripetiamo in maniera automatica inconsapevole…
    e che ci danno una sensazione di implosione, di pressione…

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