Campania, anno domini 2016
Elezioni comunali. Dall’amarezza quasi non riesco a scrivere. Non credo esista posto peggiore di quello dove abito. Non indicherò il nome, in quanto vi basterà per sbaglio accendere la tv per poterne venire a conoscenza. Avere 20 anni è difficile in Italia, molto difficile. Per chi non ha patrimoni familiari alle spalle, per chi è figlio di nessuno, per chi si ritrova in un ambiente a cui non appartiene se non dal punto di vista “anagrafico”, avere 20 anni è difficile e dopo aver lottato invano, essersi illusi addirittura di poter vedere cambiare la prospettiva, l’unica e sola ambizione è l’andare via. Che si tratti di un paesino o di una metropoli, o di una nazione straniera, basta che sia lontano da qui.
Dopo 30 anni Clemente Mastella ha trionfato in città. Si, non è uno scherzo, magari lo fosse. Ed io mi sento avvilito che un essere del genere abbia il titolo anche di mio rappresentante. Ha conquistato il potere, di cui è drogato, per l’ennesima volta : meno della metà degli abitanti è andata a votare, conquista con 18 mila voti.
Questa è una città morta da tempo, grigia, assopita. Comandata da 4 feudatari e uno stuolo infinito di vassalli e valvassini. Cultura, onestà, voglia di cambiamento, qui queste parole si sono estinte. Mi guardo intorno, e cosa vedo? I miei amici che fanno spallucce dicendo “Cosa possiamo farci”, un esercito di obiettori di coscienza, una moltitudine di persone rassegnate al susseguirsi degli eventi. Si comportano come sassi trascinati dalla corrente. Ed io, nella mia opposizione, sono solo, solo nel desiderare di andar a prenderci quel cambiamento ad ogni costo, solo nella lotta al marciume di questa città. Completamente solo.
Odio questo posto, odio tutti i suoi abitanti. Sarei disposto a tutto pur di trovare i soldi per trasferirmi via da qui, via da questa pozza di fango sporco abitato dalla feccia della società.
come dice sempre mio padre ci vorrebbe la rivoluzione… mi dice sempre “voi giovani avete in mano il potere in fondo…. ribellatevi!” forse non ha tutti i torti o forse siamo talmente tanto nella merda che anche una cosa del genere non basterebbe a pulire l’immondizia di cui siamo sommersi (in tutti i sensi). emigra ragazzo mio… qui non c’è futuro, hai 20 anni, sei ancora giovane per fare tutto, hai il modno in tasca… fallo tu che puoi e non sentirti in colpa… qui tanto la situazione è irrecuperabile… dicci poi cos’hai deciso… in bocca al lupo!
Anna81: “Mio padre dice che è imminente la rivoluzione”.
Yog, eccitato: “Ah sì, e quando?”.
Anna81: “Quando è seduto in salotto, a volte lo dice”.
yog sai che a volte le tue battute non le capisco? e grave secondo te? 😉
bisognerebbe prima di votare un candidato, valutare quali sono state le sue opere nel tempo e vedere cosa ha fatto per il popolo, e che ideali ha se è uno nuovo, attraverso il suo percorso puoi capire cosa è la cosa giusta che ti interessa, lavoro arte, sanità infrastrutture , poi non so vedi tu , ma tutti dovremmo fare così. Mi spaventano le rivoluzioni , hanno sempre esito incerto e sfociano nella violenza?o ti pare troppo rivoluzionario che questi emeriti mascalzoni finalmente imparino a fare qualcosa per il popolo?magari eliminiamo il poltronismo che è meglio.
Ma no, Anna81, non è gravissimo. Però parlane con il tuo medico.
ok, seguirò il consiglio! 🙂 😀