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Seconda e ultima lettera: depressione e ansia

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Lettera pubblicata il 31 Ottobre 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 61 commenti

Pagine: 1 2 3 4 7

  1. 11
    altea -

    kid. mi rivolgo a te perché ci sei già passato…quindi hai più esperienza di me. inoltre il mio sogno è sempre stato mettermi in proprio. e ci penso ogni giorno. ma non saprei che fare da sola. non riesco ad approcciarla. per questo, penso che la vita mi ci porterà.
    penso che larga parte delle mie insicurezza e frustrazioni, siano dovute a mancanza di maturità. so di non essere veramente matura. il mio comportamento è poco professionale a volte. per esempio arrivo tardi al lavoro. me lo posso permettere (tanto lavoro fino a notte fonda), però ho sempre invidiato chi scatta al primo suono della sveglia.
    mi stupisce molto che tu abbia parlato di fiducia. molto recentemente mi sono accorta, frequentando l’ambiente dei cavalli, che non ho mai saputo cosa fosse la fiducia e la collaborazione. viaggio tra lo scendere in guerra e la depressione. senza mezze misure. scontrarmi con i cavalli mi ha dato una bella svegliata.
    kid…ti è mai successo di riniziare da capo tutte le sante volte? ecco. io faccio così. un po’ di passi e poi autosabotaggio totale. non so perché.
    e poi vivo col terrore di essere una fallita. ho.24 anni e a parte il lavoro che svolgo perché mi viene naturale, non riesco a raggiungere mai niente. o troppo controllo o il caos. come si fa ad essere equilibrati? come si fa ad essere costanti? sento che manca un pezzo. non tanto la motivazione, quanto il punto esatto dove si incrociano i perché.

    catcher, hai ragione. questo senso di colpa che mi porta a dire sempre di sì. me lo devo togliere. lavoro con gente disorganizzata che viene lì x lì con una montagna di problemi da risolvere e 100 obiettivi da raggiungere. e pur di non sentirmi una che non vale niente, per orgoglio, dico “ok.”. mi sono sobbarcata di troppe cose. il lavoro non posso lasciarlo perché ho degli interessi diretti che mi legano a questo. però finché ho lavorato in sordina e lottando apertamente, la mia autonomia ce l’avevo. ora invece, che sono sotto gli occhi di tutti: ansia! peggio che peggio quando hanno un’ottima considerazione di me, persone che non sono dell’azienda. di proposte ne ho ricevute tante ma il punto è che lo spirito aziendale è “tanto non ce la fai”. questo mi ha spinto a dimostrare tanto. ma l’opinione che hanno di me, è di una testa calda. io non sono così. e mi urta parecchio che mi diano x scontata “tanto ce la fai. tanto non ce la fai. tu sogni.” etc. ma saranno fatti miei? io provo. poi pace.se riesco bene.se non riesco amen. non avendo insegnanti provo.

  2. 12
    altea -

    sara. con la mia lettera non ho voluto togliere niente a nessuno. non era mia intenzione. semmai era uno sfogo.
    io mi destreggio tra il lavoro, 2 sport, un corso serale e l’università. e appunto se scrivo uno sfogo, i consigli che ne scaturiscono, possono essere utili a una persona che è giovane e non capisce ancora tutto.
    avrei preferito, anziché punzecchiarmi sui miei limiti, che tu mi consigliassi raccontandomi come fai a gestire tutto e come senti e come fai a tirarti su di morale quando le cose non vanno.
    ma va bene. sarà per la prossima. grazie anche a te x il contributo.

  3. 13
    altea -

    maria grazia…non ci avevo pensato. grazie!!!

    golem…colpita e affondata. e non so come tu sia riuscito a capire così bene la situazione.

    marco. cristina e sara. se la vostra intenzione è rendere squallida una semplice conversazione, siete liberissimi di farlo. non chiedo gentilezza da parte vostra e le critiche sono ben accette. purché diate soluzioni più intelligenti di “ringrazia che un lavoro ce l’hai”. ce l’ho e ho anche 24 anni. braccia forti, le ho. se non ce l’avessi, lo cercherei e se non esistesse, lo inventerei. ma di cosa stiamo parlando? io penso che qui la crisi abbia invaso qualunque opinione. ma ricordatevi che siamo in italia e che fuori dall’italia si campa lo stesso. e sono abbastanza giovane da potermene andare.

  4. 14
    maria grazia -

    altea
    il progetto di mettersi in proprio è molto bello, ed è ammirevole che una ragazza della tua età abbia questa mentalità in un momento in cui tutti tendono a cercare il “posto sicuro” per mettere il culetto “al caldo”. ma per avviare un’ attività bisogna avere le idee chiare ! sai già in che ramo vorresti operare ? c’è una cosa in cui ti senti più portata rispetto ad altre ? e se si, hai valutato le opportunità e i rischi a cui il tuo prodotto o servizio andrebbero incontro nel mercato ? hai esperienza e competenze in quel settore o partiresti da zero ? intendi avviare la tua impresa in Italia o all’ estero ? il tuo investimento iniziale sarebbe in grado di coprire i costi ( ad esempio per gli stipendi di eventuali dipendenti ) per almeno i primi due anni di attività ? sai come si redige un business plan ( piano d’ impresa ) per chiedere e ottenere dei finanziamenti ? questi e TANTI ALTRI QUESITI sono le domande che ti devi porre ( E A CUI DEVI TROVARE DELLE RISPOSTE ) prima di avviare un qualsiasi progetto. e inoltre, aldilà della disponibilità finanziaria e delle competenze tecniche e commerciali relative all’ attività che intendi svolgere, devi essere anche SPIRITUALMENTE ED EMOTIVAMENTE PREPARATA ad affrontare grosse responsabilità e pressioni che vanno ben oltre ciò che stai vivendo adesso nel tuo ambiente di lavoro. Perchè se avere a che fare con i colleghi è dura, avere a che fare con i clienti, gli acquisitori e i fornitori è ancora peggio ! il mio consiglio è quello di lavorare ancora un pò di tempo COME DIPENDENTE E DI CAPIRE A PRIORI come funziona il mondo imprenditoriale, e maturare lo spirito giusto per affrontarlo al meglio. adesso secondo me, spiace dirlo, non avresti gli strumenti ( sopratutto emotivi ) per imbarcarti in questa avventura e sarebbe un sicuro fallimento. dai tempo al tempo, e non lasciarti demotivare da nessuno ! gli altri gongolano se ti vedono affondare, non dargli questa soddisfazione. Pensa a fare bene il tuo lavoro e non preoccuparti troppo dei loro giudizi. Devi imparare a distinguere I BUONI CONSIGLI DALLE CRITICHE TESE A SMONTARTI.
    un abbraccio.

  5. 15
    Antonio -

    @ Altea . Io ti manderei tutte le mattine davanti al collocamento per trovare un lavoro. Allora li si che ti sale l’ansia . Cresci un po’

  6. 16
    Golem -

    Altea, non lo so neanche io. Ma prima di affrontare certe scelte e cambiamenti dovresti cercare di sintonizzati meglio con te stessa. Altrimenti gli errori di mira che si verificheranno, non faranno altro che ” alimentare” quella sfiducia di fondo con la quale stai convivendo. Ciao.

  7. 17
    altea -

    antonio. mi ripeto un’ultima volta e poi non mi ripeto più perché non ho spinta di rispondere a queste facilonerie patetiche.

    agenzie di collocamento: già stata e ho trovato anche svariate proposte ma poi mi sono fermata qui.

    lavoro, soldi e stipendio: non ho mai lavorato per i soldi ma per passione personale. tant’è che prendo lo stipendio ogni tot. mesi, quando lo prendo. non so a quanto ammonti perché non mi interessa il foglio della busta paga tant’è che è la tipa delle risorse umane a dirmi “ti abbiamo fatto lo stipendio, vieni a ritirare l’assegno” o mi ricorda quando non l’ho cambiato. adesso poi che ho iban, me lo mettono giù e basta. straordinari: mai chiesto un centesimo e mai segnato le ore. so che il contratto è per tot. ore e il resto lo considero un piacere.
    e me lo posso permettere perché ho 24 anni. finché ho i soldi vado avanti, quando non ne ho più, aspetto.
    ormai in ufficio mi sono fatta w-end, nottate e festività. senza tediare nessuno.
    senza lamentarmi e facendolo con piacere.

    quindi finitela con questa cultura della crisi e c*zzi e barattoli. con tutto il cuore, mi spiace per chi ha più problemi di me, ma nel mio piccolo, non posso farci niente e limitarmi a risolvere i miei.

    maria grazia…proprio perché ho ambizioni imprenditoriali,ci penso tutti i giorni e ho frequentato corsi di tutti i generi per essere pienamente consapevole. sono anche soddisfatta della rete di professionisti che mi hanno presa in simpatia e che mi aiutano se ho delle domande. inoltre non ho tempo di frequentare l’università ma i rapporti con i docenti, cerco di tenerli aperti (anche quello con i libri) perché bisogna imparare da tutti. anche dai clienti e dai fornitori.
    sono proprio questi ultimi che mi insegnano un sacco di cose e ho scoperto che le persone sono molto disponibili a insegnare. basta chiedere. e prendo appunti 😛

    ti ringrazio tanto per le idee…sarei curiosa di sapere che lavoro fai, ma questo è troppo personale e lo capisco.
    però sarebbe un piacere parlare con te. ne sono convinta. fai conto che è come se avessimo preso un caffè insieme.

    un abbraccio. farò tesoro dei vostri consigli.

  8. 18
    Sara -

    Preciso cara mariagrazia che il ” culetto” al caldo di questi tempi nessuno ce l’ha più . Oggi siamo solo dei numeri e quando non servì più ti lasciano a casa anche noi poveri dipendenti. Mettersi in proprio di questi tempi ?? Solo se perdessi il lavoro . Ora come ora e’ da suicidio quindi il consiglio che ti do mia cara Altea stai dove sei . Non perdiamoci in sogni inutili oggi . Vuoi un consiglio per affrontare una vita caotica ? Non chiedere consigli che tanto ti confondono. Di anni ne ho 34 e tra bambini marito cane palestra amici lavoro ( come tutti qua dentro )non amo chi si lamenta quando non ha motivo.

  9. 19
    maria grazia -

    altea
    io lavoro in proprio, non ho contratti con nessuna azienda; nello specifico in questi giorni sono intenta a sviluppare un’ applicazione per uno studio dentistico della mia zona ( sono ANCHE grafica e sviluppatrice web, e mi intendo di programmazione ), e inoltre mi occupo di web marketing. Ma il mio progetto più ambizioso ( ed anche il principale ) è quello di avviare un’ attività di produzione e distribuzione alimentare. Mi sarebbe piaciuto rimanere a lavorare e avviare la mia impresa qui in Italia, ma le condizioni congiunturali, i nostri governi e le leggi fiscali che ci sono qui non mi permettono assolutamente di realizzare con successo il mio progetto in patria. e così sarò costretta ad emigrare, come tanti altri che hanno scelto di seguire la mia stessa strada professionale. secondo me le modalità e lo spirito con cui ti stai accostando a quello che intendi fare sono molto “azzeccati”, e ti daranno senza dubbio ottimi risultati nel lungo periodo. Devi essere fiduciosa e consapevole delle tue capacità, e al tempo stesso non devi mai dimenticare che CI SARA’ SEMPRE QUALCOSA DA IMPARARE FINO ALLA FINE DEI TUOI GIORNI. Non sottovalutare l’ importanza di crearti una fitta rete di supporti, agganci e collaborazioni, sia dentro che fuori dal tuo ambiente lavorativo. e ogni tanto “stacca”, anche solo “mentalmente”, che la vita NON E’ SOLO LAVORO. Ti ringrazio per i tuoi gentilissimi apprezzamenti. per quanto riguarda il caffè, a me piace il mocaccino, a te ? 🙂
    in bocca al lupo !

  10. 20
    Andrea -

    Altea. Ci risiamo . La solita che ricerca consigli e poi si incavola se fioccano commenti che non la soddisfano . Questo e’ un forum libero e devi comunque accettare tutti i pareri . Sarà poi a te scegliere quelli che ti sembrano più costruttivi . Non sei matura e si evince da quello che scrivi . E smettila con questa storia dei 24 anni e quindi hai l’alibi di non essere ancora equilibrata . Io ho una figlia poco più grande di te ma il mondo se lo mangia con entusiasmo . Pensa quando avrai una famiglia . Che farai ti butti giù da un ponte ( ovviamente in senso ironico). Io ti consiglio a questo punto visto che cerchi consigli e sei in crisi di andare da un medico .

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