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Lettera a mio padre

Caro papà,
ti sei spento il 29 maggio 2010 alle ore 10, 00, sei morto solo, in un letto di ospedale ed in quel momento nessuno di noi era accanto a te… siamo stati giorno e notte in ospedale, ma quando morivi nessuno ti teneva la mano.
Hai sofferto per sei mesi, ti sei consumato come una candela, si vedevano solo le ossa e gli occhi… mio Dio i tuoi occhi… li porterò con me sino alla fine dei miei giorni.
Mi manchi, mi manca ogni cosa di te, il tuo sorriso, la tua voce, la tua allegria, il tuo coraggio, la tua dignità, mi mancano anche i tuoi difetti, vorrei tornare indietro per dirti tutto il bene che ti ho voluto e che ti voglio, perdonarmi papà se a volte non ci siamo capiti, se involontariamente ho alzato dei muri, se sono stata scostante e poco affettuosa… ho bisogno di te, perché sei andato via?
Dentro di me il gelo e il vuoto, ma devo andare avanti, perché ho una figlia, un marito e non posso lasciarmi andare alla disperazione.
Non sono sicura che ci sia qualcosa dopo la morte, ma voglio crederci, perché vorrei tanto incontrarti ancora…

bardina

Lettera pubblicata il 8 Giugno 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Roberta -

    Ho perso mio padre cinque anni fà ma è come fosse un’ora…il dolore rimane fresco,a volte insopportabile,a volte lo è un pò meno ma non ti abbandona mai…vado al cimitero tutte le settimane e piango tutte le volte…anche mio padre era un grande uomo ed è proprio per questo che fà più male….un abbraccio forte forte.

  2. 2
    Davide -

    Mi prende un ansia impressionante a pensare che possa perdere mio padre (o mia madre)…hai tutta la mia comprensione…

    Davide

  3. 3
    The Dreamer -

    Cara Bardina,
    non so se riesci a credermi o no ma ho le lacrime incastrate negli occhi, non vogliono scendere.

    Sai, sono figlia unica e ribelle e purtroppo, se il ciclo naturale vorrà che io sopravviva ai miei genitori, non potrò condividere con un fratello e una sorella questo grande dolore.
    Oggi non sono capace di esternare i miei sentimenti nei loro confronti, anche perchè non so come ma me ne vergogno, non ci riesco, so che sono sensibili ma con me hanno indossato la maschera della durezza e io mi sono passivamente “adattata”.
    Ormai per me è finito il periodo dell’adolescenza, quando si litigava, io mi impuntavo a dire “no”, soffrivo di vortici emotivi davvero impalpabili, irracontabili, anche se nei loro riguardi è come se lo stessi protraendo, incapace di trovare un’alternativa al menage superficiale che ci circonda.
    E’ come se io fossi cresciuta troppo in fretta, e loro mi avessere lasciata alle mie cose, forse pensando di non essere capaci di aiutarmi, forse troppo immersi nelle loro cose.

    Però c’è una cosa di cui sono consapevole: nonostante tutt’oggi non abbiamo un rapporto molto legato a livello di esternazione, sono sicurissima che il giorno in cui perderò uno dei due soffrirò come poche volte in vita mia, perchè voglio loro un bene che non so nè spiegare nè manifestare, più forte di confidenze mancate, di finta indifferenza.. il solo pensiero di perdere uno di loro o il mio ragazzo mi fa stare male per giornate intere.

    Non ho provato quello che stai provando tu, però di tutto cuore ti dico che non so se ti posso capire, ma credo almeno un pò di riuscirci, e ti sono vicina nel tuo grande senso di vuoto.

    Non sono pure frasi di circostanza, lo dico con il cuore in mano.

    Ciao,un abbraccio.

  4. 4
    bardina -

    Roberta,
    ti ringrazio per le tue parole e ti auguro tanta serenità
    Un abbraccio grandissimo
    Bardina

  5. 5
    bardina -

    Davide,
    non avere paura di perdere i tuoi genitori, cerca invece, ora che sono in vita, di amarli e ripsettarli e soprattutto di dirgli quanto li ami e quanto siano importani per te.
    Digli tutto quello che hai dentro, raccontagli cosa ti passa per la mente, falli partecipare alle tue gioie e ai tuoi dolori…
    Ti abbraccio
    Bardina

  6. 6
    Davide -

    Bardina,
    invece di consigliare te, alla fine sei tu che l’hai fatto con me…le grandi persone si vedono anche da queste cose…

    Ti auguro che tu possa acquisire di nuovo la serenità e la gioia di vivere…

  7. 7
    baby -

    ciao bardina,bhè non ti nego che leggendo la tua lettera..mi sono venuti gli occhi lucidi un magone al cuore..e tanta tristezza..nel leggere la tua lettera mi sono rivista un pò io meno di un anno fà..quando anche io in preda alla disperazione ho scritto una mia lettera qui..io fortunatamente i genitori li ho ancora entrambi vivi..con mio padre non sono mai andata daccordo.la pensiamo diversamente su tutto e sin da piccola ho alzato i muri della mia indifferenza verso lui,al contrario di mia madre che amo con tutta me stessa..e al solo pensiero di perdela mi angoscia e a volte piango pensando a queste cose…
    so però in parte cosa provi anche se di questo tuo dolore io ne ho provato solo un pezzettino..ho visto andare via tante persone meravigliose..tra queste mio nonno e il suocero di mia sorella.persone davvero meravigliose..a volte me li immagino lassù troppo impegnati a far qualcosa..
    sono sicura che anche tuo padre da lassù ti ama ti guida e ti protegge..ho cominciato a pensarla così quando mio nonno mi ha lasciata.ho cominciato a credere che anche io avessi un angelo custode.è lui che mi sta vicino nei momenti bui e mi tiene la mano..e a lui che mi affido ogni notte prima di addormentarmi..
    anche se virtualmente ti abbraccio e non arrenderti fallo per tua figlia e tuo marito loro hanno bisogno di te..oggi domani e sempre..
    scusami se mi sono prolungata
    ancora un abbraccio
    ciao

  8. 8
    MARCELLO (cico) -

    ….E’ veramente grande l’amore dei figli, ma penso che avere una figlia sia la cosa più bella del mondo. Quando sarà il mio momento sono sicuro che avrò tutto l’amore che un padre possa desiderare. Mia figlia a soli nove anni ha dentro di se un grande amore, e io le stò già spiegando che non bisogna darsi unicamente ai genitori quando si ha una famiglia e dei figli.
    La vita va avanti e il modo migliore per farli stare bene avunque si vada dopo la vita è proprio questo : andare avanti…

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