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Le ferite dell’anima

Una riflessione. Hanno diversi nomi ma sono tutte guaribili: mancanza di amore, mancanza di autostima, abbandono, invidia, gelosia, e molte altre. Io penso che parte del nostro percorso di vita consiste nel guarirle. A forza di sanguinare, esse saranno sempre più evidenti, e ad un certo punto, probabilmente quando il dolore sarà intollerabile, le “vedremo”. Nel momento, spesso doloroso, in cui prendiamo coscienza del fatto che le persone che ci hanno fatto soffrire non hanno fatto altro che stuzzicare una piaga già esistente, la nostra vita cambia, e inizia il processo di guarigione, una strada meravigliosa, anche se talvolta difficile, che porta alla pace. Quando qualcuno ci fa del male, noi soffriamo, e spesso il dolore che proviamo è talmente forte che non possiamo gestirlo. Abbiamo bisogno di farlo uscire, per evitare che ci tormenti. Quando il dolore esce da noi, assume le forme di rabbia, odio, rancore, vendetta, fastidio. Questi sentimenti distruttivi vengono spesso percepiti come le uniche armi di difesa contro i nostri aggressori. Quante volte sentiamo dire con rabbia “dopo tutto quello che mi ha fatto, sto bene solo se non lo vedo! Guarda come sto male, e tutto per colpa sua o, peggio, per colpa mia. Mi ha rovinato la vita, che possa provare sulla sua pelle quello che sto passando io per causa sua!”. Proiettiamo all’esterno i nostri sentimenti negativi perché non ne sopportiamo il peso, e ci sembra che questo ci dia sollievo. Invece, chi ha provato odio nei confronti di qualcuno (anche per chi gli ha inflitto le più atroci sofferenze), sa che questo gli ha portato molta amarezza, tanta rabbia, e lo ha allontanato dalla pace. La pace non nasce dalla vendetta o dal vedere riconosciute le proprie ragioni, queste sono piccole soddisfazioni che durano poco, e che hanno un prezzo altissimo: dire addio per sempre alla serenità. Finchè c’è rabbia c’è ancora legame. Allora dico, la pace nasce solo dal lasciare andare ogni nostro conflitto, ed è raggiungibile tramite il perdono e l’indifferenza. Alla lunga tutto ciò paga.

Kekko

PS – Un ringraziamento speciale ad ELECINA che mi ha ispirato questo POST 🙂

Lettera pubblicata il 2 Luglio 2008. L'autore ha condiviso 31 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    guerriero -

    indifferenza si perdono no, essere indifferenti nn significa perdonare.

  2. 2
    Monk -

    Non sempre si esplode. A volte si implode.

  3. 3
    elecina -

    Caro Kekko..che onore aver addirittura ispirato un post!!
    Io non ho bisogno di perdonare nessuno, perche`nessuno ha chiesto perdono. Non ho bisogno di esplodere perche`sono gia`esplosa troppe volte.
    L`ho fatto soffrire molto in passato e non penso che mi abbia rovinato la vita. Il senso di colpa mi attanaglia per gli errori che ho commesso, ma e`ora di liberarmene. Non riesco ad odiarlo, anche se sarebbe tutto molto piu`semplice. Devo accettare il male che ha voluto arrecarmi, per quanto lasci tracce indelebili sulla mia pelle.
    Ultimamente sento assenza di aggressivita`e di rabbia in me, solo una gran voglia di piangere. Oggi vorrei solo vederlo per dirgli che l`ho sempre amato e lo amo ancora e non per lanciargli un piatto addosso. Questo lui non lo sa e forse`non lo sapra`mai…

  4. 4
    elecina -

    Monk, molto pericoloso implodere, anche perche`il partner non riesce a capire la reale entita`dei problemi e quindi tende a sottovalutare la gravita`della situazione, che degenera.

    Guerriero, forse un giorno il perdono arrivera`da solo, magari ti cogliera`di sorpresa, perche`mai ti saresti aspettato che arrivasse, eppure…

  5. 5
    guerriero -

    elecina, più che perdonare me ne fotterò più di adesso, le persone vanno trattate per come meritano, il disprezzo ed il disgusto rimane sempre, ed è giusto così per chi lo merita.
    Il perdono la stima ed il rispetto, siano dati a chi ti dimostra di volerlo e meritarlo, gli altri vadano aff…

  6. 6
    Monk -

    @elecina: e chi parla di implosione con il partner? Parlo nella vita in generale.

    @guerriero: gente che merita? ahahah Non ci credo più. Veramente. La mia implosione è diventata un’esplosione. Permettete un bello sfogo? Sì? Posso? Grazie, tanto lo faccio lo stesso.

    Sono diventato un perfetto stronzo, da oggi 3 luglio 2008. Lo so fare benissimo, non vi preoccupate, non devo imparare niente: è solo che non l’ho mai voluto fare.

    All’angioletto che era premuroso con tutti quelli che riteneva meritevoli, dolce con tutti (i supposti meritevoli), che aveva sempre una parola con tutti (i predetti meritevoli), che era sincero con tutti (sempre con loro, i cosiddetti meritevoli), i meritevoli gli hanno voluto strappare le ali, gli hanno sputato addosso, lo hanno continuato a ferire, nonostante sapessero che, dentro, si porta la sua gran bella cicatrice, anche se non sanguina più perché è forte ed ha reagito (9 anni con una persona, il primo amore, non sono 6 mesi, lo capirebbe anche un bambino che è comunque una bella cicatrice).

    E tutto ciò, nonostante l’angioletto di cicatrici dentro ne avesse tante altre, delle quali non è mai fottuto un kaiser a nessuno, e che s’è dovuto curare da solo, quando erano ferite ben aperte.

    Beh, hanno voluto tutti strappare le ali, continuando prima a spiumarle poi ad assalirle? E’ stato divertente? Applausi. Bravi, bel lavoro, complimenti. L’angelo non c’è più. Quindi, carissimi (anche se dovrei dire di più “carissime”, mi dispiace, care donne, ma è così… e c’erano in mezzo pure persone che si dolevano della mediocrità odierna dei maschi e mi rappresentavano quale una rarità per davvero), da oggi vi conviene correre, perché l’ex-angelo è… ex appunto, e non avrà più una parola per nessuno, non sarà più dolce né premuroso. Non fa più distinzione tra meritevoli e non: siete tutti (di più, scusate ancora: tutte) uguali. All’angelo l’avete svuotato, l’avete spogliato di quelle che erano le sue ali. Adesso, fatevi un favore. Correte: lontano e forte da me, prima che inizi la caccia. Perché adesso non ne ho più per nessuno. Nessuno!

    Adesso, signori (di più, e meglio: signore!), date, e NON vi sarà dato. Perché quando ho dato (e ho dato tantissimo, Dio me ne è testimone… anzi troppo, perché ho fatto anche qualche pazzia che un comune mortale non si sarebbe mai sognato di fare), fino a ieri, non ho ricevuto niente (e non chiedevo chissà che… solo sincerità e un minimo di “bene”, anche di amicizia!). Tranne lo strappo delle ali ed i soliti calci nel culo. Grazie. Scende il sipario. Adieu. L’attore scende dal palco e mo’ la commedia recitatevela da soli (meglio, nel mio caso: da sole!).

    Grazie per lo sfogo. Mi sento veramente…. triste e molto molto ferito, ma anche incazzato nero.

  7. 7
    kekkoufo5 -

    Monk non fare così. Certo molte donne in questo sito scrivono con il coltello tra i denti ma vedi come mi hanno attaccato in altri posto ed io ho sempre risposto mantenedo un criterio di civiltà. Occorre andare oltre l’importante e recipire tutto anche quello che sai non essere vero. Tanto alla fine le somme della tua vita le tiri sempre e solo tu.

    Sorridi MONK

  8. 8
    Monk -

    Kekkoufo5: il mio post non riguarda mica Lettere al Direttore e la gente qui. Riguarda la vita reale, kekko!

  9. 9
    Monk -

    In effetti, rileggendolo, era facile equivocarlo… ma è rivolto ad un “voi” della gente che conosco e ho conosciuto ultimamente nella vita reale, mica di quella con cui parlo su Lettere, con la quale me so’ sempre trovato bene (beh, tranne qualche raro caso….), anche se virtualmente.

  10. 10
    elecina -

    Kekko, se scriviamo con il coltello tra i denti e`perche`siamo state molto ferite, non perche`vogliamo fare le str…in modo gratuito (anche se ci puo`essere qualche eccezione).

    Monk, ti capisco benissimo e non posso contraddirti. L`amarezza, la rabbia, la disillusione sono sentimenti reali per te adesso e li devi vivere fino in fondo. Non servirebbe a nulla, come ho fatto in altri post, dirti che non siamo tutte uguali, che ti devi fidare, che gli uomini possono essere anche peggio etc.
    Ti posso solo dire che stai scoprendo una nuova parte di te. Arrivera`il momento in cui sentirai di voler dare ancora e forse riceverai quello che meriti. Vorrei toccare con un abbraccio le tue alucce spezzate. Un perfetto stronzo non lo sarai mai, ad ogni modo. Stronzi si nasce.

    Guerriero, non posso che concordare. Chi vorrebbe dare perdono, stima e rispetto a chi non lo merita? Nel momento in cui ti sei fidato, la persona che avevi davanti sembrava meritevole. Non sempre si e`lungimiranti a tal punto da capire tempo prima la fregatura in agguato. Si da`senza remore e senza condizioni. E`giusto, nel tuo caso, non perdonare e provare disgusto. Mi sembra un sentimento ponderato il tuo, quindi assai credibile.

    A me spaventa molto l`idea di diventare cinica, ammesso che oognuno ha la facolta`di essere come meglio crede. Ho timore di diventare come il mio ex mi ha sempre implicitamente accusato di essere…proprio lui che mentre io sto male come un cane, mi ha gia`messo via, negli scatoloni, in mezzo alle stoviglie.

    Da oggi Eleonora diventa un angelo, al contrario di Monk. Andro`in giro ad aiutare le vecchiette ad attraversare la strada, regalero`abbracci, faro`la crocerossina, basta, voglio l`emancipazione spirituale!! Voglio candidarmi al Nobel per la Pace. Ma per lui rimarro`sempre la solita isterica, mentre il mio cuore esplode d`amore. A volte faccio la spavalda per trattenere le lacrime. Gli dicevo di tenere i piedi per terra perche`avevo paura che tutto finisse. Lo mettevo alla prova perche`il suo amore mi sembrava falsamente perfetto. Scatenavo la sua rabbia perche`non aveva reazioni. Questa grande stronza lo amava davvero, ma evidentemente bisogna essere attori per essere creduti. Se si e`se stessi e si mostrano i propri punti deboli, si perde la partita.

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