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Lavoro e preoccupante esaurimento, chiedo consigli

Questo sfogo contiene anche una richiesta di consigli, perché sinceramente non so più cosa fare. Lavoro a tempo determinato in ospedale, contratto in scadenza ad aprile, primi due giudizi positivi…
Il mio ambiente lavorativo dire che è un inferno è dire poco. Sono una madre di famiglia numerosa, e ho anche un bambino handicappato al 100%. per tale motivo usufruisco dei congedi stabiliti dalla legge. Non sarei nemmeno obbligata a fare le notti, per legge, ma quando capita le faccio, per accordi precedenti con la coordinatrice. Non ho preso un solo giorno di ferie da quando ho iniziato a lavorare (4 mesi) e nonostante tutto il problema dei congedi viene frequentemente rimarcato. Ultimamente poi, il tentativo di mettermi in cattiva luce è sempre in agguato. Sono frequenti le telefonate a casa anche quando sono di riposo, per rimarcare determinati errori (che ultimamente, dato il mio stato psicologico, si stanno amplificando, in quanto non lavoro tranquilla, addirittura mentre vado al lavoro non riesco a respirare e gli attacchi di panico, che tempo fa avevo brillantemente superato, sono amplificati) , e ultimamente dopo che ho mandato malattia per tre giorni (idronefrosi di grado IV da stenosi del giunto pieloureterale, sto rischiando di perdere un rene) è stato detto che non sono andata al lavoro perché non avevo voglia. Tutto ciò mi preoccupa perché sta limitando grandemente la mia vita familiare, e la mia serenità. Sono sempre stata una donna molto forte ma stavolta non riesco proprio ad uscirne. Il problema è che prossimamente dovrei accendere un mutuo e se non risultassi lavoratrice potrei avere dei problemi. Secondo voi, se mandassi malattia fino alla data del rinnovo del contratto, o frequentemente, per effettivo esaurimento nervoso (non avrei bisogno di simulare, perché è la verità) rischierei di non essere rinnovata? o il giudizio finale non potrebbe essere motivato dalle malattie? nello stesso tempo, se alternativamente mandassi la legge 42 (per seguire mio figlio, che ha ultimamente molto bisogno) fino a fine contratto e rinnovo, potrei avere lo stesso problema? ho bisogno di figurare lavoratrice ma non posso continuare a far del male a me stessa e ai miei figli. Sono su questo sito per caso e non so perché sto scrivendo, so soltanto che non credevo si potesse stare in uno schifo del genere…

Lettera pubblicata il 20 Febbraio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Mau -

    Ciao, buongiorno.
    Ho notato che questa tua lettera è rimasta senza alcun commento.
    In effetti anche io non scrivo per rispondere alle tue domande, in quanto sono troppo ‘tecniche’ e non sono in grado di fornirti adeguate informazioni.
    Ti scrivo perchè mi è sembrato di ‘leggere tra le righe’ della tua lettera un desiderio di dialogo, di amicizia, di comprensione.
    Tu dici di essere una donna forte, e io ti credo. E se tu non lo avessi scritto lo avrei pensato comunque.
    Essere mamma di due o tre bambini, ed avere anche uno di essi portatore di handicap, non deve essre certamente facile. Solo una persona dal carattere straordinario può gestire una situazione così impegnativa.
    Se poi a questo si deve aggiungere un lavoro pesante, con gravosi turni giornalieri, penso che essere ” un po’ ” esaurita è il minimo che possa capitare.
    Tuo marito ? Anche lui impegnatissimo immagino. Non deve essere facile.
    Dicevi del mutuo, quindi immagino vuoi acquistare una casa.
    Si certo..non avere una corretta e robusta documentazione del reddito non facilita certamente le cose.
    Che dirti.
    Spero che tu possa trovare soluzione a ogni cosa e che soprattutto il tuo lavoro abbia uno sbocco positivo e stabile, e che di conseguenza possa vivere in maniera più serena questo tuo comunque gravoso impegno di vita.
    Se vorrai potrai contare su di me come amico ‘di penna’, ed eventualmente scambiarci mail con cordialità ed amicizia.
    Al momento ti invio gli auguri più sentiti.

    Mau.

  2. 2
    Claudia -

    Salve!!! Come va?
    Sono d’accordo con Mau. I tuoi dubbi sono “tecniche” e purtroppo non
    penso che qui sarebbe il posto migliore, magari puoi anche trovare
    qualcuno che possa consigliarti ad un modo corretto, xrò nel mio punto
    di vista sarebbe meglio che tu cercassi dei consigli da un sindacato
    che sarebbe il più corretto. la cgil è il posto migliore. Sono sicura.
    loro sono bravissimi.Dai una occhiata nel sito e trova la Cgil più
    vicina da te. http://www.cgil.it/
    La tua situazioni è delicata e tu non dovresti aspettare finire il
    tuo contratto per chiedere aiuto e consigli. Ti consiglio di cercare
    subito un sindacato. Loro sono a posto per risolvere situazioni che
    noi non siamo in grado da risolverle.Scusami il tuo problema non può
    essere consigliato da un forum. Capisco il tuo dolore , ma qui
    scambieresti solo idea e tu hai bisogno di prendere decisioni subito.
    Un abbraccio

  3. 3
    carmine -

    Buonasera, chi vi scrive e il segretario provinciale di Novara e Varese della Fismic ( sindacato autonomo ). Dopo aver letto quanto da voi scritto , oggi e impensabile reagire in modo volontario avendo una situazione famigliare non delle migliori . Cara mamma , il consiglio che posso dare e proprio quello consigliato dalla persona che mi ha preceduto nel messaggio. recati direttamente al suo sindacato e fai rispettare la legge 104 , e un tuo diritto e l’azienda per nessun motivo al mondo puo negartela.

    dopo questo mio piccolo e dico solo piccolo consiglio ti auguro di risolvere il problema nel minor tempo possibile, se tutto questo non dovesse succedere contattami pure al 327.3295087, io stesso mi impegnero per esaudire i tuoi dubbi.

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