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Lasciati da un anno. Continuo la mia vita ma mi manca

Salve a tutti. Vorrei avere la vostra opinione in merito alla mia situazione. Ho 24 anni. Sono un bel ragazzo, lo dico per far capire che il problema non è la scarsa considerazione da parte del gentil sesso. Dopo una storia di tre anni, intensa, bellissima e fatta finalmente di sincerità e tenerezza, ci siamo lasciati. Non perché ci fossero altri incomodi, nè per una situazione di particolare attrito. Semplicemente perché guardandoci negli occhi, con serenità, ci siamo detti che le cose non erano più come prima. E considerando la nostra giovane età, io 24 lei 23, non era il momento di accontentarsi. Se eravamo stati tanto felici insieme, era nostro dovere tentare di esserlo nuovamente. Nessuna lite, nessuno scontro. Lacrime, quelle si, tante.
Le mie responsabilità erano evidenti. Mi ero adagiato, ero ingrassato ed impigrito. Da quel momento passano 3 mesi, per me di relativa tranquillità, stringo i denti, ricomincio a vivere. Un giorno la incontro per strada, lei è bellissima, come sempre. Ci salutiamo ci abbracciamo e poi via. Da quel momento non me la levo più dalla testa. Mi sono rifatto vivo pesantemente creando, ovviamente, l’effetto contrario a quello sperato. “Mi sto vedendo con un altro, ci voglio provare, sei la persona migliore che conosca ma ora è così”. Passano 9 mesi in cui io la lascio stare tranne qualche segnale, sporadico e discreto. Un messaggio una volta ogni due mesi, un regalo, un pensiero, solo per dire “esisto”. Piano piano lei inizia a rispondermi, ci parliamo anche un paio di volte al telefono. Rifiuta di vedermi. Sempre. Nel mentre io mi rimetto a posto con il fisico, comincio a fare un po’ di strada nel lavoro, curo le mie cose con più zelo. Ed eccoci che arriviamo a tre settimane fa. Le mando un sms con un commento inerente il suo paese di origine, violentemente balzato alle cronache nazionali per ragione che ora non ci interessano. Lei mi risponde ed anzi, inaspettatamente, mi chiede di vederci. Usciamo di sabato sera, appena la vedo, per istinto e per abbattere il reciproco imbarazzo, la abbraccio con tutto il calore che posso, così stretta da non lasciare spazio per i sentimenti. Lei non ricambia, anzi è immobile. Inizialmente è riluttante ad una cena “troppo impegnativa”.. poi me lo propone lei. Andiamo a cena, parliamo tanto. Lei è bella come il sole, è bella come solo le donne sanno essere quando vogliono. Per la prima parte della serata, ho la netta sensazione che metta le mani avanti. Accenna al suo ragazzo di ora (come suona male!) poi mi dice che è felice, che è un ottimo momento. Mi riporta un oggetto mio che le era rimasto a casa… Io cerco di rimanere calmo, non mi faccio innervosire, maschero la gelosia come posso. Non indago, non faccio domande, lascio parlare lei. Dopo cena le propongo di andare a bere qualcosa, lo faccio senza troppa speranza. Lei accetta, con mio enorme stupore “andiamo in un posto vicino però, non voglio salire nella tua macchina”. Per farla breve, finiamo la serata tardi, dopo le 2 di notte. La riaccompagno alla sua macchina con la mia. Ci salutiamo, la abbraccio di nuovo, questa volta ricambia. Vuole che le lasci il manoscritto del mio ultimo lavoro, poi mi farà sapere cosa ne pensa. Mi riporta il mio oggetto ma ne accetta di fatto un altro, quasi per continuare a mantenere ponti, seppure labili.
Sparisce di nuovo. Non si fa viva, non so niente. Io non insisto. Dopo 2 settimane dall’incontro le mando un sms con un richiamo ad una scommessa fatta nel corso della serata, lei mi scrive che la scommessa l’ ha vinta lei (in tono scherzoso). Che mi stava proprio per chiamare, che il mio scritto lo ha letto la sera stessa, tutto d’un fiato e che per il giudizio bhè, lei è ovviamente di parte. TUTTO QUI? si risolve tutto in un sms? Le rispondo dicendole che aspetto sue nuove e di non cantar vittoria perché avrei trovato un modo per vincere io la scommessa. Non mi risponde, non si fa più viva… ed eccomi qui.
Mi manca molto, non riesco a capire bene questi suoi colpi di coda ed atteggiamenti troppo diversi per seguire una linea a me comprensibile. Non so che fare. Non so se tentare di nuovo prepotentemente, se stringere i denti e lasciar fare a lei o se magari ritornare a farmi sentire una volta ogni tanto. Solo per non farmi dimenticare e poi lasciare fare al tempo. Se deve essere sarà. Quello che so è che mi manca, moltissimo. Che se ha avuto un senso uscire puliti dalla nostra relazione è un peccato perdersi così. Vanno bene le altre, i passatempi, i tentativi. Ma nessuna è lei. Grazie mille per gli eventuali consigli.

Lettera pubblicata il 1 Dicembre 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    EL -

    Ciao Virgo85,
    mi sono ritrovata a leggere i due post che hai pubblicato su questo sito “quasi” per caso. In comune abbiamo il dolore di aver perso qualcuno con cui abbiamo passato degli anni bellissimi. Ho riconosciuto molti dei miei sentimenti nei tuoi, ma allo stesso tempo vedo la tua situazione dall’esterno e quindi con un po’ più di razionalità.

    Il primo consiglio che mi sento di darti è di guardare avanti e, fidati, so’ mooolto bene quanto è difficile. Però bisogna essere forti. Leggere delle esperienze altrui (uomini o donne che siano) e del loro dolore, così simile al tuo, non ti fa riflettere?
    Io credo che dovresti fermarti un attimo. Io so’ bene che significa “nessuna è lei”, perché anche per me (che come dici di te stesso: “sono un/a bello/a ragazzo/a”) 1000 corteggiatori non valgono lui, però guarda: quante persone ci sono che come te sanno amare? Abbi fiducia e sii ottimista, perché solo se guardi avanti potrei trovare di nuovo l’amore.

    Non chiamarla più, per due ragioni (e te lo dico per esperienza personale): per te stesso, per dimenticare e ritrovare il tuo equilibrio; per il nuovo amore che un giorno incontrerai, perché quando amerai di nuovo la tua precedente storia sarà solo un ricordo e un motivo di gelosia per la persona che amerai, non allo stesso modo, ma sicuramente con molta più maturità e profondità.

    A me è piaciuta molto una cosa scritta da Paulo Coelho, spero sia per te una fonte di riflessione come lo è stata per me:
    “L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. E’ necessario ricercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare …ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza”.

  2. 2
    magirama -

    Ciao. Dalle mie parti esiste un detto che recita: “chi è causa del proprio mal, pianga sè stesso”. A parte il fatto che io ritengo questioni come il lasciarsi andare, l’ingrassare e l’andare male nel lavoro come svincolate rispetto alle relazioni sentimentali, uno può stare male in amore e avere di questi problemi, ci sta, l’opposto invece lo vedo come un puro senso di pigrizia. Non è mica per forza detto che tutto debba essere necessariamente “bello”, insomma, non si giudica un libro dalla copertina. Tu soffri e stai male perchè la storia è finita per ragioni che tu non vuoi accettare, altro che pancetta e pigrizia, lei si è rifatta una vita e aspetta che inizi ad annoiarsi di nuovo poi ti consolerai col tuo nuovo tirimpettaio. Io penso, e domando scusa se appaio come maschilista, che le donne “belle”, “belle come solo le donne sanno essere”, giusto per usare parole tue, spesso vedono nella monotonia della coppia problemi insormontabili, questo perchè non hanno ben capito che nella vita si invecchia e che i valori vanno mantenuti nel tempo. Va comunque detto che siete giovani, è vero.
    Tu stai male perchè la rivorresti, vorresti che lei facesse quel gesto, quel passo fatidico, che alla fine non fa. Per questo ti dico che se stai male, la colpa è anche tua, lasciala perdere se non ti vuole come la vorresti tu, fai tu l’egoista per una volta, cerca di volerti più bene. Anche perchè c’è un altro detto che recita: “errare è umano, perseverare è diabolico”.
    Non puoi restare lì impalato tutta la vita ad aspettare che lei ritorni o che si faccia i comodi suoi, vivi, prova a rifarti una vita, io capisco che puoi amarla ancora e che la sua bellezza ti affascini, ma di questo passo ti stai solo facendo del male.
    Non voglio sembrare maschilista e nemmeno rimproverarti. Datti una scossa, comunque.
    Un abbraccio.

  3. 3
    andy -

    grazie per avermi detto pari pari quello che ha fatto la mia ex con me.

    ovviamente in questo caso io non recito il tuo attuale ruolo.
    anzi.
    io ero il poveraccio che sta con lei mentre tu fai l’avvoltoio.
    ed ovviamente in questa situazione e, come SEMPRE, lei è l’UNICA che gode (delle attenzioni di entrambi), prende ciò che vuole da tutti e vive bene alla faccia vostra.

    mi raccomando tu insisti eh..
    così poi mentre starà con te, ritornerà con quell’altro.
    poi vi lascia entrambi, poi ricomincia con un altro ancora e tutti a correre dietro a questa.

    a me non capita ovviamente, perchè non torno per nessuna.
    come fate voi.
    ma capisco che avere le palle, non è cosa per questi tempi di viltà.
    ed è per questo che le donne comandano e le coppie si sfasciano, favorendo solo loro.
    grazie a voi.

    riflettici su caro.
    ciao

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