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La solitudine

di

Ciao a tutti,
dopo aver visto che non sono l’unico ragazzo di 20 anni solo, ho deciso di scrivere anch’io la mia storia. Per sfogarmi. Per buttare fuori tutta la rabbia, la tristezza, la delusione che ho dentro di me. Mi sento solo, forse non lo sono, forse sì. Non lo so neanch’io. Sono stato fidanzato per 2 anni e mi sono lasciato da 4-5 mesi ormai, non in modo brutale, senza tragedie greche, ci sentiamo ancora. Ma la mia delusione e la mia tristezza non si devono a questo. I miei amici, la mia compagnia ormai non c’è più, finito il liceo tutti hanno scelto università diverse in città diverse. Per un po’ ci siamo visti i fine settimana, ma poi capita che week end non si esca, poi un altro e poi un altro ancora.. e tu rimani fregato. Ho tanti altri amici, con cui magari esco una sera perché ci siamo sentiti in settimana, però la settimana dopo stop, non si fanno sentire. E io, timido come sono, non chiamo, non mi faccio sentire, non chiedo cosa facciano, per paura di apparire come lo sfigato senza amici che si accolla agli altri. Ecco, è la timidezza il mio vero grande problema. Non riesco ad approcciare per primo, non ce la faccio. Aspetto e spero che siano gli altri a venire da me, ma ormai ho capito che nessuno ti regala niente e che nessuno si prenderà cura di te. Siamo soli al mondo, ognuno in balia di se stesso. Non voglio che mi immaginiate come il classico ragazzo sfigatello che si vedono nei film, sono un ragazzo all’apparenza normalissimo, di bell’aspetto, ma molto timido, introverso, sensibile. A parte il calcio non ho grandi passioni, mi piace la politica e la storia, ma a 20 sono argomenti troppo da grandi, che non ti fanno altro che allontanare dalle persone. Argomenti troppo pesanti, troppo profondi. All’università, a Milano, ho conosciuto tante persone, tanti amici, con cui esco quando sono là, ma nei fine settimana, in estate, ognuno è a casa propria e io mi accorgo di quanto sono solo, di quanto sprechi le mie giornate a non fare nulla, di quanto sprechi le mie serate. E mi fa rabbia vedere altri ragazzi della mia età, ignoranti, privi di valori, il cui unico obiettivo è sco.... ubriacarsi drogarsi, essere felici. Vorrei esserlo anch’io, vorrei riuscire a slegarmi dalla mia pigrizia, dalla mia timidezza e riuscire a divertirmi, ad essere spensierato come un ragazzo di 20 anni avrebbe il diritto (e il dovere) di fare.

Lettera pubblicata il 31 Luglio 2010. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Matteo -

    caro Whyme,

    capisco benissimo a cosa ti riferisci….Anche io mi trovo nella tua stessa situazione, anche se in modo diverso…Io ho 24 anni e alla tua età anche io ero molto timido, ma poi grazie al mio lavoro, sono diventato più spigliato e non ho probelmi a conoscere sempre gente nuova…Il mio problema è un’ altro..Al giorno d’oggi trovare persone degne di nota, è molto ma molto difficile..Come dici tu i ragazzi di oggi pensano solo a ubriacarsi, a drogarsi a cercare tutte le sere ragazze per portarsele a letto…Ormai al giorno d’oggi, le vere persone non normali, siamo noi che abbimo devi valori e non volgiamo buttare la nostra vite nel cesso..Questo però ci allontana dalla maggior parte delle persone…Mi fa molto piacer sentire che c’è ancora qualcuno che vale a questo mondo! Pure io sono appena stato mollato, da due mesi ormai, e anche li ho preso una bella mazzata…
    Sono dell’idea che tutte queste esperieze ti facciano crescere. Ti saluto adesso, se hai bisogno mandami un messaggio, giro spesso su questo sito…Fatti forza e ricordati che TU sei quello normale, non gli altri…

  2. 2
    Beatrice -

    Caro Whyme,
    sono capitata per caso su questo sito e sulla tua lettera. No… Non sei davvero uno “sfigatello da film”. Si capisce bene da come e da quello che scrivi. Sei un ragazzo di 20 anni, che studia a Milano, un po’ timido o pigro e con un grande e sano desiderio di felicità. Sì, le cose non sono facili. Ma il desiderio che hai (proprio come ce l’hai) è una scintilla che può aprirti a una bellissima vita. Devi custodirlo e nutrirlo. Io sono sicura che tu puoi farlo: questa capacità si legge tra le tue parole. Non solo, hai la volontà di farlo. E questo, secondo me, è un ottimo inizio per il tuo cammino. Coraggio, Whyme, di cuore. Ti sono vicina! Se avrai bisogno e vorrai, sarò felice di sentirti.
    Bea

  3. 3
    Emanuele -

    Io sono come te, ma non ho una storia di 2 anni alle spalle, non ho amici, non ho conosciuto quasi nessuno all’università (che poi ho mollato) e non faccio sport (e quindi sono messo male fisicamente). Ringrazia per quello che hai….tu puoi rialzarti facilmente dato che le opportunità non ti mancano.

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