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La solitudine (2)

Sono un ragazzo di diciotto anni che si sente isolato, come tanti direte voi. Qui purtroppo però parliamo di una forma di totale emarginazione.
I miei genitori sono estremamente apprensivi ed ancora ligi alle vecchie tradizioni, così non mi hanno mai permesso di frequentare corsi che non fossero legati al contesto scolastico. Da qui ho maturato una profonda insicurezza nei rapporti sociali, che mi ha reso incapace e costantemente incerto.
Uscivo con una nutrita schiera di amici che dopo anni di assidue frequentazioni si sono rivelati ipocriti, adulatori e falsi. Non mi sfruttavano nemmeno, semplicemente mi utilizzavano quasi come un semplice riempitivo, per “far numero” insomma. Questa situazione è durata fino alla terza superiore dove, dopo una disastrosa esperienza al liceo, sono stato inserito in una classe formata solo da ragazze e da un ragazzo. Sono riuscito a stringere amicizia con una di queste, con quella che è effettivamente la mia migliore amica. Tuttavia esco solo sporadicamente con lei, poiché frequenta il suo giro e dalle mie parti avere un’amica con la quale si è stretto un legame profondo è da considerarsi una sorta di trofeo da esibire agli altri per esaltare la propria immagine. Così ogni fatidico sabato sera sono costretto a rimanere a casa a piangere come un bambino. Le ragazze non si sentono attratte da me, molte mi considerano stupido perché talvolta non riesco a controllare le mie emozioni. Non ne ho mai avuta una e per questo nel mio paese vengo spesso preso in giro anche da ragazzi molto più grandi. Tempo fa mi sono dichiarato ad una ragazza della mia classe, ma ha un’autostima bassissima e nonostante i numerosi tentativi non sono riuscito a farle capire quanto fosse importante per me. Non ne ho mai avuta una, ogni giorno che passa scivola inesorabilmente senza che io possa fare nulla per cambiare questa situazione. Vorrei anch’io degli amici veri, con i quali condividere la mia vita serenamente e una persona al mio fianco che mi ami veramente. Noto invece con grande amarezza che i miei coetanei (quelli che ho conosciuto) pensano esclusivamente a farsi notare in qualunque modo, ad assaltare discoteche alla ricerca di avventure. Mi capita saltuariamente di ascoltare a scuola racconti entusiastici di rapporti con ragazzi spesso molto più grandi. Quando mi pervadono la mente sento una forte angoscia, una sgradevole sensazione di aver fallito, di essere un eterno perdente. Talvolta ho pensato anche a soluzioni drastiche, ma nessuno si ricorderebbe di me. Ho trascurato anche la scuola per la disperazione, vanificando un dignitoso lavoro di recupero durato mesi. Ovunque non riesco ad integrarmi e la cosa più sconvolgente è che la gente sembra accorgersene e di conseguenza mi esclude. La solitudine è un incubo e l’approssimarsi dell’estate non fa che alimentare la mia voglia di sparire. Ho scritto nella speranza di poter trovare un punto di sfogo, anche se capisco benissimo che esistono situazioni ben peggiori ed indescrivibili nelle quali comprendo pienamente lo stato d’animo di chi le vive. Terribile, non trovo un’altra aggettivazione per definire questa condizione.

Lettera pubblicata il 1 Maggio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    WaitingForTheSun -

    Io invece noto con grande amarezza che le persone più sensibili sono sempre quelle più sole o ancora peggio prese in giro, e ti dirò, la mia situazione è simile (anche se in modalità diverse) ma credo che sia meglio essere soli piuttosto che omologarsi ad una massa di s****zi che non sanno fare altro che pensare all’apparenza o stare con persone che non apprezzano ciò che sei veramente. Non posso esserti di aiuto perchè non faccio altro che piangermi addosso e probabilmente non ti tirerei su di morale, ti posso solo dire che mi dispiace se stai male e che ti capisco perfettamente quando la chiami “situazione terribile”..

  2. 2
    chikita -

    ciao ho appena letto la tua storia e devo dire che anch’io sono nella tua stessa situazione…vorrei anch’io amici veri,che mi capiscano e soprattutto che mi ascoltino…perchè per me l’ascolto è molto importante…sono una ragazza di 17 anni che pur avendo una sola amica del cuore…si sente comunque sola…quando mi metto a osservare… vedo solo gente ipocrita…vorrei conoscere persone…andare al di là di tutto…essere felice con quelle persone e, devo dire che è molto difficile trovarle…se vuoi sfogarti io ci sono…anche se capisco che è una proposta da matti, visto che non ci conosciamo…però adesso mi sento cosi…spero di non sembrarti una ragazza squillibrata che fa proposte a degli sconosciuti…

  3. 3
    ItFactor -

    chikita,non sei squilibrata anzi. Ti capisco benissimo. Purtroppo spesso anche le amiche del cuore (le chiamo così visto che entrambi ne abbiamo una) assumono strani atteggiamenti,comportamenti che aumentano ulteriormente il nostro disagio. Se vuoi sfogarti,ci sono anch’io,l’invito è reciproco. Non è da folli né da squilibrati accogliere richieste d’aiuto. Se vuoi scrivermi la mia mail è questa : simonedoinklucchi@hotmail.it
    Per WaitingForTheSun : la massa ti costringe a questo bivio : diventare come loro o vivere nell’ombra. Mi dispiace veramente perché capisco cosa provi. Nella vita chiunque riceverà il proprio conto e sono certo che per molti sarà salatissimo. Tieni duro.

  4. 4
    usain88 -

    Ciao ItFatctor, ciao chikita, anche io non ho amici come voi, ed è terribile vivere così, capisco benissimo cosa si prova.
    Di dove siete voi?
    Chikita, non sei affatto un squilibrata ma solo una ragazza che ha paura, e la paura è un sentimento nobile quanto l’amore, non hai nulla di cui vergognarti.

  5. 5
    kombo -

    Caro ItFactor,
    è probabile che tu già conosca l’algoritmo necessario per uscire dalla tua situazione. Se analizzi la situazione con lucidità, come se fosse un’operazione algebrica, ti renderai conto che c’è una serie di azioni da compiere per arrivare a una condizione migliore.

    Questo vale per qualsiasi scopo. Dal preparare una torta, a laurearsi, ad accrescere la cerchia di amicizie, a migliorare la propria autostima. In sostanza, per andare da A a B devi muoverti.

    Mettiamo che il tuo nuovo obiettivo sia quello di avere nuovi amici. E’ chiaro che dovrai muoverti su più fronti: migliorare la tua immagine, migliorare il tuo tono di voce, migliorare il tuo body language; crearti occasioni per conoscere nuove persone; dedicare tempo ad approfondire queste nuove conoscenze, valutando quelle più compatibili con te.

    Dovrai anche valutare le interferenze e gli ostacoli tra te e l’obiettivo, che saranno sia interne che esterne. Quindi, ad esempio, potresti doverti confrontare con i tuoi genitori, probabilmente restii a farti uscire (esterne), ma anche con la tua timidezza, pigrizia o altro (interne).

    Se sei troppo bisognoso degli altri, gli altri se ne accorgono subito, e tenderanno a evitarti. Anche con le ragazze, non ha senso dichiararsi, perché l’attrazione si basa sul non-detto, sul dubbio.

    Mi rendo conto che ci sono moltissime cose su puoi lavorare e che non è il caso di ammassare troppe informazioni in un commento. Comunque lascio il mio indirizzo vegetto1989@live.it

  6. 6
    Leonardo88 -

    Il primo vero e grande passo che devi fare è accettarti.
    Il nostro sé è il prodotto della nostra esperienza con il nostro modo di apprendere. Non esiste un modo migliore di un altro per apprendere da ciò che ci capita, ma esiste solo il nostro modo.
    Giusto e sbagliato sono concetti umani che risultano essere privi di significato se si tenta di astrarli e generalizzarli. Questo in sintesi vuol dire che ognuno di noi non è costituito da pregi o difetti, semplicemente è ciò che è nella sua unicità, secondo la propria esperienza, i propri caratteri genetici, il proprio mondo in cui vive (sia familiare che socio-culturale). Non siamo puro volere distaccato dal mondo, siamo piuttosto una sintesi ed è proprio per questo che non possiamo giudicarci. La tua mente è ancora troppo inquinata per raggiungere quella consapevolezza che ti farà sentire realmente libero di diventare quello che vuoi diventare.
    Il sabato sera piangi perchè sai che è un giorno in cui si esce normalmente. Ti sentirai solo anche tutti gli altri giorni certo, ma il sabato ti senti particolarmente solo no?! Sai perchè? Perchè sai che “NORMALMENTE” la gente il sabato esce. Vedi, questo è vero ma ti fa così tanto male perchè focalizzi la tua attenzione su quello che si dovrebbe fare, sentendo più forte la differenza tra te e gli altri. Questo ti distacca di più dalla realtà e ti immette in un circolo vizioso. Stai così male perché certamente ti annoi e vorresti fare qualcosa, ma soprattutto perchè ti senti diverso, giusto?
    E sai che la diversità ti prospetta un futuro solitario.
    E la solitudine è una cosa che non si addice all’essere umano.

    Da come scrivi, dal tuo modo di comunicare, si vede che sei una persona intelligente, sicuramente riflessiva. Non puoi scappare da te stesso. Anche io sono molto riflessivo e anche io non sono stato un don giovanni da adolesscente. Ho aspettato i 20 prima di avere finalmente una storia importante. Ora ne ho 23 e la storia è già finita da un anno, con molto male e con molto dolore. Mi ha cambiato parecchio, ma darei tutto quello che ho per ritornare al dolore di quando ancora non conoscevo l’amore. Credimi, goditelo questo momento e togliti dalla testa l’assurda idea del non avere mai avuto una ragazza. Poi lo capirai meglio da te quello che voglio dire..

    Ritornando all’essere te stesso.. Prendi sempre più atto di quello che vorresti fare, di quello che ti piacerebbe essere. Piano piano, senza pressione. Fai un lavoro intellettuale su questo e vai nella direzione che senti più tua.
    Per vari motivi anche io ora ho pochissimi amici che vedo di rado. Anche io mi devo ricostruire una vita e faccio molta fatica. Però per lo meno mi sento libero di muovermi nella direzione che più mi interessa. E soprattutto ho deciso di non mettermi pressione, di avere pazienza. Te sei ancora più giovane di me, hai davanti una vita. Tieni comunque sempre bene presente che là fuori sono tutti soli. Non sai quanta sofferenza c’è in giro!
    Buona vita!

  7. 7
    Asociale depresso -

    Assolutamente vero! Io ho 14 anni e mi trovo bene in solitudine, mi è sempre piaciuta, ma quando diventa troppa, ti chiudi in te stesso e tronchi tutti i pochi rapporti sociali che ti restano! Io lo so bene, sono un asociale( ho fatto il test MBTI sulla personalià, e comunque so di esserlo) e come tale mi sento solo e abbandonato. Ho un atteggiamento fatalista riguardo alla vita e aspetto da sempre che gli altri vengano da me per socializzare, ma ciò non avviene mai! Quello che più mi fa rabbia è che noi timidi siamo sempre i più presi in giro o emarginati, eppure, caro itfactor, non ci manca nulla, abbiamo semplicemente una personalità diversa da quella dei nostri amici più estroversi. Se vuoi, ti lascio il mio contatto facebook e ci confortiamo a vicenda. 🙂

  8. 8
    fede -

    carissimo ItFactor,premetto che sono un po’ piu’ grande di te,non di molto(24)ma abbastanza per parlarti come una sorella ed avere un po’ piu’esperienza…….le mie parole non vorranno essere solo di supporto morale ma possibilmente anche pratico;inizio col dire che la solitudine fa’ parte della vita ma penso anche che quando sia forzata,ossia non voluta ma imposta da circostanze susseguitesi nella vita,sia dolorosa soprattutto alla tua eta’ che dovrebbe essere costellata di sabati in giro a far baldoria ed estati al mare in compagnia.tutto cio te non lo hai avuto e posso comprendere la frustrazione che te ne deriva…premesso cio’ vorrei darti un supporto pratico,presto finirai la scuola e sicuramente andrai all’universita ,che forse non e’ neanche nella tua citta’, quindi per forza di cose ti dovrai trasferire(i genitori per quanto all’antica non possono negarti il diritto allo studio)……li incontrerai centinaia e centinaia di persone,(come e’ successo a me)di tutti i tipi colori culture forma mentis eccc….avrai l’imbarazzo della scelta davvero e ti auguro di ripartire da li’ per costruirti la vita che ti piace circondandoti di persone che sappiano apprezzare la tua nobilta’ d’animo….in bocca al lupo per la vita

  9. 9
    Mary -

    Ciao ItFactor, leggendo quello che hai scritto mi sono rispecchiata molto anche io, purtroppo noto sempre di più che le persone che credono ancora nei veri legami sono oramai la minoranza… io ho 21 anni e anch’io, come te, ho dovuto scoprire che quelle poche persone che credevo amiche sono state vicino a me soltanto per avere un po’ di compagnia, ma, se si andava a vedere in fondo, non c’era niente… soltanto un sacco di superficialità e di egoismo… anche quella che ritenevo la mia unica vera amicizia, dopo ben 16 anni, si è rivelata una persona falsa… nonostante tutto quello che io abbia sempre fatto per queste persone, ho dovuto sempre vedermi tirare in faccia solo calci.
    Capisco benissimo quello che provi.. e, anzi, mi farebbe piacere parlare con te, se ti va di scrivermi ti lascio la mia mail: gnothi.seauton@hotmail.it
    Ciao!
    -Mary

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