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Sono io la causa dei miei fallimenti sentimentali?

Mi ritrovo solo con me stesso, nel dolore e nel vuoto. Paura della morte, antica dipendenza affettiva mai affrontata nei fatti, amori compulsivi.. non sono capace di amare. O almeno non lo ero. Questo è il motivo di maggiore sofferenza. Non so da dove ricominciare, non so come accettare la fine di questo amore clandestino. Non l’accetto. Ho deciso recentemente di lasciare mia moglie perché ho maturato la consapevolezza che non l’amo, o che non ho saputo e potuto amarla. Solo innamorarmi e non solo di lei. Il dopo non l’ho mai consapevolmente assunto come mio,nemmeno in presenza di due figli, così come non sono stato capace di dire di no a ciò che non desideravo nel rapporto.. d’altronde non lo sapevo veramente, chi ero che volevo. Con una recente storia d’amore nata nel segreto del tradimento e senza grandi speranze, almeno per lei che mi ha appena lasciato, ho maturato quella decisione che non ho potuto prendere prima. Ho due figli e desidero continuare ad essere il loro padre. La decisione s’imponeva già prima del secondo figlio e nello stesso interesse dei figli a non vivere i quotidiani dissapori ed incomprensioni dei loro genitori. E alla fine me stesso!! Adesso vivo quello che quasi desideravo, sentire, soffrire. Non avrei immaginato di scoprire anche l’amore sia pure tradito allo stesso tempo. E’ troppo semplice dare a chi ti lascia tutti i meriti o tutte le colpe del tuo stato. Non ho più 20 anni e comincio a sapere quello che voglio. Mi manca ancora l’amore per me stesso, quello che permette di darsi e di rinunciare al proprio ego anziché solo pretenderlo o averne bisogno. Nell’intimo ed in certi momenti di lucidità, tra un pianto e l’altro e la totale paralisi delle mie energie so che ne uscirò più maturo. So finalmente che è in me la causa dei miei fallimenti sentimentali, è in me la soluzione ai miei stessi mali, come se me li fossi procurato in fondo per affrontare una pausa, da solo e cominciare ad esserci.Ricostruire. In fondo, in quei momenti sento che ho già guadagnato, oltre ai capelli bianchi, anche una forza sulla quale potrò contare e potrà contare quella donna di cui mi potrò prendere cura. Intanto non dimentico un attimo, giorno e notte, la sofferenza del vuoto che mi ha lasciato colei che mi ha lasciato.. probabilmente con l’aiuto di un altro, ma non smetto di giustificare la mia carnefice nonostante le sue debolezze, la sfiducia e le sofferenze che una situazione difficile tutto considerato lasciava prevedere. In realtà ha fatto bene, mi dico. Forse avrei fatto lo stesso. E non la dimentico un attimo, non ho la forza di rifiutarla mentalmente, quasi l’aspettassi romanticamente, come, vedo,fanno tutti quelli che hanno questo stesso dolore da affrontare.. dalla fine di agosto. Anche perché ogni mattina, la devo incontrare per forza! Se in amore vince chi ama, il premio si fa attendere. Auguri e coraggio a tutti i delusi che soffrono le pena dell’amore. E’ una sorta di sfida da superare!

Lettera pubblicata il 9 Ottobre 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    tommaso -

    Non so chi abbia scritto quella bellissima lettera, consiglio vivamente di leggere “in amore vince chi ama” ed. tagete, rafforzerà le sue convinzioni e gli darà stimolo per pensare l’amore sotto una nuova luce.

  2. 2
    ChiaraMente -

    Caro saggio amico – dico saggio perchè riflessioni del genere scaturite da una storia così ancora non le avevamo lette – anche a me avevano detto in amore vince chi ama. Ma col tempo ho capito anche che ci andavano aggiunte un paio di postille. Primo: non gettare perle ai porci. Secondo: se prorpio vuoi amare il tuo nemico fallo da lontano. Terzo: non aspettarti alcuna ricompensa se vuoi una ricompensa. Sai perchè? Perchè se ti aspetti il premio non ti accorgi che è sempre quello, sempre la stessa cosa, quella che rischi di perdere a furia di pestare il muso: la capacità di amare . Certe volte vien proprio da cedere al Demone del Sesto Cielo e lanciarla al fuoco questa “perla rara”, questo credo, questa fiducia, poi se lo facciamo ci sentiamo vuoti, nervosi , arrabbiati, ci ammaliamo di ulcera e non sappiamo perchè, ed ecco che ricordando che in amore vince chi ama si ritrova,forse, la capacità di amare e si sta un pò meglio. Ecco il premio. Ma non aspettarti la ragazza dietro l’angolo perchè non siamo nei cartoni animati, lo sai meglio di me. Quello..bah, Fromm dice che se sai amare ami chiunque. Ci sto ancora riflettendo. Non sono molto convinta, non dal punto di vista di una relazione. Ok, ho fatto un casino solo per dirti: non aspettare il premio, il premio è già arrivato! Magra consolazione?

  3. 3
    donidoni -

    Vi ringrazio dei vostri commenti, i complimenti in questo momento mi fanno piangere di emozione, anche se vi scrivo dall’ufficio. E sento che sono vivo, e sento che vi sono grato. Doni

  4. 4
    maurizio -

    ciao ,bellissima lettera ,la cosa che mi ha attratto e quando dici che ci stai già guadagnando, penso non sia facile dimenticarla vedendola tutti i giorni , voglio fare una cosa leggere il libro che vince chi ama ciao

  5. 5
    sonia -

    Mi unisco agli altri che ti hanno risposto, caro Doni! Hai scritto una lettera bellissima da cui se ne evince che hai una sensibilità rara oggi a trovarsi, quella di saper analizzare un evento riconoscendo che quando una relazione finisce la colpa non è sempre e solo dell’altro/a ma che una parte di questa responsabilità è anche dovuta a noi stessi. Forse questo momento di “stop” sentimentale ti ha fatto perdere la donna che ami, vero, ma ti ha fatto finalmente ritrovare te stesso. Puoi iniziare da qui un nuovo corso della tua vita, e non è detto sia meno fortunato solo perchè hai sulle tempie un qualche capello grigio in più. Coraggio, sei sulla strada giusta…Ciao

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