La libertà di stampa.. di pensiero. Di espressione
Questi i valori tirati in mezzo all’indomani della strage di Parigi. Io, come molti altri, sono rimasto scosso, colpito, attonito di fronte a tanto orrore. Sono di origine ebrea, e questo non mi ha aiutato a comprendere le ragioni del terrorismo dei fanatici islamici. Anzi.
In quei giorni, nel cuore dell’Africa, accadevono eccidi gravissimi, con centinaia di morti, ma tutta l’attenzione dell’Occidente era rivolta a Parigi. Perché è dietro l’angolo, uno dei cuori d’Europa, è “vicina” in molti sensi, culturalmente, storicamente, politicamente, economicamente. E quindi IO per primo ho trascurato la notizia dei 300 morti in Nigeria, pensavo solo ai 12 morti di Parigi. Alla follia omicida jhiadista, al nemico numero uno dell’Ovest: il fanatismo islamico.
Poi ho letto su mille forum (CDS, Repubblica, etc) le urla da ultras degli stadi in difesa di quello sgorbio di Conchita Wurst, delle grida allo scandalo perché Siani ha dato del ciccione ad un marmocchio…
La libertà di stampa… di pensiero. Di espressione….
Una redazione francese deve essere libera di disegnare vignette al limite del vilipendio alla religione (Maometto col naso a forma di pene ed altre amenità) e gli islamici devono stare zitti e buoni. Condivido!
Siani non può prendere per il kuulo un ragazzino ciccione e in generale nessuno deve toccare quel pagliaccio barbuto di conchita wurst? La libertà di stampa vuol dire che posso ironizzare sul profeta di una religione che NON mi appartiene, ma censuro chi fa una battuta su un frocio o un bambino grassone?
Je ne suis pas charlie, allora…
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Appunto ci servono contro l’Isis, qualcuno lo beccano sicuro!