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Interminabile solitudine

Ciao, ho scritto qualche anno fa su questo sito e torno a scrivere perché non è cambiato nulla da allora. Non so neanche perché sto scrivendo questa lettera, forse per qualche consiglio o forse per sfogarmi. Sono un ragazzo di 22 anni, convivo con la solitudine da circa 5 anni perché non ho amici, non ho nessuno con cui uscire, sto sempre a casa al computer e sinceramente sono stufo. Vivo in uno squallido paese di provincia, ed è proprio qui che avevo degli ‘amici’ con i quali uscivo. Stavo bene, mi divertivo, sino a quando questi pseudo amici iniziarono a prendermi in giro divulgando nel mio paese voci infondate su di me. Inutile dire che mi sono sentito tradito, ferito, abbattuto. A questo punto non potevo soffrire le loro prese in giro e subito dopo, non avendo alternative a questi esseri spregevoli, ignoranti, beceri, frustrati e malvagi, decisi di chiudermi in casa. Nello stesso tempo andai a scuola, ma poco tempo dopo mi ritirai perché questa situazione mi distoglieva dallo studio, e i compagni sparirono tutti. Iniziò il mio calvario, iniziai a soffrire di ansia con la paura di uscire di casa e di essere preso nuovamente in giro. Forse ho sbagliato a chiudermi in casa, avrei dovuto affrontarli e fregarmene di quelle prese in giro, ma la mia sensibilità non me lo ha permesso e così ho smesso di uscire. Dopotutto non avrei potuto competere con tante persone che mi prendevano in giro. Uscire di casa da solo? assolutamente no, avevo troppa paura. I miei mi dissero e dicono le stesse cose: “ESCI!”, “ESCI!” , ma non capiscono il male che ho dentro di me. Loro vorrebbero che uscissi qui in paese ben sapendo che vengo preso in giro da quasi tutti. Vorrebbero pure che mi creassi delle amicizie al di fuori di questo paese, ma come è possibile fare nuove amicizie? non è semplice inserirsi in un nuovo gruppo. Non potrei mai presentarmi davanti a un gruppo, magari in un altra città e chiedere ‘Posso stare con voi?’ perché mi prenderebbero subito per sfigato. Andare in palestra? in questo paese no perché non potrei socializzare con le stesse persone che mi presero in giro, e tra l’altro, le palestre non sono indicate per fare nuove conoscenze, second me. Non ho la patente e né macchina per potermi spostare fuori da questo paese, e anche se avessi queste due cose non cambierebbe nulla. Ormai questo paese per me è una zona minata, qui non ho speranze. Tempo fa quando passai in macchina con mia madre di fronte a quella combriccola di frustrati, quest’ultimi si guardarono prima tra di loro e poi guardarono me, mettendosi a ridere. Anche le persone che mi conoscono di vista non salutano più e mi guardano come se fossi un handicappato, perché sanno che non esco. Anche i miei cugini e parenti paterni mi evitano come la peste. Mi hanno voltato le spalle tutti. Mi sembra di vivere in un carcere, sono stufo di vivere così, sono stufo di passare i capodanni e altre feste da solo, sempre solo. Cosa devo fare? forse dovrei andarmene da questo paese, ma non ho tanti soldi per mantenermi da solo. Cerco lavoro inutilmente. Ciò che mi tiene in vita sono i sogni, non ho altro, mi sento inutile. Cosa devo fare? Grazie per l’attenzione.

Lettera pubblicata il 16 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    rob -

    -palestre
    -piscine
    -corsi
    prendi la patente e compra la macchina
    spostati dalla zona
    cerca
    ma soprattutto:
    FOTTITENE DI QUELLO CHE SI DICE DI TE…E FOTTITENE DEGLI ALTRI..TU SEI TU E GLI ALTRI NON SONO UN c....!!!

  2. 2
    cogito -

    socializza con un gruppo tramite internet (come potrebbe essere questo sito per esempio) e poi incontrati con loro. viaggia. Se sei maggiorenne trasferisci in un’altra città o, meglio, all’estero! buttati, vedrai che ti andrà bene, acquisirai sicurezza e fiducia in te, scoprirai quanto sei forte e quanto vali! Il mondo non è come il tuo paesino ed il tipo di vita che stai facendo non fa per te. sii arbitro del tuo destino, non subire gli eventi! agisci! fidati di me. e ti garantisco che la vita ti sorriderà! Perché non provare?

  3. 3
    clori -

    Ciao caro,
    quanta tenerezza nelle tue parole, non pena! Se sono qui a scriverti è perché in fondo mi sento sola e sogno a tal punto che mi piacerebbe cambiassero le cose. Non di avere più amici ma di sentirmi meno sola, perché si anche con delle persone al finco ci si può sentire così. Perché forse manca un qualcosa che vada oltre alle semplici persone, l’ amore. Per me è una cosa fondamentale e penso che ci debba essere per sentirsi colmi.
    E così, io ti direi di fare un viaggio organizzato, un viaggio culturale dove tu sei obbligato ad eliminare i legami pre- costruiti. E dove quasi nessuno va in compagnia. La passerai una, due settimane con delle persone nuove e loro a loro volta con te. Sarai obbligato a non isolarti perché tutte le attività, tutte le esperienze sono finalizzate a questo. E condividerai le tue cose, il tuo bagnoschiuma, te. Si instaurerà un rapporto bellissimo di condivisione reciproca e non di insulti o prese in giro perché quel tipo di persone si fanno i viaggi in compagnia tra alcol, canne e baldoria.
    Tra l’ altro sono cose finanziate dall’ unione europea per cui ti costeranno poco, al massimo 200 euro.
    Questo è la migliore soluzione secondo me, perché dopo tutto, cambiare anche solo aria, fa strabene.
    La vita di paese purtroppo è limitante, non vieni giudicato per quello che sei, per quello che vali ma per la tua reputazione perché a loro volta verranno giudicati in base alla loro e se si facessero vedere con persone con una reputazione alle pezze allora sarebbe un dramma… È tutta una catena dove non puoi avere via d’ uscita.. Bisogna cambiare!
    Mi è venuta una voglia matta di abbracciarti e stringerti forte forte!
    :’)
    Un saluto sentito!

  4. 4
    Haillemax -

    Sinceramente le tue parole non mi sembrano le parole mature di un ventiduenne. Se davvero lo sei e hai vissuto un’adolescenza così frustrata e dolorosa, allora dovresti capire anche tu che non ha senso continuare a lamentarsi di quelle persone, perché non meritano la tua considerazione. Anch’io sono stato – per così dire – “ripudiato” da quelli che avrebbero dovuto essere miei amici, e, dopo un paio d’anni di solitudine, indeciso se rassegnarmi ed abbandonarli o continuare ad illudermi che avrei potuto convivere con loro sopportando le loro ingiurie, ho fatto un piccolo esame di coscienza e ho capito che loro non mi meritavano. Ma poiché è estremamente difficile vivere senza amici, invece di restare chiuso in casa ho deciso di fare solo quello che mi piaceva di più, e in un paese in cui credevo non ci fossero altre persone se non “esseri spregevoli, ignoranti, beceri, frustrati e malvagi”, ho scoperto che esistono persone più ragionevoli, più meritevoli, che mi capiscono e con cui sto accettabilmente bene. Ora credo che sia impossibile che nel tuo paese tutti ti vedano come un idiota asociale; sicuramente, se inizi a dedicarti ad attività che ti interessano, troverai gente che condivide questi tuoi interessi e con cui puoi provare ad intraprendere relazioni. Io ho fatto così, a 15 anni ho iniziato a frequentare il gruppo parrocchiale (sebbene mi riputassi ateo!) ed ora, non dico che sono felice, ma di certo ho qualcuno con cui stare ogni tanto, un piccolo scopo che mi fa continuare a vivere.

  5. 5
    Aton -

    La storia purtroppo è credibile. In quelle condizioni lascerei perdere palestra e piscina e cambierei proprio aria. Anche i gruppi parrocchiali (coro, etc.) in questo caso hanno una loro utilità, ma se abiti in un buco di paese non hai molta scelta, temo. Sai fare qualcosa che ti permetta di lavorare? Altrimenti attrezzati, vai in città a imparare un mestiere qualsiasi, da cosa nasce cosa, meglio che restarsene in casa.

  6. 6
    angel -

    ti capisco perfettamente, anche per me la gente del paese in cui vivo nonostante ci sia nata e cresciuta è inospitale, so cosa significa essere guardati dall’alto in basso, con scherno o sospetto…Per questo dopo anni di depressione e solitudine ho cercato di farmi conoscere fuori da qui, da un posto che non sento accogliente e famigliare. Mettersi in gioco non è facile, alla luce delle ferite passate si è ancora più vulnerabili ma è l’unica via di uscita ed è questo il consiglio che sento di darti. Tutte le energie che hai usato per distruggerti, tutta la rabbia, usale in modo costruttivo; gli altri giudicano e lo faranno sempre ma non lasciare che questo ti impedisca di vivere. Comincia dalle piccole cose, poniti degli obiettivi meglio se piccoli e a breve termine: studi o un corso, patente, coltiva un hobby, fai volontariato…Saranno occasioni per conoscere nuova gente e incontrare qualcuno che ti sappia ascoltare e apprezzare senza pregiudizi

  7. 7
    Luigi89 -

    Ti capisco perfettamente, anzi è come se stessi leggendo la mia condizione.. ho 24 anni e non ho nè amici nè ragazza… e vivo anche io in un piccolo paese di provincia.. premesso che ho sempre visto l’idea della palestra come un luogo dove sfogarsi pù che fare amicizia…
    e mi piacerebbe tantissimo iscrivermi perchè stare sempre a casa mi deprime da morire.. poi però penso che troverò sicuramente qualcuno conosciuto anni prima a cui dare spiegazioni sul perchè non mi si vede più in giro, sul chi sono i miei amici… per non parlare poi del rivedere gente ch mi è sempre stata ostile o che ha sempre parlato male di me… Non avrei mai immaginato di arrivare fino a questo punto

  8. 8
    Becks91 -

    Luigi89, mi farebbe piacere fare due chiacchiere con te. Potresti darmi la tua email? grazie a tutti per le risposte. 🙂

  9. 9
    Luigi89 -

    Certamente.. luy89@yahoo.it

    per chi volesse scambiare 4 chiacchiere la mail è sempre quella 🙂

  10. 10
    TheInvisibleMan -

    Salve a tutti, io vivo in un grande paese a ridosso di Milano, ho 33 anni, non ho mai avuto la ragazza e adesso anche a causa di uno certo stato depressivo è un po’ di tempo che sono rimasto solo. Purtroppo vi sono poche opportunità x conoscere persone nuove e/o fare colpo sulle ragazze, e anche a causa della mia introversione sempre piu’ accentuata col tempo adesso è quasi sempre inevitabile la bocciatura senza appello. Avrei tanto amore da dare e non voglio tenermelo dentro: la diffidenza e la paura che c’é di mettersi in gioco da parte delle persone al giorno d’oggi mi blocca. Mi sento come sospeso in un limbo e il futuro mi preoccupa nonostante cerchi di distrarmi. I miei amici pensano che sia uno sfigato e frustrato e capisco bene il tuo stato d’animo e posso dirti che anche in un grande paese si puo’ rimanere soli come un cane. Per chi è nella mia stessa situazione e volesse scrivermi x approfondire e/o chiacchierare la mia e-mail è andrea81.bertagni@yahoo.it ciao

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