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Iniziare ad amare non più giovanissimi

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Ciao, sono un ragazzo di 27 anni. Scrivo questa lettera per parlare di alcuni miei pensieri sull’amore e sulla vita, pensieri che mi accompagnano da molto tempo ormai e sui quali mi piacerebbe ascoltare il parere di altre persone, meglio se con qualche anno in più di me.
Temo verrà fuori una lettera molto lunga, ma spero che almeno qualcuno abbia la pazienza di arrivare fino in fondo.
Prima di tutto, devo accennare al motivo principale che mi ha portato a scrivere. Come molte altre persone (soprattutto ragazzi), forse più molte più di quelle che solitamente ci si immagina, sono infatti arrivato a pochi anni fa senza mai aver avuto una ragazza…nessun rapporto, nessuna bacio, nessuna carezza…nulla di nulla. Dai 25 anni in poi quasi all’improvviso molte cose sono cambiate, ma di questo parlerò in seguito. In passato ho trascorso molto tempo a riflettere, ad osservare gli altri, ad interrogarmi, per trovare una spiegazione a questa situazione che porta spesso un senso di vuoto enorme e in alcuni casi la depressione. Non è facile infatti vivere quelli che dovrebbero essere gli anni più belli della vita senza una compagna, senza una persona da amare…Vedere giorno dopo giorno gli amici fidanzarsi, crescere, vivere certe esperienze, mentre noi siamo sempre fermi, in perenne attesa di un cambiamento, chiedendoci come mai a noi è toccato questo destino…senza poter vivere le emozioni che in fondo sono la cosa più naturale e più bella al mondo, mentre per “gli altri” sembra tutto facile e spontaneo. Forse chi ha avuto (come forse è “la norma”) le prime esperienze in amore a 16-17 anni, pensa che sia incredibile che qualcuno abbia superato i vent’anni, e oltre, senza aver mai vissuto quelle emozioni…e probabilmente riderà di questi individui e delle loro sciocche lettere. In fondo, però, ognuno di noi ha la sua vita, il suo percorso fatto di eventi più o meno dipendenti dalla sua volontà che lo può portare o meno in determinate situazioni…Per quanto riguarda l’amore, credo che ci siano alcuni fattori principali che portano una persona ad avere più o meno difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso, fattori spesso molto legati fra di loro: il carattere, l’aspetto fisico, la famiglia, gli amici e le persone che si incontrano, soprattutto da giovani, e la fortuna.
La situazione migliore (per quanto riguarda i ragazzi) potrebbe essere la seguente: un bel ragazzo, di carattere brillante, in gamba, estroverso, sveglio; con genitori che gli hanno voluto bene, hanno saputo dargli consigli utili sulla vita, ma senza viziarlo troppo e senza mai essere oppressivi…e che, raggiunta una certa età (diciamo 17-18 anni), hanno dimostrato di fidarsi di lui lasciandogli prendere decisioni anche importanti senza interferire troppo con la sua vita, permettendogli così di maturare e “imparare” a vivere; con un bel gruppo di amici, veri amici, una bella compagnia con una giusta proporzione tra ragazzi e ragazze, magari nata nei primi anni delle superiori (quando essere parte di un gruppo à estremamente importante) e andata avanti per molto tempo; e, infine, fortunato…per avere fatto le scelte giuste, per aver incontrato situazioni favorevoli, aver trovato la persona giusta al momento giusto…E, in fondo, anche i punti precedenti dipendono un po’ dalla fortuna.
In queste considerazioni lascio volontariamente da parte i motivi legati alla salute.
Chi si trova nella situazione appena descritta, non è detto che sarà sicuramente felice nella sua vita, ma difficilmente avrà difficoltà a relazionarsi con le ragazze e viverà qualche esperienza fin da giovanissimo. Ma questa è la situazione ideale…se solo coloro che hanno questa fortuna potessero avere una ragazza ci sarebbero pochissime coppie in giro. La vita è varia, e anche da questo proviene la sua bellezza…
Così, c’è chi magari è molto timido di carattere, passa molti anni da solo ma poi trova una ragazza come lui, i due si piacciono e si mettono insieme; c’è chi ha avuto una famiglia straprotettiva che l’ha chiuso molto, ma poi ha trovato una bella compagnia di amici che gli ha permesso di maturare e conoscere ragazze interessanti; c’è chi non è proprio di bell’aspetto ma che riesce ugualmente a risultare interessante alle ragazze grazie al suo carattere brillante e affascinante; c’è chi con le ragazze non sa farci molto ma ha la fortuna di trovare la ragazza un po’ per caso, magari praticando qualche attività sportiva, o facendo volontariato per dirne una…
Ad altre persone, però le cose vanno diversamente…Ad esempio, un ragazzo molto attraente può essere di carattere timidissimo, così impacciato con le ragazze da essere scartato da tutte…O una persona che magari avrebbe tutte le carte in regola per avere una storia sentimentale ha la sfortuna di non incontrare mai la persona giusta, di innamorarsi di ragazze già fidanzate o a cui non interessa, e magari di avere una vita sociale e una compagnia di amici che non gli permette di conoscere molte ragazze.
Insomma, le combinazioni sono infinite…Ogni tanto pensando a tutto questo mi viene da chiedermi quanto, nella vita e generale e non solo in amore, noi siamo davvero gli autori delle nostre scelte e delle nostre decisioni e per quanto invece dipendiamo dagli altri, dalle esperienze che la vita ci mette di fronte e dal nostro carattere innato…
Ora, con quanto scritto non pretendo di aver dimostrato come mai molte persone arrivano ad una certa età senza mai aver avuto una relazione sentimentale, ma credo che i motivi di tale situazione siano sicuramente da ricercare in quei fattori di cui ho parlato.
veniamo ora alla mia situazione personale. Fin da piccolo, ho mostrato una grande timidezza, anche a causa della mia famiglia…Troppo protettiva (forse anche a causa di alcune esperienze vissute da entrambi i miei genitori da giovani), troppo chiusa, con pochi interessi al di fuori del lavoro…
Ora, non posso certo lamentarmi della vita che mi hanno permesso di vivere…Ho frequentato scuole molto buone dove ho fatto molte amicizie, nei posti dove andavo in vacana ho sempre avuto belle compagnie con ragazzi e ragazze…Però, diciamo fino a 18-19 anni (verso la fine del liceo), nonostante fossi soddisfatto della mia vita non avevo mai pensato seriamente ad avere una ragazza. Cotte ne avevo avute parecchie, e provavo certo una grande invidia verso gli altri ragazzi della scuola quando si fidanzavano, ma mai e poi mai sarei riuscito a provarci con una ragazza in quegli anni. Anzi, forse nemmeno mi pesava molto questo, poichè ero fiducioso sul futuro e continuavo a pensare che presto sarebbe arrivato anche il mio momento.
Forse, oltre alla mia timidezza ha giocato molto la sfortuna di non aver trovato l’ambiente giusto al liceo. Io penso sia fondamentale, per un ragazzo, avere un gruppo compatto di amici in quegli anni…Un gruppo dove ci siano sia ragazzi che ragazze, con cui ci si vede regolarmente, verso i 16-17 anni si inizia ad uscire tutti insieme il sabato sera, ad organizzare feste di compleanno, vacanze, anche solo piccole gite nei weekend…E’ importante per crescere, confrontare le proprie idee con quelle degli altri, maturare caratterialmente…E con una compagnia così è facile allargare la propria cerchia di amici, grazie ad esempio alle classiche feste di compleanno in cui tutti portanto qualcuno che conoscono…E allo stesso modo è quasi inevitabile che si prenda una cotta per qualche ragazza del gruppo, e che prima o poi accada qualcosa. Non so se in quegli anni si poteva parlare di vero amore, ma immagino come debba essere bello e dare una carica pazzesca avere una ragazza in quegli anni…senza pensieri sul futuro, senza progetti…E poi, avere le prime esperienze anche nel sesso, magari trovarsi di sera con gli amici già più esperti per raccontare che finalmente anche tu “ce l’hai fatta”, chiedere consigli…E queste cose a loro volta rafforzano i legami di amicizie, e sono i momenti più belli da ricordare in futuro…
Prima dicevo della mia classe del liceo…Quando ci penso capisco come forse le persone che si incontrano i quegli anni decidano in parte un po’ del nostro futuro. La mia era una bella classe senza dubbio, affiatata, tutti disposti ad aiutarsi dividendosi i compiti o dando una mano a chi aveva più difficoltà…Ma tutto questo, solo all’interno della scuola. Al di fuori, non c’è mai stato un vero e proprio gruppo…Eravamo quasi tutti ragazzi, e le poche ragazze che c’erano erano obiettivamente un po’ bruttine (non è bello dirlo, ma in fondo a quell’età cosa è una cosa a cui i ragazzi danno molta importanza) e anche con caratteri difficili…Inoltre, tra noi ragazzi mancava qualcuno che avesse una personalità forte, “da leader”, sempre pronto ad organizzare, capace di formare e tenere in vita un gruppo…Così, la nostra vita sociale al di fuori della scuola si limitava alla solita partita di calcio una volta alla settimana e a qualche uscita ogni tanto nel weekend, quasi sempre tra soli ragazzi. Se penso ai ragazzini che vedo in giro oggi, conm la loro bella compagnia piena di ragazze, che già a 15 anni escono ogni sabato sera, organizzano feste e viaggi in giro mi sembra veramente di non aver mai vissuto in quegli anni…Sicuramente oggi i giovani sono molto più svegli, più consapevoli e più liberi di allora (metà anni 90), ma mi spiace moltissimo non avere dei ricordi con qualche bella compagnia in quegli anni. Per fortuna, in parte ho rimediato grazie alle compagnie che frequentavo nel paese di campagna dei miei dove andavo ogni estate durante molti weekend ogni anno, dove invece c’erano molte ragazze e anche carine e piacevoli di carattere…Ma nella mia città nulla di tutto questo. E se ci penso, non so davvero come avrei potuto cambiare questa situazione…In fondo in quegli anni gli amici sono quelli di scuola, almeno per chi come me non frequentava oratori o ambienti simili…E non potevo certo decidere di cambiare liceo, sperando di essere più fortunato con la mia nuova classe. Anche perchè, come ho detto, in fondo con i miei compagni non mi trovavo male, e anzi, forse per il mio carattere di allora era la cosa migliore…Forse se fossi stato circondato da ragazzi e ragazze brillanti, a causa della mia timidezza mi sarei chiuso e sarei stato isolato dal gruppo passando anni peggiori.
Così sono arrivato a 18 anni senza mai nessun tipo di esperienza con una ragazza…Ma davvero non so se posso dire di avere delle colpe…Non ero un brutto ragazzo, anzi per anni ho dovuto sentire amici dei miei e parenti dire le classiche frasi “ma che bel ragazzo si sta facendo tuo figlio, potrà scegliersi una ragazza proprio carina”…Sicuramente non ero uno di quelli che fanno girare le ragazze per strada, ma da quel punto di vista non credo di aver avuto dei problemi…Quello che proprio non andava era il mio carattere, e la sfortuna di non aver mai trovato un ambiente che mi desse stimoli a cambiare, così come il non aver mai conosciuto tante ragazze.
Poi è arrivata l’università…un mondo nuovo, una vita nuova, molte speranze che qualcosa cambiasse…Speranze che però sono rimaste tali per troppo tempo.
Con l’università davvero speravo che cambiasse qualcosa…La timidezza un po’ se ne era andata, e in fondo di qualità mi sembrava di averne…Suonavo (e continuo ancora oggi) il pianoforte, praticavo molti sport, avevo parecchi interessi…Ma gli anni passavano…20,21,22…e non cambiava nulla. Ora, che sono molto più consapevole e ho vissuto diverse esperienze ultimamente, mi rendo conto tuttavia di come stessi sbagliando ancora del tutto il mio comportamento co le ragazze. E in questo, temo, molto era dovuto alla totale mancanza di esperienze e alla poca vita sociale degli anni precedenti…Nel mio corso le ragazze erano molte, poco meno dei ragazzi, e finalmente molte erano quel tipo di ragazza che speravo di conoscere da tempo…Ricordo che il primo giorno di università, guardandomi attorno in aula, già fantasticavo su qualche storia futura che avrei avuto con una di loro…Ma, ovviamente, non è successo nulla di tutto questo. Il mio problema era l’essere ancora troppo “ragazzino”…Come spesso racconto a qualche caro amico, il mio problema principale (di cui in quegli anni non m irendevo conto) era essere in ritardo con la vita di 5 anni…In pratica mi comportavo con le ragazze quasi come se fossi stato ancora al liceo…Ero troppo “bravo ragazzo”, troppo semplice, davo l’impressione che con me fosse tutto scontato…Ma soprattutto avevo il difetto di “innamorarmi” di una ragazza senza mai esserci uscito insieme, di avere queste cotte quasi come reazione al vuoto passato…Vedevo una ragazza che mi piaceva fisicamente, che mi sembrava piacevole e carina, e la idealizzavo troppo, avendo quasi la fretta di innamorarmi per recuperare in parte il tempo perduto in passato. E comunque, nonostante con l’università la mia vita sociale si fosse aperta moltissimo, continuavo a non avere proprio il coraggio di provarci con una ragazza…Ero troppo insicuro di me da questo punto di vista, avevo una personalità troppo debole. La vita intanto passava, e intanto mia sofferenza interiore aumentava…Ma non so quanti l’abbiano notato in quel periodo. Non ne parlavo troppo con gli amici, mi tenevo tutto dentro, ma forse quasi non sentivo nemmeno il peso della mia situazione perchè speravo di incontrare un giorno una ragazza come me e di vivere insieme a lei, per la prima volta per entrambi, tutto quello che la maggioparte dei ragazzi vive 5-6 anni prima. E immaginavo che quel giorno sarei stato così felice che all’improvviso me ne sarei fregato di tutto il passato e sarei stato contento che le cose fossero andate così. Al di fuori di questo, comunque la mia vita era piuttosto felice…all’università davo gli esami senza problemi, continuavo a dedicare il tempo a mille interessi, la vita sociale era ormai buona…E io stesso avevo molta più sicurezza, anche nella vita di tutti giorni non penso di aver mai dato l’impressione di essere un ragazzo così timido con e ragazze…Ma intanto il tempo passava.
Ma dentro di me, la mia sofferenza continuava silenziosamente a crescere…Iniziavo a capire che gli anni in cui fin da piccolo sognavo di vivere una storia con una ragazza erano ormai passati…Che gli anni delle speranze erano diventati anni di ricordi non vissuti. Che le ragazze che continuavo ad idealizzare come dolci, carine, sperando che vivessero le loro prime esperienze (anche nel sesso) con me avevano ormai già una o due storie alle spalle, erano “sveglie”, mature…I miei sogni di poter dire ad una ragazza che per me lei era la prima, che non avevo nessun ricordo legato ad altre, credendo così di renderla felice, si stavano trasformando in paure e preoccupazioni enormi, perchè, a quella età, avrei più probabilmente messo a disagio la ragazza con quelle parole e fatto pensare chissà che cosa sul mio passato.
Così, alla fine dei miei 24 anni, poco prima della laurea, è iniziato un cambiamento molto profondo nella mia vita, che mi ha portato ad essere quello che sono oggi, dopo però un periodo di cambiamenti interiori che mi ha fatto vedere in modo diverso tutto il mio passato e fatto attraversare periodi di tristezza molto profonda. C’era una ragazza che mi piaceva molto in quel periodo…non eravamo mai usciti insieme ma c’eravamo parlati un po’ di volte e mi ero trovato molto bene, e anche lei mi aveva dato la stessa impressione. Così, per la prima volta, pensai di provare a dirle qualcosa…E una sera le mandai un messaggio sul cellulare, molto (forse troppo) dolce, in cui le dicevo che con lei mi ero trovato molto bene e che mi avrebbe fatto piacere conoscerla meglio e frequentarci di più…So che è ridicolo chiedere una cosa simile con un messaggio, così come il modo in cui l’ho fatto, così come l’età a cui l’ho fatto. Ma io ero così, per me già quel semplice gesto era stato un passo enorme. Ovviamente l’attesa fu infinita…Poi, qualche ora più tardi, mi rispose…con un messaggio che mai avrei più voluto leggere. Lei infatti si trovava bene con me, ma…era già fidanzata da diversi mesi. Situazione classica penserete, chissà quante volte capita…ma per me fu quasi un trauma. Anche se quello era solo l’inizio del mio cambiamento, e anzi ora posso dire di essere contento che sia andata così. Iniziai per un po’ ad isolarmi, ad uscire di meno, tormentandomi per il mio destino, chiedendomi perchè tutti avevano una ragazza mentre io continuavo ad essere da solo…Il mio mondo crollò all’improvviso, io che pensavo di essere un bravo ragazzo, che era vicino alla laurea, ottenuta con nemmeno troppe difficoltà, che aveva mille interessi, che non era brutto fisicamente…di colpo pensai che tutto questo non valeva nulla, che nella contava solo la fortuna…Ebbi un crollo di autostima pazzesco, neanche fossi stato lasciato dalla ragazza dopo anni insieme…E continuavo a tormentarmi per non averci provato prima con lei, quando ancora era da sola, soprattutto per il fatto che quello era il suo primo ragazzo…E quindi, nel caso ci fosse stata, avrei vissuto proprio quelle esperienze che avevo sognato da anni.
Poi, piano piano, iniziai a risalire…Ripensai a tutto il mio passato, alle esperienze che avevo vissuto, ai miei sbagli…E capii un sacco di cose, tutte insieme. Anzi, oggi credo che soffrire per amore sia probabilmente una delle cose che più ci fanno bene, che più ci aiutano a diventare più forti e consapevoli, e a conoscerci meglio. In fondo, pensai, io non avevo mai avuto un no da una ragazza. Mai nessuna mi aveva preso in giro, o allontanato, o rifiutato per qualche motivo. Di qualità ne avevo, nonostante molte non riuscissi ad esprimerle a causa del mio carattere. Ecco…il mio carattere era ancora il mio problema principale. Ok, non ero più timidissimo, ma con le ragazze sbagliavo proprio l’approccio. Le idealizzavo troppo, e la mia scarsa autostima mi faceva quasi pensare che l’avere una ragazza fosse stato quasi un “regalo” alla mia vita, come se io non avessi nulla da offrire. Eppure, sono sicuro che se una ragazza avesse avuto fiducia in me dandomi la possibilità di conoscerci meglio e magari di metterci insieme, saremmo stati molto bene insieme e le avrei dato tanto. Il mio problema era solo superare quel maledetto blocco iniziale, risultato del mio carattere e dalla mia vita passata.
Così iniziai a comportarmi diversamente…Con le nuove ragazze che incontravo mi mettevo a parlare più tranquillamente, a dimostrarmi interessato a quello che dicevano, sforzandomi di tenere per me la tristezza e di mostrarmi sereno e aperto in pubblico. Pian piano si aprì quasi un mondo nuovo davanti a me…In pratica da quel momento ogni ragazza che ho conosciuto è rimasta mia amica…Dopo pochi mesi da quel giorno mi è capitato di fare una vacanza da solo con due ragazze (anche se non mi interessavano al di là dell’amicizia), e tante altre cose sono successe…E soprattutto, la mia autostima stava crescendo molto…Mentre prima perdevo la testa per qualsiasi ragazza carina che conoscevo, ora prestavo attenzione anche al carattere…Ero in grado di “scegliere”, di non farmi condizionare soltanto dalla bellezza di un viso ma cercavo andare più a fondo, per capire con quali persone mi sarei trovato bene sul serio e ci sarebbe potuta essere una certa affinità. Poco tempo dopo arrivarono le prime esperienze anche nel sesso…una storia difficile e troppo lunga da raccontare, con una mia amica che conoscevo da molti anni…Con cui però per diversi motivi non ci potè essere una vera e propria storia d’amore, e dopo otto mesi finimmo di vederci, anche in modo un po’ brusco. In seguito, pur non avendo mai vuto una ragazza, altre cose ci sono state…una storia durante le vacanze estive, più tardi una ragazza interessata a me per cui però io non provavo nulla…
Insomma, negli ultimi 2-3 anni c’è stata una vera e propria svolta nella mia vita…E non solo in campo sentimentale. In generale, sono molto più sicuro di me stesso, anche grazie al fatto che da due anni lavoro. Ho rafforzato negli ultimi anni diversi legami di amicizie, raccontando le mie esperienze e ascoltando quelle dei miei amici. La vita sociale è aumentata moltissimo, esco molto più ora che lavoro che quando ero all’università, e ai vecchi interessi se e sono aggiunti di nuovi…Ho un buono stipendio e riesco ad organizzare diversi viaggi all’anno…insomma in generale non posso dire di essere infelice.

Ora, però, viene la seconda parte della mia lettera. Ed è a proposito di quello che dirò in seguito che vorrei tanto ascoltare il parere di qualcuno più grande di me. Nonostante quello che ho raccontato, dentro di me sento sempre più spesso un senso di vuoto enorme…Sempre legato alla mancanza di una ragazza. Negli ultimi anni molto è cambiato, io stesso sono cambiato…e come ho detto non ho più problemi a relazionarmi con l’altro sesso. Ma tutti gli episodi di cui ho parlato, anche quella “storia” di otto mesi, non hanno nulla a che vedere con una storia vera con una ragazza. Ed è questo che mi manca terribilmente oggi. A volte penso agli anni passati…e mi manca terribilmente non aver mai vissuto una storia seria intorno ai 20 anni…quando si è più spensierati, più inconsapevoli…Non aver nessun ricordo di una vacanza con una ragazza in quegli anni, di un capodanno passato insieme, di notti passate abbracciati…Mi chiedo come sarei stato io in quegli anni, come li avei vissuti…forse avrei capito prima molte cose sulla vita…
E so che è inutile pensare al passato, così come non è detto che che con una ragazza sarei stato poi così felice…Quando penso a come avrebbero potuto essere quegli anni, ovviamente tendo ad immaginarmi con una ragazza carina, con cui tutto è perfetto…Mentre so di ragazzi caduti in depressione dopo una storia finita male, altri che hanno abbandonato l’università nonostante avessero ottenuto ottimi risultati fino a quel momento…So di grandi amicizie finite per una ragazza, così come di belle compagnie sciolte per motivi d’amore…
E poi, se magari avessi trovato una ragazza intorno ai 18 anni, probabilmente sarebbe stata anche lei timidissima e chiusa e forse saremmo rimasti insieme per tutta la vita, e io sarei rimasto per sempre come ero senza aver attraversato questa fase di cambiamenti che mi ha portato ad essere quello che sono oggi, sicuramente migliore di un tempo…E devo dire vivo e apprezzo molto di più la vita ora che una volta.
Però, in ogni caso penso sarebbe stato meglio vivere queste emozioni, anche negative, che tra l’altro insegnano molto sulla vita, che il nulla…Ma non so veramente cosa avrei potuto fare per passare degli anni migliori…
Allo stesso modo, così come spesso mi capita di stare male per quello che mi sono perso in passato, le mie paure più grandi riguardano il futuro. Ora sono pronto per avere una ragazza, e penso che avrei molto da dare…Ma il problema, che è emerso all’improvviso in questi ultimi mesi, è che ora ho molta difficoltà ad innamorarmi o a vedere semplicemente una ragazza come più di un’amica. E il problema temo sia il seguente.
Ognuno di noi in fondo ha il suo percorso…incontra certe persone, affronta determinate situazioni che, insieme al suo carattere, lo formano e lo preparano alle esperiezne che la vita gli mette di fronte…E alla fine se rifletto solo su me stesso riesco in qualche modo a vedere quello che ho vissuto in positivo…Una volta ero una persona diversa, e forse non ero nemmeno pronto ad amare una ragazza e a vivere una storia…Poi con il tempo sono maturato, ho capito in pochi anni moltissime cose e forse ho imparato in poco tempo quello che normalmente si impara per fasi, molti anni prima. Ma quello che mi fa star male è ciò che mi sta attorno, il mondo che vedo ogni giorno. Perchè in amore come per molte altre cose, tende ad esserci una “normalità”, ossia il modo in cui la stragrande maggioranza delle persone vive certe esperienze. E in amore, ci sono tante fasi…Ci sono le prime cotte, i primi baci alle medie…i primi fidanzamenti al liceo, verso i 14-15 anni, destinati a non durare lungo ma i più spensierati, quelli più carichi di emozioni, che spesso portano ad avere le prime esperienze sessuali. Poi quelli più seri, verso 20 anni, molti dei quali andranno avanti molti anni fino al matrimonio, e altri destinati magari a durare a lungo, pensando che il partner sia quello della propria vita, per poi finire bruscamente lasciando un grande vuoto interiore…queste almeno sono le esperienze che hanno vissuto gran parte dei miei amici o conoscenti. E ogni storia, man mano che l’età avanza, immagino sia vissuta in un modo via via meno istintivo, meno spensierato, ma più maturo, più consapevole…non saprei dire se più o meno bello. Ma quello che ho notato andando avanti è che (come credo in fondo sia normale) più storie passate si hanno vissuto, meno intensamente si riesce a vivere una nuova storia…Col tempo si hanno sempre più ricordi legati alle storie passate…momenti trascorsi insieme, viaggi, vacanze…E ogni storia insegna anche cosa cercare o non cercare più in una persona, a non commettere certi sbagli, ad affrontare determinate situazioni in un certo modo…E a tutto questo si aggiunge il lavoro, che rende finalmente indipendenti e più liberi, ma anche più responsabili, più seri…
Ed è tutto questo che mi spaventa. Io come ho detto ho avuto il mio percorso, e ora vorrei vivere finalmente una bella storia con una ragazza…ma se da un lato non cerco ovviamente quell’amore ingenuo dei 15 anni, dall’altro temo di cercare certe emozioni che forse alla nostra età sono ormai rare. Non so, andare un pomeriggio con la mia ragazza a sederci su una panchina in un parco, chiacchierare, scherzare, baciarci…O passare un weekend al mare, e la sera andare a ballare e prima di tornare a casa andare a sdraiarci sulla spiaggia, abbracciandoci e magari facendo l’amore lì…O anche solo guardare un film a casa sul divano abbracciati…Tutte emozioni che 10 anni fa erano normali, e immagino come abbiano riempito di felicità chi ha potuto viverle…
Ma ora, una ragazza di 25-26 anni, saprebbe ancora emozionarsi per queste cose? Una che probabilmente ha già avuto una o due storie serie, che queste emozioni le ha già vissute chissa quante volte…cosa potrebbe trovare in me? Forse a questa età si cerca qualcos’altro…anzi probabilmente anch’io dovrei cercare qualcos’altro, ma non è facile vivere subito un amore maturo avendo saltato tutte le tappe precedenti…
E seguendo lo stesso discorso, anche se mi innamorassi avrei paura di non comportarmi nel modo giusto…per me sarebbe finalmente la prima storia vera, che sogno da tanto, e sarei emozionatissimo e vivrei ogni giornata pieno di felicità, almeno i primi tempi…Ma sicuramente lei non credo avrebbe lo stesso entusiasmo…
Insomma, quello che mi spaventa è che forse sono riuscito, con il tempo, ad allontanare la timidezza, e a diventare una persona diversa. Ma ormai non so quanto questo possa cambiarmi la vita…Sono terribilmente indietro rispetto al mondo, alla “normalità”.
E qui veniamo alla domanda che vorrei porre a chi è un po’ più grande di me…Vorrei chiedere se, secondo le vostre esperienze, o quelle vissute da amici della vostra età, è ancora possibile, in parte, recuperare tutto il tempo perso…Se le ragazze a questa età riescono ancora ad innamorarsi sul serio, a cercare certe emozioni, ad essere felici per certi piccoli gesti…e non a mettersi con un ragazzo solo per non essere sole, o tanto per provare “come va” e poi vedere se continuare o meno la storia.
Sicuramente senza rendermene conto in tutto quello che penso influisce molto il mio modo negativo di vedere le cose di questo periodo, in cui ho un po’ perso i punti di riferimento e non so nemmeno io bene quello che sto cercando…ma credo che molte delle situazioni che ho descritto non si allontanino troppo dalla realtà.
Quindi…grazie ancora a chi è riuscito ad arrivare fino in fondo e che se la sente di dare una rispota, anche breve

Lettera pubblicata il 13 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    cristiano -

    Caro mm81, devo dire che mi sono riconosciuto molto nella tua lettera. Anch’io ho avuto un’adolescenza in cui ero molto timido, soprattutto a causa di una scarsa autostima che mi faceva credere di essere poco interessante per gli altri. E mentre i miei amici si fidanzavano, io restavo solo a chiedermi che cosa ci fosse di sbagliato in me. Ero il classico tipo che parlava poco e che tutti consideravano un po’ sfigato. Come te riflettevo, pensavo, pesavo ogni aspetto di ogni situazione. Poi, una volta approdato all’università, grazie ad una buona compagnia di amici, grazie anche ai successi scolastici, grazie ad attività ed hobby in cui mi ritrovavo, sono riuscito (in gran parte con uno sforzo consapevole di cui vado molto fiero) ad aprirmi e ad aumentare la fiducia in me stesso. E da lì, molte cose sono cambiate…
    A 22 mi sono fidanzato, con una ragazza che aveva già avuto in paio di altre storie. E ti giuro, che questo fatto non ha avuto la benchè minima influenza nel nostro rapporto. Ogni storia è una cosa a sè, è una scoperta dell’altro che inizia completamente da zero, non credo si faccia il callo alle vere emozioni. Ora questa storia è finita, dopo sei anni. Nel frattempo ho continuato a cercare di vincere le mie insicurezze e la mia timidezza. Ho cercato di migliorare la mia capacità di rapportarmi agli altri, mi sono persino trasferito negli Stati Uniti per un paio d’anni (e sono pure sopravvissuto, riuscendo a farmi vari amici :-))

    Quindi, quello che voglio dirti è: non pensare troppo!! Esci dagli schemi in cui la tua mente ti tiene e vivi! Senza preoccuparti di essere troppo timido, troppo vecchio, troppo inesperto… Il passato è passato, ma hai un futuro da scrivere e lo devi fare al meglio delle tue possibilità, senza farti frenare da complessi di nessun tipo. Conosco gente che ha trovato il suo primo ragazzo oltre i 30: adesso sono felici insieme, chi se ne importa se è arrivato tardi rispetto alla norma. Quindi tranquillo… Coraggio!!

  2. 2
    Jangalian -

    Io sono nella tua stessa situazione (parlo dal punto di vista sentimentale, perché -ahimè- purtroppo non ho nè laurea nè buon stipendio) solo che sono più vecchio. A differenza tua non mi ritengo nemmeno un bel ragazzo ma nonostante questo le mie piccole esperienze ed una relazione seria, ma senza sbocchi, l’ho avuta ed e finita dopo quasi sette anni.
    Tuttavia anche io (sarebbe troppo lungo da spiegare e sto scrivendo queste parole da un cellulare) sono rimasto molto indietro e non ho mai vissuto veramente la mia giovinezza e non ho mai vissuto una relazione adulta, almeno come me la aspettavo io, simile o riconducibile a quella degli amici.
    Nel frattempo ho visto un mio compagno timidissimo, che a scuola non ha mai avuto la ragazza (e preso di mira perché era il più piccolo di taglia) sposarsi ed avere un figlio! Ho visto quelli che lo prendevano di mira diventare ingegneri meccanici e dottori, e io sono ancora qui uguale o cambiato in peggio rispetto a quindici anni fa, quando andavk a scuola. Ho il paura di innamorarmi e ho il terrore di dover confessare tutte le mie non-esperienze al partner. In fondo che vita faccio? Lavoro come un pazzo -agli altri dico che non voglio fare il lavoratore dipendente a vita, che ho ambizioni- ma la realtà è che voglio arrivare a casa (stanza in affitto) così stanco da dover andare a letto presto. Non sento l’impulso nè a prender la macchina nè la casa prego solo che tutto questo finisca all’improvviso (e possibilmente senza soffrire).
    Non mi sono mai sbronzato, drogato e ho sempre avuto una vita sana e hknaempre cercato di essere onesto con gli altri nella misura possibile. Non ho mai usato qualcuno per i miei scopi e non ho mai tollerato l’ipocrisia e sai una cosa? Vorrei tanto aver agito diversamente, ma non sono così, sono arrivato a pensare di essere semplicemente merce avariata, tutto qui.
    Il mio consiglio? Non ti posso dare consigli – come potrei? – posso solo dirti “VIVI!!!” e di non finire come me!!!!

  3. 3
    key -

    Nella tua lettera ci sono tante speranze, tanti desideri e tanti rimpianti. L’amore non è un film da dirigere secondo un preciso copione e non è detto che non aver vissuto alcune tappe tipiche delle esperienze giovanili ti precluda la possibilità di viverle adesso con le stesse modalità: il cinema, il corteggiamento, abbrracciati sul divano.. Non guardare indietro, ciò che stato non cambia. E neanche cercare risposte nel futuro, poichè l’amore è del tutto casuale e non si può pianificare. Resta nel presente che è il futuro che immaginavamo ieri ed il tempo passa sai…
    Ai “ma” ed ai “se” non c’è risposta, vivi!

  4. 4
    Ares -

    Ciao sono una ragazza, ho letto la tua lettera e mi piacerebbe darti una risposta alla tua lettera ma non mi va di pubblicarla qui. Scrivimi sul mio indirizzo di posta: therrythriller@hotmail.it

  5. 5
    natonel1983 -

    Ciao. Tra tutti voi io sono quello più sfortunato. Ho 26 anni e non mai avuto una ragazza. Con ciò non mi sono mai sentito dire “ti amo” ma neanche frasi del tipo “sei bello” o “che figo che sei” seppur io esteticamente non sono malaccio. Da parte di quasi tutte le ragazze che ho conosciuto solo indifferenza.Come se non bastasse non ho mai avuto veri amici. Quindi nessuno con cui parlare dei miei problemi,delle mie insicurezze,delle mie difficoltà.
    Il mio carattere ne ha risentito,così oltre che alla mia timidezza da guinness dei primati cominciai a chiudermi in me stesso, a non voler uscir di casa,ad odiarmi. Di conseguenza gli anni passavano e sembravano tutti uguali visto che trascorrevo le mie giornate senza fare nulla. Ma col tempo mi accorsi che sbagliavo. Sopratutto quando sentivo altra gente che parlava di fidanzamenti, viaggi, amicizie io stavo male nel sentirmi indietro rispetto a loro. Oggi in ogni occasione che trovo, di divertimento, di lavoro o altro io ci metto l’anima. Vivo al massimo ogni cosa che faccio affinchè non mi faccia sentire il vuoto degli anni passati.

  6. 6
    Fred -

    caro amico,

    a me non è andata molto meglio. Nella mia vita mi sono innamorato perdutamente una volta sola. Avevo 19 anni e fino ad allora zero esperienze in campo sentimentale. Il problema era che non ero corrisposto e continuai ad annaspare attorno a questa ragazza ( cmq di una bellezza straordinaria, ciò che avevo sempre sognato )per quasi due anni. Poi finalmente riuscì nel mio intento, vissi una storia breve ma intensa( 4 mesi ) e la fine di quel ” grande sogno” mi lasciò tramortito per tantissimo tempo. Non mi avvicinai più a nessuna per i fattori che hai già illustrato tu ( timidezza, poca fortuna, ambienti e amici sbagliati)e avevo sempre LEI nel cervello, la mia ragazza ideale che intanto faceva tantissime esperienze al contrario di me che mi ero completamente fermato. Dopo sei anni lei bussò di nuovo alla mia porta, dal nulla e con mio grande stupore. La mancanza di esperienze, il fatto di non aver nulla da raccontare mi portò incredibilmente a ignorarla, nonostante mi piacesse da matti. Fu un grandisssimo errore. Un paio di anni dopo ( 28 anni suonati) conobbi per caso un’altra ragazza e anche se devo ammettere che non provavo affatto le emozioni vissute con l’altra, mi affezionai subito anche perchè desideravo finalmente avere una storia seria e duratura. Si possono vivere a qualsiasi età le emozioni di cui parli ( e poi mica sei vecchio, scusa !!)io a 28 anni le ho vissute in pieno e temevo di non poter assaporare più la gioia e la spensieratezza di un amore giovane. Forse ciò era anche dovuto al fatto che lei era molto più giovane di me, tuttavia ciò che tu desideri lo puoi vivere anche adesso, almeno i mesi necessari per conoscersi e amarsi, non devi mica progettare subito la convivenza o un matrimonio, fonti di preoccupazioni, responsabilità e di non-spensieratezza. Commisi l’errore di considerare quanto di bello mi era successo come “giustizia divina” che era finalmente giunto il mio momento dopo anni di amarezza, dopo lunghissimi periodi ( segue)

  7. 7
    fred -

    da spettatore della vita altrui. Così dopo tre anni e mezzo lei cambia di botto e mi lascia ( tra l’altro in modo molto cattivo, non esiste modo indolore x farlo, ma lei lo fece in modo davvero disumano, ma questa è un’altra storia). Mi è caduto il mondo addosso, intanto i miei amici si sono sposati e io sono ripiombato nel tunnel dell’insicurezza, sono riemerse tutte le mie paure e mi sento esattamente come tanti anni fa, quando ero ancora un adolescente e mi chiedevo quando sarebbe arrivato finalmente il vero amore.
    Vivi la tua vita, l’amore può arrivare in qualsiasi momento e a volte ( anche se il dolore e le esperienze insegnano ) è meglio stare soli piuttosto che inciampare in persone sbagliate. Non sai cosa darei io pur di poter tornare indietro ed evitare di dare l’amore, l’abnegazione e tutto me stesso a una persona che alla fine ha gettato la maschera che indossava ed è arrivata persino a ridere di me mentre piangevo al telefono il giorno in cui mi ha lasciato.
    Le emozioni le potrai vivere ancora, ma per carità scegli la persona giusta, le persone come me e te con poca esperienza, possono cadere in tranelli che poi ti lasciano addosso delle brutte cicatrici
    BUOna fortuna

  8. 8
    diana -

    Non guardare la vita degli altri ognuno ha il proprio destino se riuscirai ad incontrare la tua anima gemella vivrete una storia tutta vostra con tutte le fasi che vorrai, dal primo bacio, alla passeggiata mano nella mano e tutto ciò che ti sentirai di fare. Ma non dovrai pensare, studiare le “mosse”, devi essere spontaneo devi lasciarti andare!Quanta gente si innamora per la prima volta a 40 anni! Io ne conosco alcune single da sempre ke poi all’improvviso si sono innamorate e sposate. Bè in bocca al lupo!

  9. 9
    Dorian -

    Ciao mm81, grazie per aver scritto questa lettera. Anche io come te sono stato, e sono tuttora un ragazzo molto timido. Anche io come te ho avvertito la sensazione di non essermi vissuto pienamente gli anni dell’adolescenza, della giovinezza, tante volte ho provato questa sensazione… Sai, io ho 24 anni, ma devo ammettere di aver vissuto una bella adolescenza, andavo bene a scuola dove avevo conosciuto 4 buoni compagni in particolare, purtroppo al di là della scuola non avevo altri giri di amici… Per quanto riguarda le esperienze sentimentali, a parte una tremenda cotta alle medie, e una breve storia agli inizi delle superiori, ho al mio attivo una sola esperienza, finita male, ma questa è un’altra storia… Anche io ho pensato talvolta che avrei dovuto vivere più intensamente il mio passato, ma se prima ci pensavo e ci recriminavo, adesso forse agisco,o quanto meno cerco di farlo. Sai cosa faccio? Faccio tutto quello che mi passa per la testa, qualsiasi cosa, ci se ne frega se ho già una certa età (24 anni è una certa età), il mio obiettivo è fare sempre ciò che mi piace,che mi possa fare stare bene. Ti confesso di essere giunto a questa soluzione dopo un trauma, ovvero la fine della mia prima e unica storia d’amore, giunta all’età di 21 anni e durata circa un anno e mezzo. Forse sono giunto a questo intendimento dopo aver toccato il fondo della mia esistenza, non so,ma ti dico che ormai miper sono ripreso e vivo bene così. Per quantoriguarda un’eventuale storia d’amore,io sono molto scettico, sono diventato scettico,cinico,arido, materialista… non credo più di tanto nei rappporti… ti consiglio però di prendere le cose un pochino più alla leggera, vivi come capita, non programmare…se ti capita una storia bene, altrimenti tu puoi vivere bene ugualmente, non farne una malattia… Io non ne ho mai fatto una malattia e me ne è capitata una all’improvviso, finita male, ma adesso sono qui. Non pensare di essere indietro, c’è sempre tempo per tutto…

  10. 10
    Dorian -

    Non pensare al passato, non pensare se potessi cambiarlo… è andata così, in fondo non è andata male perchè sei quello che sei adesso (una persona profonda e sensibile mi pare, consapevole di te stesso, non mi sembri uno qualunque), pnesa questo,magari a 17 avrsti avuto la ragazza ma saresti diventato un cretino (come magari è capitato a tanti). Anche io vorrei ritornare al passato, non per cambiarlo, semplicemente per riviverlo, per rivivere quella paradisiaca sensazione di felciità infinita, di spensieratezza, di pienezza vitale che dopo i 17 anni mi sembra di non aver mai assaporato (se non in modo effimero e illusorio), peccato che sia impossibile tornare indietro… Perdonami questo sfogo personale…comunque non pensaremai che hai peso tempo, sei sempre in tempo per fare qualsiasi cosa, chi se ne frega! L’importante è sentirsi giovani dentro!

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