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2013 d’inferno e solitudine, cerco messaggi di speranza

Avere vent’anni. Anzi, 21. Essere una ragazza considerata da tutti bella, studentessa modello, sportiva, iscritta al terzo anno di giurisprudenza, dal carattere forte e battagliero, condurre una vita agiata. Direte: beata lei/ beata te.
Vedere la propria vita nel giro di un anno essere travolta totalmente dagli eventi. Un anno, o forse due, considerando che il 2012 non e’ stato bello.
Dover smettere di fare la fotomodella a causa di malelingue infamanti che ti sono piovute addosso-OK, abbozzare e tirare avanti.
Lasciare il proprio ormai ex fidanzato con cui non stai più bene-OK, guardare avanti.
Perdere l’amica del cuore.
Rimbalzare da una storiella all’altra, anche con un tossicodipendente, scelti solo perché ”belli”. Ritrovarti di punto in bianco sempre piu’ sola, o tradita, o delusa, o ”non voglio storie serie”, o gettata senza motivo via, come la bambola di Patty Pravo.
Mentre vedi quelle due amiche in croce che ti sono rimaste, decisamente bruttine, allegre e fidanzate.
Problemi in famiglia.
Depressione, inesorabile. Ansiolitici, insonnia, poi ipersonnia. Dopo aver collezionato BEN sei storie sentimentali (che, da parte loro, di sentimentale avevano poco), ai limiti dell’assurdo. Antidepressivi.
Questa ansia che si trascina anche nello studio, i voti che calano, sentirsi dire dai professori che fino a poco prima firmavano i trenta sul mio libretto ”ma le sembra una preparazione adeguata, signorina?”. Perdere ogni appiglio, ogni contatto con la realtà. Ogni speranza… ieri l’ultima cocente delusione. Frequentavo questo tipo nuovo da poco ma ci stavo bene, sembrava serio e lo sembrava davvero. Sono furba, capto subito i segnali negativi, non c’erano. Una telefonata: la sua fidanzata che cortesemente mi dice di lasciarlo stare.
Ovviamente a me non aveva detto NULLA.
Non risponde al telefono, troppo codardo anche per farmi insultare, non ho diritto neanche a una spiegazione.
Passerò un Natale di merda, di sorrisi tirati.
Ventuno anni e contemplo il mondo ormai con un cinismo freddo e disincantato, e l’unico pensiero felice che riesco a produrre e’ ”tutto ciò mi sara’ utile perché tutto questo dolore non potrà che incattivirmi, e così facendo sarò un grandissimo avvocato”, duro, spietato, calcolatore, materialista.
Contemplare quest’Italia che va a rotoli con gli occhi di un giovane che ha perso tutto, non ha più appoggi. Dove sta la lealtà, dove sta la filantropia? In questa italietta inetta, vuota, subdola…
Solo l’idea di poter essere di nuovo sfiorata da un maschio mi da’ il voltastomaco.
Solo l’idea di dover come ogni volta rimboccarmi le maniche, ricacciare dentro le lacrime, e rialzarmi DA SOLA, mi nausea. Non ho più voglia, ma venti anni sono pochi per dichiararsi sconfitti e allora tiro avanti, così, per inerzia, facendomi scivolare addosso giorno dopo giorno con la convinzione che tanto e’ tutto uguale, che tanto e’ inutile cercare di sottratti al Male, inutile il mio inguaribile ottimismo.
Stavolta, per quanto il mio carattere sia granitico tanto da sfiorare l’arroganza, io non vedo via d’uscita. Non e’ un Mondo per buoni, ne’ per deboli, ne’ per sognatori. E’ pieno di lupi travestiti da agnelli e se volete non dico vivere ma campare , dovete sbranare, addentare, frodare e raggirare. Come loro. Stuolo di persone orrende.
Non so più che fare, che pensare, come agire. So solo che sono ormai 365 giorni di buio pesto, senza via d’uscita. Un inverno di 365 giorni.
Aiutatemi.

N.b forse ci sono errori/ ripetizioni…ho scritto di getto, come mi veniva, come mi sentivo.
Grazie

Lettera pubblicata il 21 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Aton -

    Resti comunque in una situazione di assoluto privilegio. Perciò goditi il Natale con i tuoi sorrisi tirati, non hai nemmeno idea di quanto può essere dura la vita. Non è un messaggio di speranza, questo è solamente un messaggio vero.

  2. 2
    Joshua -

    letizia, se davvero non hai problemi economici come mi sembra nella tua lettera tu dica, prova a contattare una associazione di volontariato: essere utili ad alleviare i problemi degli altri può aiutare a ridimensionare i propri.
    Io vengo da un’altra epoca, in cui non si parlava di depressione ad ogni piè sospinto (per il qual motivo magari anche io sono depresso senza saperlo, e preferisco così), e quindi ti dico: butta i farmaci!
    Infine: l’inerzia no! L’inerzia – a 20 anni – mai!

  3. 3
    dade -

    pensa a chi non ha proprio la salute, a chi ha male davvero, a chi è malato, per loro non sarà un bel Natale e non solo quello, questo si che è inferno. Il resto si può risolvere sempre, e a confronto non è niente.. Pensa a chi sta davvero peggio e vedrai che aiuterai anche te stessa

  4. 4
    ah però -

    21 anni e una collezione di partner sessuali da far impallidire selen

  5. 5
    parcheggio_fuori_uso -

    Ho più anni di te, e sono molto meno bello della media, questo però, solo per dirti, se combatti te stessa, finisci col morire dentro.

    Sei piena di propositi nel cercare consenso, almeno mi sono fatto questa idea, però, vedo che in te hai molta energia, perchè non la usi semplicemente per vivere?

    Che vuol dire vivere?

    Persegui la tua strada, poi l’amore lo incontrerai con la maturità che avrai, se prendi fregature, allra non sei ancora in grado di guardare oltre, è difficile, ma le batoste aiutano a sopravvivere, non a vivere, aiutano a guardare le cose con cautela, si diventa duri, forse troppo, ma s’impara sempre vivendo, non sperando che gli altri capiscano, ma llasciando il tempo agli altri di capire, se nessuno capisce, forse qualche riflessione ce la dobbiamo fare, e se nnostante questo riteniamo di essere in ragione, allora, continua la ta strada, fino al prossimo bivio, non farti crucci per l’amore, quello passa, viene e và, ma si sopravive lo stesso, male, ma si vive.

  6. 6
    panda -

    (sperando che tu non sia un troll, ché è la prima cosa che ho pensato leggendoti)

    Letizia, qui ognuno scrive per sfogarsi e quindi giustamente lo hai fatto anche tu. Ma come ti hanno già fatto notare diverse persone prima di me, forse ci sono altri problemi per cui è giustificato… perdere la speranza.
    Rifletti su quello che tu stessa hai scritto. Mi permetto di sottolineare qualche affermazione significativa.

    1. scelti solo perché ”belli”

    Se scegli dei ragazzi solo perché belli, non puoi lamentarti se ti ritrovi dei “pacchi”, come diciamo a Napoli. Ci sono un’infinità di bravi ragazzi là fuori, basta considerarli. Mi rendo perfettamente conto del fatto che un’ex fotomodella cerca un certo tipo di persona, ma forse quello che ti è successo servirà a farti rivedere le tue priorità nella ricerca delle qualità altrui.

    2. Mentre vedi quelle due amiche in croce che ti sono rimaste, decisamente bruttine, allegre e fidanzate.

    Perché hai perso la tua amica del cuore? Di chi è la colpa se hai poche amiche? Non hai pensato che forse sarà anche colpa tua, visto che dimostri anche verso le poche “sopravvissute” un’invidia un po’ meschina? Che colpa hanno se sono allegre, bruttine e fidanzate? Mah.
    Inoltre, essere fidanzati è motivo di vanto per te? Sembri invidiare questa cosa, ma dovresti renderti conto che si ci fidanza se e quando si trova la persona giusta, un fidanzato non è come un vestito da sfoggiare in passerella.

    3. Lasciare il proprio ormai ex fidanzato con cui non stai più bene.

    Perché lo hai lasciato tu? Sarebbe bello saperlo.

    Non voglio attaccarti, ma invitarti a riflettere e a ridimensionare i tuoi problemi. Certo, ognuno giudica un problema come grande o piccolo in relazione a quello che è il proprio “mondo”.
    Ma i problemini di cui parli, sono risolvibili semplicemente cambiando il tuo approccio alle cose e alle persone.
    Fermo restando che nella vita (e in amore, come ho imparato da poco io stesso) nessuno ti regala niente ed è un bene che tu l’abbia capito.

    Te lo scrive, tengo a precisare, una persona a cui non manca proprio nulla, quindi scevra da qualsiasi forma di invidia. Nonché quasi avvocato 🙂

    Lascia perdere i medicinali e dacci dentro con lo studio, magari staccare la spina dalla “vita sociale” per concentrarti su altro ti aiuterà. Fatti forza dai, razionalizza, ridimensiona e ritorna in pista!

  7. 7
    Eibon -

    mi dispiace per te…oggi trovare una persona seria e corretta diventa sempre più difficile, sia per le amicizie sia per le relazioni, alla fine belle parole ma quando hanno l’occasine di dimostarle… beh…capito no…io ho perso delle amicizie che duravano anni e anche l’ultima relazione con la mia ex è andata pittusto male alla fine…quello che ti posso dire di non aver paura della solitudine, saper stare da soli è una bella cosa e vuol dire essere forti, secondo, essere una bella ragazza, non è una brutta cosa ma è più probabile che attiri ragazzi più interessati all’involucro e non a quello che c’è dentro, quindi piano con le relazioni, passare da una a un’altra non va bene e allontani i ragazzi “seri”, vedrai che prima o poi troverai delle belle persone, cosa non facile lo so bene, però hai detto di avere un carattere battagliero no?…
    ultima cosa, essere cinici serve fino a un certo punto, poi la cosa ti si può rivoltare contro, io sono “buono” ma non mi sento assolutamente debole anzi….la cattiveria e il cinismo lasciali a quelle piccole persone che ti hanno deluso, non vorrai assomigliare a loro vero?

  8. 8
    Angelo9 -

    Non vorrei sembrarti insensibile ma credo che alcune situazioni te le sei andate a cercare. Cio’ che stai passando ti fa capire che la vita non e’ facile per nessuno e che nessuno puo’ pretendere che lo sia. Riparti con piu’ consapevolezza da cio’ che hai: sicurezza economica, doti intellettive, bellezza, ma non pretendere che quest’ultima debba aprire ogni porta. Dimostra a te stessa di avere anche coraggio e riprendi in mano la tua vita.

  9. 9
    rebelsoul -

    Ho letto il tuo sfogo…non mi permetto di giudicarti visto che non ti conosco..e massimo rispetto per le sofferenze e il dolore altrui..mi permetto solo di soffermarmi su alcune tue affermazioni,del tipo ho scelto un tossicodipendente solo perche’ bello..ho un paio di amiche bruttine(come se l’amicizia dipendesse dalla bellezza)..cambia certi punti di vista..guardati dentro e vai oltre..cerca di capire quello che vuoi..non voglio sembrarti duro..ma te almeno hai una vita agiata..non so se pure una famiglia..ma almeno hai potuto fare delle scelte..molta gente si trova in condizioni di dolore non per scelta(perso i genitori,il lavoro,la casa,l’amore)..avrai una corazza forte..ma in fondo nasconde una gran fragilita’ e immaturita’..non arrenderti combatti ancora e ne uscirai piu’ forte e matura

  10. 10
    Vicentina -

    Cara Letizia,
    La vita è così. Devi imparare a difenderti.
    Forse la tua vita è stata fin troppo facile fino ad un certo punto, illusoria che tutto sia così per tutti, ma non è così
    Non aspettarsi mai niente di buono, e se arriva a volte c’è un rovescio in quella medaglia.
    L’ impressione è che tu sia una disadattata, lo dico in senso buono, probabilmente il tuo modo di porgerti in distonia con la tua vera te stessa ti porta a stringere relazioni sbagliate…. soprattutto anche per paura di stare sola
    Per non parlare del mondo del lavoro dove, ricordati, Non potrai mai, fidarti pienamente di nessuno.
    Dove quasi tutti proveranno ad usarti.
    Sono più grande di te e la vita mi ha aperto gli occhi, ed ho vissuto le tue stesse angosce ed ora che sono una professionista so che tutto quello che sono riuscita a costruire l ho fatto perché ho contato solo sulle mie forze.
    Se decido di aiutare qualcuno lo faccio perché ritengo giusto farlo ma non mi aspetto nient’altro che un formale grazie (se arriva…..) l’ho fatto per me. Perché mi faceva piacere donare.
    Aspetta, anche da sola, perchè qualche persona speciale prima o poi arriva.
    Così come dopo qualche fregatura, riuscirai a riconoscere le persone che vogliono usarti.
    Impara, esercitati ad essere distaccata. Hai letto Siddharta.? È un libro che insegna molto. Insegna il controllo.
    Non so di che città tu sia ma ci sono molte associazioni che si occupano di volontariato. Anche quello, occuparsi degli altri, aiuta molto a crescere.
    Un abbraccio.

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