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L’illusione dell’amore

Siamo stati insieme 3 anni. Tu eri molto più innamorata di me e non vedevi l’ora di andare a vivere insieme. Io avevo paura di fare il salto, poi il nostro legame si è rafforzato. Ho imparato e desiderato prendermi cura di te, risolvere ogni tua controversia verso una “non famiglia” che ti ha sempre contraddetto. Io ero li sempre, soprattutto quando eri nel buio…mi dicevi che ero l’unico raggio di sole della tua vita. Queste parole mi rendevano fiero, unico e speciale.
I tuoi problemi diventavano sempre più grandi. Anche le piccole cose erano diventate irrisolvibili. Il mio aiuto è stato quello di spronarti, perché ti amavo follemente. Nonostante tutto hai visto in me un uomo che ti contraddiceva come la tua famiglia. Mi dicevi che tu per essere amata dovevi sempre dimostrare qualcosa. In realtà io non chiedevo niente tranne qualche sorriso in più.
Abbiamo realizzato insieme la nostra bellissima casa. Ogni cosa l’abbiamo scelta insieme (tra accordi e disaccordi) e nei tuoi occhi brillava finalmente la luce della serenità.
Eri sola quando io non c’ero e per questo stavi male. Ho sempre cercato di farti capire che io c’ero sempre anche se mancavo (in realtà quasi mai) e che dovevi fare affidamento anche su te stessa per affrontare la vita.
Finalmente ecco di nuovo le tue amiche, il giro si allarga e sei tu che inizi a trascurarmi. Ti lascio libera di fare le tue scelte perché per me vederti felice è la cosa più bella del mondo, ma non ti accorgi che mi stai perdendo. Mi dici che devo credere nel nostro rapporto al nostro sogno “la famiglia”.
Ti lascio con la speranza di spronarti verso di me, ma è solo peggio hai già scelto la tua strada.
Ti cerco, ti chiamo sono soffocato dal dolore e tu m’illudi con parole d’amore.
Hai compiuto 30 anni e per me sei sempre un cucciolo. Continui ad illudermi con le tue parole ma in realtà ti baci con un ragazzo di 20 anni dopo neanche un mese da quando ci siamo lasciati.
Piango come un bambino. Penso di averti dato tutto me stesso, di aver sopportato scelte che non condividevo, ho messo da parte l’orgoglio, ho chiuso gli occhi ed ora che non ci sei più mi sento inutile. Mi domando perché parlavi di famiglia perché hai voluto questa casa se adesso ti trovi dalla parte opposta. Mi sento morire non solo per la tua mancanza ma perché adesso ho paura di poter amare..

Lettera pubblicata il 30 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    sally -

    ;( forza, rialzatiiiiiiii, arriverà qualcosa anche per te, che ti curerà
    le ferite, arriverà come un angelo.. per tutti è così, ne sono certa. Il
    tuo orgoglio è vivo e pulsa forte, che aspetti? fortificalo ancora di
    più. Se vuoi rimani in collera con lei ma non con il resto del mondo e
    soprattutto non verso te stesso. Un abbraccio e tanta fortuna dal
    profondo del mio cuore.. dai=)

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