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Il pensiero può essere reato?

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Titolo volutamente provocatorio, a cui occurre aggiungere una premessa: la seguente argomentazione vuole esulare dalle persone nello specifico, ma indagarne semplicemente il pensiero.

Spesso mi capita di leggere che le opinioni sono tutte rispettabili e ciascuno è liberissimo di esprimersi a piacimento su qualsivoglia argomento. Onestamente, non sono d’accordo su nessuna delle sopracitate affermazioni. Esiste in Italia un reato denominato “apologia del fascismo”, che dovrebbe sanzionare, anche pensantemente, tutti coloro i quali propagandano principi o metodi del fascismo. Allora mi domando: perché mai io dovrei rispettare tutte le espressioni di pensiero, anche le più abbiette, se addirittura la Costituzione ne sancisce determinate manifestazioni? Potrei al limite contenere il mio disappunto esponendolo con più diplomazia possibile, puntualizzando al contempo la mia inappellabile condanna. 

Visto che prevedo già eventuali obiezioni, specifico che qui non si vuole mettere in dubbio il rispetto nei confronti della persona, bensí l’assurda e un po’ ipocrita tendenza a far finta che ogni contenuto espresso debba essere accettato di buon grado.

Farò due esempi, estremi e provocatori per spiegarmi meglio. Un pedofilo non è condannabile per il suo pensiero, in quanto dettato da istinti ingovernabili e pulsioni sessuali del tutto irrazionali. Nessuno, a mio avviso, può essere moralmente riprorevole per qualcosa che non può scegliere. Egli diventerà perseguibile laddove non intervenga per porre argine ai suoi istinti arrecando danni, fisici o psicologici, a minori.

Altro caso invece per chi espone un sistema di pensiero razionale e lucido, che diviene moralmente deprecabile anche se non metterà mai in atto i propri principi. Se un individuo manifesta reiteratamente un’ opinione lesiva nei confronti di qualsivoglia categoria umana, anche se per codardia o mancanza di occasioni non porrà mai in atto i propri convincimenti, a mio avviso rimane ugualmente condannabile ( a livello morale ovviamente, perché il reato all’intenzione non esiste ancora).

Ovviamente questa mia posizione apre il secolare dibattito tra libertà ed uguaglianza, ma vuole anche ricordare come le grandi battaglie nella Storia siano state combattute prima a livello ideologico, e poi concretamente. Mi avvalgo quindi della facoltà di non “assolvere” qualsiasi opinione venga espressa.

Lettera pubblicata il 4 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6

  1. 21
    Itto Ogami -

    Suzanne,

    non capisco in che cosa sarei grottesco… mi sembra grottesco che le donne facciano queste violenze e siano considerate delle poverine, mentre se le fa un uomo allora va condannato alla sedia elettrica.

    La vogliamo capire che la parità dei diritti comporta la parità dei doveri (e delle pene).

    Il sesso debole è morto con l’ultima anziana di 100 anni.
    Ora sono tutte forti guerriere e come tali devono essere trattate. Senza alcuna pietà.

  2. 22
    Golem -

    Io Rossella continuo a non capirla, a meno che non si legga il suo “verbo” come allegoria, allora si può trovarne ogni collocazione possibile, come con le Centurie di Nostradamus. C’è sempre lei e una situazione di coppia ipotetica di mezzo. Ma il commento è esemplare comunque.

  3. 23
    maria grazia -

    Questa lettera è volutamente provocatoria, è evidente. Suzanne è una donna intelligente e penso si renda conto da sola che oggi il mondo ( e l’ Italia in particolare ) ha ben altri problemi che non qualche ragazzino che si mette a fare il saluto romano e ad esclamare “VIVA IL DUCE!”. Ma dirò comunque la mia in proposito: censurare certe forme di espressione non è forse essa stessa una forma di “fascismo” ? Chiudere la bocca a chi ti è scomodo non è forse una vera e propria dittatura ? Come mai la libertà di espressione deve essere ritenuta non pericolosa e valere solo per chi ha le stesse idee dell’ autrice della lettera? Certo, io posso ritenere che alcuni individui ( come Itto o come gli integralisti islamici ) sarebbe meglio che non promuovessero pubblicamente le loro idee, ma purtroppo la mia libertà finisce dove inizia la loro e nella realtà dei fatti loro hanno il mio stesso diritto di esprimersi e io non posso farci nulla, per quanto ritenga quelle idee grottesche e anacronistiche, oltre che “pericolose”. Quindi tutto quello che posso fare è osteggiare le loro “idee”, ma non posso arrogarmi la pretesa e il diritto di tappargli la bocca. Voglio inoltre ricordare che anche tra i cosiddetti “fascisti” ci sono state delle vittime, per mano di quelli che non condividevano il loro pensiero. Sopratutto durante gli anni di piombo. E in quel periodo era opinione comune che uccidere un fascista non fosse un reato, quasi a considerare tali individui non degni di essere classificati neppure come esseri umani. Mi verrebbe allora da dire che anche il “comunismo” è pericoloso e che dovrebbero istituire il reato di “apologia del comunismo”. Per me di fatto il reato di “apologia di fascismo” è una mistificazione e un’ invenzione, e una delle più grandi forme di ipocrisia, visto e considerato che in moltissimi casi, nella nostra società, la libertà esiste solo sulla carta.

  4. 24
    Golem -

    Io la trovo “provocante” invece MG.
    Mi ha turbato.

  5. 25
    suzanne -

    Maria Grazia, continuo a pensare che tu abbia gravi problemi di comprensione. Non è una lettera sul fascismo, forse ti sei un attimo confusa. Mi diresti in che riga ho parlato di chiudere la bocca a qualcuno? Prova con google translate se non ti è chiaro qualche passaggio. Sei anche tu una negazionista dell’Olocausto? Sarà un’invenzione, sta di fatto che ti ci devi attenere pure tu, mia cara.
    Yog, attendo che tu dica qualcosa di intelligente oltre a fingerti, come al solito, migliore di tutti. Ma ho come l’impressione che anche questa volta mi toccherà attendere a lungo, come per le delucidazioni su Buzzati.

  6. 26
    Pace per tutti -

    Sul fascismo se ne parla dalla Costituzione e da questo sono normati specifici. Fino a che non cambia la costituzione resta così. La caccia al fascista non è mai esistita nei cosiddetti anni di piombo, se non da parte di poche persone che quando commettevano reati e venivano beccati, avevano le loro pene. E non confondiamo il fascismo con il neofascismo e il postfascismo. Per chi compie reati in nome di altre ideologie bastano le leggi normali dove le pene devono essere non esemplari ma giuste.

  7. 27
    Itto Ogami -

    Pace per tutti,

    Temo che anche sul discorso “provolo” tu sia in errore.
    Se esiste condanna in cassazione allora puoi riportare la testimonianza delle persone, come fatto certo. In caso di mancata condanna devi dire “sarebbero successi” “avrebbero fatto” ecc

    Nessuno ha il diritto di dire che un fatto e’ avvenuto se non accertato dalla magistratura. I giornalisti che lo fanno devono usare il condizionale o sono querelabili.

    Con tutto cio’ non sto affermando che non siano successi i fatti in oggetto, ma non si puo’ darlo come certezza.

    Riguardo alle espressioni mediche e’ esercizio Quando non si chiarisce che l’autore non e’ professionista abilitato.

  8. 28
    Itto Ogami -

    Maria Grazia,

    Ho letto con interesse il fatto che la tua liberta’ finisce dove inizia la mia.
    Dato che mi sembra qualcosa di positivo e nuovo da parte tua, me ne congratulo.
    Io personalmente non ho alcun problema che tu esprima il tuo dissenso, quindi fatta la premessa di cui sopra, non ho proprio nulla da replicare. Stavolta mi lasci senza parole.

  9. 29
    maria grazia -

    Suzanne, io ti ho risposto sull’ onda di quello che tu stessa hai trattato nella tua lettera, parlando di “fascismi” e di “apologismi”, ma anche per me quello era più che altro un pretesto per sottolineare un concetto più ad ampio raggio che riguarda la libertà di pensiero in quanto tale. Mi dispiace, ma temo che a livello del “confronto vero” con un altro interlocutore, tu abbia ancora molta strada da fare.. Vedi le cose con il paraocchi, e sei prevenuta verso chiunque non abbracci in toto le tue filosofie o la tua forma mentis. Ma in questo modo la prima “estremista” sei proprio tu, che non tieni conto degli infiniti e scardinabili aspetti che possono riguardare un determinato modo di pensare. Mussolini per esempio mentre governava ha intrapreso iniziative molto utili e ha promulgato leggi a favore delle classi popolari ( che sono in genere le più disagiate ). Riconoscere questo non significa, come pensi tu, essere dei potenziali e violenti dittatori silenti e vigliacchi. Sono questi i “segnali” che mi dicono che devi ancora “crescere”, dal punto di vista della capacità di essere obiettiva. Un altro tuo grosso limite è quello di valutare un interlocutore unicamente in base alle tue simpatie o antipatie personali. E questo, permettimi di dirlo, è un atteggiamento un pò troppo infantile per una donna di 30 anni e passa che oltretutto ricopre un ruolo di docente ( e quindi di responsabilità ). Io francamente ho trovato la tua lettera faziosa e anche offensiva nei riguardi di coloro che si antepongono alle tue idee, bollandoli tutti indistintamente come criminali di guerra mancati. Questo, senza nulla togliere al fatto che hai comunque sollevato una questione interessante e che è SEMPRE attuale: quella della libertà.

    Itto, lo so, faccio sempre questo effetto: lascio senza parole! 🙂

  10. 30
    Pace per tutti -

    Suzanne, soo basito, non sei in grado di confrontarti etc etc.

    Penso che mg abbia descritto più se stessa di te, in più punti.

    E la castroneria che Mussolini abbia fatto cose giuste a favore dei più deboli è far scompisciare dalle risate. Gradirei un elenco per poter confutare una ad una. Molte delle cose descritte dai fan di Mussolini come innovative erano già in molti paesi esteri in vigore da tempo.

    Ed anche conoscere meglio cosa è stato il fascismo in tutto il mondo e la storia personale di Benito aiuterebbe. Lui visse brevemente nel mio quartiere e padri e nonni di miei amici lo frequentarono, come altri nella fase socialista della sua vita lo aiutarono ad espatriare nella sua breve latitanza ospite di Cesare Battisti. Conoscere la storia e magari anche chi ha fatto un pezzetto di essa aiuta molto. Ed anche un pelio di dubbio laico e meno certezze fideiste aiuta pure.

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