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Ho perso la voglia, la motivazione

La mia vita è tranquilla. La mia famiglia è lontana dalle problematiche molto comuni di cui si sente parlare di questi tempi: una famiglia unita, certo non perfetta ma sicuramente comprensiva.

Insomma, non posso e non voglio lamentarmi. In effetti sono un ragazzo che cerca di vivere col sorriso. Il punto è che qualsiasi scheletro nell’armadio e qualsiasi disagio prima o poi trovano lo spazio per esprimersi. Dunque.. provo a condividere con voi questo sfogo.

Ho perso la voglia.

Con lo studio riesco ancora a sopravvivere, a chinare la testa sui libri, a dare esami.. Anche con gli amici riesco ancora ad essere il tipo che propone, la persona che anima il gruppo. Ma oltre la quotidianità non ho altri stimoli e altre motivazioni che mi spingano a credere in qualcuno. Ho avuto batoste come molti di voi.. Sono stato umiliato e trattato in modo decisamente poco umano dai miei ex “fidanzati”.. Mi son dovuto ricostruire da solo, a furia di auto-incoraggiamenti. Ora.. non ho più la voglia di mettermi in gioco.

Vi parlo di dati reali, esperienze vere! In giro non c’è più un solo ragazzo in grado di rispettare il prossimo, in grado di mettere qualche piccolo mattoncino per costruire qualcosa di sensato. Sto parlando di vita sentimentale, ovviamente.

Mi scrivono su facebook, mi scrivono su skype, mi scrivono ovunque.. le solite frasi per rompere il ghiaccio: “ehi ciao, ehi come va, che musica ascolti, che dici di te?”

Ed io inizio a non aver più voglia di rispondere, neanche di leggere quello che mi dicono. Molte delle persone che si collegano sulle chat per incontrare altri ragazzi sono fatte tutte allo stesso modo. Preconfezionate: ti aspetti già quello che ti diranno, quello che faranno, quello che proporranno. E nessuna di queste persone è realmente interessata a chi sono io oltre la foto di msn, oltre la frase di stato pubblicata su facebook, oltre quelle due chiacchiere scambiate davanti ad uno schermo o seduti al tavolo di un pub.

A me sembra, ogni giorno di più.. un tunnel, un copione visto e rivisto.

La cosa più triste che mi succede? Qualche volta mi capita di incontrare un ragazzo leggermente più interessante o comunque intelligente e stimolante.. Beh, puntualmente questo non si sforzerà nemmeno di scrivermi il giorno dopo per sapere come sto. Oppure, se lo farà sarà per dirmi che “si, sono un bel ragazzo, ma non è il momento adatto per iniziare una frequentazione”.

Io, ormai, non mostro più di essere interessato.. so come comportarmi, do tutti gli spazi necessari alle persone, non faccio proposte e se ne faccio sono solamente per animare le serate o per fare qualcosa di interessante quando ci si vede. Non chiedo mai nulla che vada oltre il felice momento di condivisione che sto vivendo. Non corro, anzi.. sto proprio fermo aspettando la mossa dell’altro. Ma alla fine nessuno, lì fuori, ha davvero voglia di scrutare di cosa siano fatte le persone. Nessuno perde un solo giorno della sua vita per entrare in contatto con gli altri. E come posso, allora, io… aver voglia di sperare che esista ancora qualcuno?

E poi, vorrei che qualcuno di voi, maschio/donna/etero/gay/chiunquesia..
mi spiegasse come è possibile credere ancora in qualcuno se in un solo attimo esiste Whatsapp, esiste facebook, esiste skype, esistono i siti d’incontro gay, esistono le applicazioni per android che ti dicono a quanti metri stanno i ragazzi iscritti in zona. Mi dite come posso fidarmi/interessarmi/invaghirmi di qualcuno se questo ha la possibilità 24 ore su 24 di sentire chi vuole, incontrare chi vuole, conoscere chi vuole.. senza che nessuno neanche lo venga a sapere.

Sono spiazzato, sono senza parole, e la cosa peggiore è che non sono nato sotto il segno del nichilismo.. non sono in grado di lasciarmi andare e far finta di nulla.. non sono in grado di vivere alla leggera, non sono in grado di buttarmi nella mischia anche io.

Questa è la cosa peggiore.. perchè da una parte ho perso le speranze, ma dall’altra non riesco a perdere le speranze. E’ una specie di paradosso. Sono single, ma io direi proprio solo. Eppure non voglio credere che finisca davvero tutto qui. Non riesco a rassegnarmi.. e quindi vivo perennemente pieno di rancore, pieno di odio verso la società e più in generale verso quel mondo gay fatto di apparenze, di sesso occasionale, di incontri ogni sera, quel mondo (che è la maggioranza) fatto di persone che cambiano partner una volta ogni 10 giorni.

Io sto bene da solo! E vi dirò di più.. quando mi frequento con qualcuno sento proprio che sto facendo qualcosa di innaturale. Sento proprio l’ansia, la paura, mi rendo conto che sto impiegando forze ed energie per qualcuno senza nessuna assicurazione e senza nessuna garanzia. Quindi so stare da solo e preferisco anche i momenti di solitudine a quelli di presa per il c**o. Ma ecco.. si può stare soli per cosi tanto tempo? Io inizio a non sopportare più l’idea che sia costretto a stare da solo perchè tanto.. di meglio a questo mondo non esiste. E così i mesi passano, passano gli anni.. passano nella mia vita decine e decine di persone ma… mai una, una fottutissima persona che rimanga oltre il tempo di farsi la storiella. Mai quella fottutissima persona che dice: “ma sai cos’è? io invece di scappare rimango”.

So bene che quando si è scoraggiati si crede che tutti gli altri stiano meglio. Eppure io vedo con i miei occhi che tutti i miei ex sono fidanzati da tempo, che tutti i miei amici riescono ad avere una vita sentimentale piu o meno stabile.. Ed io? Io sto qui in linea su facebook.. e sono già tre ore che lui, quello con qui mi frequento.. neanche si degna di un saluto di buonanotte.

E sapete cosa faccio? Chiudo la pagina senza dire nulla.
Vado a letto da solo, con la mia buonanotte.
Altro non rimane.

Ciau

Lettera pubblicata il 9 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Gay - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Andrea -

    “Mi dite come posso fidarmi/interessarmi/invaghirmi di qualcuno se questo ha la possibilità 24 ore su 24 di sentire chi vuole, incontrare chi vuole, conoscere chi vuole..”
    Il tuo problema, se così lo vogliamo chiamare, sta tutto in questa frase. Perchè usufruendo di questi servizi, hai scelto gi utilizzare un mezzo, di cui apprezzi i benefici ma non i costi. Vorresti avere per te tutti i vantaggi e nessun svantaggio. I siti che hai citato ti permettono di conoscere molte persone, ma anche le altre persone a loro volta possono conoscerne altre. Tu stesso probabilmente, di 10 persone conosciute, ne prenderai in considerazione 2/3, scartando velatamente le altre. E gli altri faranno lo stesso con te, per qualcuno sarai interessante, per altri meno. Questa “competizione” con gli altri ti sta facendo perdere fiducia in te stesso. Per cui credo che non dovresti farti prendere dall’affanno di trovare qualcuno e che dovresti cercare canali a te più congeniali.
    Per dirti, anche io qualche anno fa ho passato del tempo in chat alla ricerca dell’incontro fortunato con qualche ragazza. Ed era molto dura, poichè data la mole di corteggiatori/marpioni era praticamente impossibile conoscere qualcuna avendo l’esclusiva, eri come messo in lista d’attesa. E lo stesso capitava in posti come Badoo. Dirò di più, queste ragazze erano talmente subissate di richieste, che si sentivano delle dive. Roba da essere snobbato da mezzi roiti. Non faceva per me, perchè era un mondo irreale. Quelle ragazze poi nella vita reale non potevano ovviamente riscuotere lo stesso successo per cui si rifugiavano in quei luoghi, allo stesso modo molti ragazzi/uomini erano i classici morti di f.. con l’affanno di rimorchiare qualcuna.
    Tutto questo genera una distorsione del reale. Per forza che ti sembra di entrare in un tunnel senza senso, perchè la maggior parte degli utenti è molto frustrata. Gli uomini pensano: ma no cavolo anche qui se la tirano! E le donne: mamma mia sono tutti maniaci!
    Per chiudere, alla fine mi facevo solo del nervoso e ho lasciato perdere, mi sono rimesso a percorrere le strade più naturali e ho avuto le mie soddisfazioni.
    Se tu pensi di comprare un prodotto come in un supermercato, troverai solo persone che per te saranno oggetti e tu sarai un oggetto per loro.

  2. 2
    Apefuribonda -

    Andrea, ti ringrazio per aver letto la mia lettera ed avermi risposto! Quando parli delle dinamiche che si creano nelle chat ti capisco eccome!

    Il punto è che fra me e te c’è una differenza non indifferente: io sono gay. E non so se tu hai amici gay (o qualche tua amica ne ha).. ti accorgeresti che per noi gay è davvero difficile trovare qualcuno nella vita reale! Metti caso che ti incontro in giro, o in un pub.. non posso comportarmi come ti comporteresti tu con una ragazza che ti piace. Se provassi ad avvicinarmi o a parlarti probabilmente tu mi guarderesti come un alieno e mi inviteresti ad allontanarmi (magari anche prendendomi a parole o in casi estremi con la violenza).

    Come vedi per i gay non è affatto scontato vivere la vita sentimentale fuori dai siti internet. Devi sapere che quasi tutti i gay sono iscritti su chat e simili. I miei ex ho avuto la fortuna di conoscerli grazie ad amicizie e in modo indiretto.. eppure anche loro (tutti) erano iscritti su chat e siti del genere.

    Eheh: come vedi il problema è talmente grande che, anche se il tuo commento è giusto e dice cose positive, alla fine non può essere visto come una soluzione.

    Tralaltro.. a prescindere dalle chat per gli incontri..
    Mi sembra di capire e vedere che whatsapp, facebook, viber e altre applicazioni per cellulari ormai le abbiano tutti indistintamente e chiunque le usa più del solito per conoscere in modo ossessivo chi può!

    In ogni caso ti ringrazio per la tua considerazione e per le belle parole!! 🙂

  3. 3
    Andrea -

    Che sei gay l’avevo capito 🙂 ma dato che avevi chiesto indistintamente un parere ti ho detto la mia. Per il resto hai ragione, io non ne so molto delle dinamiche tra omosessuali, però immagino che debba essere piuttosto difficile vivere serenamente.
    Avevo un collega tempo fa che nei modi sembrava il tipico gay dell’immaginario collettivo, lui negava ma intanto mezza azienda gliene diceva di tutti i colori. Amici gay in effetti non ne ho mai avuti, ho cosciuto solo una coppia dichiarata ma sono solo dei conoscenti. Su altri amici certe volte ho avuto dei dubbi, ci sono quei comportamenti al limite tra un’amicizia maschile che vuole essere calorosa (tipo telefonarti 1000 volte, volerti sempre toccare..) e il dubbio che il tizio in questione non sia del tutto etero.
    Comunque sia, tornando al discorso principale, penso che gli omosessuali riuscissero a conoscersi anche prima dell’avvento delle chat e siti d’incontro che in realtà sono abbastanza recenti.
    Forse ci sono locali frequentati soprattutto dai gay, palestre..non ho idea nello specifico, però credo che prima di internet comunque in qualche modo facessero.

  4. 4
    NeveBlu -

    Vorrei non capirti, eppure conosco il significato delle tue parole.
    Un giorno lessi per caso una citazione di Catone: “Quello che ti mancherà, prendilo da te stesso.”
    In un primo momento mi sembrò banale, mi sembrò una di quelle “frasi fatte” che sono belle solo a sentirsi.
    Quella frase cambiò la mia vita per un anno.
    Fu un anno in cui la mia vita cambiò radicalmente, in cui vissi anche la mia prima storia d’ amore.
    La forza di quella frase è andata scemando, fino ad annullarsi totalmente nel momento in cui mi sono reso conto che ciò che mi mancava davvero non ce l’ avevo neanche dentro me stesso.
    E poi? Poi niente.
    Poi la mia solita vita di sempre.

    Amore? Amore niente.
    Purtroppo ho anche avuto la sfortuna di abitare in un piccolo paesino dimenticato dal mondo.
    Come avrei mai potuto incontrare un ragazzo da amare e che avesse potuto amarmi a sua volta?

    Ho perso la voglia anch’ io. Sento la vita, hai trovato il termine perfetto, come un copione che ho già letto e che devo solo recitare. Ma in fondo non chiedo tanto. Vorrei solo amare. Solo vivere.

    I siti d’ incontri li ho già abbandonati da tempo.
    Sarebbe bello, però, poter essere come tutte quelle persone che riescono ad essere felici con il puzzle delle loro storie occasionali. Non riesco ad essere come loro. Non sono io. Non ho provato. So già che non sono io.

    La soluzione?
    Non credo esista.
    La soluzione alla voglia di amare, è solo amare…

    Io intanto vivo dei miei momenti felici sforzandomi di sorridere sempre, nell’ attesa…
    Come hai detto tu, ho perso le speranze ma non le ho perse…

  5. 5
    Apefuribonda -

    @Andrea: Non temere i tuoi amici “particolari” che hanno bisogno di affetto.. Col tempo ho scoperto che le persone sono originali e tutte le une diverse dalle altre. Tanti ragazzi che possono sembrare gay perchè particolarmente dolci ed effemminati.. alla fine sono etero. E non sai quanti gay conosco che non ti farebbero alcuna carezza ma ti inviterebbero, piuttosto, ad una gara di sputi a terra. 🙂

    Comunque non puoi immaginarti che desolazione sono i locali gay, le saune e gli ambienti a cui fai riferimento. Ora non voglio dilungarmi troppo sulla descrizione di quei luoghi.. ma se in una discoteca etero può succedere che ci si abbandoni ad effusioni e baci.. in una gay ti puoi aspettare di tutto. Facile vedere due individui fare sesso e dopo cinque minuti baciarsi in pista con altre persone! La situazione è davvero triste sia sui siti che nei locali.. Anche perchè se tenti di usarli come diversivo.. ci entri e ti ritrovi davanti l’ex che ci prova spudoratamente con un estraneo in pista :s In discoteca gay tutti i ragazzi si sentono finalmente liberi di fare le loro cose gay che altrove sarebbero “vietate”. Così diventa tutto un circo ed una mercificazione, come quando un animale in cattività viene liberato improvvisamente. Per questo credo che l’eremitaggio o comunque la vita da single mi farà compagnia per un po 🙂
    Grazie ancora per avermi risposto!

    @NeveBlu Grazie per avermi risposto e per aver condiviso con noi la tua condizione che mi pare molto simile alla mia. Io sto riuscendo a tirare avanti con le passioni personali e gli hobby.
    Ma è davvero difficile accettare non solo la solitudine.. quanto la cattiveria che c’è in giro. Non riesco ancora a capacitarmi di persone che sembravano così intelligenti e ricche (fuori e dentro)… e che improvvisamente mi hanno caricato di negatività e cattiveria gratuita. Forse il fatto di essere stati educati alla trasparenza e alla voglia di umanità.. porta quelli come me e come te a non riuscire ad accettare che a questo mondo si passi in un attimo.. dall’amore all’estraneità o alla violenza psicologica!

    Ritieniti libero di scrivere e commentare ulteriormente parlando di qualsiasi cosa pensi sia in tema con la mia lettera. Mi piace confrontarmi!

  6. 6
    JoeQuinn -

    Io ero come te.
    Io ero te.
    L’adolescenza l’ho lasciata fuggire. Ho venduto i miei anni migliori, i più spensierati, per una maschera.
    Ne ho pagato il costosissimo prezzo come tutti del resto.
    Ho lasciato l’università quasi subito. Non ci trovavo uno scopo anche se nona vevo difficoltà a fare esami con ottimi risultati.
    Il mio futuro non eisteva.
    Mi son buttato sul lavoro, dando tutto me stesso, non pensando ad altro.
    Qualche sporadica relazione, degli incontri di passione.
    Amici pochi.
    GIudicavo come te il mondo: crudele e pieno di persone meschine e cattive.
    Ma non era così. Non è mais tato così.
    Non sono gli altri ad essere cattivi; ne tu ad essere troppo buono.
    Sei esattamente come tutti quanti. Come chi giudichi cattivo, menefreghista o incoerente.
    Sei solo triste. E quando una persona è triste vede solo il bianco e il nero senza rendersi conto che le persone sono migliaia di sfumature esattamente come te.
    Non sei diverso da nessuno. Sei quello che va su facebook, su gayromeo, su gaytv etc etc come gli altri.
    La vita cambia e non considerarlka una frase fatta.
    La vita è in continua evoluzione, a volte cambia in peggio, anzi, molto spesso cambia in peggio. Altre volte cambia in meglio. Altre volte cambia soltanto, così, senza un motivo.
    Quello che è sicuro è che la vita non è mai la stessa.
    Nella mia, il cambiamento più importante è stato 2 anni fa, quando su uno di quegli stessi siti che frequenti tu, ho trovato la persona che più conta per me.
    Quella persona che mi ha fatto dire basta al tedio, alla maschera, alla tristezza, a quegli stessi siti dove l’ho trovata.
    Ero sull’orlo del baratro anche se dal mio viso non traspariva nulla.
    Ero sull’orlo del baratro e ho trovato un ponte.
    Cosa ti fa pensare che non lo troverai anche tu?
    Credimi, la vita non è quella che vedi.

  7. 7
    Apefuribonda -

    @JoeQuinn: La tua risposta mi ha trasmesso qualcosa, ho sentito qualcosa di familiare e molto vicino a me, nelle tue parole, nella tua persona.

    Certamente quando ho scritto quella lettera non ero in una delle situazioni più ottimali a livello interiore! Ed ero certamente triste. Quando una persona riversa nella tristezza non è facile discernere e analizzare la realtà in modo lucido.

    Eppure sono stato sempre molto abile ad usare la razionalità, persino nei momenti più cupi. E se ho scritto questi pensieri grigi è stato anche per andare oltre il semplice momento di tristezza.

    Mi spiego subito. Potrei anche aver incontrato un ragazzo qualche settimana fa ed essere momentaneamente felice per questo. Potrei anche aver superato il periodo di tristezza che mi soffocava quando ho scritto quelle parole.. tuttavia un problema persiste: la condizione mentale dei gay e il loro stile di vita è un macigno per le persone sensibili ed intelligenti come me.

    Che io possa essere fidanzato, che tu possa esserlo da due anni.. beh.. non toglie il fatto che come un amore arriva inspiegabilmente, allo stesso modo inspiegabilmente può andare via riportarti nelle condizioni iniziali se non peggiori.

    E’ questo che mi inquieta. Sto cercando, attraverso un percorso personale, di fare quello che quasi nessun gay riesce a fare:

    sto cercando di trovare la felicità e la bellezza nelle mie decisioni e nella mia persona, non nella presenza di qualcun’altro. Da quello che hai detto penso che sarai d’accordo con me: “matto è colui che fa risiedere la sua felicità in un’altra persona”.

    Spero di riuscire a vivere la mia vita senza farmi trasportare in modo incontrollato dalle persone e dalle situazioni. Perché è facile dire che la vita è bella se hai avuto la fortuna di vivere la tua esistenza in situazioni favorevoli e con qualcuno accanto. Ma l’opinione sulla vita e su quanto sia bello vivere non può rimanere confinata e attaccata alla propria esperienza personale: esistono milioni di persone che da quando sono nate non si sono viste indietro neanche una frazione del bene che hanno fatto agli altri! E allora come vedi è tutto molto relativo..

    E in questa ricerca molto difficile mi capita, ogni tanto, di perdere le speranze e di vedere il mondo cupo come l’ho descritto qualche mese fa su questo sito.

    P.S. Sicuramente hai ragione quando dici che le persone hanno le mie stesse speranze e paure. E dici una cosa molto poetica e commovente quando mi ricordi che tu puoi essere me, e le persone che mi stanno attorno possono essere e vivere quello che sono e vivo anche io!!

    Il fatto è che fino ad ora ho avuto storie d’amore (a volte molto intense e serie) con persone che improvvisamente si sono rivelate orribili, cambiate, diverse, rinnovate negativamente. Ecco tutto: permettimi di prendermela col mondo se fin’ora mi ha sempre e solo umiliato e trattato come se fossi l’ultima persona sulla faccia della terra a detenere almeno un diritto!

    Un saluto 🙂

  8. 8
    JoeQuinn -

    Una volta, avevo una poesia di Leopardi nel cuore: “A se stesso”.
    Mi consideravo anche io un Ultimo, un emarginato.
    Io, alieno in questo mondo, la considerevo come semplificazione di tutta la (mia) condizione esistenziale.
    Per molti versi lo è ancora ma per altri, forse, non lo è più.
    Forse il mondo non è tutto fango.
    Ti do’ ragione, non c’è cosa peggiore del sentirsi un diverso tra i diversi. Ma il segreto, la soluzione, non sta nell’isolarsi, fisicamente o mentalmente.
    Sarebbe bello se ognuno di noi la felicità la possa trovare nel proprio Io.
    Ma se l’esistenza è racchiusa in noi, la vita è cio’ che ci circonda.
    Vorrei poter pensare che sia il contrario ma non è così.
    Non ho trovato la felicità quando mi sono accettato ne quando ho saputo di aver preso un bel voto a scuola, quando mi son guardato e mi son piaciuto, quando ho detto a qualcuno di volergli bene.
    La felicità l’ho sentita quando gli altri mi hanno accettato, quando mi hanno fatto i complimenti per il mio bel voto a scuola, quando a gli altri son piaciuto, quando mi hanno detto di volermi bene.
    La felicità vera non nasce in noi, vien donata a noi.
    Non ti far spaventare dalla condizione del “mondo gay” puoi farne parte senza farne parte.
    Se la gente vuol cambiare un partner a sera, lo facciano. Se cio’ li rende felici lo facciano. Ne cambino anche tre a sera; Io la felicità la cerco e la trovo altrove.
    E non mi sento migliore, anzi, forse per alcuni ora sono come quelli che tu chiami “orribili, diversi, cambiati negativamente” ma ognuno egoistigamente deve ricercare la propria felicità forse anche a discapito di quella degli altri.

  9. 9
    Apefuribonda -

    @JoeQuinn: Ti faranno martire per avermi risposto, dedicato tempo e aver sopportato le mie frasi chilometriche!

    Per quanto mi riguarda potrei lasciare la conversazione al punto dove è arrivata perché tutti quanti, in questo caso tu, avete aggiunto semi e fertilità al dibattito.

    Le tue parole continuano a piacermi perché le condivido per gran parte del discorso. Credo ci sia un grado di consapevolezza abbastanza acuto in tutti e due. Tu hai trovato il modo concreto di rispondere e affrontare i disagi e la situazione che vivi (magari aiutato dalla fortuna di aver trovato un compagno).. io mi soffermo un poco di più a teorizzare la mia condizione non vivendo situazioni che mi travolgano o assorbano particolarmente.

    Se mi è permesso, vorrei solo addentrarmi brevemente in un discorso specifico e affrontare un aspetto di quello che hai detto. Se non ti sentirai più stimolato alla risposta non te ne farò una colpa!

    Hai scritto: “E non mi sento migliore, anzi, forse per alcuni ora sono come quelli che tu chiami “orribili, diversi, cambiati negativamente” ma ognuno egoisticamente deve ricercare la propria felicità forse anche a discapito di quella degli altri”.

    Mi sono ritrovato varie volte a ragionare su questo concetto. Dopo alcune sventure sentimentali (fra cui una particolarmente negativa e surreale che le vale tutte).. mi sono domandato e interrogato tanto sul concetto che hai scritto tu.

    Mi sono risposto in questo modo: Si, “la propria felicità è anche a discapito di quella degli altri”, quasi sempre le cose vanno così al mondo.

    Ma perbacco, bisogna fare la differenza! Altrimenti che razza di persone siamo? Bisogna senza dubbio cercare di perseguire la felicità e averla come obiettivo più importante.. ma evitando che questa ricerca di felicità comprometta l’incolumità e la vita degli altri.

    Mi spiego con parole povere: anche io ho deluso, ho fatto innamorare gente che alla fine ho lasciato con una totale assenza di coinvolgimento sentimentale. Ma, quando è successo, l’ho sempre fatto mettendo al centro l’altro, la sua giusta rabbia e le sue esigenze. Ricorrendo al dialogo. L’ho fatto in piena chiarezza. Non ho mai battuto un colpo a freddo contro chi mi stava davanti e credeva in me. Non ho mai ingannato. Mi si può dir di tutto.. tranne che io possa rientrare nella lista di persone che definisco “orribili, diverse, cambiate negativamente”.

    E’ questo che fa diventare una persona un “uomo” con dignità. Dunque il tuo ragionamento non fa una piega, è tristemente vero e ti do ragione.. ma a costo che quella felicità sia guadagnata senza troppo egoismo nocivo agli altri. Altrimenti non si fa altro che seminare dolore, inganno e mancanza di rispetto in giro. Tutte cose che non ripagano bene e che non fanno onore! Cose che richiedono non sai quanto tempo per essere risolte e superate!

    Mi piacerebbe poterti scrivere anche in altre sedi e altri modi (Sempre e solo in termini di confronto culturale, ovviamente) se vuoi.

  10. 10
    Ragazzosolo -

    Ciao apefuribonda,sono capitato per caso sulla tua lettera,in modo assurdo poi,digitando su goole le parole “mi sento solo”. E si perché sto vivendo la tua situazione,mi sento solo,sperduto in un oceano di atteggiamenti e comportamenti in cui io non riesco a rispecchiarmi. ho impiegato anni ad accettarmi,e più o meno serenamente avevo cominciato a buttarmi nella mischia dell’ambiente gay,il problema é che questo é durato ben poco,mi sono bastate le delusioni che ho ricevuto quasi immediatamente,prima da quello che credevo il mio ragazzo,poi da quello che credevo un buon amico. Si,tutte conoscenze fatte su internet,perché anche io vivo in un paesello,e avevo scoperto internet come potente mezzo per fare conoscenze altrimenti impossibili per me,a causa anche del mio carattere molto introverso e timido. Il problema é che mi sono reso conto che nell’ambiente gay regna un livello di falsità,di superficialità,a cui io non sono preparato. Lascio perdere l’esempio del mio ex ragazzo,come hai scritto tu le storie possono finire. Ma quello che mi da rabbia é che anche le amicizie gay trovate fin adesso sono finte,pur non avendo all’interno alcuna componente sessuale nel rapporto,amicizie che fin che tu sei disponibile ci sono,amicizie che non appena non hanno più bisogno di te ti abbandonano. Ho pensato fosse un caso,di aver trovato una persona falsa,e invece no. Ho imparato mio malgrado che nel mondo gay funziona così. Non esistono amicizie vere,non esiste un migliore amico,non esistono fidanzati e non esiste affetto. Solo attrazione fisica (che a quanto pare é un componente fondamentale anche per un amicizia)
    Sono molto triste per questo,mi sento solo,solo con me stesso. Il mio unico desiderio é essere amato. Non dico che sogno di amare perché non ho dubbi su me stesso,so di saperlo fare. É negli altri che non credo più. Ma io vorrei semplicemente essere come tutte le normali coppie,vorrei essere felice e vivere i momenti di tutti i giorni con qualcuno.Se ti va mi piacerebbe parlare con te anche fuori dal sito. In caso ti lascio la mia email. Grazie a chi leggerà la mia lettera

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