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Ho perso qualcosa, ma non so cosa sia

Salve a tutti, mi chiamo gianluca non sono molto bravo a scrivere, tutte le volte che ci provo non riesco a rappresentare a pieno quello che penso,
e io penso tanto..
Non so come presentarmi, sinceramente quello che cerco è uno scambio di idee con qualcuno, perchè sento di essere arivato a un punto della mia vita fondamentale, ho perso qualcosa, ma non so cosa sia. La freddezza con cui facevo le mie scelte mi ha sempre portato avanti nel mio lavoro, ma adesso da un anno a questa parte è come se fossi.. avete presente nei sogni quando cercate di correre ma non ce la fate? ecco. Vorrei solamente sentire un pò di pareri esperienze vostre…

ciao

Lettera pubblicata il 18 Luglio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    michael -

    Esatto Gianluca , e la stessa cosa che sto affrontando io , e un blocco , tu pensa….io quando ero piccolo sognavo spesso una persona che mi faceva del male …..ed io impotente non riuscivo a reagire come se avessi un blocco , come se fossi paralizzato di fronte a lui , io penso che fosse stato un’indizio del mio futuro , raffigurando quella persona come la vita , ed io di fronte a lei inerme e indifeso non riuscendo a reagire ,solo delle persone veramente care , sincere e che ti sappiano ascoltare potranno capirti e farti uscire da questo tunnel .
    spero che tu abbia inteso il mio messaggio
    E ti auguro tanta forza , saggezza , e che tu sia sempre circondato da persone vere , auguri

  2. 2
    Freedom -

    Io penso che lo sai cosa hai perso. Ci vuole una buona capacità di autocritica per capirlo, e tanta riflessione, però alla fine te ne rendi conto. Si tratta di affrontare i propri fantasmi invece di scacciarli, di tenerli sempre accanto a noi per ricordarci quali sono le domande importanti, quelle a cui prima o poi dovremmo cercare di dare una risposta. La sensazione che descrivi, quella di un’immobilità forzata da qualcosa che è dentro di noi, ma al contempo ci è estraneo, perchè non lo conosciamo, non lo comandiamo, ma è lui che comanda noi, la conosco. L’ho vissuta tante volte nella mia vita. A volte l’ho combattuta, e mi sono sentita orgogliosa di me stessa. Altre volte, invece, soprattutto nelle occasione importanti, quelle in cui mi veniva richiesto di essere pienamente padrona di me e venivo messa alla prova, ho fallito. E più fallivo, più capivo una cosa : in queste situazioni, il peggior nemico di me stessa sono io. Le mie paure, le mie debolezze, le mie insicurezze. Se non riesci ad affrontare il mondo esterno come una volta, io penso sia perchè non riesci ad affrontare te stesso. E se non hai il pieno controllo del tuo io e del tuo corpo, non potrai mai camminare a testa alta nel mondo. Questo è quello che penso.

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