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Ciao a tutti!
Navigando nella rete ho trovato questo sito e visto che in questi ultimi tempi sembra che niente possa tirarmi su, provo a scrivere qui nella speranza di riuscire a trovare una via d’uscita alternativa a quella che purtroppo mi frulla in testa. Di cosa si tratti di preciso non lo so nemmeno io…ho provato a intraprendere l’ennesimo percorso di psicoterapia per trovare le mie domande e le relative risposte, ma niente…

Ho 23 anni e sono sempre stata parecchio sensibile, forse per le prese in giro fin da piccola, forse per l’emarginazione scolastica e per questo ho cominciato già dalle elementari a sfogare i problemi nel mangiare con le forme fisiche sempre più abbondanti del normale…avendo avuto poche amicizie ho sempre parlato molto in famiglia, anche delle mie idee in contrasto con quelle degli altri membri della stessa, ma le cose sono sempre andate verso un’unica direzione: mi uniformavo alle loro idee…

All’inizio delle superiori ho deciso di darci un taglio e cosi ho provato a dimagrire, ma senza risultati positivi. Nonostante ciò è arrivato il primo bacio in vacanza, ma con un ragazzo furbo, che ha pensato bene di approfittare dell’occasione e di illudermi un po’ per divertirsi senza impegni. Io capivo, ma mi accontentavo…e cosi ogni anno per 4 anni sono caduta nella trappola…finchè non si è superata la soglia del bacio e delle mani, e mi ha spinto la testa verso il basso ottenendo ciò che voleva…con il mio totale disgusto…da li il disgusto è andato verso tutto e verso tutti e l’adolescenza ha preso piede!
Volevo essere alternativa, ma continuavo a sentire il bisogno di amore e sono riuscita a farmi qualche amicizia buona e sana e anche a non perdere la mia sensibilità…ma il tutto a duro prezzo, perchè come tutti gli adolescenti mi sentivo incompresa e sola…mi isolavo da tutto e da tutti e mi rifugiavo nel cibo. Cosi la prima depressione è arrivata! In quel periodo la mia migliore amica era Monica…e lei assistette a tutto…impotente! I miei oltrepassarono ogni limite per le cose futili come le feste…e sono arrivati alle mani, e con la mamma psichiatra sono passata direttamente alla Fluoxetina, dose minima, ma cmq psicofarmaco. In mezzo a tutto questo ho fatto anche le mie esperienze di alcool e canne, con il risultato della prima volta da ubriaca con un ragazzo conosciuto quella sera che infine mi salutò dicendomi “mi raccomando non fare l’errore di innamorarti di me, perchè l’amore non esiste…sabato prossimo hai di nuovo casa libera??”.
Dopo anche altre delusioni un po’ su tutti i fronti, c’è stato il primo tentativo di suicidio, e giù altri antidepressivi…

Finite le superiori ho creduto di aver superato tutto, grazie anche all’oratorio che mi dava soddisfazioni incredibili…e scoprendo questa mia passione per “il prossimo” mi sono iscritta all’università a scienze del servizio sociale. Sembrava tutto rose e fiori, sono anche riuscita a crearmi un sacco di nuove amicizie (a discapito delle “vecchie” causa il mio essere passionale e farmi prendere dalle cose del momento…), ho preso la patente, è arrivata la macchina e li è proprio cominciata un’altra vita! sono dimagrita di 30 kg e mi sentivo nuova…ma mi mancava qualcosa! e non riuscivo a capire cosa… I problemi con me a casa nel frattempo si erano momentaneamente spenti, finchè non ho dato segni di instabilità, con i primi sintomi dei disturbi alimentari. Bulimia!
Marzo 2008 è stato l’inizio dell’inferno…cercavo soddisfazioni di non so quale tipo, le cercavo nelle amicizie, ma senza risultati per la mia negligenza, le cercavo nei ragazzi, ma con il risultato della frase ripetutami infinitamente “non riesco a innamorarmi di te”, le cercavo nella famiglia, ma con il risultato della sensazione di essere un disastro totale per loro, con le varie frasi “tanto finirai a pulire i sederi alla gente”, o anche “tanto non ti laurei, che perdi sempre tempo all’oratorio e con gli amici”… Risultato finale: baratro…tentativi nuovi di suicidio, altri antidepressivi, e in mezzo a tutto questo però sono riuscita ad arrivare alla laurea nel Febbraio 2010! I miei genitori, contenti, ma scontenti…sempre a spingermi a fare medicina, a cominciare qualcos’altro, e come da piccola ho provato ad uniformarmi alle loro convinzioni…ma non sono passata ai test, cosi mi sono iscritta ad un corso con delle materie in comune da convalidare se avessi passato il test l’anno successivo…ma non riuscivo a studiare…altra depressione, altri farmaci, altro isolamento dagli amici!

Sono però riuscita a ricominciare a sognare, grazie alla cotta per un ragazzo carino, che sembrava avere delle soluzioni ai miei problemi e sembrava ricambiare i miei sentimenti…ed eccoci a gennaio 2011: prima storia seria! un po’ di forza è tornata in me, e cosi ho deciso di lasciar perdere la seconda laurea e di cominciare a lavorare come cameriera per tagliare i ponti con i genitori e non prendere più niente da loro…altre liti immense per dormire fuori, per la mia autonomia…isolamento dagli amici per dedicarmi a tempo pieno all’amore, ma senza risultati perchè era tutta apparenza: questo ragazzo non mi ascoltava, non aveva sogni, mi faceva sentire inadatta sempre, mi giudicava “pesante”.

Mi stavo risvegliando dal sogno d’amore…e quando ho cominciato a lavorare come cameriera in un ristorante, trovando un bell’ambiente e delle belle persone, ho cominciato a sfogarmi e a parlare…riuscivo a parlare senza essere giudicata! E i sogni sono tornati…col cuoco di mezzo…:) un bel giorno poi dopo le ennesime liti a casa e con il mio ragazzo, sono andata al lavoro e a fine serata, l’inizio del nuovo amore, con il cuoco, Daniele!
Primo bacio con lui il 5 maggio 2011, e la mattina dopo ho lasciato il vecchio ragazzo. Con Daniele è cominciata la nuova stupenda avventura, nel frattempo coi miei andava cosi e cosi, ma almeno andava; e a giugno sono riuscita a fare l’esame di abilitazione ad assistente sociale. Inaspettatamente è cominciata anche la convivenza, dato che i miei mi hanno lasciata senza lenzuola e senza asciugamani facendomi capire che dovevo fare una scelta… Da li poi un’altra discesa, problemi di soldi, di fiducia per sospetto uso di droghe visti i suoi passati, ma ho mollato la presa…e ho deciso di chiudere gli occhi e fidarmi…anche se ho finito per logorarmi dentro…
Gli amici sembravano esserci, ho dato l’anima ancora più per loro…ma sono spariti lo stesso per la mia incostanza…ed ora mi sento vuota…sono senza lavoro, ho finito i 10000 euro di risparmi di quando ero piccola…e ora vivo di quello che ogni tanto mi danno i miei e dello stipendio di Dani, vivo in una casa dove oltre a me e a Daniele ci sono altri 2 ragazzi che non collaborano ai lavori domestici e che fanno uso di droghe, i miei sono diventati glaciali, e l’unica soluzione sembra essere il suicidio, di nuovo… senza direzioni…Daniele ha cominciato a stare male, ad avere attacchi di panico vista la sua precarietà lavorativa…ma prova lo stesso a farmi sognare, ed io ci provo, ma sto pian piano perdendo ogni speranza, con un paese che va a rotoli di giorno in giorno, pieno di gente che abusa di cocaina, che compie disastri, che non fa niente per “l’altro”, che è pieno di buchi…

Mi sento incapace di portare avanti la mia vita decentemente, incapace di dare soddisfazioni a qualcuno, e cosi sempre più spesso mi ritrovo a non voler uscire, a piangere, a rimanere a letto giorni interi e a pensare di voler solo morire… Ho paura di tutto, e piuttosto che rischiare preferirei morire…
Chiedo aiuto…qualcuno che sappia dipanare questa matassa, che mi svegli, che riesca a farmi trovare di nuovo la forza…

Grazie dell’attenzione e scusate per la lunghezza, per la confusione e forse la sconnessione di tutto il racconto…

Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    reborn -

    Ciao,mi spiace per questa storia..una storia vissuta tra alti e bassi,dovresti avere più metriotes (il giusto mezzo,non passare da un polo all’altro) secondo me la tua passione ti fa passare da una parte all’altra..e questo non fa bene alla tua anima e alle persone che ci circondano,un primo passo verso la felicità a cui tutti aspiriamo è essere persone equilibrate che riescono a non dipendere da una sola cosa,perchè la felicità noi erroneamente l’andiamo a cercare in una cosa sola…che può essere una storia d’amore..l’essere realizzati a lavoro,la famiglia e gli amici,bene per essere felici bisogna avere un equilibrio,non ti dico che sarà facile,ti premetto che per arrivare alla felicità ci vuole molta pazienza.Ma devi fare di necessità virtù,volendo trovare una svolta volendo cercare una pace interiore e con gli altri…fai ogni giorno una palestra di vita…i risultati non si ottengono da un giorno all’altro ma con grandi sacrifici,ricordati che la strada della felicità e dell’amore è sempre quella più difficile,piena di insidie…questa strada ti farà soffrire molto…ma ti farà soffrire..perchè semplicemente non esiste un amore senza sofferenza..la sofferenza serve per crescere e fare un percorso di vita insieme,insieme alle persone che si amano..tutta la sofferenza che hai vissuto e che stai vivendo ti potrà far diventare forte,devi superare gli ostacoli…non ti posso dire che non devi avere paura perchè è impossibile non averne…ma la tua forza di volontà deve essere superiore alla tua paura…solo così potrai riuscire a cambiare la situazione.Dipende tutto dalla testa…dal tuo modo di ragionare..ora hai scritto i tuoi problemi.. scrivendoli ti sei ricordata di tutto il male che hai passato e di tutta la sofferenza che vivi ogni giorno.. questo ti abbatterà ancora di più di umore…non fare come la società d’oggi,devi far perno sulla tua positività sulle tue qualità,i pensieri positivi sono più forti di quelli negativi.Sai molti bambini dalle loro madri vengono educati,essendo sempre sgridati in malomodo,per esempio quando gli si fa fare un dettato ci si sofferma su quello che ha sbagliato..e questo lo demoralizza…e bisogna avere un carattere forte per reagire..tu sei una ragazza molto delicata e sensibile..e devi essere incoraggiata…per esempio una madre con il proprio bambino quando gli fa un dettato ..se sbaglia dovrebbe soffermarsi su il poco che ha scritto giusto..se non ha scritto neanche una parola bene..gli si fa notare che ha scritto bene delle lettere.e se neanche quelle ..gli si fa notare che ha fatto uso della punteggiatura correttamente…il mio esempio ti deve far capire..che per sorridere ed essere felici bisogna far perno sulle proprie qualità,e sulle poche cose che vanno bene…e quelle cose devono motivarti a far meglio..non devi arrenderti alla vita…ricordati che la vita è bellissima anche se non è perfetta…è proprio quest’insieme di sofferenza e felicità che rende la vita meritevole di essere vissuta…

  2. 2
    saratwo -

    Sto cercando questo equilibrio da almeno 10 anni, ma il problema è che non trovando stimoli abbastanza coinvolgenti, mi blocco, mollo tutto per pigrizia e poco interesse.. E un altro mio problema è l’autostima…perché di fronte alle sfide mi giudico non in grado di sostenerle, così lascio perdere e mi ributto nella normalità che nn mi soddisfa… Vorrei cambiare tante cose, portare curriculum nei posti dove mi piacerebbe lavorare, avere il coraggio di chiedere prove al mio ragazzo per dimostrarmi che davvero le cose stanno come mi assicura lui, vorrei riuscire a dirgli che le persone che frequenta non mi danno fiducia da questo punto di vista, vorrei andare a vivere da sola per un po, anche se questo desiderio non so da dove arrivi visto che la convivenza sentimentalmente parlando mi soddisfa parecchio… Forse è perché credo che un po’ di solitudine mi farebbe bene…magari potrebbe anche risvegliarmi un po’… Di fronte a tutto questo però spuntano altri pensieri, come : “tanto non mi prenderanno mai a lavorare in quel posto perché ho 0 esperienza come assistente sociale” “se gli chiedo prove dopo pensa che non gli credo su niente e non capirà mai questa mia esigenza e questa paura della droga” ed infine “già ho provato a dirgli del mio desiderio di starmene per conto mio, dunque se lo faccio succederà quello che disse quella volta che provai ad accennarglielo, ovvero che tra di noi le cose cambieranno e ci lasceremo…” così di fronte alla ricerca di un nuovo equilibrio con questi cambiamenti, mi fermo…e lascio che tutto mi scorra addosso nonostante le ferite, microferite che mi si formano con tutte queste piccole cose che vorrei modificare un po’ e che però non riesco a cambiare…per stupida paura… a volte penso che sarebbe più facile se perdessi tutto, ma conoscendomi so che non esiterei a perdere ancora la speranza… sono una stupida…:( stupida fifona e pigrona …

  3. 3
    Survivor -

    Non voglio darti un consiglio ma un mio punto di vista perchè non posso dirti come comportarti in base a una lettera…
    Però personalmente penso sia ora di cambiare aria, di ricominciare tagliando i ponti con tutto ciò che è sbagliato, trova conforto nella chiesa..parlane col tuo parroco…(questa è la prima cosa che mi è venuta in mente)..

    Parli di antidepressivi, di droga, dovresti sforzarti di non voler dipendere da certe cose…

    Posso immaginare sia dura ma hai una famiglia, fa capire loro che hai sbagliato, fa capire loro che vuoi redimerti diventando migliore…
    Ci sono persone che non hanno le tue fortune, ci sono persone che non riescono a camminare ma trovano la forza per andare avanti…

    Evita tutto ciò che ha a che fare con la droga…

  4. 4
    saratwo -

    Provengo da una famiglia molto credente e praticante… ma non credo sia

  5. 5
    saratwo -

    Mi è partito il tasto invio, chiedo scusa…
    Ecco il commento:
    Provengo da una famiglia molto credente e praticante… ma non credo che quella della chiesa sia la strada giusta…io vorrei trovare la forza di affrontare i problemi, non vorrei abbandonare quel che ho costruito con tanta fatica…e la chiesa, di fronte alla convivenza, di fronte a tante scelte, purtroppo è categorica, ed io non mi trovo concorde con le loro idee. Non si può sposare una persona senza sapere come vive, non si può sposare una persona a pacchetto chiuso secondo me. I progetti miei e di Dani includono comunque il matrimonio, ma lo includono ora che sappiamo cosa significa vivere insieme.
    Per la droga, so che non è la strada giusta ed infatti ne ho paura! Dani credo che non ne faccia uso, ma la certezza non l’avrò mai purtroppo, non finchè non si cambierà ambiente, come dici te…ed anche questo è incluso nei nostri progetti…
    Ora non rimane altro che trovare la forza per svoltare la situazione…e pian piano sento che sta tornando…spero solo che duri!! In ogni caso, grazie della tua comprensione e dei tuoi consigli, so che hai messo a disposizione ogni tuo mezzo…grazie!

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