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Voglio guardare il mondo a testa alta

Ciao, sono nuova, non ho mai scritto qui ma ho bisogno di sfogarmi. spero che per quello che scriverò nessuno mi giudichi. Ho 15 anni, e sto male da 8 mesi. Quest’estate avevo un ragazzo che ne ero innamorata pazza, davo tutto il mio cuore per lui. ma mi aveva illusa, per lui stavo sveglia anche fino alle 4 di mattina, per poterci parlare. Poi un giorno ci siamo lasciati e da quel giorno tutta la mia vita è cambiata. Davanti di me ho visto uno spillo e l’ho preso e me lo sono conficcata nella pelle sia nella coscia sia nel polso. Appena finito di farmi male io stavo già meglio, avevo finito le lacrime. era come se piangessi non più sotto forma di acqua, ma sotto forma di sangue. Quello che ho fatto, è stato come per sbaglio, non so perché l’ho fatto. poi, non l’ ho più fatto, mi sfogavo piangendo. Dopo tre mesi, mi sono detta che non devo stare in questo stato e dovevo assolutamente stare meglio, ma il mio corpo ha reagito così: coltelli, forbici, spilli. poi un giorno ho svitato le vite del mio temperino, e ora mi trovo di nuovo davanti a un problema: sono diventata dipendente dalla mia lametta. Una volta lo facevo per sfogo, quando ero triste, quando trovavo un ostacolo.. ma ora il mio pensiero fisso è quell’oggetto tagliente. Quando la sento scivolare nella mia pelle, provo euforia, ma poi paura, paura che gli altri scoprano ciò che ho fatto, paura di star diventando pazza, e forse lo sono, ma taglio dopo taglio diventano sempre più profondi. Sto ancora male per quel ragazzo, nonostante sono fidanzata con un altro, ho paura di illuderlo perché non provo le stesse cose come per il mio ex. Sto male, giorno dopo giorno mi sento sempre più spenta, ho sbalzi d’umore, e sto diventando irritabile. La gente mi prende in giro dicendo che sono stupida, ma nessuno sa di questo problema.. Nemmeno la mia migliore amica. La mia maschera che porto ogni giorno d’ovunque vado è un sorriso stampato in faccia. ma nessuno vede cosa c’è nel vuoto dei miei occhi. Io non voglio suicidarmi, il taglio è il mio modo per sopravvivere, il mio modo per sfogarmi. Vorrei sfogarmi con uno psicologo, o almeno quello che ho a scuola, ma non ho il coraggio di dirlo a qualcuno che ho bisogno d’aiuto. Vorrei tornare ad essere felice, così spensierata come quando ero da piccola.

Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2014. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    infelice -

    Ciao, sai ti capisco benissimo, capisco quanto hai amato quel ragazzo perchè mi è successa la stessa cosa ho amato un ragazzo per un anno e mezzo senza essere ricambiata ma solo rifiutata da questa persona, lo desideravo giorno e notte, quante volte ho deciso di farmi del male ma sai non ho mai avuto il coraggio di farlo! Penso che tu debba smettere di farti cosi male ma devi sfogarti in altri modi, perchè la vita continua e nonostante viviamo momenti difficili,momenti in cui pensiamo che l’unica cosa giusta da fare sia morire, sta parlando con una ragazza che nella vita nn è mai stata felice per niente, ho sempre desiderato morire e quindi penso che i miei consigli nn valgono molto..! parlane con la tua migliore amica a me lei e l’unica persona che mi sta veramente vicina, l’unica che mi capisce io se nn avrei lei nn so come farei!! mi dispiace tantissimo che ti fai del male, parlane con il tuo psicologo della scuola ti aiuteranno ad uscirne fuori..!

  2. 2
    Cat -

    15 anni…è una fase della vita particolarissimo, tutto fa male 10 volte tanto, vivi con i nervi scoperti, ti senti non capita dal mondo intero. E’ tutto normale, non si è consapevoli delle prime esperienze che si vivono e l’approccio è confuso, e a volte l’autolesionismo diventa un modo per punire se stessi perchè non ci si accetta, e il rifiuto di un ragazzo diventa una lama che ti trafigge da parte a parte. Ma a cosa serve tutto questo dolore? Tutto il tempo che sprechi a farti del male e torturarti mentalmente a cosa realmente ti serve? E’ tempo buttato, credimi, tutto parte da te stessa, la soluzione la trovi cercando autostima e volendoti bene a prescindere da come si comportano gli altri. Se tornassi indietro sicuramente alla tua età avrei cercato di essere meno malinconica e mi sarei divertita di più con le amiche, evitando di torturarmi con le autocritiche..oddio piacerò non piacerò…senza contare i pensieri legati ad una sorta di rifiuto a vivere…ma non esiste, è un punto di vista distorto perchè ci si rifiuta di avere la responsabilità di cambiare le cose con le proprie forze, e soprattutto il coraggio di apprezzare anche i momenti in cui ti senti sola, che invece dovrebbero essere momenti speciali in cui godi della tua sola compagnia facendo quel che ti piace, curandoti di te come faresti di un giardino. Pensa positivo e ripeti a te stessa VOGLIO STARE BENE, il giudizio degli altri conta poco perchè sei tu che vivi nella tua pelle perciò comincia ad impiegare il tempo con più rispetto per te stessa e vedrai che questo ti renderà molto speciale anche agli occhi degli altri. Un abbraccio.

  3. 3
    sandra -

    Prova a leggere questa lettera scritta ieri.. credo abbia qualcosa in comune con la tua

    http://www.letterealdirettore.it/graffiarmi-sollevato-morale/

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