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Il futuro (nebbioso) di un 20enne

Ciao a tutti,

mi chiamo D., sono un ragazzo di 20 anni che non sa ancora che direzione dare alla propria vita.

Bell’ inizio penserete 🙂

Cercando qualcuno con cui confrontarmi è venuto fuori questo sito, in cui ho letto lettere analoghe alle mie nel contenuto.

Ho iniziato giurisprudenza un anno fa, credendo che mi piacesse, mi ci sono impegnato al massimo delle mie possibilità ma ho scoperto che non faceva per me. Adesso non ho idea di che facoltà frequentare, io sono un tipo più sull’ umanistico, pensavo di provare a beni culturali… ma non sono del tutto convinto che faccia per me. E sinceramente, dopo un anno in cui la scelta si è rivelata sbagliata, ho paura a dirlo ai miei, perché mi direbbero che è stato un anno perso e loro ci hanno rimesso €2000 e io non ho ancora deciso cosa fare della mia vita. Il problema, credo comune a molte matricole come me, è che bisogna cambiare quasi del tutto il proprio metodo di studio, il che non sarebbe un problema se non avessi da pensare che se faccio di nuovo una scelta sbagliata i miei ci rimettono di nuovo, io non ho combinato nulla e non ho imparato a studiare all’ università.

Io mi sono diplomato al classico, con un voto del tutto nella media. Non sono un genio, ma neanche un perfetto idiota. Tutti gli insegnanti che ho avuto finora e gli altri conoscenti, amici, famigliari e non, hanno stima di me. Mi ritengo una persona retta, affidabile, altruista e determinata (quando ho un chiaro obiettivo di fronte a me di cui sono del tutto convinto, proprio ciò che ora mi manca). Ora che però è giunto il momento di scegliere una strada, non ho la più pallida idea di quale intraprendere. O meglio, del tutto privo di idee non sono, ma non hanno a che fare con l’ università, e non so cosa direbbero i miei se glielo dicessi. Loro pensano che dopo il classico si possa fare solo e unicamente l’ università (l’ idea sarebbe quella, è vero), ma devono esserci altre strade che non richiedano particolari titoli di studio, tipo corsi che ti insegnano a praticare una professione o roba del genere. A me piacerebbe imparare una professione. Ad esempio, una cosa che mi piacerebbe fare è recitare, ma il lavoro di attore teatrale o cinematografico, da quello che si legge, è piuttosto discontinuo ed incerto. Inoltre, anche se volessi fare l’ attore, la prima città dove imparare sarebbe Roma, e io abito in provincia di Bolzano, parecchio lontano dalla capitale.

Un’ altra cosa che mi piacerebbe fare sarebbe imparare a fare il massaggiatore, è una cosa che mi ha sempre attirato. Il problema è che non so se i corsi che fanno in giro poi potrebbero darmi un’ abilitazione per lavorare tipo in centri estetici, terme etc. Sapreste indicarmi dei corsi di massaggio che possano offrire una possibilità in questo senso?

Una terza strada sarebbe fermarmi un anno e fare volontariato/servizio civile, e nel frattempo fare altre cose minori come un certificato di lingua e il patentino ECDL. Qualcuno conosce qualche ente a cui potrei rivolgermi che fa volontariato o servizio civile? A me piacerebbe fare qualcosa per aiutare le persone, ma anche gli animali etc., mi sentirei utile ed è una cosa che credo potrebbe darmi soddisfazioni e mi permetterebbe di conoscere altre persone da cui magari prendere spunto per una mia ipotetica futura occupazione.

Altrimenti ci sono altre professioni e attività che mi piacerebbero, vedendole da fuori ovviamente: panettiere, orologiaio, pitturare (intendo gli edifici, non fare disegni o roba simile), giardinaggio, o anche lavorare un un negozio di videogiochi, perché no :)… solo che per tutto questo non so a chi rivolgermi. Secondo voi servirebbe entrare in un negozio e chiedere come potrei lavorare lì o come imparare a fare questa o quella professione? Consigli?

Io non sono uno ambizioso, che “vuole arrivare”; certo non sono neanche uno che vuole restare tutta la vita sulle spalle dei genitori e vivere comodamente etc. (peraltro ho letto una frase di recente: life begins at the end of your comfort zone): ho solo bisogno di un obiettivo fisso, e magari anche qualcuno di scorta se il primo non va. A me non piace fare le cose così alla cieca. Non voglio parcheggiarmi all’ università solo perché (quasi) tutti la fanno o perché non c’ è altra via per trovare lavoro. Certo, una laurea è meglio che 0 lauree, ma sono convinto che le possibilità nella vita non dipendano solo e unicamente dalla laurea, dannazione. Non credo abbia molto senso il discorso che molti fanno: “O ti laurei o non avrai alcuna chance nella vita”. E allora chi la laurea non può permettersela? Che fa, è destinato a rimanere irrealizzato tutta la vita? Mi sembra una visione piuttosto riduttiva della realtà, senza menzionare il fatto che ci sono molti laureati con un bagaglio di competenze importanti (ne conosco anche qualcuno) che faticano a trovare lavoro. Ciò che voglio dire è che le cose non sono fisse e certe come sembrano. La strada alternativa deve esserci. E secondo me c’ è, e sta a me trovarla. Io non avrei problemi a frequentare una determinata facoltà, ma dovrei esserne decisamente convinto, cosa che ora non sono. Inoltre, ora che ho fallito con giurisprudenza ho paura di non trovare il metodo di studio che più si confà alla mia persona, di restare indietro con gli esami già al primo anno e lasciare (di nuovo) perché non convinto della scelta fatta.

Ho bisogno di una mano. Chi potesse darmi qualche dritta interessante, consigli vari etc. gliene sarei debitore. Grazie a chi avrà la pazienza di leggere tutta questa pappardella e prendersi un momento per rispondere e, chissà, anche illuminarmi su tutta questa faccenda piuttosto intricata da cui al momento proprio non riesco a vedere la luce alla fine del tunnel.

Saluti a tutti, statemi bene 🙂

Lettera pubblicata il 11 Agosto 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro - Me stesso - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    elena93g -

    Manda curriculum, buttati…se l’università non è il tuo mondo parlane apertamente a costo di litigare con i tuoi genitori. Perché qui si sta parlando di te. Non di loro.
    Pensa alla croce rossa come idea! Ci sono dei corsi appositi

  2. 2
    ioch -

    Alla fine che hai fatto?

  3. 3
    Yog -

    Essì, bisogna che scrivete come vanno a finire le storie. Soprattutto dopo avere ricevuto tanti preziosi consigli.

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