I furbetti sono delinquenti o un modo di essere italiani?

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1. 11
   Nicola - 28 Febbraio 2017 22:15

   @walk
   se una persona timbra e poi esce dal posto di lavoro e non ha prodotto niente, ha recato un danno alla societa’ valutabile in 100€, ammesso che sia assente per l’intera giornata e che abbia del lavoro da svolgere.
   Le 100€ sottratte illecitamente, successivamente le riversa allo stato sotto forma di iva, accise, canone rai e valori bollati, il resto va alla famiglia se ne ha una da mantenere..

   Lungi dal giustificare i lazzaroni e chi si approfitta della garanzia di un posto fisso per oziare, siamo sicuri che queste persone siano i veri responsabili di una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%?
   Ogni comportamento illegittimo va condannato, ma certo in un momento in cui si sta per approntare l’ennesima manovra correttiva voluta da Bruxelles a causa dello sforamento di deficit, deviare l’opinione pubblica verso il solito dipendente statale, seppur con le sue gravi responsabilità, è una mossa subdola!

2. 12
   Itto Ogami - 28 Febbraio 2017 23:53

   La guerra tra poveracci

   Tutti a misurare con l’orologio il lavoro degli altri.

   Primo. Lo stato. Lo stato si indebita SEMPRE di piu’ e chiede finanziamenti esteri. In un colpo solo volano centinaia di milioni di euro… per mantenere una massa di parassiti che nessuno al mondo li conta come noi.
   La cosa bella è che la pubblica amministrazione ha sue esigenze, e quindi lo stato paga. Ma come paga ? Semplice, lo stato è come una famiglia in cui il padre guadagna 1000 euro, la madre altri 1000 euro, e i figli necessitano della baby sitter. La baby sitter arriva e chiede 6000 euro al mese per lavorare. E quindi padre e madre corrono in banca a far un debito colossale per pagare in eterno la baby sitter. A nessuno viene in mente che SE NON SI PUO’ PAGARE i dipendenti dello stato, vanno mandati a casa. FINE DEI SOLDI.
   Secondo. I carburanti. Grazie al magna magna volano via miliardi per tasse senza senso, che distruggono l’economia e la competizione tra aziende italiane ed estere.
   Terzo, le banche. Grazie ai loro interessi, alle loro penali e quant’altro, le persone pagano un botto di soldi PER NULLA. E questo vale anche per aziende, le stesse aziende che pagano MENO i dipendenti perché le spese sono alte.
   Quarto: le grandi aziende, che fanno offerte commerciali al ribasso per essere competitive, basate sull’utilizzo dei lavoratori come limoni da spremere, in nome dell’efficenza. Alcune di queste chissà come fai fanno lavori pubblici, e si ritorna al caso della baby sitter.
   Quinte: le tasse locali su beni già pagati e tassati, incluse le case di proprietà. LE TASSE LE DEVONO PAGARE quelli che stanno negli alloggi popolari pagati dallo stato, non quelli che se la sono comprata !
   Sesto…i grandi mananger che vengono pagati milioni
   ULTIMO: il cartellino del tuo collega di lavoro, che è l’ultimo che sta rubando qualcosa. Lui ruba lo 0,00000001%. NON E’ LUI IL PROBLEMA.

3. 13
   markus - 1 Marzo 2017 08:15

   In una Italia dove da secoli regna la mafia, dove ci sono appalti truccati, politici che percepiscono pensioni milionarie per un solo giorno di presenza in parlamento, dove i giovani sono sottopagati, dove ti costruiscono case con l’argilla, dove abbiamo ancora i terremotati dell’irpinia senza case, dove le banche affossano la povera gente, dove le assicurazioni truffano i cittadini, dove un assassino dopo due giorni é fuori di galera, dove la gente é libera di ubriacarsi e uccidere la gente, dove la sanità é uno schifo e nei pronto soccorsi vige la disorganizzazione più totale, dove ti licenziano senza motivo, dove ti uccidono a forza di tasse, dove sei costretto a vendere la tua casa perché non puoi pagare le tasse…..e ci sarebbe tanto altro da dire.
   In questa Italia di m…. il problema sono i furbetti del cartellino?

4. 14
   Golem - 1 Marzo 2017 10:24

   Però, si capiscono tante cose dai cartellini.

5. 15
   Pace per tutti - 1 Marzo 2017 11:45

   Markus,
   la soluzione di un problema non esclude la possibiliyà di risolverne altri.

   Ad esempio delle cose che scrivi ne prendo una, e visto che occorre vivere in una comunità dove vi siano diritti e non privilegi, ricordo che dal 2012 bob esistono più i vitalizi per i nuovi eletti. Un nuovo eletto riceverà una indennità a 65 anni, se oggi è 35enne di 900 euro al mese.
   Dal 2015 sono depositate tre proposte di legge, la prima fu a firma PD, per fare la cosa giusta, ovvero eliminare il privilegio e salvare il diritto. Visto che siamo nel sistema contributivo, l’accantonato verrà sommato a tutti ii contributi e confluirà nella cassa dove l’ex parlamentare sarà. E riceverà la pensione alla stessa età degli altri. No ai privilegi si ai diritti.

   Sulle tasse e le imposte, anche qui meglio smetterla du fare demagogia. C’è una tassazione indiretta sui consumi che si chiama IVA. Poi la tassazione si divide in tre grosse branchie: redditi, plusvalenze su investimenti e patrimoniali. Nulla di più. La patrimoniale è giusto che ci sia se alleggerisce le altre due, sia sui beni mobili sia immobili.

6. 16
   walk - 1 Marzo 2017 12:01

   Ok, fermi tutti, capisco il vostro messaggio, ci sono problemi ben più importanti e urgenti da risolvere, sono d’accordo, peró se ragioniamo così allora non risolvermo mai niente perchè ci sarà sempre qualcosa di “più importante”
   Faccio un esempio:
   Quando ti rubano la bicicletta che fai? Vai a fare la denuncia?
   Se ci provi ti ritrovi ad aver a che fare con forze dell’ordine disinteressate alla tua denuncia perchè hanno problemi più importanti (mafia, traffico di esseri umani, truffe di migliai di euro)
   Tutto giusto, per carità, ma la mia bicicletta nel mio piccolo, l’ho pagata cara e mi secca molto sentirmi dire che non faranno niente perchè ci sono problemi “più importanti”
   Ci saranno altre persone incaricate a risolvere problemi “più importanti”
   Anche la mia cavolo di bici da duecento euro è importante, oppure anche la fila lunghissima allo sportello che mi tocca fare per i furbetti del cartellino è importante… O no?

7. 17
   markus - 1 Marzo 2017 15:04

   Pace per tutti, Walk
   Vedo che il messaggio non è stato recepito.
   Fermo restando che chi firma il cartellino e se ne va dal lavoro andrebbe preso a calci nelle p…lle dagli altri colleghi e poi licenziati mi meraviglio di come vi meravigliate di una cosa del genere quando in Italia esistono cose che fanno rabbrividire.

   E poi le tasse demagogia ? Apri gli occhi per favore e guardati attorno. Altro che Iva e patrimoniale

8. 18
   Pace per tutti - 2 Marzo 2017 10:35

   Walk
   con a precisazione è più chiaro.
   Tanti problemi nascono nel lunghissimo periodo, Ad esempio il debito pubblico.

   E sull’occupazione sarebbe meglio anche qui fare meno demagogia. Ad esempio la disoccupazione giovanile è un dato che ba interpretato correttamente. Quanti sono i disoccupati sotto i 26 anni che stanno facendo altre cose? Ad esempio sono segnati fra i disoccupati giovani che cercano lavoro stagionale perchè il loro primo impegno è studiare. Quanti sono? Non lo so.

   E poi capire la differenza fra disoccupati ed inoccupati. I dati di stamattina, ad esempio portano un uguale tasso di disoccupazione generale ed una crescita dei posti di lavoro. Quindi, alcuni spinti dalla non conoscenza del significato dei dati, ma altri dalla malafede predono solo uno dei due dati, e non sempre lo stesso, a seconda della propria convenienza. Ed è una critica rivolta a tutti non ad una parte politica o lobby portatrice di interessi.

9. 19
   giuseppe cavallaro - 2 Marzo 2017 13:44

   Molte volte una buona acqua calda serve a far passare i m al di pancia più feroci e talvolta intellettuali o presunti tali sono solo capaci di sparare sentenze senza produrre un’alcunche di azione. Tuttavia ribadisco, per averlo prodotto con ” tempi e metodi” nella definizione di organizzazioni di lavoro sia tecniche che impiegatizie , tutti i lavori possono essere misurati e quantificati in numero di risorse necessarie a compierli. Oggi d i fronte alla crisi una delle possibilità è ditribuire il lavoro vero per conseguentemente distribuire la ricchezza e rendere possibili i consumi di una comunita .

10. 20
    Itto Ogami - 3 Marzo 2017 12:15

    C’è una azienda ricchissima, detta COMPAGNIA A.
    Ci sono tante piccole aziende, dette COMPAGNIE B,C,D,E
    Ci sono tantissimi soggetti, detti famiglia Fa,Fb,Fc,Fd, Fe ecc

    Gli introiti della compagnia A finiscono sul conto corrente del proprietario, straricco, ovvero 1 milione di euro al giorno.

    Le piccole compagnie B,C,D,E sono i clienti della compagnia A. Loro sono in 1000, e pagano 1000 euro a testa al giorno. Quindi appunto 1 milione per la compagnia A.

    I tantissimi soggetti famiglia comprano dalle compagnie B,C,D,E ecc. Pagano 10 euro al giorno, e sono in 100 mila. Quindi 1 milione.

    Alla fine della giornata questo è il bilancio:

    – compagnia A + 1 milione
    – compagnie B,D,E,F,G, zero
    – famiglie Fa,Fb,Fc -10 euro

    Il tizio straricco A, spende come un porco, comprando tutto, facendosi fare i massaggi, ha la ferrari, vive come un nababbo. Lui spende ogni giorno 300 mila euro comprando i prodotti delle compagnie B,C,D,E,G. quindi 300 euro per ogni compagnia (sono 1000). E da lavoro alle famiglie, pagando 1 euro al giorno. Quindi 100 mila famiglie = 100 mila euro. Vediamo il bilancio di fine giornata.

    – compagnia A : 1 milione – 300 mila – 100 mila = 600 mila euro
    – compagnie B,C,D,E,F = 1000-300 = + 700 per singola compagnia.
    – famiglie Fa, Fb, Fc = 1 – 10 = -9 euro a testa (debito).

    Tutte le compagnie vogliono controllare i cartellini di Fa, Fb, Fc, Fd ecc. per non farsi fregare ovviamente.

    Dopo 1 mese lo straricco diventa Nabbabbon de’ Nababboni, le compagnie se la cavano, le famiglie sono indebitate fino al collo.

    La soluzione per la redistribuzione della ricchezza è far partecipare i lavoratori agli utili dell’azienda, facendo in modo che i proprietari di azienda non possano possederla per oltre il 49 %.

    Non servono i cartellini perché in breve tempo non ci saranno piu’ lavoratori, si saranno tutti suicidati.

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