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La forza di credere ancora, al di là di tutto

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Ciao a tutti… é la prima volta che scrivo. Vorrei parlarvi un po’ di me e della mia storia d’amore franata. Quando ancora ci credevo nell’amore la gelosia la sentivo fino nel midollo. Era una specie di scarica di elettricità per le ossa. Il mio ex ragazzo aveva un modo di fare materno con le altre ragazze. Mi mandavano in bestia quei suoi baci sulla fronte, quei buffetti sulle guance. “Perché non ci vai a letto? ” pensavo. Sarebbe stato un gesto meno intimo ai miei occhi. Mi ripeteva sempre che io non potevo capire e solo ora capisco quanto avesse ragione. Eravamo troppo diversi e allo stesso tempo troppo uguali, sempre pronti a criticarci. Lui era uno di quei ragazzi “sono tutto io”: colletto della camicia alzato e lo sguardo inconfondibile di chi sa di contare qualcosa, parlava a voce bassa eppure si faceva sempre ascoltare, era uno di quei tipi giusti che ti fanno sentire sbagliata. Lui voleva sempre cambiare il mondo, la cosa buffa è che ci credeva anche.
“Allora vattene”. Mi sembra ieri quando mi ha sbattuto la porta in faccia urlando. Qualche giorno dopo mi aveva portato un libro chiedendomi di leggerlo. L’ho sfogliato la sera stessa. Parlava di un uomo prigioniero in una turchia che andava nel verso opposto alle sue idee e di una donna che aveva amato, di come contava i giorni per rivedersi fuori dal carcere, di come in quella prigione fiorissero rose ogni volta che lei entrava.
Era un libro che parlava di illusioni tanto vere che era impossibile non vivere e non morire per loro. Glielo restituii il giorno dopo. “Allora? ” mi aveva chiesto. “Sono belle parole, tutto qui”.
Mi ha sempre accusata di essere una persona senza sogni, invece si sbagliava.
Eccome se si sbagliava, io di sogni ne avevo tanti.
Adesso per colpa sua penso che l’amore sia un sacrificio sociale. E tutti possono dirmi che non è vero, ma ho sofferto così tanto che questo è quello che penso. Mi guardo intorno ed è pieno di gente divorziata, di storie d’amore franate. Come posso stare con una persona senza avere paura di finire tra le macerie di nuovo? Prima invece avevo un’altra visione dell’amore: pensavo che un bacio dato alla persona giusta potesse valere le macerie in cui mi avrebbe lasciata.
Ho imparato che non c’è niente di complicato come curare il dolore se non si sa dove è.
Vedi, io come tutti fantastico oltre le porte degli altri, provo a convincermi che la vita con un’altra cornice sarebbe andata diversamente, cerco altri amici, altri amori, le protezioni che non ho avuto. Me la prendo con il destino che mi ha fatta nascere qui piuttosto che là, perché con qualcuno me la devo prendere… perché non c’è niente di peggio del pensiero che partendo da presupposti diversi le cose sarebbero andate ugualmente.

Non amavo nessuno eccetto colui che amavo.
Voglio che tu ti ricordi del passato amore che mi amavi da me ricambiato.

Sapete, vorrei riuscire ad avere la forza di credere ancora nell’amore, al di là di tutto quello che ho vissuto.

Lettera pubblicata il 11 Aprile 2009. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    toroseduto -

    Hai amato, quindi sai cos’è l’amore. Ma non esiste un modo solo ed esclusivo. L’amore in certe persone, oserei dire che hanno una visione molto ampia,concepiscono l’amore come un dono da donare a tutti,si ribellano all’amore esclusivo, si sentono come uccelli che qualche maligno vuole tarpare le ali o metterli in gabbia. Queste persone dotate di tale concezione dell’amore, o si fanno preti o vivono in modo disadattato la loro condizione. Sono rare, ma esistono, posso darne testimonianza. Vuoi per indole, per inclinazione hanno questa esigenza, ma hanno anche l’intelligenza di capire che se si soffermano sull’amore esclusivo,devono per rispetto alla persona cui si legano, rinunciare all’altro amore. Quasi sempre tirano su un amore conflittuale, perchè contro la loro natura, e col tempo fanno una scelta definitiva, lasciando la persona amata perchè si sentono limitati,e si dedicano a quello cui sono portati. Spesso non vengono capiti in questa particolare esigenza, restano a metà strada tra l’uomo qualunque e il frate e non sono nè l’uno nè l’altro, anelano a un tipo d’amore universale in cui è previsto anche il sesso…avendo frequentato per un certo periodo un uomo che mi parlava della sua natura, citando anche filosofie a me oscure, in cui nel futuro la società si emanciperà in tal senso. E gli eventuali figli, chiedevo…Non capisci, in questa società che verrà, esisterà una sola legge L’amore. Vedi sara87,io penso che tu abbia incontrato una di queste persone che non mi sento di giudicare perchè sono come te. L’amore vero tra due persone è il mio modo normale di vedere le cose…..forse gli antenati siamo noi, forse un giorno verrà questa società del libero amore…anche questa persona che ho conosciuto io aveva un certo fascino nel parlare, nel salutare sempre amorevolmente e, confesso che essendo un uomo, pensavo che fosse gay, ma altre persone mi hanno rassicurato, alcuni lo considerano una specie di profeta. So che fanno parte di un gruppo, non agiscono da soli, si incontrano e stabiliscono la zona che ognuno deve curare. Forse il tuo ragazzo fa parte di questo gruppo? te ne ha mai parlato? Fosse solo per chiarire fino in fondo il suo pensiero, comunque la mia esperienza si ferma qui, non interessandomi la cosa, l’ho tirata fuori sperando possa esserti d’aiuto in qualche modo.

  2. 2
    Davide -

    Ciao Sara,
    mi ha fatto molto piacere leggere le tue righe.Se dovessi rispondere alla tua domanda ti direi che vale la pena crederci,anche se a volte non è per niente facile,anche se a volte è la strada più difficile da percorrere.
    Io mi ritengo il classico ragazzo troppo buono,quello che dice sempre di si,quello a cui va sempre bene tutto.Non che non abbia personalità,anzi ne avrei da vendere,ma quando c’è di mezzo l’amore io non riesco a regire diversamente.
    In tutte le storie che ho avuto c’è sempre stato il solito copione,la ragazza mi lascia prendendosi le colpe con frasi tipo “tu non meriti una come me”,oppure “io non riscirò mai ad amarti come tu ami me”.
    Nonostante questo Sara,io ci credo nell’amore,perchè sono convinto che in giro c’è chi la pensa come me,c’è chi lascerebbe tutto e farebbe di tutto per amore.La vita in fondo è una ricerca della metà,non dico giusta,non dico perfetta ma la metà che si avvicina sempre di più alla nostra.Un ultima cosa;nonostante sia sempre io quello che alla fine ci rimette,non vorrei mai essere diverso da quello che sono,io non ho rimorsi ma soprattutto posso sempre guardare in faccia la gente perchè non mi sono mai comportato male.
    Buona fortuna Sara,noi ragazzi ogni tanto ne abbiamo bisogno…

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