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Figli disabili di madri separate

Ho conosciuto tempo fa, una donna depressa e abbandonata dal marito ed anche gravata da un figlio disabile mentalmente. Voi che ne pensate? È possibile che una donna di una certa media cultura possa far fronte ad una vita così dura per la sua età senza deprimersi profondamente lasciandosi andare anche al degrado personale? Mi ha chiesto aiuto pur per fare le cose più banali per sé stessa ma io ho provato solo molta pena e impotenza di fronte ad un simile caso di degrado umano. Cosa le consigliereste?

Lettera pubblicata il 27 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 21 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Ti posso dire che ci sono ambienti in cui non ti senti a tuo agio in cui non saresti felice neanche se ti stendessero il tappeto rosso. Io sono molto onesta da questo punto di vista. Non si tratta di essere superbi, ogni persona in coscienza sa innanzitutto di avere un posto, primo punto e ragione per la quale la sottoscritta non accetterebbe mai di farsi guardare dalla prospettiva del mondo spacciandola per giusta; quando sei un privato cittadino, come si dice? Te la incarti e te la porti a casa! Non si può pretendere la luna. Ma quando ti metti in discussione ti assumi la responsabilità di portare un punto di vista sull’amore che può essere personale, ma può essere anche il punto di vista di Dio sull’uomo, che nella fattispecie saresti tu. La tua testimonianza si gioca su quello. Ecco perché non fai progresso. Lo dico perché ci sono persone che ne fanno una questione di volontà. Indubbiamente hanno ragione anche loro. Dal loro punto di vista hanno perfettamente ragione. Quindi la mia risposta è che si può essere felici anche solo perché si riconosce di aver trovato il proprio posto. Il resto, magari i modi del marito, le difficoltà economiche, e una serie di compilazioni varie diventano realtà accessorie. Poi ci sono contesti in cui magari trovi tanti amici, ma in cuor tuo senti che il tuo posto è un altro. Questa forza di vincere l’attaccamento alla tradizione te la dà la fede.

  2. 2
    Yog -

    Quando sei un uomo di fede, come si dice? Te la tiri e te la slonghi! La luna mostra sempre la stessa faccia. Ma quando ti metti in gioco ti assumi la responsabilità di digerire un cammello che può essere anche poco cotto, ma può essere anche il punto di partenza per una gastrite, che nella fattispecie avresti tu. La tua pervicacia si fonda su quello. Ecco perché non hai preso il disco di rodio. Lo dico perché ci sono persone che ne fanno una questione di stimolazione parasimpatica. Indubbiamente hanno ragione i medici. Dal loro punto di vista il cloro al clero nuoce. Quindi la mia risposta è che si può essere apodittici anche solo perché si riconosce di aver vinto un concorso. Il resto, magari i rutti del vicino di casa, le minestre del dirimpettaio, e una serie di compilazioni in Pascal diventano realtà ondeggianti. Poi ci sono contesti in cui magari trovi tanti pesci, ma in cuor tuo senti che il fiume in cui pescare è un altro. Questa forza di pescare con la mosca nel fiume Piedra te la dà la fede, non c’è una terza via.

  3. 3
    Regina Incoronata di Splendore -

    E quindi dicevamo…. niente…. bisogna capire cosa linkare. Cosa linkare? (Ma quando la rivedo mia nonna)? Va be passiamo oltre. I morti ai morti e infatti yo morta soy! No, dai scherzo…. bisogna accettare di vivere, e che la morte fa parte della vita, Eterna. Insomma…

    Allora, cosa linkare… io direi due linee di pensiero entrambe linkande. Sì. Sì…

    E comunque su questo sito non c’è dignità diciamolo subito! Non ce ne frega del parere di nessuno al mondo. Questo sito è nostro e la dignità non serve! Tanto chi ce se inkula?!

    Quando la sera … pervade il cuore … la notte oscura è come la morte … lei … è come la morte dell anima mia … ma poi mi hanno risollevata … per vivere e per far vivere … io. Capito? Io che ne ho fatte di cotte e di crude beffando tutto e tutti. Io che sono stata terribile perché dovevo punire una vita che si era rivelata morte e che voleva farsi chiamare ancora vita! Ero diventata io stessa tanatifera. E poi … mi hanno detto: vivi per Me! E io ti ridarò tutto già qui e nella perfezione del dopo che già qui puoi assaporare. Vivi per me! Ama Me! Porta Me! Porta la Vita a chi muore!

    Va be basta, ‘namo a cena!

    Quel giorno era la mia festa, mi stavano preparando il mio piatto preferito, la torta, tutto per me come sempre e io e lei insieme. Io che mi facevo guardare da lei. E a chi non gli piace leggere, andasse a fare inkulo con tutta la sua patetica famiglia in un c.... di burrone! Vado. Adios!

  4. 4
    Regina Incoronata di Splendore -

    E poi ti consacri a Gesù Misericordioso (Opera del 2007, scelsi ogni cosa) :

    https://books.google.it/books?id=A2_iCwAAQBAJ&pg=PA33&lpg=PA33&dq=cappella+maggiore+gesu+misericordioso+policlinico+umberto+i&source=bl&ots=8vHpXHjkLA&sig=dzg4-8mTN9GjELP8xOKUACXBgI8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjf_v2L0pXUAhUQY1AKHSrmD1YQ6AEIIzAB#v=onepage&q=cappella%20maggiore%20gesu%20misericordioso%20policlinico%20umberto%20i&f=false

    Il dolore di averla persa non è mai passato, però!

    Ps. golino sei un imbecille e soprattutto: non sei nessuno ricordatelo bene questo, non sei nessuno, imbecille decorato e pure vecchio!! Tu e la tua stupida vacanza fricana ! Tiè ₩¥

  5. 5
    Golem -

    Figli separati di madri disabili. Solo un Professore può rispondere in maniera pertinente e con accento poetico a entrambe. Io godo sia di questo che del sole che tramonta verso l’Atlantico, mentre un uccello canterino appollaiato sulla ringhiera in legno del terrazzo ha appena mollato una scagazza biancastra sul pavimento in botticino variegato.
    Poesia alla poesia. Vien voglia di morire tanta è la bellezza di certi momenti.

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