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Favole, racconti, osservazioni e chiacchere AMICHEVOLI

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Lettera pubblicata il 17 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Relazioni

La lettera ha ricevuto finora 841 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 85

  1. 21
    Andrea_The_Original -

    Spesso è palese questo tono della serie “Lei non sa a chi potrei darla io!” che diventa ridicolo. Magari con molti uomini hanno flirtato senza arrivare al dunque apparendo contraddittorie e volubili ma quando quell’unico uomo che le ha colpite non contraccambia, le colpe sono tutte sue che non le sa apprezzare.

    Golem. “Qui non si risolvono le insicurezze personali come succede nel club “del pene piccolo” E invece è proprio quello che accade a molti, a te in special modo. Ripetere a tutte le donne la tua verità, convincendone anche più di una serve proprio a questo.
    Il fatto di tratteggiare questi uomini semplicisticamente come “co......” palesa il fatto che il nemico per partito preso deve essere brutto e cattivo, come in molti banali film di guerra americani, nei quali i “loro” sono valorosi, profondi, patriottici, e gli “altri” cattivi. Punto. La realtà è molto più semplice. Le donne, come gli uomini, seguono impulsi istintivi ed emozionali che le portano a compiere scelte che si rivelano spesso deleterie. I tuoi ragionamenti articolati cadono proprio di fronte a frasi come questa: “O ci sono un mare di sceme, o ci sono un mare di uomini che le rendono tali se alla fine le prime restano con le pive nel sacco.” Sbagliato. Ci sono un mare di donne che seguendo la loro parte istintiva prendono cantonate, così come accade agli uomini.
    Il mio consiglio è quello di rileggere attentamente i tuoi commenti, ci trovi tutte le soluzioni che cerchi.

  2. 22
    Golem -

    Caro Andrea, facciamo un pó di chiarezza. Èabbastanza ovvio che durante le discussioni ognuno porta avanti una propria linea di pensiero, che gli oroviene, altrettanto ovviamente, da esperienze e considerazioni personali, qualunque sia lo scopo per il quale le difende su questo forum. Se nonnvoglio entrare nel merito delle ragioni altrui, seppure a mia volta, come fai tu con me, ti sia fatto una ragione, resta il fatto che le opinioni personali restano tali se non messe a confronto con dei DATI. Giusto?
    Per esempio, tu sei certo che io giri nella ruota del criceto senza soluzione di continuità per esircizzare infantasmi che abitano la mia mente. Ma non è cosi. Il fantasma forse esiste perchè il soggetto che mi disturbava ha tirato le cuoia da tempo e oerche io non credo nei fantasmi. Mortto anche perchè era un co......, sennó sarebbe vivo. Io la penso così per questi tipi, e lo pensavo anche prima di sapere che il de cuis esistese. Quindi non esorcizzo niente, e non considero nemici questi personaggi perche il nemico normalmente e allo stesso livello dell’avversario, e quivsiamo nell’ambito delle nullità.
    Fatta questa premessa, se hai letto una mia dichiarazione fatta a Kid nell’ambito di un discorso, ho detto e ribadisco, che in oltre due anni di frequentazione del sito sull’argomento “amore e amori non ricambiati” credo ( le conteró con precisione) quasi 100 testimonianze di donne di tutte le età che hanno lamentato lo stesso risultato nella frequentazione di “”certi” uomini. Azzardo nel dire che la parte femminile prevale su quella maschile nelle stesse confizioni di fallimento a sorpresa tra l’85 e il 90%.
    A tuo avviso è una coincidenza? Iadchi di confidano meno? È un periodo particolare a causa della crisi? No: è sempre stato cosi. A partire da mia madre per finire con mia moglie. E questo è, diciamo, il seme del mio interesse, rimasto latente per una trentina d’anni, e fiorito con la faccenda di mis moglie, facendo nascere il me la curiosità di capire PERCHÈ.
    Credo che ricorderai le ragioni istintuali che io ritengo siano alla base della “scelta” (che scelta non è, perchè NON esiste una spigazione razionale) che le portano a prendere quelle cantonate, e per me ormai sono assodate.
    Ma parliamo dei “campioni” invece e perchè sono così accanito verso di loro. Tu pensi che sia per una mia gelosia malcelata, ma non è vero, è proprio il contrario. Io trovo in questi soggetti la causa del fallimento economico, culturale e civile di tutto il mondo >>>

  3. 23
    Golem -

    >>> di cultura latina, che qui, su LaD si manifesta come sappiamo, mentre nella vita di tutti i giorni con coloro che ci governano, e che ci “seducono” come sappiamo.
    Il fatto che certi personaggi con capacità affabulatorie, dalle grandi capacità comunicative dalle grandi promesse, ma che alla resa dei cinti si rivelino degli incapaci, non bastano mai. Se ne perdiamo uno che iggi si è beccato tre anni di gabbio, subito ce n’è un altro dello stesso tenore che lo sostituisce, perche NOI, italiani, italiane e latini in genere siamo ATTRATTI da questi soggetti. Le ragioni sono lunghissime da spiegare ma se ci sarà occasione mi piacerà parlarne.
    Ti dico questo, immagina, senza conoscerne il ruolo Cameron e Renzi, (o Berlusconi se vuoi) uno a fianco all’altro. Ritieni che esprimano la stessa autorevolezza? Anche solo “esoressiva” Io dico di no, e non perché sia filo ingkese oerche manco morto ci vivrei in Inghilterra. Eppure GOVERNANO due nazioni simili oer superfice e abitanti. Ma il giudizio che la cultura anglosassone dà di un uomo di valore è duametralmente opposto a quello che succede da noi (specialmente) e nelle culture latine in generale. Non è un caso che l’Argentina è, da questo punto di vista un Italia sudamericana. Sotto TUTTI i punti di vista. Cosa significa questo senza fare troppa sociologia. Che MEDIAMENTE, per antichi motivi che se mi sarà possibile spieghero, noi, al maschile e al femminile, siamo ATTRATTI da certe manifestazioni comunicative che a un nordico farebbero ridere. Invece noi abbiamo selezionato classi dirigenti politiche ed economiche, petvhe no, si questi parametri di APPARENTE VALORE. cioè sulla truffa, l’imbroglio LA MENZOGNA. Se nonnlo sapessi la menzigna nel mindo anglosassone è il massimo peccato che sinossa commettere in campo relazionale. Ti ricordi la figuraccia di Clinton per i pompini extraconiugali? Da noi sarebbe stato il contrario, non credi? Che significa? Riflettici.
    Questo atteggiamento noi latini l’abbiamo…

  4. 24
    Golem -

    …Questo atteggiamento noi latini l’abbiamo di “default”, e ti spieghi quante fiduciose “tonte” italiane ( ma non solo. Ci ricordiamo dei latin lovers ma non degli english lovers no?) ci cascano regolarmente. E non una volta nella vita, PERCHÈ E NELLA LORO NATURA ESSERE ATTRATTE DA UN MASCHIO AUTOREVOLE, anche solo se questo SEMBRA tale. Sia che faccia il pagliaccio o che appaia severo e misteriosamente assorto e scostante. È sufficiente che “incuriosisca”, poi il programma di defult isintivo fa il primo step, quello “culturale” il successivo. Ecco da dove nascono le famose cantonate di cui parlavi, sia che si tratti del politico populista che ci fotte, o del bellimbusto che si fotte l’incuriosita, che peró nel frattempo, per essere a posto con la coscienza, si preoccupa di “innamorarsi”. E con questo gesto che nasce dall’ignoto ma “che le comanda il cor”, quando ancora non conosce realmente l’incuriosente, comincia a infilarsi il cappio al collo che la impiccherà. Non diversamente da come noi facciamo col politico che poi, a buffoneria dimostrata, scapperà in Tunisia col “Bettino”, dopo essersi fottuto l’Italia che diceva di amare. E Lei ovviamente ci aveva creduto, perché SEMBRAVA uno statista.
    Ecco, la genesi del “fottimento annunciato” è la stessa. E noi latini a “fottere” siamo imbattibili. Metaforicamente e non.

    E qui mi volevi vero? E allora l’inglese? Perché ci è cascata? Bravo, grazie per la domanda. Per la prima fase perchè è comunque una femmina, per il resto per ignoranza di conoscenza del “default” latino, e per questo non avrebbe MAI pensato che quell’imbecille potesse millantare le doti che ostentava, essendo tra l’altro giovanissima.
    Per un latino fregare un inglese o un americano è un gioco da ragazzi, perchè il loro “default” medio NON prevede l’inganno levantino che fa parte della nostra cultura latino – mediterranea, che spazia dal Portogallo alla Grecia, ma quando Yankee, Inglesi, Svedesi e compagnia bella ti beccano in castagna, fai la figura di Corona in fuga. Un buffone. Perchè da quelle parti esiste il “noi”, come popolo, qui solo “io”. Noi latino mediterranei tendiamo mediamente a essere dei “coroncini”, come poi si è dimostrato il lusitano a cui tu pensi che io penso che egli pensa che voi… (Curiosa coincidenza peró che il nostro buffone nazionale si fosse rifugiato a Cascais dove viveva il fu buffone)
    Ho finito le battute Andrè, ma per ora ti ho dato solo un anticipo. Vedi che differenza c’è coi peni piccoli?
    Salut

  5. 25
    rossana -

    Andrea_The_Original,
    post (20 e 21) equilibrati, da tenere in considerazione.

    Per quanto banale, dovrebbe essere accettabile che in ogni contesto non esista una sola verità, ma tante diverse realtà, più o meno illusorie.

    Contrariamente all’opinione preponderante negli anni ’70, pare che oggi gli studiosi siano propensi a ritenere che si venga al mondo con un cervello unico, inimitabile, che è una combinazione del patrimonio genetico dei genitori e della programmazione che avviene nell’utero, più che non il risultato derivante dall’influenza dell’ambiente. Cervello in cui, secondo Dick Swaab (neuroscienziato olandese, autore di “Noi siamo il nostro cervello”, edito nel 2010), sono già fissati in modo rilevante i tratti caratteriali, i talenti e i limiti di ogni essere umano, inclinazioni sessuali incluse.

    Pare che il nostro cervello prenda continuamente decisioni sulla base di un processo inconscio, per cui non ci sia posto per un “libero arbitrio completo e consapevole”. Secondo Giacomo Colzani, nella sua tesi di laurea “Illusioni e relazioni causali”, basata sul libro “The illusion of the conscius will” (“L’illusione della volontà conscia”) dello psicologo americano Daniel Wegner, edito nel 2002, quest’ultimo “propone un modello della realtà articolato su più livelli (fisico, inconscio e cosciente), all’interno del quale la volontà, almeno nel suo aspetto conscio, viene descritta come una sensazione (feeling) priva di quei poteri causali che comunemente le vengono attribuiti.”

    Non mi sembra che tutto questo abbia a che fare con particolari culture, diverse da Paese a Paese, ma piuttosto con una forma di evoluzione umana che, sia al maschile che al femminile, resta in egual misura tuttora ancorata alla comune origine animale, più di quando sarebbe auspicabile da parte della ragione. E non saranno i commenti su un forum a cambiare in quattro e quattr’otto il modo di sentire e di agire di uomini e donne in nessun ambito, tanto meno in quello amoroso, che racchiude in sé, sul versante della vita, lo stesso mistero della morte.

  6. 26
    maria grazia -

    COME SEMPRE mi tocca fare chiarezza… io non ho affatto detto che l’ uomo 40enne single ha qualcosa che non va, mentre la donna 40enne single è stata semplicemente sfortunata. avevo semplicemente detto che così come ci sono uomini maturi single FELICI DI ESSERLO, ci possono essere anche tante donne, senza necessariamente dover tirare in ballo, in questo caso, gravi limiti fisici, morali o caratteriali che le impedirebbero di avere una relazione stabile. Sono davvero stanca che quello che scrivo venga volutamente travisato da chi è in malafede.
    Io personalmente non credo nella scelta del “singlelaggio” come preferenza assoluta di un individuo ( uomo o donna che sia ), ma come L’ ALTERNATIVA che molti scelgono a rapporti di ripiego. i casi di persone ( di entrambi i sessi ) che invece si ritrovano sentimentalmente sole per percorsi di vita o caratteristiche psicologiche particolari sono un’ altra cosa.
    Tra l’ altro, non è così scontato che le cantonate una donna le prende solo perchè si è concessa presto, o solo perchè ha puntato sul “dannato” di turno. anche un bravo ragazzo nella “norma” è perfettamente in grado di farti soffrire come un cane, se non contraccambia il tuo sentimento. e in quel caso è ancora peggio, perchè da un mascalzone bene o male certe cose te le aspetti, da uno così no.
    Sono invece d’ accordo sul fatto che chi è DAVVERO interessato ad avere rapporti stabili e con delle fondamenta, cerca anche di immedesimarsi nelle esigenze dell’ altro/a, invece di pensare sempre e solo a ciò che desidera.
    Spero di essere riuscita, FINALMENTE, a farmi capire.

  7. 27
    maria grazia -

    “il giudizio che la cultura anglosassone dà di un uomo di valore è duametralmente opposto a quello che succede da noi (specialmente) e nelle culture latine in generale. Non è un caso che l’Argentina è, da questo punto di vista un Italia sudamericana.”

    Golem
    proprio l’ altro giorno parlavo di questo con mia madre ( un’ accanita sostenitrice di Berlusconi ). sono ANNI che cerco di farla ragionare, ma INVANO.

  8. 28
    Golem -

    “Non mi sembra che tutto questo abbia a che fare con particolari culture, diverse da Paese a Paese….”

    Che la cultura “locale” NON abbia influenza sulle nostre scelte, è una gratuità che non richiede repliche. Se non teniamo presente che le nostre decisioni dipendono dalla soddisfazione di un bisogno nato con l’istinto passando, per essere soddisfatti, dai costumi etici che la cultura “locale” con la quale siamo stati cresciuti e nella quale viviamo ci ha fornito, è inutile qualunque discussione.
    Un ragazzo Bantù che crescesse a Bergamo, si comporterà e ragionerà come un bergamasco, inconsapevole dei riti tribali dei suoi genitori naturali. Ma non è il solito pirla di Golem che lo dice.
    Provate a soffiarvi il naso in Giappone, e sarà come se vi steste facendo vedere mentre state defecando.
    Le cantonate si prendono perchè si legge “male” quello che l’altro sta trasmettendo, secondo quanto ho cercato di spiegare ieri, sia che sia un bravo ragazzo o uno stronzo. E’il messaggio che viene decodificato secondo i parametri di gradimento indotti dall’istinto, e dai criteri di valore di “quella” cultura nella quale si manifestano.
    Nell’antica Roma un pirletta come Renzi, o un inbonitore come Berlusconi, oppure un buffone come Corona, come anche un tenebroso introverso e pieno di complessi che oggi appare “interessante” a molte “crocerossine”, non avrebbero avuto storia, nè come uomo pubblico e neppure come maschio.
    Ogni cultura esprime dei “valori”, ma quella romana non viveva di apparenze come quella odierna. Allora sì che si doveva “essere” e non “sembrare”.
    Oggi ci sembra tutto normale quello che solo 50 anni fa non lo era e tra 50 anni non lo sarà più. L’istinto avrà sempre lo stesso linguaggio, ma la soddisfazione di certe istanze passerà sempre attraverso la cultura del momento.
    Molte donne sono ancora immerse nel romanticismo mentre si vive una secolarizzazione di questo con la libertà sessuale di entrambe i sessi. Che facilita il rapporto sessuale come non mai per il maschio, ma vede ancora la donna “costretta” ad innamorarsi per non sentire il peso della “vergogna” che 2000 anni di sessuofobia clericale le ha appiccicato addosso.
    Questo è l’atteggiamento principale che conduce all’alterata visione del soggetto dai quali si è attratti.
    Non si può generalizzare ovviamente, ma un’olandese a cui piace un maschio, se se lo vuole “fare” non fa “finta” di innamorarsi, se lo fa. Così quando troverà il “compagno” della vita saprà capire la differenza.
    MG, brava

  9. 29
    Andrea_The_Original -

    Golem. Semplicemente credo che non si possano tratteggiare gli uomini e le donne con il tuo schema elementare. Le trovo categorizzazioni troppo forzate, troppo “principessa, cavaliere e drago”. Mi stranisce il fatto di questa tua netta distinzione tra uomo latino e anglosassone, poichè quando ai tempi descrissi le italiane ben differenti culturalmente dalle inglesi, sembrasti non essere d’accordo, affermando che le donne sono uguali dappertutto.
    Penso invece che ci siano differenze culturali più o meno marcate, sia tra gli uomini, sia tra le donne.
    La tua percentuale, seppur vera, non ha alcuna rilevanza, perché non puoi mettere sullo stesso piano debolezze maschili e femminili. Come se ti dicessi, butto cifre a caso, che il 60% degli uomini va o è andato a prostitute contro il 2% delle donne. Ma va? Come è vero che sono maggiormente le donne a lasciare, a chiedere separazioni e divorzi. E ancora, un tempo erano molti gli uomini che abbandonavano la famiglia inseguendo una giovane e bella donna che li ammaliava con qualche moina. Ingenui gli uni, piratesse le altre? E’ possibile, ma i ruoli sono interscambiabili a seconda delle circostanze.
    La tua visione è davvero troppo schematica e troppo pro-donna. E’ palese che ci siano dietro anni di studi sulla “donna”, ma ben pochi giorni per capire gli uomini. E’ umano e naturale focalizzarci so ciò che ci attrae, ma il tuo modo di essere ostacola una reale comprensione.
    Dubito riuscirai mai andare molto più in là di dove sei giunto ora, ti mancano umiltà e capacità di mettersi in discussione.
    Per quanto riguarda il tuo accostamento tra co...... e politicante buffone, mi pare un discorso davvero troppo ampio.

    Risponderò in seguito agli altri commenti.

  10. 30
    rossana -

    Andrea_The_Original,
    hai espresso molto bene nel post n. 29 quello che è anche il mio pensiero: eccesso d’accento sulle difficoltà di scelta amorosa al femminile, come se esistessero quelle soltanto, attuando nel 2015 il rigido schema “Cappuccetto rosso e il lupo cattivo”, insieme a tutta una serie di altri schemi, validi FORSE soltanto per la soluzione delle proprie difficoltà di comprensione della psiche femminile.

    pur partendo dalle “traversie” della moglie, per arrivare attraverso quelle della madre ad avallare un punto di vista con l’intera indole levantina, mi sembra distorcente comparare le due tipologie di comportamento, che non sono poi così diverse nei risultati e che portano i due sessi ad essere sullo stesso piano quanto a dabbenaggine e cantonate.

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