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Quei fannulloni dei pubblici dipendenti che osano scioperare

Faccio parte del personale della Polizia Municipale di Verona e, in occasione dell’ultimo sciopero nazionale del pubblico impiego (7 nov. 2008) indetto da CGIL e UIL, dopo le minaccie di precettazione per la coincidenza con varie manifestazioni locali, ho scelto di scioperare.
Il giorno successivo, la stampa locale era piena di elogi e ringraziamenti indirizzati al personale che non aveva aderito allo sciopero, sciopero che peraltro è stato accreditato dall’amministrazione comunale stessa (a mio avviso erano molti di più), di una percentuale del 40% di adesioni.
Premesso che non condivido gli scioperi selvaggi e che ritengo assolutamente indispensabile la garanzia dei servizi minimi essenziali, so perfettamente che nel pubblico impiego gli scioperi provocano principalmente disagi ad altri cittadini incolpevoli, fruitori dei servizi stessi.
Tuttavia mi chiedo, visto che lo sciopero è l’unica forma di lotta costituzionalmente garantita, e visto che nel campo dei servizi pubblici, nel 99% dei casi, lo sciopero non provoca danni economici al datore di lavoro (come invece accade nelle attività produttive), come altro potrebbe incidere qualsiasi forma di protesta nel lavoro pubblico, se non provocando la giusta reazione e quindi la protesta nei confronti delle amministrazioni pubbliche da parte dei cittadini che si vedono negato per quella giornata, il servizio a cui hanno diritto.
Purtroppo è invalso l’uso, sempre più accreditato da stampa e televisioni, di attribuire tutta la responsabilità dei disagi anzidetti ai lavoratori che aderiscono agli scioperi.
E’ giusto questo tipo di “criminalizzazione”?
E infine, visto che dopo 30 anni di lavoro, all’acqua, al sole, al gelo, allo smog ecc., il ministro Brunetta mi definisce fannullona e se, a 58 anni suonati, mi capita di ammalarmi mi toglie pezzi di retribuzione e mi mette “agli arresti domiciliari” e infine mi offre, per il rinnovo contattuale, la incredibile cifra di 70 Euro lorde mensili, ovvero meno della metà dell’inflazione reale prevista nel biennio, qualcuno mi spiega come dovrei fare per tentare di difendere i miei diritti, se non anche creando qualche disagio ai cittadini utenti….
….Tanto per capire di che cosa parliamo, faccio presente che la mia ultima busta paga, senza assenze per malattia, a un livello (D2) medio alto per il mio settore, con l’indennita di Polizia Municipale e con 29 anni e 6 mesi di anzianità, è stata di 1396 Euro.
Mi picerebbe vedere pubblicata questa mia, anche per fare un po’ di giustizia dei tanti luoghi comuni che da sempre, ma ultimamente con particolare accanimento e pervicacia, affligono l’immagine del lavoro pubblico.
Grazie
Laura Scotti

Lettera pubblicata il 14 Novembre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Isis -

    Si lo so tutti pensano che chi fa parte della Municipale prende un casino di soldi… che fa solo 6 ore ( see come no)..ma nessuno vede che si fanno festivi, turni notturni, straordinari non restibuiti communtati in ferie o aumenti di livello etc etc…. Mio padre, ne è fuori ormai, finalmente in pensione dice che è pentito di non averlo fatto prima, visto che poteva….
    La cosa bella è che gli dicono che è un privilegiato perche a 58 anni è in pensione…peccato che lui lavora da quando ne aveva 14 di anni, legalmente e prima lavorava a casa…per cui credo che si meriti questo riposo, che dia cambio generazionale al comando… perchè se si lavora fino a 60 anni i giovani quando entrano?

  2. 2
    guerriero -

    il problema è quello dei posti di lavoro inventati e perfattente inutili, concessi all’esercito di raccomandati negli ultimi 30 40 anni, che hanno dei costi (per lo stato cioè noi)e che nn rendono una mazza.

  3. 3
    gatto -

    Ciao laurasprint, quello che dici è sicuramente vero nel tuo caso e probabimente vale anche per i tuoi colleghi, ma è inutile prenderci in giro. Ad oggi il servizio pubblico è la pecca maggiore per le finanze dello stato e i motivi li sappiamo tutti e sono ben visibili. Mi fa piacere che ci siano persone responsabili ed oneste come te nel pubblico, ma purtroppo non tutti si comportano nella medesima maniera. In italia oggi c’è di tutto: enti inutili e creati solo per spillare soldi dalle nostre tasche, persone che lavorano 1 ora al giorno ma vengono retribuite per 8, assenze per malattie inventate… Secondo me era giusto porre un freno a tt cio’, bisogno ormai imporre una coscienza civica e civile ormai scomparsa. Oggi una persona piu’ è disonesta e piu’ pensa di essere scaltra. Mah?! Il problema vero poi diventa un altro, ed è proprio il tuo! Per colpa di certi disonesti pagano tt, e se quei tt sono persone oneste come te, è normale che spiace, ma quale soluzione ci rimane? Ciao

  4. 4
    amedeo -

    Andate a lavorare!!! La pacchia è finita! Brunetta dovrebbero farlo Santo!

    Guardacaso chi ha sempre una marea di tempo a disposizione ed è senza pensieri è sempre un pubblico dipendente. E’ pure troppo quello che vi danno, per quello che rendete dovrebbero darvi giusto giusto la metà!

  5. 5
    amedeo -

    Di diritti ne avete sin troppi in un mondo del lavoro privato fatto di soprusi, di vessazioni, di sottopagamenti, di diritti negati…dovreste solo vergognarvi anzichè avere la faccia tosta di scioperare! Speriamo solo che Santo Brunetta rimetta un po’ di giustizia a questo mondo.

  6. 6
    laurasprint -

    Mi aspettavo commenti critici, ma non così tanti luoghi comuni.
    Premesso che io non mi sono mai permessa di giudicare efficienza ed efficacia e adeguatezza delle retribuzioni del lavoro altrui, soprattutto quando non lo conosco, mi chiedo perchè siano invece così tanti quelli che si permettono invece di giudicare il nostro, senza conoscerne le caratteristiche e le problematiche.
    I fannulloni, ma anche i raccomandati, gli amici degli amici, ci sono probabilmente dappertutto, magari con una maggiore percentuale nel lavoro pubblico, ma la criminalizzazione dei lavoratori pubblici che si stà attuando con questo governo, supera ogni limite ammissibile.
    Si afferma che le assenze per malattia sono diminuite del 93%, il che vorrebbe dire che prima, il 93% degli assenti erano assenti in maniera fraudolenta, non vi pere un po’ esagerato anche per un settore “così previlegiato”.
    … a proposito, io ho fatto un concorso pubblico nel 1978, senza nessuna raccomandazione, sono risultata settima in graduatoria e… nell’aprile del 1979 sono stata assunta, devo espiare per questo?
    Capisco che i problemi del lavoro (precario, sottopagato, nero ecc.) che peraltro non risparmiano neppure il lavoro pubblico, oggi come oggi siano tantissimi, e quindi possano esesperare i giudizi di chi li subisce, ma vale la pena di associarsi nel generale “dagli al fannullone”, invece di cercare e chiedere soluzioni alle storture che esistono (purtroppo) per tutti.

  7. 7
    giorgio -

    innanzitutto non è vero che non scioperando Lei non provoca danni al suo datore di lavoro che siamo noi fruitori stessi, poi mi sembra che il suo stipendio, preso così com’è possa sembrare basso, ma… contrariamente a me, piccolo imprenditore, siete molto, forse troppo, tutelati.
    A parte avere contratti a prova di bomba, praticamente chi entra nella P.A. è illicenziabile a meno di non voler lui stesso essere licenziato, avete circa un mese di ferie l’anno pagate IO NO, se vi ammalate vi pagano IO NO, sono sposato e ho due figlie e per mia moglie, che lavora con me, non è stato previsto nessun assegno di maternità per quei mesi nei quali non ha potuto lavorare, avete permessi pagati IO NO, non avete rischi d’impresa IO SI, se protestate voi per il trattamento economico, sindacati, tv, tutti pronti a risolvere o a parlare di voi, se la mia piccola impresa non produce invece non lo sa nessuno e se protesto non mi seguono ne sindacati, ne tv, neanche il gatto, avete un trattamento pensionistico nettamente migliore a quello che avrò, forse io, nessuno fino all’arrivo del terribile renato vi chiedeva lumi sulla vostra produttività, potevate starvene a chiacchierare o a lavorare nessuno vi controllava.
    Quelli sopraelencati sono vostri vantaggi oggettivi e mi sembra strano lei si accorga solo ora della scarsità del suo trattamento economico. Per Lei dovrebbe essere facile fare i conti: so cosa prendo, ce la faccio con quello stipendio?
    Se si nessun problema, se no provi un’altra strada; la libera impresa per l’appunto, solo una nota: da personali calcoli, anche se approssimativi, considero che se da dipendente prendessi 1400 euro più tredicesima e forse quattordicesima, dovrei prendere almeno due volte e mezzo lo stesso importo: 3500 euro/mese per essere allo stesso livello economico: togliamo contributi, tasse; per malattia ferie permessi retribuzione nulla, assicurazione ecc. il conto torna a circa 1400 euro.
    Con questo non voglio dire che Lei sia fannullona o che sia strapagata, solo volovo sapesse che ci sono migliaia di persone che non possono contare su sicurezze che invece Lei ha quindi non si lamenti troppo!

    saluti

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