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Disuguaglianza economica in una coppia

di

Un giorno, spero non molto lontano, andrò a convivere con il mio lui… Credo che andremo in affitto per qualche anno, poi si sa che non vale la pena buttare via i soldi in affitto e tutti e due vogliamo una casa “nostra”…ma proprio qui viene il problema… più che altro il MIO problema.
Lui può comprarsi una casa anche domani perché i soldi ce li ha… più che altro i suoi genitori. Lui non deve fare fatica, non deve chiedere il mutuo per comprarsi una casa… e io poveraccia precaria, che devo fare? Io miei genitori sono due operai che mettono in forse anche una misera pensione. Accettare che sia lui a comprare la casa? Non ce la farei… Non la potrei considerare mia quella casa.. Mi sentirei un’ospite, sempre in debito. Potrei contribuire ad arredarla, ma non è lo stesso. So che lui non è il tipo che dice “questo è mio, questo è tuo”…. però io mi sentirei a disagio comunque.
Ci sarà un modo per “risolvere” questa disuguaglianza enorme?

Lettera pubblicata il 16 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    ILSaggio -

    Ciao Serena, io penso che la tua situazione possa portare a un “disagio” se così lo possiamo chiamare, per te, perchè tu giustamente pensi, se dovessimo comprare una casa è giusto che i sacrifici li faccia sia io che lui, e non solo uno dei due.
    Ora, io non so da quanto tempo state insieme, penso un po’ per decidere di andare a convivere, quindi credo anche che tra voi ci sia amore.
    Tutto questo per dire che quando vi siete messi insieme e da allora fino adesso, lui ha capito che persona sei tu, che situazione economica hai e chi sei, quindi se ti ha accettato vuol dire che per lui vai bene così, è consapevole di tutto quello che puoi e non puoi dare, da ogni punto di vista.
    Poi, altro fattore, come hai detto tu, i soldi li hanno i suoi, non lui, quindi non andrai a “scroccare” qualcosa consapevole che a farsi il mazzo per aver comprato casa sia solo suo. Probabilmente anche i suoi genitori appoggiano la cosa, e sono disposti a regalare la casa al figlio, e di conseguenza alla sua compagna, per renderli felici.
    Quindi se lui non ti farà pesare il fatto, non vedo per quale motivo ti debba fare problemi tu, dopoutto se non sei una menefreghista, pantofolaia, e larva da non lavorare e pensare solo a divertirti, lo capirà benissimo, non tutti facciamo Berlusconi di cognome.
    Se anche così pensi di essere un peso o di approfittartene in qualche modo, il problema è tuo e non suo, e sta a te scegliere, se accettare la situazione consapevole che a lui va benissmo così, o cercare qualche altra persona sul tuo stesso livello economico per non sentirti inferiore se ti potrà far star meglio (ma magari ti farà stare peggio per molti altri aspetti).

    In bocca al lupo 😉

  2. 2
    luna -

    Ciao, spero di riuscire a spiegarmi bene… io ho avuto un’esperienza negativa ma il problema non era economico, era un altro. Infatti quoto cio’ che dice IlSaggio e cioe’ che comunque vi conoscete,sapete l’uno la situazione dell’altra, tra l’altro viviamo in un periodo in cui essere precaria dubito dipenda da te e non e’ il tuo compagno, appunto, ad aver messo via milioni di euro faticando mentre tu sei la principessa sul pisello, capita anche questo,ma non mi pare sia il caso e comunque si contribuisce anche in proporzione a cio’ che contingentemente si puo’ quando c’e’ buona fede da entrambe le parti. Io in linea di massima la penso (e pensavo) come te e in una casa nessuno deve sentirsi l’ospite. Pero’ dipende anche da cosa nascono le tue perplessita’, cioe’ se nascono dal fatto che tu annusi gia’ che potrebbero esserci dei problemi (nel mio caso fu cosi) oltre alle idee sacrosante di indipendenza e autonomia e contributo di entrambi che hai. Parliamoci chiaro, oggi per i giovani e non solo giovanissimi ma anche giovani adulti over 30 e persino 35 e per nulla bamboccioni comprare una casa puo’ risultare molto difficile anche senza avere enormi pretese. Anche chi non vorrebbe accettare aiuti da nessuno si trova spesso a doverli accettare ove la possibilita’ vi sia. E i genitori che possono preferiscono dare una mano ad un figlio o una figlia piuttosto che farli incasinare con un mutuo o un mutuo maggiore ammesso che possano farne uno. Di genitori che non possono o che si ritrovano in difficolta’economiche o senza lavoro a 50 anni ecc oggi ce ne sono parecchi purtroppo e non c’e’nulla di cui vergognarsi. loro dovrebbero poter stare tranquilli e i loro figli dovrebbero poter avere la corretta autonomia per la loro eta’. Comunque sia (e non da oggi ma oggi tantopiu’) ci sono coppie che vanno a vivere insieme perche’ c’e’ un aiuto o perche’ uno dei due ha ereditato una casa. E sono coppie fortunate e non c`e` nulla di cui vergognarsi rispetto a chi non ha queste basi

  3. 3
    luna -

    io sono d’accordo con te ma al contempo non penso se la casa la metto non sia la casa di chi amo e ci vive con me. Semmai la vedo come una base in cui unire le forze e le energie e fare scelte insieme. Qd eravamo insieme da anni con il mio ex ma io ero ancora all’universita’ e studiavo piu’ che lavorare anche se cmq avevo delle entrate (ero molto giovane) ci fu la possibilita’ (non mi dilungo) di andare a vivere in un appartamento che si era liberato nella mia famiglia anche se da mettere a posto. Lui disse che non voleva dovere qualcosa ai miei (che non glielo avrebbero mai rinfacciato cmq). Io non avrei avuto problemi ad andarci ma poiche’ ho sempre avuto anch’io uno spirito indipendente pur capendo il valore della proposta dissi ok. Mi andava bene che facessimo da soli. E poi per me era normale pensare di andare a vivere via da casa e con lui con una mia autonomia economica maggiore. Inoltre lui aveva problemi con il carattere di sua madre e quindi tanto piu’ comprendevo il senso per lui di fare da se’. In seguito, mentre il consolidare i nostri percorsi andava avanti, andammo a vedere case in affitto e ventilammo anche l’ipotesi di un acquisto ma eravamo piu’ convinti e d’accordo di iniziare con un affitto per varie ragioni.Quando prendemmo casa eravamo entusiasti e felicissimi. L’appartamento era carinissimo, ci avevamo risparmiato per delle ragioni, i nostri patti di parita’ anche se io ero a un certo punto del mio percorso erano chiari e sereni. Andare a vivere insieme richiede un periodo di assestamento per i compiti quotidiani e check up di spese e risorse, ma tutto nella norma… Beh, la faccio breve (anche se potrei scriverci… un thriller psicologico) mia suocera ci piombo’addosso come un avvoltoio. per ragioni su cui non mi dilungo gli fece sputare sangue per qll’affitto neanke fosse un omicidio. E con il ricatto travestito da “per il suo bene” lo costrinse a comprare una casa che lei voleva a tutti i costi (il nostro affitto le aveva rovinato i piani) e pure vicina a lei (qd lui da una vita diceva:mai!!!)..Lei lo manipolo’,.veramente, e non perche’ lui fosse scemo o mammone. e manipolo” anche tutte le mie perplessita’. Giuste e tanto piu’ con il senno di poi ma gia’ per come ci aveva “violentati” in una scelta personale e i nostri patti. Se non si fosse trattato di lei e in ql modo e con i suoi egoistici fini sarebbe stato diverso. Anche avere un consiglio, un’indicazione, un aiuto non avrebbe significato cio’ che e’ successo dopo. E avremmo potuto scegliere anche quella stessa casa ma sorridenti e cmq liberi. Nn riassumo il resto ma per questo ti chiedo da dove nascono le tue perplessita’. Annusi che i tuoi suoceri o lui stesso potrebbero rinfacciarti le cose che temi? Perche’ una differenza la fa. Io non avrei accettato da mia suocera neanche un nichelino e non perche’ sono stronza pure se credo nell’autonomia ma perche’ la conoscevo. non ai livelli in cui si manifesto’ in seguito (incredibili) ma anche lui lo sapeva da sempre

  4. 4
    serena -

    Non so se dire purtroppo o per fortuna, non ho molti contatti con i futuri suoceri perché siamo lontani. Per quel poco che li vedo, mi sembrano due persone a posto, il padre un po’ troppo riservato, parla poco, si interessa poco. Il fratello non mi è mai piaciuto perché arrogante, il classico tipo con mille fobie e dubbi su tutto e tutti. Il mio fidanzato mi rassicura, dice che sua madre capisce bene che lui deve farsi una vita anche se lontano da loro…Lui già sta fuori casa, torna dai suoi nel WE per cui non sono abituati a vedersi tutti i santi giorni. Tutto sommato, non ci conosciamo molto bene, né io loro, né loro me.Quello che dice lui di me a loro, è un’altra cosa.
    Lui non mi ha fatto pesare niente perché appunto sa la mia situazione economica e dei miei genitori…ma non per questo riesco a sentirmi meno a disagio. Capisco che è un problema solo mio.Forse dovrei smettere di pensarci. Noi siamo sempre andati d’accordo,siamo sempre riusciti a trovare un compromesso per alcune diversità, però la casa è un passo importante, una cosa troppo grande e mi fa paura. Intanto andremo in affitto… poi si vedrà.

  5. 5
    luna -

    personalmente trovo positiva l’idea della convivenza prima del matrimonio e anche di un periodo in affitto avendone la possibilita’ prima di comprare casa. Trovo che sia anche un modo per capire bene quali sono le proprie esigenze riguardo la zona, la grandezza o sistemazione della casa, poggiolo o no, solo per dire alcune cose (ovviamente personali) e le possibilita’, esigenze, gestioni del budget nella quotidianita’. Io e lui avremmo comperato volentieri quella bella casa in affitto che purtroppo non era pero’ in vendita. Se si l’altra questione probabilmente non si sarebbe manco posta. Non dico ovviamente che w affitto per tutti. Posso dire pero’ che tante coppie che conosco e anche per un breve periodo hanno iniziato dall’affitto hanno comprato casa meno “frettolosamente” e spesso con maggiore cognizione delle proprie esigenze e possibilita’. Per il resto non so quanto ricchi siano i tuoi suoceri ma la realta` di cui parli riguardo te e la tua famiglia mi sembra normalissima e anzi c`e` chi appunto oggi con la crisi e` messo peggio e comunque certo non c`e` da vergognarsi. Se il rapporto tra voi e` ok appunto vivi il presente e giorno per giorno. Avendo visto nella mia famiglia di origine anche nelle generazioni precedenti tutti viversi in parita` e condivisione e collaborazione di base non vedo il problema

  6. 6
    luna -

    PS: il passo “casa” puo’ spaventarti di per se’. Spaventa anche chi cambia semplicemente casa impegnandosi in una maggiore responsabilita’ economica talvolta. Tu devi ancora andare a convivere e tra desiderio e paura del cambiamento un po’ di “ansia” puo’ starci (se gia’ magari sei agitata per la precarieta’ e il tuo proprio presente e futuro e la situazione in genere). Un passo per volta 🙂 La mia convivenza prima di uno tsunami assurdo fu splendida e spensierata anche se con le responsabilita’ in piu’ e lo fu anche in seguito quando si riusciva a stare in pace.Qualche km di distanza e molto sarebbe stato diverso… E non lo sapevo ne’ lo so solo io. Se vi aiutano per la casa anche a distanza direi che mi pare gia’ un rispetto di autonomia

  7. 7
    Roberto -

    Ciao Serena ti auguro anche per te che questo nostro paese viva presto tempi migliori e che tu possa avere un lavoro con tutti gli equi diritti oltre i doveri. Che tu non sia e non ti debba più vedere come precaria e che possa sentirti più serena di fatto anche dal punto di vista economico e della parità.

    Intanto non offenderti da sola chiamandoti poveraccia precaria!
    Proprio perché è tanto più difficile oggi sii invece fiera di te come in ogni caso dovresti essere e dei tuoi genitori che mi pare dici sono bravissime persone.

    Se la persona che ami ti ama e vi rispettate a vicenda e vi sostenete a vicenda che non è solo una questione di soldi affronta con responsabilità ma anche con il giusto entusiasmo l’emozionante passaggio alla vita insieme.

    Che male c’è in futuro in un aiuto se problemi non ce ne sono con chi vi potrebbe eventualmente aiutare e lo potrebbe fare non soltanto per lui ma per voi.

    Buona notte.

  8. 8
    unless -

    Non condivo assolutamente quello che qualcuno qua dice.

    I soldi sono di lui, punto. I genitori hanno voluto darglieli, quindi non vedo il motivo per dire che non sono “guadagnati”

    Non vedo inoltre come tu possa contribuire a costruire una casa con un lavoro precario, se non arredarla.
    Ti consiglio di lasciarlgliela intestare solo a lui così da non creare conflitti futuri
    Mettiti al tempo stesso da parte dei soldi nel caso la storia finisca, in modo da non trovarti per strada.

    Vedrai che andrà tutto liscio.
    Beata te che inizi questa avventura, goditela senza pensare troppo ai soldi.

  9. 9
    serena -

    Ogni giorno ho la conferma di essere amata e questo è importante. Ogni tanto qualche paranoia è inevitabile soprattutto se si sta per compiere un passo importante. Grazie Roberto… Luna,sempre gentilissima.

  10. 10
    serena -

    Unless- Capisco quello che vuoi dire. I genitori (di solito) fanno di tutto per far felici i figli e sistemarli. Io infatti non potrò mai pretendere di avere intestata la casa anche a me perché non potrei pagarla neanche per un quarto. E’ vero che anche lui senza i suoi genitori non potrebbe fare un bel niente, perché non guadagna molto. I suoi genitori sono ricchi, di conseguenza a lui non mancherà mai niente. Quando ci siamo messi insieme io non sapevo la sua situazione familiare economica,pensavo fosse un comune mortale come me (forse messo un po’ meglio) e non ci pensavo. E mentre io parlavo di mutuo, lui era abbastanza tranquillo,come se la cosa non lo riguardasse.Infatti. Dopo un po’ di tempo,quando la cosa si faceva seria, ha iniziato a parlarmene. Che devo fare unless? Cosa proponi? Noi ci amiamo…Perché questi maledetti soldi in ogni caso devono rovinare tutto! Io non lo voglio permettere. Non si può avere una relazione perfetta per anni per poi rovinarla nel momento in cui dovrebbe essere più bella. Tutti e due non vediamo l’ora di avere una nostra casa, una famiglia desiderata da sempre. Lui sa molto bene chi sono io e quanto lo amo. Il senso di inferiorità lo sento io e so che non dovrei. Non è colpa mia se non riesco a fare molto per il mio futuro. Se andasse male e spero di no… io avrei una casa dove tornare, non sarei per strada, sta di fatto che non ho uno spicciolo messo da parte, né io né i miei genitori. L’unica cosa su cui posso contare in futuro è il buon senso di tutti e due che finora ci ha sempre contraddistinto.

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