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Di nuovo qui…

Mi ritrovo nuovamente qui a scrivervi, col pallino della solitudine sempre fisso nella mente, ma fa bene potersi sfogare e sentire pareri di tante persone diverse, con le loro storie e le loro esperienze. Così mi ritrovo davanti al mio pc a maledire l’estate: il sole, le belle giornate, la gente che si diverte, le cene chiassose sui terrazzi dei palazzi nei dintorni, la spensieratezza…

Tra ieri e oggi ho provato a chiamare i miei amici, ma fra chi ha parenti a casa e chi è partito non sono riuscita ad organizzare nulla, e quindi ora sono qui fra le quattro mura della mia stanza, che più che una stanza mi sembra una prigione. E dio santo quanto odio fare sti discorsi, mi sento tanto una 14enne che si dispera per niente, perchè so che c’è chi sta peggio di me, chi non arriva a fine mese, chi non ha neanche uno straccio d’amico, chi è realmente solo… Ma non c’è cosa peggiore, per quanto mi riguarda, di sentirsi soli quando in realtà totalmente soli non lo si è.

Periodicamente mi capita di fare questo sogno preciso: sono davanti un’abitazione con le pareti trasparenti, la gente dentro fa festa, si abbraccia, ride, scherza, e io sono fuori in un’atmosfera cupa che cerco disperatamente di aprire la porta senza riuscirci, dopodiché puntualmente il sogno finisce. Non potete immaginare come mi senta una volta svegliata.

Ritornando ad oggi, la situazione familiare è la seguente: mia madre a letto dall’altro ieri a causa di un’influenza intestinale che però, fortunatamente, le sta passando, mio padre sta qui nervoso come sempre ed è come se non ci fosse, mio fratello è uscito. Speravo che i miei amici ci fossero ma tutti sono occupati con qualcosa, il che da un lato mi fa un po’ di rabbia. Per carità, non pretendo la luna, né che mi stiano appresso 24h su 24, ma bho… Non lo so, forse sbaglio a far vedere che sono forte e non vorrei affatto essere un peso per loro, ma una volta tanto vorrei che qualcuno mi dica chiaro e tondo “tu non stai bene, dobbiamo fare qualcosa”, vorrei che qualcuno mi venisse a prendere per fare una camminata e parlare, e non che sia sempre io quella a venire in contro agli altri o a decidere, visto che non so neanch’io cosa fare della mia vita. Non so, forse ho scritto tutto in modo confuso ma non so come spiegarvelo…

Passerò l’ennesimo agosto a casa. Mesi fa volevo organizzare un viaggio, ma come faccio a permettermi il lusso di essere spensierata con tremila casini in famiglia? Come faccio a staccare la spina da tutto per un po’ quando sono stata una vita a cercare di avere sempre le cose sotto controllo? Come faccio a distrarmi se il mio pensiero fisso è sempre l’ipotesi che possa succedere qualcosa ad un mio caro in mia assenza?

Vorrei svegliarmi una mattina, e scoprire che tutto quello che sto passando da anni sia stato soltanto un incubo.

Lettera pubblicata il 24 Luglio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Grasy -

    Ciao! Quanti anni hai e di dove sei?

  2. 2
    Barelybreathin -

    Ciao Grasy, ne ho 23 e sono di Napoli

  3. 3
    Rossella -

    L’istinto materno da una parte ti porta a desiderare di sentirti utile e dall’altra di avere conferme: dare la vita e dipendere dalla vita di chi ti vuole bene. Tempo fa ho conosciuto una ragazza che spesso e volentieri mi chiedeva (non solo a me): – mi vuoi bene?- Ormai era diventato un rito quasi quotidiano e io, a differenza degli altri, non mi scomponevo perché capivo che non riusciva a trattenere questo senso d’impotenza che comincia ad accompagnarti a partire dai dieci anni o giù di lì… il ciclo mestruale ti cambia la vita, per questa ragione non è giusto demonizzare le ragazze che fin dall’adolescenza manifestano una sorta di amore-odio verso il ciclo mestruale. La rabbia confonde le acque… infatti sul colpo pensi al fatto che non potrai indossare quel determinato pantalone e chi ti ascolta pensa che sei una persona leggera! Insomma: sarebbe preferibile non pronunciarsi su questi argomenti… io non l’ho mai fatto! Non faccio mistero del fatto che intorno ai 14 anni la pensavo in questo modo. Adesso è diverso ma non l’ho deciso io… mi viene naturale aspettare quei giorni e la regolarità del ciclo ridimensiona finanche la percezione del dolore. Infatti quando sento dalla viva voce di una mia coetanea che il suo rapporto con il ciclo continua ad essere abbastanza controverso mi faccio delle domande sugli effetti del progresso… appare evidente che dilata la percezione del tempo. Il senso di smarrimento resta il medesimo ed è possibile superarlo solo facendo leva sulla nostra ragione e sui nostri valori. La donna che sprofonda nel suo “io” si sentirà inutile fino a quando non darà la vita… il punto è che dando la vita, tanto per far fronte ad un bisogno naturale, si corre il rischio di perderla o di sprecarla. Sono in costante aumento le malattie psicosomatiche… si accumula troppo stress! Per dare la vita non basta solo la passione.

  4. 4
    Grasy -

    Siamo un po’ lontane. Altrimenti ti avrei proposto una passeggiata e due chiacchiere. Coraggio! I momenti brutti passano!! Ti capisco davvero bene…

  5. 5
    xleby -

    Sono tuo coetaneo, non sono di napoli, ma della provincia di Salerno, volendo ci si potrebbe incontrare a metà strada: Salerno. Ma è un’ idea buttata lì così la mia. Se vuoi potremmo parlare (virtualmente ovviamente).

  6. 6
    Steven92 -

    Io penso che tu sia una persona molto intelligente,da quello che scrivi,da quello che pensi e come ti comporti di conseguenza;e credo che fondamentalmente tu non hai nessun particolare problema al contrario di molta gente che scrive su questo sito:Comunque io mi rispecchio molto in quello che scrivi e la penso esattamente come te,solo che ahime,al giorno d’oggi mi sa che siamo molti a vivere questo genere di situazioni,gli amici spesso non ci sono,sono occupati da mille cose,dai rispettivi fidanzati/fidanzate e spesso ci sono solo quando gli fa comodo a loro,cosi ci si ritrova delle volte da soli a casa a pensare e ripensare e ci si fa prendere dalla solitudine. Io ho imparato a reagire di conseguenza, a fare cosi come fanno gli altri,prima ci soffrivo un pò,adesso invece ho imparato a convivere con questo mondo di oggi,nel 2015,dove il rapporto umano è stato sostituito dagli smartphone;dove andremo a finirè sinceramente non lo so,cosa vorrei fare nella vita invece si,ma non ne ho le possibilità economiche,e come te ho 23 anni,bel problema no?

  7. 7
    Barelybreathin -

    @Grasy Grazie ugualmente per il pensiero, lo apprezzo davvero tanto!
    @Rossella Non capisco il nesso fra il mio problema e questa tua teoria sul ciclo mestruale.
    @xleby Purtroppo adesso non mi trovo in zona, per adesso sentiamoci per mail poi magari si organizza (black_rose26@hotmail.it)
    @Steven92 Ti ringrazio. Comunque si indubbiamente passerà anche a me, come tutto, però nel frattempo gli aiuti degli amici sono sempre ben accetti. Capisco il fatto che una persona ha comunque una vita che non può annullare per l’altro, però a volte un po’ di spirito d’iniziativa da parte loro di certo non mi dispiacerebbe. Per quanto riguarda la questione “mondo attuale” purtroppo sono d’accordo con te, però non penso che il problema sia l’avvento degli smartphone e degli altri tipi di nuove tecnologie successive, ma piuttosto l’uso che se ne fa, e fortunatamente ancora non ne sono diventata schiava. Invece cos’è che vorresti fare nella vita? p.s. Se vuoi approfondire il discorso la mia mail è scritta sopra.

  8. 8
    Harlock -

    Questa discussione mi piace. E onestamente mi piacerebbe approfondirla con Barelybreathin e Steven92. Ragazzi, avete toccato tasti niente male…

  9. 9
    Beppe -

    Ho 20 anni, non ti conosco ma sembra di leggere i pensieri di me stesso. Sentire la solitudine quando non si é soli è spiazzante, ti lascia vuoto. Anche i miei amici sono partiti, io resterò a casa causa esami a settembre e pochi soldi! Mah in questi periodi divento stoico, vado avanti senza pensarci,senza riflettere su cause ed effetti. Forse è un atteggiamento sbagliato ma almeno non fa buttare giù. Del resto ti do un consiglio; da come scrivi credo tu sia una persona che crede nell’amicizia. Ok, crediamoci ma non idealizziamola (è un errore che io ho commesso). Frequenta anche i tuoi conoscenti, fai proposte tanto il peggio che può capitare è ricevere un rifiuto, per di più da una persona con cui non hai forti legami. Il meglio invece é scoprire un amico.
    Anche io mi ero organizzato un super viaggio on tre road ma come già detto devo concludere gli esami , visto che le tasse universitarie non le pago di tasca mia, mi sentirei in colpa nei confronti dei miei genitori. Agosto lo passerò qui, tra un giro in campagna e qualche film.
    Alla fine il voler partire ma non potere, il voler fare cose nuove ogni giorno senza riuscirci, è anche un po’ frustrante. Ma sono periodi, e passeranno, renderanno solo più forte chi sopravvive.

  10. 10
    Steven92 -

    A volte mi chiedo se siamo noi il problema, oppure siamo solo nati nel periodo sbagliato,penso che siamo una cerchia di persone 20 enni che la pensano in modo diverso dalla massa,in modo più concreto,più maturo insomma e per questo spesso ci troviamo come dei pesci fuori dall’acqua.

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