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Poi, di colpo il buio…

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Caro Direttore,
Le scrivo questa lettera essendo nel periodo più nero della mia esistenza.
Ho 31 anni, due settimane fa la ragazza che pensavo dovesse restare con me per sempre mi ha lasciato.
Siamo stati insieme sette mesi, periodo in cui nonostante fossimo entrambe disoccupati siamo stati l’uno la forza dell’altra.
Lei molto più piccola di me, 24 anni e già mamma, entrambi con esperienze negative alle spalle.
È stato amore a primo impatto, la conoscevo già perché era l’ex di un conoscente, ci siamo incontrati così per caso il 15 agosto scorso, siamo usciti per un po’ insieme ed il 20 novembre ci siamo fidanzati.
Non è stato facile, anzi superare tutti i problemi che sono giunti dopo è stato abbastanza faticoso, persone che ci si son messe contro, un infezione che lei non sapeva d’avere, e mi creda se le dico che ho dovuto fare i salti mortali per poterle stare accanto, basti pensare che mi hanno anche fatto saltare in aria l’automobile a causa sua.
Le nostre situazioni familiari non sono delle migliori, lei genitori separati e lei vive con la madre ed il suo convivente che detesta, anch’io con genitori separati e vivo con mia madre ed i miei 2 fratelli.
Io vengo da 7 anni di solitudine per una storia che mi ha segnato, avevo giurato di restare da solo per non incorrere più in queste situazioni.
Quando l’ho incontrata ho capito che volevo stare con lei per tutta la vita, anche se sapevo di incorrere in una situazione forse molto più grande di me.
Far fronte alle necessità di una persona è già difficile con i tempi che corrono e dover provvedere anche alla bambina lo è stato ancora di più.
Ho dato tutto me stesso in questa relazione standole sempre vicino, mi sono preso cura di lei e di sua figlia senza mai aver ripensamenti, anche privandomi del necessario in alcuni casi solo per poterle vedere sorridere.
Durante questi mesi siamo stai insieme quasi 12 ore al giorno, accompagnavamo la bimba a scuola, facevamo la spesa, abbiamo anche cucinato insieme, piccole cose forse, ma che mi sono rimaste dentro e sono indelebili.
Mi è sembrato di avere una famiglia tutta mia, Sara ( la sua bambina) era così affezionata a me da chiamarmi papà, ed io la sentivo quasi come se fosse davvero mia figlia.
Avevamo deciso di prendere casa insieme appena ce ne fosse stata la possibilità economica, come può ben capire i progetti non mancavano.
Lei mi dava forza, stimoli per combattere, sembrava che mi amasse, non poteva stare un’ora senza sentirmi, gelosa a livelli stratosferici, anche con i miei amici, lasciava intendere che sarei stato con lei per sempre.
Io mi sentivo completo e non desideravo altro che poter stare vicino a loro.
Poi di colpo il buio.
Due settimane fa mi dice per telefono che qualcosa tra noi sta cambiando, io un po’ freddamente forse, le dico di parlarne dopo con calma e di persona dato che mi ero appena svegliato.
Lei risponde con un secco ” no, è finita”.
Inutile nasconderle che per questa situazione sono finito in ospedale e poi in cura con degli antidepressivi.
Ho provato a discuterne con lei in chat perché non voleva vedermi, esito negativo, alla fine mi sono deciso andando sotto casa sua, il risultato è stato che i suoi cugini mi hanno picchiato mentre lei dal balcone si godeva la scena.
Tutti i suoi familiari comprese le sue amiche sono divenute gelide, non mi salutano nemmeno.
La settimana scorsa ho saputo che sta già con un altra persona.
Il mondo mi è crollato addosso, tutti i progetti tutte le speranze che avevo riposto in noi svanite, dissolte come il fumo di una sigaretta.
Non riesco a farmene una ragione, le medicine non mi aiutano, dormo 2 ore per notte (quando ci riesco) , ho anche pensato al suicidio, la sfortuna ha voluto che non ne avessi il coraggio.
Come può una persona giocare con i sentimenti in questo modo?
Come si può illudere una persona e poi trattarla come se fosse spazzatura?
Nonostante il male che mi sta facendo non riesco a dimenticarla, ho la sua immagine stampata negli occhi, mi manca lei, mi manca Sara.
Ho gettato via tutte quelle cose che potevano farmi pensare a lei, disabilitato l’account di facebook, ho provato ad uscire ma nemmeno gli amici mi sono d’aiuto, sembro in stato catatonico, non mangio, non bevo e a volte mi capita di piangere per ore intere.
Non riesco nemmeno ad entrare in macchina perché la prima cosa che faccio è guardare il posto che occupava lei.
Non riesco ad esprimere a pieno il mio stato d’animo, mi sento vuoto, non ho le forze per reagire
e la cosa peggiore è che vedendomi in questo stato stanno male anche le persone che cercano di starmi vicino.
So che forse è meglio che sia successo adesso che in futuro ma non riesco a darmi pace, continuo ad attribuirmi colpe e so che stavolta non mi rialzerò, non ne ho le capacità, ne le forze.
Caro direttore prenda questa mia come un piccolo sfogo, la ringrazio per il tempo concessomi.

Lettera pubblicata il 18 Luglio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Giuseppe -

    Io ho pressappoco la tua età, e lei mi ha lasciato dopo una storia di cinque anni mettendosi un paio di settimane dopo con un altro. Le persone che scrivono su questo sito in fondo sono consapevoli che nessun commento, per quanto sentito e ragionato, potrà mai cambiare le cose, o svelare chissà quale verità celata. Mi dispiace per te, è una storia triste la tua, come ce ne sono tante, e come sempre ce ne saranno. Soffrirai ancora, e starai male, come sto male io, e magari questa esperienza ti lascerà un solco ancora più profondo nell’anima, talmente profondo da segnarti per sempre. Il punto però è che alla fine, quando tutto sembra perduto, quando la vita sembra averci tradito ancora una volta, l’unica cosa che ci rimane è quella che conta davvero… noi stessi…

  2. 2
    TiPrendoeTiPortoVia -

    Il parere di Giuseppe è molto saggio.

  3. 3
    Giò -

    Ogni volta che pensi a lei, pensa anche a quando “alla fine mi sono
    deciso andando sotto casa sua, il risultato è stato che i suoi cugini
    mi hanno picchiato mentre lei dal balcone si godeva la scena” non
    credo che una così meriti tutte le tue lacrime!!!
    Non hai perso nulla……non fare il tappetino, non risolveresti
    alcunché, perderesti solo la dignità, finiresti con amarti “se ciò è
    possibile” ancora meno di adesso.
    Un abbraccio, ciao.

  4. 4
    Juri -

    Ti capisco!!!
    Ho 31 anni e mi e’ successa la stessa cosa piu o meno!

  5. 5
    rossana -

    Solo,
    nel comportamento di questa donna c’è qualcosa che non va. potrebbe avere problemi a carattere mentale. succede di frequente, in quanto sono numerose le persone disadattate per varie ragioni in questa nostra opulenta società.

    se non hai da rimproverati che piccole cose, come capita a tutti, fattene una ragione e cerca di dimenticarla più in fretta che puoi.

    un abbraccio

  6. 6
    Lukas -

    Quando la smetteranno di usarci e poi buttarci via??? Amico mio questa
    società fà schifo e basta, non è possibile più instaurare un rapporto
    umano basato sulla fedeltà reciproca, c’è sempre un fondo di
    opportunismo ricordalo sempre!!!!! Sono stanco e mi sono incattivito
    non poco, anche io vado avanti a botte di psicofarmaci e il suicidio
    l’ho tentato più volete, questo grazie a questo bel mondo di merda
    fatto di uomini e donne senza più il benchè minimo briciolo di umana
    parvenza, noi siamo deboli e quindi facilissime prede per chi non ha a
    cuore che i propri interessi, il mio consiglio amico è quello di
    dimenticarla quanto prima,anzi non di dimenticarla ma portarla sempre
    come esempio vivo di quanto male ti possono fare, hanno giocato con i
    tuoi sentimenti e ti hanno deriso addirittura, adesso dovrai essere
    più forte di loro e quando saranno loro a soffrire sputarli in faccia
    perchè ti hanno usato e poi gettato via infischiandosene che sei un
    essere umano che ha dei sentimenti e che può soffrire………ciao
    amico!

  7. 7
    dylan69 -

    prova a leggere la mia lettera e poi fammi sapere qualcosa. la lettera è intitolata : LEI E’…

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