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Di chi è la colpa?

Si fa un gran parlare, in queste ultime ore, della Prof. indagata per il video hard in una scuola di Lecce. Si susseguono i colpi di scena nella vicenda, fra dichiarazioni e smentite…. Tutti dicono tutto. Tutti sanno, tutti hanno già deciso da che parte stare, tutti guardano e riguardano quel video e si lanciano in sperticate considerazioni, le più variegate, per stabilire “motu proprio” di chi siano le colpe: se dell’avvenente prof., degli intraprendenti alunni, della scuola, della società e così via…. 

Io ritengo, obtorto collo, che la colpa, se di colpa si tratta e si vuol parlare, sia di tutti. Tutti siamo colpevoli di tutto, ma nessuno è il colpevole principale di niente. 

Io faccio sempre un esempio concreto che ogni volta abbellisco secondo l’ispirazione del giorno. 

Immaginiamo una donna il cui marito parta per un lungo viaggio la donna approfitta di quell’assenza per incontrare l’amante; da un giorno all’altro, il marito diffidente annuncia il ritorno ed esige che la moglie si rechi a prenderlo in aeroporto. Per arrivare all’aeroporto, la donna deve attraversare un bosco dove si nasconde un temibile assassino. Spaventata, chiede all’amante di accompagnarla. Questi si rifiuta perché non desidera affrontare suo marito; sollecita allora la protezione dell’unico poliziotto del villaggio, il quale le risponde che non può andare con lei perché deve occuparsi con lo stesso zelo del resto dei cittadini; si rivolge a diversi vicini e vicine, ma non ottiene che rifiuti dettati dalla paura e dalla pigrizia. Alla fine, va sola e viene assassinata dal criminale nascosto nel bosco. 

Domanda: chi é il responsabile della sua morte? 

Di solito ottengo risposte per tutti i gusti secondo la personalità dell’interrogato o dell’interrogata. Ci sono quelli che accusano l’intransigenza del marito, la codardia dell’amante, la poca professionalità del poliziotto, il malfunzionamento delle istituzioni che promettono la sicurezza, la mancanza di solidarietà dei vicini, perfino la coda di paglia dell’assassinata…. 

In pochi rispondono che il Colpevole con la maiuscola, vale a dire il responsabile principale del crimine, è l’assassino che uccide la donna. Senza dubbio, nella responsabilità di ogni azione intervengono numerose circostanze che possono fungere da attenuanti e, talvolta, diluire al massimo la colpa in quanto tale, ma mai fino al punto di “slegare” totalmente dall’azione l’agente che la compie intenzionalmente. 

Comprendere tutti gli aspetti di un’azione può portare a perdonarla, ma mai cancellare completamente la responsabilità del soggetto libero: altrimenti, non si tratterebbe più di un’azione, ma di un fatto casuale.  

Ma non è proprio la libertà il fatto casuale che interviene nella società umana? …

Lettera pubblicata il 16 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità - Riflessioni - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Laura -

    Per quel che riguarda il video hard diverse sono le colpe e i colpevoli ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità:l’insegnante perchè se è vero che non si era accorta all’inizio,in seguito doveva punire seriamente l’accaduto; i ragazzi perchè non solo hanno un’idea distorta della scuola ma hanno fatto gruppo per importunare una donna,prima che insegnante;i genitori di tali ragazzi che a quanto pare preoccupati che il loro figli abbiano cellulari di ultima generazione si sono scordati di insegnare loro l’educazione e il rispetto degli altri e del luogo della scuola.
    E’ ora di smetterla di scusare i giovani e di responsabilizzarli, ecco dove ci ha condotto il permissivismo estremo.
    Al tg ho visto il filmato e mi è parso di vedere il perizoma dell’insegnante e non mi pare che ci si debba svestire in quel modo per insegnare!!!La scuola non è una passerella di moda ma un luogo di cultura, dove si deve trasmettere informazioni e non eccitare dei ragazzini in pieno subbuglio ormonale….insomma secondo me l’ “insegnante” dovrebbe fare qualcos’altro nella vita o se veramente non si è accorta di niente farsi visitare da uno specialista e cmnq rivedere il suo stile; ai ragazzi una bella punizione in qualche servizio sociale e ai genitori di tali ragazzi…un’ora in ginocchio sui ceci!!!!!!

  2. 2
    DAGO44 -

    Anche a me come l’amica LAURA,la prima cosa a cui ho pensato mentre le immagini scorrevano è stato l’ostinato fermarsi del telefonino sul perizoma dell’insegnante,che più che un prizoma aveva tutte le fattezze del filo interdentale.Lungi da me qualsiasi giudizio sull’accaduto e sulle persone,mi viene solo alla mente quando io andavo a scuola,allora non vi erano i telefonini,ma sovente le bacchettate dell’insegnante sulle nocche delle dita(d’istinto porgevi il palmo della mano perchè era nascosto,e faceva meno male..)Poi cambia tutto…non so se si possa chiamare permissivismo..o quant’altro,fatto sta che ultimamente anche i media stanno facendo molto per far sembrare il fenomeno come episodi che assolutamente in classe non devono mancare,visto la celerità con cu quotidianamente ci propinano banchi scolastici che volano,professori vestiti da donna…etc etc,bè che dire se volevamo dare opportunità al mondo intero di scompisciarsi dalle risate per la nostra Italietta,direi che ci stiamo riscendo egregiamente.O no?DAGO44

  3. 3
    marysha -

    quanta libertà hanno i genitori di educare i propri figli? si parla tanto di famiglia ma oramai il ruolo dei genitori è azzerato, asservito a una società dei consumi fatta di non-valori. In una società di nn valori come fa un genitore a trasmettere valori? nella stessa situazione dei genitori si trova la scuola e quindi gli insegnanti. Questa insegnante si è adeguata al ruolo ,puramente formale e non di contenuti, dell’educazione scolastica attuale e al sistema società che plaude a cose come il Grande fratello ; gli allievi quindi si sono sentiti autorizzati a fare quello che hanno fatto.Morale della favola il colpevole è il sistema . E qui sorgono nuove domande. Chi lo fa il sistema?

  4. 4
    Laura -

    scusami marysha ma non penso che un Grande Fratello possa giustificare delle mani che frugano nei pantaloni di un’insegnante!!!è stata una scena vergognosa e come donna, offensiva.L’insegnante non doveva adeguarsi ma nel caso specifico reagire come consono al suo ruolo e non fare andare oltre quelle mani.Il sistema sono: i genitori(che devono educare e se necessario punire i loro figli), la religione(in generale),i ragazzi,noi qui che scriviamo…ma se accusiamo la televisione del nostro fallimento come società è semplicistico e azzardato.
    si sono sentiti autorizzati? come sono maturi per avere motorini, rapporti sessuali,ecc…e si sentono autorizzati ad infilare la mani nei pantaloni dell’insegnante?Giustificarli secondo me è controproducente.

  5. 5
    marysha -

    mi dispiace Laura, tutto, e sottolineo tutto, ciò che passa in televisione automaticamente diventa lecito, specialmente poi nella mente di telespettatori con una capacità critica e di filtraggio dei messaggi trasmessi dalla tv ,non molto sviluppata, come di fatto i ragazzi. Sai meglio di me che la fascia giovanile è quella più consizionabile purtroppo. In questo contesto purtroppo dobbiamo aggiungere che la tv ha assunto un ruolo molto diseducativo perchè è diventata un strumento utile a incrementare e tenere in piedi questa società dei consumi e alimentare nelle persone l’atteggiamento giusto per indurle a pensare solo ed esclusivamente alle cose materiali(per fortuna non tutta la programmazione ma quella socialmente utile ed educativa va i n onda in orari impossibili). In questo bel contesto come ti ripeto i geniitori possono fare ben poca cosa visto che anche loro cmq sono vittime di questa alienazione di massa ma anche se avessero la cultura e l’intelligenza per non farsi alienare , mi dici, come ho già detto nel commento precedente, come fa un genitore a trasmettere dei valori in una società che si sta sempre più basando sui non valori?

  6. 6
    Laura -

    Scusami marysha se insisto che i genitori non si possono sollevare dalle proprie responsabilità e additando la colpa alla tv.
    Io stessa sono cresciuta con la televisione, i cartoni dei robots erano il mio pane quotidiano( preferito) però non vado in giro a fare la guerra a nessuno!Concordo con te che in televisione ci siano pochi programmi degni di essere guardati ma anche qui la colpa è un pò dei genitori perchè forse in famiglia non si guarda un Quark o un Alle Falde del Kilimangiaro ecc…Ci sono tante concause che fanno sì che i giovani d’oggi, nello specifico, non abbiano morale ma penso che se tutti(inteso anche come le istituzioni e quindì le scuole) ci diamo da fare e spendiamo un pò del nostro tempo con i più giovani ,responsabilizzandoli anche attraverso delle punizioni,qualcosa potrà cambiare.

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