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Depressione (2)

di

Ho 34 anni. Fino all’età di 12 anni ho subito molestie sessuali e violenze da una madre depressa e alcolista e dai suoi svariati amanti di turno.. Durante questi anni l’ho vista tentare tante volte il suicidio davanti ai miei occhi fino a quando è riuscita a farlo sul serio uccidendosi con un coktail di farmaci e alcool. Finchè era in vita non sono mai riuscita a parlare con nessuno di queste violenze perchè lei minacciava di uccidermi e dopo che è morta all’età di 20 anni una sera in preda alla disperazione ho confidato tutto a mio padre il quale forse per stupidità forse perchè era più facile far finta di non vedere non ha creduto alle mie parole. Un padre sempre assente assorbito completamente dalle attenzioni nei confronti di mio fratello quel figlio maschio del quale è sempre andato fiero a differenza di me che ero la figlia sconsiderata che creava solo problemi. Ho cercato crescendo di dimostrargli sempre qualcosa nello studio nel lavoro comportandomi in maniera corretta con tutti cercando di fargli capire che si sbagliava e che infondo anche io meritavo amore e fiducia ma non ci sono mai riuscita.
Ho vissuto una vita di solitudine non ho mai avuto un rapporto sereno con gli altri sia con amici che con fidanzati convincendomi che la mia vita era felice ma nascondendo ai miei occhi quella depressione latente che faceva sempre più spazio dentro di me. Ho vissuto per anni alla continua ricerca di quell’amore che mi è sempre mancato di quel vuoto da colmare di qualcuno che mi facesse sentire speciale. Un anno fa ho conosciuto il mio attuale fidanzato. Nonostante il mio bell’aspetto fino a quel momento mi avesse permesso di avere tutti gli uomini che volevo con lui è stato diverso. E’ stato un amore conquistato giorno per giorno con tante rinunce tante sofferenze e tanti sacrifici . Adesso dopo un anno sono certa nel poter dire di aver trovato il grande amore. Proprio al grande amore ho deciso di raccontare tutto di me proprio perchè con lui avrei voluto mettere un punto alla mia vita e ricominciare da capo. E’ irruento ma estremamente sensibile e di una grande intelligenza.. Sembrava il momento perfetto per poter cominciare ad esser felice ma ai primi di Settembre una telefonata nel cuore della notte mi annuncia che mio fratello fiore all’occhiello di mio padre era stato arrestato e non solo in questi anni aveva dilapidato il suo e il patrimonio di mio padre che dalla fiducia che aveva in lui gli aveva affidato tutti i suoi averi. Egoisticamente in quel momento il mio primo pensiero è stato quello che adesso non ero più io la figlia così terribile e forse mio padre mi avrebbe rivalutato e si sarebbe ricordato di me ma nonostante la situazione ha continuato a difenderlo e a proteggerlo a spada tratta. Da quel momento io non sono più stata io. Mi sono accorta ormai in maniera irreversebile di quanto io non esistessi per quella famiglia e di quanto mi sentissi sola e inutile… in pochissimo tempo sono caduta in un baratro di sofferenza e giorno dopo giorno quella depressione latente si è fatta una costante prepotente…. Adesso ne sono vittima… Sono consapevole di avere un problema ed ho deciso di ricorrere immediatamente ad un medico che possa aiutarmi ma ciò che mi preoccupa di più è il mio compagno…. Chi è depresso si sente costantemente solo e non amato pretende ardentemente l’affetto ma al tempo stesso tende a respingerlo e a chiudersi in sè diventa una persona apatica negativa egoista e la mia paura più grossa è che lui non riesca a starmi accanto e a sopportare le mie difficoltà… nonostante io mi sforzi il percorso per uscire fuori dalla depressione è lungo e doloroso e io vivo costantemente con il senso di colpa nei suoi confronti perchè lo faccio soffrire e ho il terrore che possa abbandonarmi…. Ho sofferto troppo nella vita per perdere l’unica cosa bella che ho ….. riuscirà a starmi accanto?????

Lettera pubblicata il 28 Settembre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Matilde -

    La cosa più bella che hai sei tu: ci vorrà un lungo percorso, probabilmente per ritrovare l’amore verso te stessa che la tua famiglia di origine ti ha strappato via fin dalla culla; devi arrivare ad essere pienamente e profondamente convinta che non meritavi tutto questo. Quando amerai te stessa e con te stessa starai bene, non avrai paura, né bisogno di aggrapparti a qualcuno; potrai permetterti di dirti: potrei fare a meno di chiunque. Il che non vuol dire stare soli, anzi, vedrai quanto sarai cercata!
    Sinceramente, l’aggettivo “irruento” riferito al tuo fidanzato mi allarma …

  2. 2
    Paolo25 -

    Quando io conobbi la mia ex fidanzata anche lei parlò a me di un passato travagliato fatto di tanta sofferenza e tante lacrime e tanti silenzi….conquistarla fu un’impresa di 7 mesi a causa di questo e anche durante il rapporto avuto con lei si manifestavano sempre quelle repulsioni d’affetto di cui hai parlato…io so solo che l’ho amata più della vita mia e nonostante i problemi affrontati insieme sempre le so stato accanto nel bene e nel male (a volte beccandomi insulti pesanti o frasi che non meritavo). Ma io le sono sempre stato vicino e la lasciavo sfogare anche contro di me e l’ho fatto per amore…e anche adesso che mi ha lasciato (più di 2 mesi fa) e dei messaggi definitivi che troncavano nella maniera peggiore tutto le ho mandato un messaggio dove le chiedevo di essere felice forte e coraggiosa….io le ho sempre dato amore e forse questo è stato il mio più grande errore del quale i cocci adesso son solo i miei….ma fidati è un errore che rifarei tante volte…questo per dirti che il tuo compagno se capisce la tua situazione e se ti ama davvero ti starà accanto sempre nel bene e nel male…ma an che a me la parola irruente preoccupa….Non ho parole per descrivere il tuo passato cosicome non ho parole per descrivere te come donna

  3. 3
    Disilluso -

    Difficilmente riuscirà a starti accanto. Tutti, ma proprio tutti, lo dichiarano (lo dichiariamo) ma poi, alla fin fine, non reggono e spariscono (non reggiamo e spariamo).
    Siamo nati soli, viviamo soli, moriamo soli.
    Concentrati sulla tua malattia e cerca di uscirna da sola.
    Sola come sei stata, sei e sarai sempre anche se avrai un compagno e dei figli.
    Sola. A dispetto di tutte le belle parole destinate a restare aria nell’aria.

  4. 4
    sarah -

    per esperienza ti dico che nei momenti bui siamo soli completamente,io credo che il primo passo sia chiudere completamente con coloro che ti hanno distrutta e cioè la tua famiglai,tuo padre in primis,è inutile insistere lui ti ha ampiamente dimostrato di non apprezzarti,si piangerà il figlio maschio che gli darà un bel da fare,per quanto ti riguarda trovati un bravo psicologo che ti segua e cerca di goderti il tuo fidanzato,fate un viaggio,programmate qualcosa,andate in un centro benessere,uscite,fate lunghe passeggiate,stai il meno possibile chiusa in casa,vai al cinema a guardare solo film che ti fanno ridere,fai un corso,fai qualsiasi cosa possa distrarti,prova a interessarti a cose nuove,qualsiasi cosa,impara una nuova lingua,impara a ballare,dedicati a fare dolci o al giardinaggio,fai cose manuali,aiutano molto oppure fai un corso dove poter sfogare la tua rabbia e la tua frustrazione,non passerà perchè quando il passato pesa così tanto ogni tanto torna ma quello che devi fare tu è mettere un confine,una porta chiusa tra te e il tuo passato.

  5. 5
    kiky9326 -

    Parlane con lui, è la cosa migliore. Purtroppo io ho avuto un ragazzo che dopo avermi tradita, me le ha anche suonate. Da quel momento viveno nel terrore, se una mano di un uomo o ragazzo si alzava troppo veloce prendevo paura, bastava anche una carezza; stessa cosa per la voce, se qualche maschio urlava (anche per scherzo) il mio primo istinto era quello di scappare. Come puoi immaginare, ero molto chiusa dal punto di vista sentimentale. Non riuscivo nemmeno ad iniziare una relazione e quando ci riuscivo, tagliavo subito per paura di soffrire ancora. Qualche ragazzo è riuscito a starmi accanto un po’ di più degli altri, ma appena parlavo delle mie paure e vedevano quanto ero “chiusa” con una scusa se ne andavano. Poi ho incontrato quello che adesso è il mio ragazzo, gli ho parlato di quello che avevo passato, delle mie paure (anche di ferirlo) e di cose brutte che potevano succedere. La mia più grande paura è di ferirlo durante una delle mie “crisi”, di fare del male alla persona più bella che mi sia capitata per colpa di persone che è già tanto se ricordano il mio nome. Piano piano, sforzo dopo sforzo, le cose stanno migliorando (è passato più di un anno e mezzo). Il mio consiglio è di parlare di queste cose al tuo compagno e di chiedere scusa quando hai comportamenti sbagliati e cercare di essere forte. Lo so quanto è dura non riuscire ad essere la persona che vorresti, spero che tutto si sistemi, un abbraccio.

  6. 6
    giangio -

    storia per certi versi simile alla mia. la differenza è che tu sei caduta in depressione e io nel lunghissimo tunnel della droga. e quando? ho iniziato “tardi”, dopo aver raggiunto un traguardo importante come la laurea. e sai perchè? perchè quel giorno i miei genitori non ci sono venuti a vedermi. mio fratello glielo aveva proibito mettendoli davanti ad un bivio: “se andate a vedere lui, dimenticatevi la mia faccia”. questo dopo che il mio caro fratello aveva speso in puttane e poker circa 60mila euro dei soldi di mio padre. da quel periodo sono passati quasi 4 anni. ho sofferto come un cane. ho paura perchè sono ancora troppo troppo debole. nel frattempo è morto mio padre. la mia ragazza non ci è riuscita a starmi vicina, ma per te sarà diverso…cadere in depressione non presuppone una colpa e una responsabilità come diventare tossicodipendente!

    ce la farai

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