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Dalai Lama a Roma: Il “coraggio” delle Istituzioni Italiane

dal Corriere della Sera, confermato dal TG5 delle 13 (vedi anche Niente Montecitorio per il Dalai Lama).
F. Bertinotti: “Nell’emiciclo si svolgono solo lavori parlamentari, non celebrazioni”.
Romano Prodi “è orientato a non ricevere la guida spirituale tibetana e così Massimo D’Alema, anche se questo non esclude – spiegano alla Farnesina – che ci siano incontri con ministri”.
Lasciando stare Canada e Germania, perfino G. W. Bush, per quanto guidato da mero opportunismo politico, ha avuto il fegato di fottersene delle minacce di quei balordi di Pechino, ma il Sig. Bertinotti si permette di dire che Tenzin Gyatzo, il Dalai Lama, premio Nobel per la pace, rappresentante non solo del Buddismo Tibetano ma anche del Tibet conquistato dall’oppressore cinese, non può essere ricevuto nel Parlamento italiano, dove Bertinotti stesso afferma di poter tuttavia “ospitare i presidenti dei Parlamenti stranieri”, come se il Dalai Lama non avesse anche un ruolo equivalente; davvero un esempio eclatante di ciò che ci si deve attendere da un comunista appena diventato borghese: lezioni sul ruolo del Parlamento come se fosse un Savoia anziché un impiegato del Popolo.
Doppio NO-COMMENT su D’Alema e Prodi, i quali già ordinariamente non meritano commenti ma solo un bel calcio nel di dietro.
Insomma, nel nome delle esigenze commerciali con Pechino, che da ferreo anticapitalista è ovviamente diventato l’avanguardia del peggior sviluppo industriale e finanziario, specializzandosi in distruzione ambientale e violazione dei più elementari diritti umani, il Governo italiota si cala le braghe.
Ma che schifo!
Il Dalai Lama ci farà sopra una risata e possibilmente visiterà educatamente solo i rappresentanti locali, ma con quale coraggio potremmo riderci sopra noi, essendo rappresentati da questi buffoni, opportunisti, mantenuti e vigliacchi?!
A proposito, non mi sembra di aver sentito alcun intervento “illuminato” da parte di J. Ratzinger su questa abominevole faccenda; ma già! a quello cosa gliene frega?! anzi, meno concorrenti ci sono in giro per l’unica, sola e vera via di salvazione esistente sulla Terra dalla formazione del Sistema solare e meglio è per le gerarchie vaticane!!!

Lettera pubblicata il 25 Novembre 2007. L'autore ha condiviso 55 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Laura -

    Concordo nel merito la tua lettera ma eviterei ti tirare in ballo il Santo Padre: penso che faccia bene a non commentare la decisione presa da Bertinotti & co. perchè non gli compete chi debba o non debba ricevere un rappresentante di uno Stato. In passato però mi meravigliai e da cattolica mi infuriai, di come il precedente Santo Padre non commentò e riprese(o forse i giornali non riportarono) i frati di Assisi che ricevettero il “grande” (si fa per dire) Fidel, giunto nella città Perugina, per partecipare alla marcia della pace (sfacciato come tutti i tiranni)!!!
    Spero che Benedetto XVI inviti il Dalai Lama e che questo accetti, sarebbe un bell’esempio di pace e amicizia e intelligenza cosa che hai due (in questione) non manca di certo.

  2. 2
    filippo -

    farebbe piacere anche a me che per una volta il Vaticano mostrasse di tenere almeno un poco alla giustizia e alla verità, ma se Ratzinger farà scena muta tu che conclusioni trarrai, da cattolica?!

  3. 3
    Laura -

    che fa bene a non commentare il fatto che il Dalai Lama non venga ricevuto dai nostri governanti perchè non sono affari suoi!!Caso mai sono gli italiani che dovrebbero farsi sentire, l’opposizione …ma non il Papa che può se vuole, se riterrà opportuno, ricerverlo. Non mi pare poi che Benedetto XVI abbia paura di esporre le proprie opinioni (e perchè mai?) ma sa benissimo che non è affar suo mettere bocca su chi debbe o non debba ricevere Bertinotti.
    A me farebbe più piacere che a tenere alla Giustizia ed alla verità siano i nostri giudici e i capoccioni che si ostinano a “governarci”!

  4. 4
    filippo -

    hai una ben scarsa aspettativa da un’Istituzione che dovrebbe essere superiore alle cose di questo mondo! ed è proprio per questo che in Vaticano c’è più oro di quanto serve a sfamare il III mondo e che il tesoro di S. Gennaro vale più di quello della corona d’Inghilterra!

  5. 5
    Laura -

    e con questo che vorresti dire???? ora è colpa del Vaticano se le istituzioni dello Stato non ricevono il Dalai Lama??? uhè aripijatè

  6. 6
    filippo -

    il Vaticano ci campa alla grande su quelli che leggono fischi x fiaschi!

  7. 7
    Laura -

    tu alludi sempre e non parli mai chiaro: esponiti, di quello che devi dire senza girarci intorno:
    I tuoi posts parlano per te e tu iniziando la discussione contro le itituzioni pubbliche che non ricevono una personalità come il Dalai Lama sei finito per attaccare il Vaticano…scusa ma tu fischi e svuoti i fiaschi.

  8. 8
    filippo -

    a me sembra che sia stata tu a partire per la tangente CLlina e così, tanto per assecondarti, forse questo è ancora più chiaro: prima di tutto, non si dovrebbe chiamare Santo Padre un tizio per definizione, ma solo perché è santo, cosa che si giudica da quel che fa, non da quel che predica, cosa che son buoni a fare tutti, anche i bambini di 10 anni; ora, dal TG1 delle 13 di oggi, 5 Dicembre 2007, si apprende che una delegazione del Vaticano, allo scopo di avere l’autorizzazione del Governo di Pechino – noto assassino dei diritti umani – ad ordinare vescovo un sacerdote cattolico in una Provincia cinese, HA DATO FORMALE ASSICURAZIONE AL CITATO GOVERNO CHE NON AVREBBE RICEVUTO IL DALAI LAMA a Roma.
    Non so quanto la notizia sia corrispondente al vero, con i giornalisti è un terno al lotto, ma se fosse vero, sarebbe una colossale Vergogna non tanto per la gerarchia ecclesiastica che ha sempre sostituito l’opportunismo politico alla coscienza e al senso del pudore, ma soprattutto per i “fidelizzati” (uso a bella posta questo gergo aziendale, perché si tratta proprio di un’azienda)
    Se è vero e se ci fosse ancora del serio nel mondo cattolico, dovremmo assistere ad uno scisma: da una parte i commercianti e politicanti intonacati e imbrillantati, dall’altra dei cristiani nel vero senso della parola.
    ora, siccome le 2 righe che avevo dedicato al Vaticano erano a titolo meramente di inciso e non avevo intenzione di dargli tanta importanza, constato solo che l’inciso pare ampiamente dimostrato vero dai fatti e chiudo lì la questione.

  9. 9
    Laura -

    Come ti sbagli e come sei facile a giudicare!!!
    I tuoi sono luoghi comuni e ti invito a guardare a 360° e non come ti fa più piacere.
    Il sindaco di Milano riceve il Dalai e la Cina protesta…ma ora pure la Cina viene a dettar legge in Italia????????
    E i nostri governanti stanno zitti?????
    Qui la Chiesa non ci azzecca niente ma Prodi e& Co che fanno? che dicono? SI CALANO LE BRAGHE !!!!
    Per la cronaca: anche il Dalai Lama e detto Santo, se a te ti turba tanto e vuoi montare una polemica anche su questo,fai pure

  10. 10
    filippo -

    non discuto con i fanatici, tuttavia una precisazione è d’uopo: il Dalai Lama è chiamato Santità per delle ragioni ben precise che riguardano la Reincarnazione dei Bodisattva, ossia degli Illuminati e nel Buddismo uno è definito Illuminato non a-priori ma a-posteriori, cosa ben diversa dalle ragioni d’opportunismo politico che determinano le scelte dei Conclave dalla notte dei tempi.
    la notevole differenza di cultura e di classe tra i due ambienti è poi ancor meglio chiarita dalla dichiarazione fatta dal Dalai Lama: (testuale) “ognuno dovrebbe restare nelle sue proprie tradizioni religiose”; non vedo come uno come Ratzinger, gerarca della Dottrina della fede assolutista cattolica potrebbe confrontarsi con questo insegnamento che va ben aldilà del significato esterno.

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