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Forse è la solita crisi adolescenziale, forse no

VOGLIO IL MIO METRO’
Forse è la solita crisi adolescenziale, forse no.
Eppure io mi sento diversa, addirittura migliore, di molte altre. che hanno più di me, tante cose in più di me. ora che vedo la mia famiglia andare allo sfascio, ora che vedo mio padre disdegnare mia madre e me, sua figlia, vedo l’unica sicurezza che io abbia mai avuto sgretolarsi, come carta pesta bagnata. oramai sono 6 mesi, ma non mi importa più. non perchè sia insensibile o che, ma semplicemente perchè io ho amato e amo terribilmente mio padre, lo stimavo e lo stimo, ma non ho paura di un suo addio. lui c’è stato fino a 6 mesi fa, sempre. e forse c’è ancora, ma l’orgoglio, il suo e il mio, ha creato un imbarazzante muro tra noi. ma non m’importa, mi rimangono di lui tanti ricordi, bellissimi. mi rimangono di lui le sue storie, la sua cultura, un briciolo di quella sua splendida ribellione intelletuale (e non solo) per la quale gli sono immensamente grata. mi rimangono l’amore per l’arte, la letteratura, la filosofia, la vita. e lo ringrazio, grazie davvero. però ora che le sue parole non penetrano più le mie orecchie da tanto tempo, mi rendo conto che forse oramai il nostro rapporto è stato corrotto. e allora? l’ho detto, mi rimance il ricordo.
seconda cosa, non è tanto il fatto della “separazione” a farmi male, più che altro l’idea che la mia vita cambierà, radicalmente, oserei dire brutalmente. chissà, probabilmente ce la farò. a soffrirne di più è la mia povera madre, i suoi singhiozzi sono oramai colonna sonora delle mie tante notti, è questo che mi fa soffrire. mi provoca dolore il SUO dolore. e per questo non posso proprio farci niente, ma chissà, il tempo è guaritore, voglio crederci.
Ho bisogno di staccare un po’, oramai ho 17 anni, e credo di poter prendermi cura di me, almeno per una settimana. ecco perchè avevo organizzato, e tutto fino a qualche ora fa era perfetto, il mio viaggio fantastico, in una città magica, che qualche anno fa vidi e che da allora sogno di rivedere. e c’ero quasi, poche settimane ed eccomi lì, nel mio grande prato verde. però no, LUI ha voluto mettersi in mezzo, proprio ora, a rovinare il mio sogno. NO, non ci puoi andare, ha osato dire. come? hai sentito, NON puoi.
e allora cosa faccio? io non posso non andare via, non posso se non voglio impazzire. e allora sai che dico?
Io ci vado lo stesso. si avvicina il giorno del compimento dei miei 17, i soldi pioveranno dal cielo, vista la gran fantasia di tutta la mia parentela. ottimo, ne ho abbastanza per cavarmela una settimana. non sarebbe una vera e propria fuga, sarebbe solo temporanea. perchè non posso? perchè me lo impedisco pur essendo perfettamente conscia del fatto che mi è NECESSARIO? qualcuno me lo dica, io sono tanto forte e ragionevole, ma soluzione razionale non la trovo. o forse sbaglio a cercarla razionale.

Lettera pubblicata il 10 Luglio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Ari -

    Tesoro, hai ragione.
    Però non puoi farlo.
    A meno che tu non riesca a convincere tua madre a reggerti il gioco fingendo di non sapere dove sei andata, perchè, vedi, è lei che soffrirebbe di più.
    Credimi se dico che la vita rende sempre quello che toglie, e il dolore rende molto forti.
    Le nostre azioni di oggi costruiscono la nostra felicità di domani.
    Sarai una donna splendida e piena di coraggio.
    Un bacio.

  2. 2
    Ombra -

    scusate ma perchè bisogna fuggire? perchè bisogna mentire? perchè tutti questi sotterfugi? non ne capisco il motivo…
    anche io ho vissuto la separazione dei miei e le bugie non servono a nulla… cercare di stendere questo alone d’ombra sulle cose è solo un richiamo per un pò di attenzione da parte di una bambina.
    quanda è toccato a me, mi sono alzato e ho detto… “bene le cose stanno così, io me ne vado 3 giorni da un mio amico!”… “perchè?”…. “come perchè!?!? perchè non ce la faccio più a sentirvi litigare e perchè non ce la faccio più a vedere mia madre piangere in continuazione!”
    ovviamente ogni caso vive di vita propria e non si può agire sempre allo stesso modo, forse l’essere maschio mi ha aiutato, non lo so…..
    io posso solo darti un consiglio… da quello che ho capito tuo padre se ne sta andando e tua madre ne soffre… sarebbe molto bello da parte tua se dicessi a tua madre “mamma andiamocene un paio di giorni via” ti assicuro che ne sarebbe felicissima e tornerebbè a casa più forte e rilassata..
    l’egoismo che ti prende in questi momenti mettilo da parte.

  3. 3
    ZazieNelMetro -

    Hai ragione forse.. ovviamente non andrei nel posto che mi ero prefissata, ovviamente tornerei dopo una settimana, ovviamente mi farei sentire da mia madre ogni giorno, lei non deve soffrire ulteriormente. è bello essere altruisti, mi ha sempre dato grandi soddisfazioni. ma ora basta, è ora di prendermi cura di me, anche se per poco tempo

  4. 4
    MUSIC -

    Io non sono nessuno per poterti dire cosa fare, quale sia la soluzione migliore, ma credo che se veramente ti ritieni abbastanza responsabile per poterti prendere cura di te come hai scritto, dovresti affrontare di petto la situazione. Non sto dicendo che devi prendere e andartene per una settimana, mi associo a quello che ha detto Ari, non puoi farlo per quanto tu possa averne bisogno, perchè faresti preoccupare inutilmente delle persone che ti vogliono bene (anche se in questo momento sono troppo presi dai loro problemi) e probabilmente ti cacceresti nei casini, però credo anche che tua mamma non dovrebbe reggerti il gioco se dovessi decidere di andartene senza dirlo a tuo papà, altrimenti rischieresti di creare ancora più problemi e attriti di quelli che già ci sono.
    Se posso, io ti consiglio di spiegare apertamente a entrambi i tuoi genitori che questo viaggio è per te molto importante, perchè hai bisogno di staccare la spina dalla situazione pesante che stai vivendo. Se poi vuoi dare forza alle tue ragioni, puoi benissimo dire che a 17 anni, per quanto abbastanza grande, quello che stai affrontando (cioè il vedere la famiglia che si separa, il sentirti disdegnata, come dici tu, e il dover avere abbastanza forza sia per te che per tua mamma, perchè in fondo è così in questo momento) ti sta lentamente portando non dico alla pazzia, come dici tu, ma all’esasperazione, e che quindi un viaggio possa darti modo di dimenticare i tuoi problemi per un pò e darti modo di ritrovare le forze necessarie per affrontare questo momento.
    Di solito un genitore, messo di fronte ad una scelta decisa e supportata da reali motivazioni, non può che darti il suo appoggio. Dimostrerai così di aver preso una decisione adulta, di averci pensato bene e che non è una cosa tanto per fare… anche questo vuol dire prendersi cura di se stessi…
    Però sii preparata al fatto che potrebbero anche non accettare il tuo viaggio e proibirtelo ugualmente. In questo caso mettici una pietra sopra e trova un altro rimedio per svagare la testa (usa il tuo amore per l’arte, la letteratura e la filosofia… studia, leggi, documentati su quello che ti piace), e prova a capire che, anche se in questo momento sono vulnerabili, i tuoi genitori tentano ugualmente di fare la cosa più giusta per te… e che anche loro possono sbagliare.
    Che poi non hai nemmeno detto dovre vorresti andare!!! Magari se da Milano vai a Roma può essere accettabile, ma se vuoi andare a Londra, Amsterdam o posti simili, posso capire che un genitore può avere i suoi dubbi!!!
    E se proprio non sei ancora convinta, prova a metterti nei loro panni e prova a pensare come affronteresti tu la cosa se tua figlia di 17 anni volesse partire… Può servirti a capire cosa frena tuo papà dal volerti far partire…
    Facci sapere come è andata a finire…
    In bocca al lupo…

    E visto che hai detto che tra un pò è il tuo compleanno………

    TANTI AUGURI A TEEEE
    TANTI AUGURI A TEEEE
    TANTI AUGURI FELICI
    TANTI AUGURI A TEEEE!!!

    Baci

  5. 5
    MONICA PRINCESS -

    ehi… ti prego non farlo… ti capisco perfettamente!!!!!! da quando avevo 6 anni soffro!!!!! sento anke io mia madre piangere disperatamente… e quei pianti mi distrggono…. nn fuggire!!!!!!!! ci ho pensato anke io…… tua madre ha perso gia tuo padre nn fare si ke perda anke te,,, so ke stai davvero malissimo!!!! e sto piangendo mentre lo scrivo.. perke capisco cio ke provi perke l’ho vissuto nelle mia pelle…. e ancora ne soffro.. i miei nn si sono mai voluti separare perke ritenevano fosse megio cosi.. ma per me era peggio… svegliarmi la notte con le loro urla e con i pianti.. e nel frattempo cercavo di proteggere la mia sorellina ke aveva solo 2 anni.. facendola addormentare e nn facandogli ascoltare qlle cose terribili ke a soli 6 anni avevo cominciato a sentire e a capire ke erano liti.. liti di persone k nn si amvano piu.. ma ke nn avevano il coraggio di separasi.. per i cambiamenti.. ora ho 16 anni.. 1o anni di vita ke piango e soffro e le stesse scene le vedo oggi ke ne ho 16.. dopo 1o anni… rispondimi… ti sento molto vicina..1 abbraccio

  6. 6
    ZazieNelMetro -

    Monica Princess:
    10 anni così devono esser stati davvero duri, per me lo sono stati 6 mesi quindi.. forse per te è peggio, forse ormai questa idea dei tuoi genitori è talmente radicata in te che non puoi fare a meno di soffrirne.
    probabilmente siamo due persone diverse, però io oramai ho capito come affrontare la situazione..come ho già detto, i miei genitori mi hanno dato tanto in passato, e se ora non sarà più come prima, amen, la vita va avanti per me, c.... ho solo 17 anni e non posso farmi rovinare la vita da loro, quindi preferisco pensare che così è successo, e se non c’è piu amore non posso fare niente, non è come nei film, non ho una gemella nascosta con cui progettare strampalati piani per far rinascere un amore che ormai è seploto. già, sepolto. e i morti non tornano in vita. basti prenfere esempio da frankenstein, è tornato si in vita, tramite pezzi d’altre persone e altre schifezze, ma poi cos’è successo? era considerato un mostro, non andava bene, era terribile. e allora so che se l’amore è davvero finito, non mi resta che sperare che non torni in piedi, perchè sarebbe traballante, falso e terribile. se invece un po’ d’amore c’è ancora, ed è stata solo una stagione delle piogge a devastarlo, spero che, da persone adulte, siano in grado di coltivarlo e curarlo il meglio possibile. ti auguro di arrivare a pensare che la tua vita continua ad andare avanti, che nulla è perduto, che è solo un amore finito male. non perdere la fiducia negli altri, nella vita, nell’amore. perche uno non significa tutti. un amore finito non significa che tutti gli altri debbano fare la medesima vita.
    spero di averti ddetto parole utili..se vuoi rispondi così capisco meglio in che situazione sei..ciau

  7. 7
    ZazieNelMetro -

    grazie a tutti per i consigli..

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