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Credo di aver bisogno di un aiuto psicologico

di

E’ la prima volta che scrivo qui, la prima volta che scrivo come diretta interessata e non per esprimere la mia opinione, mentre adesso ho bisogno dell’opinione degli altri.
Esordisco dicendo subito che ho parecchi problemi a casa, non tanto di tipo economico o materiale, ma di tipo puramente morale.
Quasi cinque anni fa ho iniziato ad avere alcuni disturbi di tipo psicologico che sono culminati con l’anoressia, da cui fortunatamente sono riuscita ad uscirne; tuttavia non sono riuscita a sfuggire da alcuni alti e bassi di uomore, che sconfinano o con l’euforia più estrema o con una profonda depressione che mi limita in tutto e per tutto. Io credo di aver bisogno di un aiuto psicologico, tuttavia il nostro sistema nazionale non offre un’assistenza psicologica gratuita, ma un’assistenza psichiatrica, di cui, a parere del mio attulae medico curante, non ho bisogno. E qui sono cominciati i miei problemi. Mia madre si rifiuta categoricamente di mandarmi da uno psicologo, non tanto per motivi economici, ma per dei suoi motivi personali secondo i quali “io non devo pensare a curarmi quanto a studiare”. Io ho diciotto anni e da settembre ho attacchi di panico, l’ultimo ieri sera a casa del mio ragazzo. In più c’è anche da dire che se disgraziatamente sto a casa quando ho una crisi del genere mi devo vedere mia madre che entra come una furia scatenata dentro la mia stanza che mi urla a brutto muso di farla finita, di smetterla, che sono solamente ridicola e che le mie energie devo canalizzarle in direzione dello studio. Se poi riesco a dirle che non è che lo faccio apposta, ma perchè sto male, allora è ancora peggio. Cominciano le urla sul fatto che sono un’ingrata che faccio tutto questo per farle un dispetto, anche l’anoressia, a suo dire, era per fare un dispetto a lei. Io non so vermente cosa fare. Non so perchè sto così male, vorrei cercare aiuto ma non è possibile (si è arrabbiata quando ha saputo che ero andata dal medico per avere informazioni su questo tipo di assistenza), vorrei andare via di casa e cercare di costruirmi una vita al di fuori, ma so che questo non è possibile in quanto non sono ancora diplomata ne ho un lavoro che mi possa mantenere.
Mi sento veramente inutile, ho dedicato anni interi allo studio, a cercare di essere brillante, perchè, se andavo bene a scuola, allora c’erano meno discussioni e sottolineo la parola “meno” perchè, sempre secondo mia madre, il mio impegno non era mai sufficentemente alto.
Quest’anno però proprio non ce l’ho fatta: a fine agosto è morto il mio migliore amico e dopo pochi mesi mia nonna, alla quale ero legatissima; so perfettamente che non verrò promossa, ma non è perdere l’anno che mi mette l’angoscia, quanto quello che potrà dire dopo mia madre.
In famiglia non ricevo aiuti da nessuna parte, perchè mio padre è come messo da parte dalla presenza di mia madre e raramente si impone contro di lei per qualche motivo; mia sorella invece è come libera dalle pressioni di questa mia strana famiglia: a lei nessuno dice mai nulla, può uscire, frequentare ragazzi di venticinque anni quando lei ne ha sedici, andare ai concerti. Io alla sua età mi potevo sognare tutte queste belle cose, visto che dovevo studiare. Il resto della famiglia è come se non contasse, visto che qui in Italia ho solo i parenti da parte di madre, convinti nella sua estrema bontà nei confronti delle figlie (infatti mia madre è gentilissima con tutti quanti quando ci sono parenti a casa) e nella mia più enorme ingratitudine.
Ma ora basta: un limite lo hanno tutti quanti. Voglio fare la vita di una qualunque diciottenne, voglio essere serena e felice senza le continue pressioni della mia famiglia, ma non so come fare.
E’ per questo motivo che ho deciso di scrivere questo testo. So che molte persone più grandi di me leggono regolarmente le varie lettere e spero appunto che varie opinioni di persone con maggiore esperienza di me mi possano essere d’aiuto.

Lettera pubblicata il 30 Maggio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Salute

La lettera ha ricevuto finora 107 commenti

Pagine: 1 2 3 11

  1. 1
    Dordon -

    I genitori, o meglio spesso sono le madri, scelgono un bersaglio sulla quale scaricare le loro frustrazioni. Hai mai provato a chiederle perché fa cosi con te?

  2. 2
    albert -

    Fra, non posso dire se tu abbia o no bisogno di uno psicologo, questo può dirlo qualcuno che ti conosca di persona.

    Dalle cose che scrivi, e dal disagio che manifesti, credo che sicuramente tu abbia bisogno di cambiare il clima familiare, e di trovare un nuovo stile di vita e motivazioni che ti tolgano l’angoscia del rapporto soffocante con tua madre, in particolare.

    Il fatto che dica che sia riuscita a uscire da sola da un inizio di anoressia, o squilibrio alimentare diciamo, è importante, perchè dimostra appunto che hai buone risorse psicologiche e una forza interna che ti permette di reagire.

    Io fossi in te vedrei due possibilità: o trovare nuove amicizie e interessi che ti permettano di evadere dalla solita routine, magari con l’aiuto di tua sorella (dici che non ha problemi e fa la vita che vuole. Perchè non può darti una mano?), oppure – ma non penso sia così importante – rivolgiti tu direttamente a uno psicologo specialista dei disagi dell’età giovanile, e fatti rilasciare un parere da sottoporre a tua madre.

    Però ti dico subito che il migliore aiuto psicologico alla tua età può venire solo dal trovare nuove amicizie, motivazioni, interessi, che ti costringano a cercare di fare cose interessanti, piuttosto che a rimuginare continuamente sul tuo disagio e a stare peggio.
    Tu cerchi uno psicologo quando in realtà ti senti smarrita per aver perduto due persone importanti nella tua vita, come il tuo amico e tua nonna.
    Secondo me devi cercare persone nuove che ti aiutino a tirarti fuori, più che uno psicologo.

    Sul fatto che vada male a scuola, affronta anche questo discorso con tua madre, e dille che non puoi andare bene a scuola se hai questo disagio, mettila di fronte al fatto che rischi la bocciatura o la non ammissione alla maturità.
    Parlane anche con qualche tuo parente di cui ti fidi: se tua madre finge di essere gentilissima con loro, ed è nevrastenica con te, dillo anche a qualcuno di loro che ti possa aiutare, e che parli gentilmente a tua madre.

    Insomma, non credere che i tuoi problemi siano così insormontabili e fuori del comune. Alla tua età ci sono passati in tantissimi.

    A me era capitato di stare male dopo la fine del liceo (ragazza perduta, cambiamento di vita per l’università) e avevo pensato anch’io di rivolgermi a uno psicologo perchè ero molto giù.

    Poi ne sono uscito senza psicologi, imponendomi degli obiettivi da raggiungere, praticando esercizi di respirazione rilassamento, sport, nuovi amici, ecc.
    Credo sia la cosa migliore, però tu devi impostare su basi nuove il rapporto con tua madre, a 18 anni deve cominciare a trattarti da persona adulta e tu devi farti valere.

    Un’ultima cosa: se cerchi un sostegno psicologico, trovalo nella psicologia MOTIVAZIONALE (ad esempio leggiti il libro: “Come ottenere il meglio da sè e dagli altri” di Anthony Robbins. Edizioni Bompiani, ti aiuterà moltissimo a trovare in tè nuove energie positive), non andare da psicoanalisti o simili.
    Ciao

  3. 3
    Ombra -

    scusami…
    ma tua madre è una str… e credo che sia proprio lei la causa di tutti i tuoi problemi..
    io mi inventerei un’uscita da sola con tuo padre per parlargli di tutto quello che hai in testa.

  4. 4
    mayte -

    ho vissuto un dramma simile al tuo…ma ora amo mia madre….è stata difficile …..e ho avuto anch’io problemi similia ai tuoi…ma affrontali da sola …..solo tu puoi farcela…..fai diventare il tuo carattere più forte….davvero…io ti do il mio indirizzo e-mail…che il mio dolore superato serva alle persone……per aiutarle…io rivivo i miei dolori …per aiutarti….se vuoi…m.larragueta@tiscali.it

  5. 5
    raffaele -

    Fra è veramente brutto quando ci sono questi problemi in famiglia, anch’io ne so qualcosa, certi scontri con mio papà, a volte lui troppo autoritario un po su tutta la famiglia, ma con il tempo le cose passano, tua mamma pretende tanto da te, devi dimostrarle che saprai arrangiarti e vedrai come cambia la storia, l’importante è essere indipendenti prima possibile.
    Comunque tu sei maggiorenne ed è giusto che decidi cosa è giusto per te, se cerchi aiuto fuori dalla famiglia hai ragione e qualche volta è giusto zittire i genitori.

  6. 6
    Ombra -

    sua madre non pretende nulla! semplicemente sfoga contro di lei le sue frustrazioni! non l’ascolta punto e basta.
    io anche se mia figlia mi dicesse per scherzo che sta male impazzirei per aiutarla!

  7. 7
    Marco -

    sai una cosa fra… a volte le madri hanno questo comportamento per paura o perchè a loro volta ci sono passate loro… hai detto di avere 18 anni e di avere un compagno… beh cerca di parlare con tua madre di tirare fuori quello che hai dentro le tue paure le tue angosce la tua IMMENSA VOGLIA DI VIVERE… fatti ascoltare senza urlare senza arrabbiarsi… tura fuori tutto quello che hai dentro anche cattiverie vedrai che ti ritroverai abbracciata a tua mamma e piangerete insieme e cercherete di risolvere il tutto….. con il tuo ragazzo esci divertiti insieme ad altri amici non fossilizzare il tuo vivere… crea con lui complicità … una cosa molto importante, parla anche con lui digli quello che senti dentro quello che vorresti parla con lui di tutto e se veramente ti ama o meglio ti vuole bene sarà il primo ad aiutarti…sai noi maschietti per le nostre vere amate diamo di tutto e di più…..
    lascia i psicologi al loro posto e falli lavorare per chi ha altri problemi., non dico che tu non abbia dei problemi, ma credo visto la tua età ti trovi inuno stato confusionale dal quale devi uscire solo parlando con tua mamma….
    ciao fra in bocca al lupo

  8. 8
    Rosso81 -

    sono daccordo in tutto quanto detto da albert. purtroppo non sempre possiamo fare tutto quello che ci piace fare e non possiamo scegliere la famiglia in cui vivere. però trovare delle passioni aiuta a sopportare i nostri doveri. trova la tua valvola di sfogo. fai già uno sport? no? male, scegline uno! frequenti un gruppo di coetanei con cui socializzare? se no, datti da fare. per Vivere abbiamo bisogno di stimoli, di trovare soddisfazione in qualcosa che facciamo, è necessario che trovi qualcosa che ti piaccia fare e ti appassioni!
    per qunto riguarda gli attacchi di panico, analizzali a mente lucida e cerca di capire cosa li scatena… abituarsi a riflettere sul proprio comportamento aiuta a controllarsi nelle situazioni di stress. inoltre, come già ha detto albert, è fondamentale che tu capisca quale è il tuo obiettivo, vivere senza porta confusione e insoddisfazione.Impara a vivere per obiettivi, a piccola, media o lunga scadenza e vedrai che riuscirai a canalizzare le tue energie e a trovare soddisfazione quando raggiungerai il traguardo.
    per quanto riguarda tua madre…. sopportala! probabilmente è più debole di te! cerca di mantenere la calma e parlale con gentilezza… trova in altro la forza di andare avanti!!
    ps. ti consiglio anche io quel libro di anthony robbins.
    pps. non preoccuparti se perdi un anno di superiori… ne perderai molti di più all’universita! 🙂 (spero per te di no, ci scherzo perchè io purtroppo ancora non ne sono uscito… e ci sono da 9 anni! :-))

    prendi la vita con leggerezza! tanti auguri.
    un abbraccio.

  9. 9
    kimpol -

    SONO UNA MAMMA MOLTO PREOCCUPATA ho un problema alla scuola materna che frequenta mia figlia di 5 anni, pensano che io sia una madre troppo severa perchè ho impostato delle regole per mia figlia già da quando aveva 3 anni e mezzo sono poche regole ma ci tengo a fargliele rispettare ed i nonni che la vanno a prendere a scuola non hanno mai condiviso,lo hanno fatto presente alle altre mamme ed ora ce le ho tutte contro anche la maestra della bambina ora dico io è cosi tragico che una bambina vada a letto alla sua ora le dieci circa; che i nonni dopo che ha già fatto merenda non gli comprino l ovetto di cioccolata tutti i giorni; che la mattina vada a scuola e che dopo che ha giocato rimetta a posto i suoi balocchi; e che se davanti ai suoi nonni la rimprovero perchè fa i capricci non debba cedere alle sue richieste io sia una tiranna che gli piace veder soffrire sua figlia!! se non ubbidisce per niente devo sorvolare. o negarli il cioccolatino o il gioco che le piace per un giorno è più giusto? io non mi permetto di giudicare gli altri genitori nemmeno quelli che credono nelle sberle come i suoi nonni! li ho mai giudicati ma per mia figlia non li accetto tutto qui. e mi rimproverano il fatto che io l’abbia messa al corrente che nel posto dove lavoro avevo qualche problema. mi sono sentita in dovere di spiegarglielo perchè mi chiedeva come mai ero triste all’inizio gli dicevo che non lo ero ma quando mi ha chiesto se io ero arrabbiata con lei non ho potuto fingere che tutto andasse bene perchè era evidente che non ci riuscivo,il bello è stato che le maestre che ho messo al corrente perchè le tenessero d’occhio mi si sono rivoltate contro dicendomi che ho fatto carico dei miei problemi una bambina di 5 anni! era meglio che continuassi a mentire creandole confusione e disagio per la paura che fosse lei il problema? non so come affrontare questa situazione. e mi è venuto anche il dubbio FORTE di non riuscire ad essere per mia figlia una buona madre! sono molto confusa triste ed arrabbiata. HO BISOGNO DI AIUTO SOFFRO MOLTO ANCHE PERCHè NON POSSO ESTERNARE I MIEI SENTIMENTI PER PAURA DI FERIRE LA BAMBINA.

  10. 10
    -Rosso81- -

    ciao kimpol. io non posso certo aiutarti ma penso che tu abbia ragione a voler educare tua figlia nel migliore dei modi. ne hai il diritto, anzi il dovere! è sbagliato viziare i propri figli, questo sta portando ad un degrado senza limiti, mi fa piacere sapere che qualcuno si sforza di fare il proprio dovere “educando”. purtroppo avere a che fare con persone che non condividono il tuo punto di vista è sempre una brutta rogna, ed è sempre opportuno evitare di mettersi in conflitto, soprattutto con i parenti, mantieni le tue posizioni con fermezza, ma cerca di essere più gentile e dolce possibile! vedrai che di riflesso gli altri tenderanno a darti maggior credito (è una strategia che funziona, credimi). un’ ultima cosa… io non sono un esperto ma credo anche io che sia meglio non raccontare nulla a tua figlia, non capirebbe e soffrirebbe con te, piuttosto rassicurala sempre, non mostrarti mai debole, anche quando sei proprio giù…
    non scoraggiarti, sei sicuramente una buona madre considerando il fatto che ami tua fglia e comprendi quanto sia importante educarla… sicuramente sei molto migliore delle madri che viziano o trascurano i propri figli per lavoro, o che permettono loro di fare tutto ciò che vogliono.
    hai tutta la mia simpatia. sii forte, soprattutto mostrati forte.
    tanti auguri

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